scream 3 (2000)

Sarebbe da 6 per la simpatia dei protagonisti che ormai dopo due sequel conosciamo bene; ma davvero questo terzo capitolo non ha nulla che lo differenzi dagli altri due e questo va inteso soprattutto in termini di regia,suspance e storia: va benissimo la critica al sistema hollywoodiani,l'ironia e le citazioni sulle trilogie lo insaporiscono un pò di più,ma Scream 3 non regala alcun tipo di emozione,è piatto e scialbo.
Abbiamo già visto tutto nei precedenti capitoli e non c'è nulla di nuovo sotto il sole,a partire dallo stile; inizio folgorante ma stavolta prevedibile,qualche omicidio disseminato quà e là in cui il killer si muove con la solita grazie elefantesca (e prende una caterva di botte) per poi accoltellare una sgallettata o qualche idiota, i soliti trucchetti della musica forte con la porta che si apre all'improvviso o con Ghostface che esce da qualche angolo. Tutto questo può andare bene la prima volta,anche la seconda volendo ma più inventiva ci vuole altrimenti la sensazione è di vedere,come in effetti è alla fine, nient'altro che una copia dell'originale.
Sulla storia è inutile accanirsi più di tanto,il non prenderla sul serio fa parte del gioco ma non c'è nulla che stuzzichi la fantasia,merito anche di interpretazioni in linea di massima nulle a parte i 3 protagonisti fissi,ma perché ci siamo abituati a loro.
Suspance a zero.

Si può guardare ma Craven ha azzeccato solo una cosa: la sequenza finale con la porta aperta. Non vale la pena guardarlo solo per questo piccolissimo tocco di classe,a meno che non siate fan sfegatati della saga ma in quel caso questa recensione è inutile.