se mi amate… (1997)

CRITICAL CARE era sicuramente un progetto indipendente, in cui la tematica, poetica e politica dello sceneggiatore e del regista dovevano mantenere unito e in piedi un film velando la sua natura di lavoretto artistico autoreferenziale.
In questo senso il minimalismo estetico che Sidney Lumet mette in scena non è niente male ed è un piccolo esperimento ben riuscito. Chiaramente non basta questo per sconvolgere lo spettatore e questa novella critica sulla sanità privata rimane umile e senza pretese, con tanto spirito ma con poco genio, complessivamente godibile e fresca.

In realtà è un film mediocre ma premio il coraggio, evidentissimo. Il buon vecchio Lumet ritenta la carta del grottesco nella speranza di rifare un "Quinto potere" di ambito ospedaliero. La critica all'avidità dell'istituzione medica sarebbe feroce ma è smorzata da una indecisione di toni disarmante, tra siparietti metafisici che vorrebbero essere poetici ma risultano solo stranianti e goffi tentativi di commedia truffaldina. Qua e là c'è della sincera denuncia, specie quando si parla di eutanasia, ma in generale è un operazione dall'obiettivo sfocato. Non male Spader anche se la migliore è Helen Mirren, eccettuata una magnifica Bancroft in un cameo di grande intensità.