shallow ground: misteri sepolti (2004)

Secondo lavoro per Sheldon Wilson, ad oggi prolifico autore tv, in questo caso impegnato con un thriller dalle forti componenti horror e con parecchie parentesi gore.
L' anima indipendente dell'operazione è evidente quanto inevitabile, con il risultato di rendere abbastanza piatti eventi tutto sommato ben incastrati in uno script tutt'altro che lineare.
Per la verità in alcuni punti il racconto appare slegato con situazioni e personaggi utilizzati più per far volume che per reale necessità, tuttavia le buone idee non mancano anche se non sempre riescono a venire sviluppate a dovere.
Il sangue come veicolo di dolore e disperazione è una delle i intuizioni più pregevoli racchiuse in questo lavoro dalla confezione modesta (regia piatta, scenari ripetitivi e attori modesti) ma dignitoso nella capacità di non annoiare, al netto di un ritmo non proprio indiavolato, questo grazie ad una serie di colpi di scena in generale ben orditi. Peccato per l' insista volontà di voler sorprendere a tutti i costi che oltre a rendere alcuni passaggi macchinosi tra i due piani narrativi, spinge Wilson ad alcune esagerazioni come nel controfinale, abbastanza insensato e poco coerente.