shrew's nest regia di Juanfer Andres, Esteban Roel Spagna 2014
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shrew's nest (2014)

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locandina del film SHREW'S NEST

Titolo Originale: MUSARANAS

RegiaJuanfer Andres, Esteban Roel

InterpretiLuis Tosar, Carolina Bang, Hugo Silva, Nadia de Santiago, Macarena Gómez

Durata: h 1.35
NazionalitàSpagna 2014
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2014

•  Altri film di Juanfer Andres
•  Altri film di Esteban Roel

Trama del film Shrew's nest

Spagna, anni Cinquanta. L'agorafobia costringe Monste a rimanere chiusa in un sinistro appartamento di Madrid e il suo unico legame con la realtà è rappresentato dalla sorella minore, di cui si è sempre presa cura sacrificando la propria giovinezza. Un giorno, però, Carlos, uno spericolato vicino di casa, cade giù per le scale e arriva alla loro porta. Entrando nel loro nido, difficilmente Carlos potrà mai andare via.

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Voto Visitatori:   7,42 / 10 (13 voti)7,42Grafico
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Voti e commenti su Shrew's nest, 13 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Overfilm  @  01/01/2018 18:25:44
   7½ / 10
Il film ha punti di contatto con "Misery", ma vive di vita propria... eccome.
Praticamente vien girato tutto in un paio di ambienti, ma tale dato serve solo per renderlo piu' claustrofobico anche se e' l'angoscia psicologia il tratto fondamentale di questo film.
Senza dubbio film da vedere.

gianni1969  @  11/10/2015 03:00:48
   8 / 10
Ed ecco un altra chicca che da noi al 99% non arriverà mai. Un dramma/thriller carico di tensione con un attrice brava a dir poco,i riferimenti a misery sono palesi,anche se le strade sono abbastanza distanti. Che dire,guardatelo perché merita,poi tratta un tema,l'agorafobia in maniera molto convincente. E bravi gli spagnoli

chem84  @  24/09/2015 23:44:39
   8 / 10
Ma in cosa diavolo mi sono imbattuto stavolta????
Un film difficile da valutare, da inquadrare, e soprattutto da digerire (almeno una bottiglia di Fernet ci vuole e forse non basta).
Inizia subito con una dose di tristezza, angoscia e presomalismo che non si vedevano da tempo.
La vita che devono aver vissuto queste due sorelle non deve essere stata un granchè, stando a quello che si vede nelle prime battute…e infatti poco a poco viene fuori tutta la storia, raccontata a piccole dosi ed ogni volta che si aggiunge un particolare la faccenda diventa sempre più inquietante. Ma non è un inquietudine generata dai fatti e dal loro svolgimento dato che in fondo, per quanto malata possa essere, è una storia che si è già vista in giro (anzi si è visto pure di peggio), è il modo con cui viene raccontata, l'atmosfera che si viene a creare, le espressioni sui volti delle protagoniste…
E a tal proposito, ottima prova recitativa davvero, soprattutto della sorella maggiore (che pure mi sembra di aver già visto in qualche altro film spagnolo), in alcuni momenti letteralmente da brivido, anche nei titoli di coda, veramente eccezionale.
Bella la scena del manichino, unica (o quantomeno una delle poche) vera divagazione horrorifica visiva, dato che per il resto si gioca quasi tutto sull'aspetto psicologico, condito con qualche litrozzo di sangue versato al momento giusto.
Trattasi comunque di un gran film, da vedere assolutamente (basta che non siate tristi di natura o abbiate avuto una cattiva giornata), sapientemente girato da Juanfer Andres ed Esteban Roel, avendo a disposizione solo una casa e quattro stanze e che ti prende subito, coinvolgendoti a tal punto che, non appena è iniziata la visione, è già subito finito ed è passata un'ora e mezza che manco te ne sei accorto.
C'è da dire però che, se da un lato la visione scorre via rapida, il ricordo del film lo si porta dentro per un bel pezzo.

Giovans91  @  17/09/2015 14:31:35
   7½ / 10
Prodotto da Álex de la Iglesia, Musarañas è il primo lungometraggio della coppia Andrés e Roel. Tutto il film gioca sulla tensione, sul senso di soffocamento che anche lo spettatore prova lungo il corridoio e nelle strette stanze dell'appartamento. Girare un film in appena due scenari, per creare una storia così è sinonimo di eccezionale bravura.

ferzbox  @  11/07/2015 10:26:11
   7½ / 10
La cosa che maggiormente colpisce di questo film credo che sia l'incredibile escalation drammaturgica che possiede; la pellicola di Juanfer Andres e Esteban Rean(nonchè prodotta da Alex De La Iglesia) narra il dramma di due sorelle vittime di un passato burrascoso e violento,dove il loro rapporto simbiotico viene ostacolato da alcuni contrasti legati alla diversità di carattere e di posizione.
Mentre la sorella più grande,vittima dell'agorofobia,è costretta a fare da tutrice alla sorella più piccola tramite insegnamenti cristiani e costrizioni per proteggere il proprio pudore e la propria identità femminile,l'altra è attratta dalle mille porte che offre la vita nella società,compreso il rapporto con l'altro sesso e il bisogno di esternare il suo essere donna.
La relazione delle due donne esposta allo spettatore ha di grandioso però l'incredibile evoluzione che si viene a creare dal momento che dentro la loro casa arriva Carlos,un quarantenne loro vicino di casa e moribondo per via di una caduta dalle scale del loro condominio.
La presenza maschile di Carlos innesca una spaccatura nell'equilibrio precario delle sorelle,mettendo in discussione le regole di vita che stabilivano il rapporto tra le due,mostrando una forma di debolezza che cercavano di nascondere per non cadere vittime di loro stesse.
Tutto questo porterà a degli eventi che hanno dell'incredibile,sorprendendo lo spettatore con una sceneggiatura inaspettata e spiazzante grazie ad un fattore drammaticità elevatissimo e grottesco.
Gli ultimi 30 minuti sono stati grandiosi......
....consigliato,l'ho reputato un bellissimo lavoro che con lo scorrere dei minuti mi ha catturato sempre di più,regalandomi anche una discreta dose di tensione ed un finale che ho apprezzato moltissimo.
...peccato che delle volte ha qualche calo di ritmo che infastidisce leggermente la visione.....ma si tratta di un fattore "abbastanza" trascurabile,considerando il tutto.....

6 risposte al commento
Ultima risposta 13/07/2015 00.32.44
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/07/2015 23:30:57
   7½ / 10
Un ottimo esordio nulla da dire. I modelli di riferimento sono ampiamente riconoscibili, cioé Che fine ha fatto Baby Jane e Misery, ma il pregio sta nel prendere tali riferimenti per calarli nella realtà spagnola del franchismo, dove religione e patriarcato soggiogavano corpi e menti. Il personaggio di Montse è straordinario come straordinaria è l'interpretazione della Gomez, donna rinchiusa in sè stessa, capace di commettere gesti estremi ma di cui non puoi fare a meno di provare una forta empatia per non dire compassione, oppressa dalla figura dominante del padre (un grande Tosar) nei panni di un grillo parlante perverso. Inoltre l'abilità dei due registi e nel buon equilibrio dei toni della pellicola, dal thriller a spruzzate di horror con almeno un paio di sequenze di prim'ordine. Ovviamente in Italia distribuire un film così manco a parlarne.

marfsime  @  23/06/2015 22:31:44
   7 / 10
I commenti precedenti spiegano già tutto e quindi non mi dilungo più di tanto. Confermo comunque che il film è veramente interessante anche se a livello di trama i richiami a Misery sono fortissimi. Colpi di scena intuibili come è già stato ricordato..ma la regia e soprattutto l'interpretazione della protagonista rendono la pellicola inquietante e claustrofobica quanto basta per renderla decisamente interessante. Merita una visione.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  08/06/2015 10:02:30
   7½ / 10
Potremmo liquidarlo come un "Misery" in salsa iberica o come un nuovo ottimo dramma-thriller-horror "condominiale" spagnolo, invece questo è un gran bel film con attori e regia di assoluto livello, un'altra perla (non a caso prodotta da Alex De La Iglesia) del cinema spagnolo contemporaneo, assolutamente da vedere.

lupin 3  @  30/05/2015 16:47:41
   6½ / 10
Filmaster95  @  29/05/2015 09:27:27
   7½ / 10
Commento che contiene spoiler.
Bellissimo film, diciamo che di horror ha ben poco però è l'atmosfera generale a causare quell'angoscia di fondo nello spettatore, i colpi di scena che si susseguono all'interno della pellicola sono telefonati o almeno intuibili come è successo a me, non per questo significa però che siano stati fatti male,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Detto questo, merita un elogio l'interpretazione della protagonista, veramente eccezionale, rappresenta al meglio il suo personaggio scavato da soprusi del passato, con un modo servile insegnatole dal padre, visto che anche cosi tratterà l'ospite inatteso, alcuni suoi sguardi ti colpiscono a fondo, cosi come la sua cattiveria sfogata nel momento degli omicidi e non solo, quindi veramente complimenti.

Per me un film che vale molto, ben fatto nonostante si svolga quasi interamente all'interno di quattro mura, non gli do un voto molto alto solo per il fatto che i colpi di scena gli ho trovati un pochino telefonati.

5 risposte al commento
Ultima risposta 29/05/2015 23.28.17
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Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  29/05/2015 08:44:52
   7 / 10
In un viaggio allucinante, che parte da un richiamo palese a "Misery", i registi Andres e Roel trascinano lo spettatore in un claustrofobico omaggio al capolavoro di Aldrich "Che fine ha fatto Baby Jane?". Anche se in alcuni casi stenta a decollare a causa di alcune lungaggini forse inevitabili per rendere al meglio il dettagliatissimo personaggio di Montse, il film è solido e assai ben strutturato con spruzzi di una cattiveria mai del tutto gratuita.
Ottima prova di attori e discreta regia.
Complessivamente bello e disturbante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  26/05/2015 12:44:40
   7½ / 10
L'agorafobica Montse soffre di violentissimi attacchi di panico che non le permettono di varcare la soglia di casa, l'unico tramite col mondo esterno è rappresentato dalla sorella neo maggiorenne; il timore che la giovane sia ormai pronta per intraprendere la propria strada lasciandola in totale solitudine è un tarlo spaventoso insinuatosi da tempo nel suo distorto equilibrio esistenziale.
Il già precario tran tran famigliare viene sconvolto dall'arrivo di Carlos: l'affascinante vicino di casa che in disperata fuga finisce agonizzante e con una gamba spezzata sul pianerottolo delle due donne. Per Montse è amore a prima vista, l'uomo diventa chiave distorta per fuggire da quella gabbia opprimente, sognando una vita fino ad allora repressa per cause di varia natura. E qui entra in gioco un passato doloroso dal quale spunta sottoforma di minacciosa visione la figura di Luis Tosar, non certo un padre modello, accorpato a un'educazione cattolica ai limiti del fanatismo usata regolarmente in maniera opportunistica.
Film stratificato su vari registri questo dei debuttanti Juanfer Andres e Esteban Roel; una pellicola vicina a "Misery non deve morire" con cui condivide la prigionia del ferito con relativa ossessione della sua aguzzina.
C'è una certa pietà nella trattazione del "mostro", Montse è un personaggio definito magistralmente tra fragilità, paure, debolezza e follia. Ottima poi l'ambientazione in interni, il film è girato in un esiguo numero di stanze, idea perfetta per rendere ancora più claustrofobica e castrante la situazione.
Curiosa la scelta di non dare un nome alla sorella, cosa che permette ai più fantasiosi di ricamarci qualche ideuzza.
Macarena Gomez è semplicemente straordinaria, fa davvero paura nel portare a galla una follia latente, alimentata da non detti troppo dolorosi per restare celati a vita.
Il colpo di scena riguardante le due protagoniste è deducibile con largo anticipo, ma non è certo basilare per la riuscita della pellicola in cui religione, abusi famigliari e solitudine si fondono in un mix infernale che porterà ad estreme conseguenze. La violenza è più suggerita che altro ma il sangue non mancherà di sgorgare copioso.
Davvero un buon thriller prodotto da Alex De la Iglesia insieme a Carolina Bang (presente nel piccolo ruolo di Elisa).

topsecret  @  25/05/2015 22:11:49
   7½ / 10
Bello e interessante questo thriller-drammatico spagnolo, prodotto da Alex De la Iglesia, che tratteggia sottilmente ma con una certa forza la psiche malata di una donna agorafobica, non senza lesinare sul versante gore, copioso nella parte finale, e sulla cappa opprimente di tensione ben caratterizzata anche e soprattutto dalla performance della protagonista Macarena Gomez, ben supportata dal resto del cast e soprattutto ben diretta dal duo di registi Andres e Roel.
Il colpo di scena si intuisce in corso d'opera, ma rimane comunque interessante e coinvolgente per come si dipana, ed anche se molte scene sono debitrici al MISERY di Reiner, MUSARANAS (Shrew's Nest il titolo in inglese) riesce ad offrire adrenalina e tensione in grandi quantità, regalando allo spettatore una visione fluida e di grande presa.
Consigliato.

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