silvio forever regia di Roberto Faenza, Filippo Macelloni Italia 2011
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silvio forever (2011)

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locandina del film SILVIO FOREVER

Titolo Originale: SILVIO FOREVER

RegiaRoberto Faenza, Filippo Macelloni

InterpretiSilvio Berlusconi

Durata: h 1.25
NazionalitàItalia 2011
Generedocumentario
Al cinema nel Marzo 2011

•  Altri film di Roberto Faenza
•  Altri film di Filippo Macelloni

•  Link al sito di SILVIO FOREVER

Trama del film Silvio forever

Autobiografia non autorizzata di Silvio Berlusconi. Col tempo, tutto ha cominciato a ruotare sempre di più intorno a lui. Solo a lui. Ossessivamente a lui: Silvio Berlusconi. Che, comunque la si pensi, al di là dei meriti per cui lo osannano e dei demeriti per cui lo disprezzano, è uno strepitoso personaggio della commedia dell'arte, capace di offrire miriadi di spunti per un'avventura cinematograficamente immaginabile...

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Voto Visitatori:   5,72 / 10 (34 voti)5,72Grafico
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Voti e commenti su Silvio forever, 34 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  26/03/2021 13:12:47
   5 / 10
Un documentario poco interessante.
Quello raccontato è già stra-noto.
Berlusconi uno showman e un piazzista più che un politico.
Nulla di pungente, nulla che lasci il segno.

Mike91  @  25/01/2017 04:30:54
   5 / 10
Qualche punto: uscì anni fa, parecchi anni fa, un film di Danny De Vito, riguardante la vita di un celebre sindacalista, con protagonista Nicholson; si chiamava Hoffa, santo o mafioso? Ecco forse il titolo starebbe bene su un documentario di Berlusconi. Berlusconi, santo o mafioso?
Un altro punto di cuo voglio parlare è che mi piace immaginare un possibile film su Berlusconi. Proprio pochi minuti fa ho letto con mio rammarico che Paolo Sorrentino, che aveva intenzione di farne uno dopo The Young Pope, ha rinunciato al progetto; non sono un fan assoluto di Sorrentino, che comunque ha fatto almeno un capolavoro, le conseguenze dell'amore, e un altro buonissimo film, il Divo, prima di perdersi con la grande stucchevolezza e le frasi da cioccolatino sulla gioventù che non c'è più. Se c'è una ragione dietro le cose, cosa di cui dubito, ma se in questo caso c'è una ragione per Sorrentino di essere diventato regista, presunto artista, ebbene, questa ragione si sarebbe espressa in un suo film su Berlusconi; ve la immaginate la regia certamente visionaria di Sorrentino, sicuramente grottesca e manieristica, che va a scavare non solo nella vita di Berlusconi, ma anche in quella dei suoi compari quasi tutti leccaculi, con le loro facce unte, e viscide. Sarebbe stato stupendo perché attraverso quel film si poteva forse capire magari tutta la complessità del fenomeno Berlusconi e il motivo della sua eterna ambiguità.

Vengo da famiglia rigorosamente antiberlusconiana, si parlava di Silvio quasi fosse un demonio. Certamente non sono di destra e mi fanno ridere i valori autoreferenziali della vecchia forza italia; e ciononostante, oggi, a cavallo dei miei 25 anni sciagurati, mi rendo conto di essere interessato a Silvio, questo geniale piazzista che attraversa acque di cui almeno io non so la profondità, e quella sua capacità folle di unire realtà e menzogna. Ciò che ha fatto Silvio, non nascondiamolo, al di là della discesa in politica, ma anche per quella, è stata una cosa straordinaria. Ha sfondato muri, costruito linguaggi. Ha spezzato le tavole dei vecchi valori, conferendo un'estetica tutta sua alla politica e anche a tutta l'Italia. La sua impronta nella società italiana è sicuramente sia buona che cattiva.
Dunque chi è Silvio: un odiatore del comunismo, che lotta a favore della libertà e del liberismo? Un altruista? Un seduttore? Un puttaniere? Un editore geniale? Un piazzista ipnotico? Un mafioso bugiardo?
Io non lo so. Me lo domando. Ma forse è solo uno che ha costruito il suo cammino passo dopo passo, improvvisandolo anche, rispettando ciò che potremmo definire il fiore della necessità, la capacità di fare affari con tutti, di entrare e uscire da mille situazioni, come un uccellino che entra dalla finestra per mangiare il pranzo.
Temo che la storia lo assolverà...

Ad ogni modo il documentario non presenta nessuna novità, è piatto, noiosetto, ricorda delle cose e ne dimentica altre, tipo il fatto che Berlusconi ha detto che Mangano, sicuro mafioso, è stato un eroe; si concentra troppo sulla passione per le donne, che poi hanno tutti, chi più chi meno, e sulle barzellette. Non si sa se il documentario voglia essere celebrativo o accusatorio. E poi Roberto Faenza non mi ha mai fatto impazzire. Neanche qui.

Tambo90  @  27/04/2012 22:59:05
   4 / 10
documentario inutile, cose già viste e riviste, un insieme di video facilemte reperibili su youtube uniti ad una voce fastidiosa che imita berlusconi, operazione commerciale, spreco di soldi.

marcodinamo  @  22/11/2011 19:35:26
   4 / 10
Pellicola inutile, nulla di nuovo, solo una sensazione di schifo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  09/11/2011 23:51:51
   6 / 10
Non ha aggiunto niente a quello che già sapevo, ma visto così, tutto d'un fiato, m'ha fatto venire la nausea.
Documentario senza infamia e senza lode che racconta, rammenta e riassume, invero abbastanza superficialmente, un ventennio.
Io ripongo le mie speranze nei neonati di oggi.

DarkRareMirko  @  15/09/2011 08:46:15
   7½ / 10
Un pò troppo bonario ma comunque utile e mai noioso; ha il grande merito di lasciare trasparire tra le righe che è la gente che, a favore o a sfavore, crea le persone o, meglio, l'immagina grazia alla quale queste ultime si considerano.

Quindi w il Berlusca appoggiato da Bongiorno, Vianello, Ambra (!), leccuculoni dei potenti, ma assolutamente out è il Silvione pieno di Escort, minorenni e festini.

Quindi, ancora una volta, è il media tv, giornali et similia che, con sarcasmi, ruffianità, difese e via dicendo crea e/o distrugge personalità.

Salta all'occhio anche la sfila di frasi poi contraddette nel tempo (Bossi mai più, ma poi invece si riunirono ad esempio) ed il fatto che, in 18 anni, i soldi del premier si siano quasi quadruplicati (da 2 a 8 miliardi di euro).

Come documentario lascia troppo parlare video e dialoghi (una magigor presa di posizione difatti non avrebbe guastato, Faenza poi è un maestro che qui delude un pò) ma alcuni filmati, per me inediti, son comunque indicati, tipo quelli dove parla la madre del presidente.

Tra tutti i documentari sull'ineffabile eprsonaggio è tra i meno graffianti in asosluto, ma vale comunque una divertente, amara, visione.

Discretamente montato e diretto, ma troppo lasciato a sè stesso.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  12/09/2011 12:41:11
   7 / 10
"Silvio forever" è un documentario che non scontenta nessuno, ma che difficilmente esalterà qualcuno. I berluscones continueranno ad osannare il cavaliere dei loro sogni; i fascio-radical-vendol-catto-comunisti continueranno a vedere nel piazzista, il nano dei loro incubi. Tecnicamente, comunque, il film non si discute e alla fin fine, il film, i suoi momenti li regala.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  12/09/2011 10:21:28
   6 / 10
Sì ma manca un sacco di roba in questa biografia! Troppo positiva, troppo ottimista.
Dove sono gli scandali del nostro premier? E i voltafaccia che ha fatto? E tutte le rinnegazioni che ha detto? Tutti i suoi controsensi? Qualcosa c’è, ma poca roba.
Sarà pure una biografia “non autorizzata” ma secondo me ci voleva poco ad autorizzarla! Basta pensare che a Silvio è piaciuta! Che questa “non autorizzata” sia una formula per pubblicizzare di più?
Cosa posso dire, è raccontata bene per quello, si fa vedere con piacere… non è solo un collage di video. Da vedere dimenticando per un momento l’odio che abbiamo verso il crimin…ehm, Presidente, e guardarlo per una volta come una persona umana che ha fatto anche buone azioni.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  11/09/2011 01:20:39
   5 / 10
Memorabilia di aneddoti, passioni, scandali, barzellette, leggi, cause, parrucchini eccetera, dell'uomo più ... d'Italia. Il docu-film di Faenza non dice nulla di più nulla di meno di quello che ogni tg ci ha raccontato in questi anni. Quindi poco.
Curiosa l'intervista a Donna Rosa, per la serie "ogni sckarrafone è bello a mamma sua".
Deludente, è mancato il vero graffio, la dura inchiesta, la sana indagine. Resta l'immagine di un paese allo sbaraglio governato da un grande saltimbanco.

641660  @  09/09/2011 20:18:17
   5 / 10
Il lavoro cinematografico è scadente, giusto alcuni spezzoni presi in internet ed in qualche archivio. Silvio è un mito vivente, riesce a far guadagnare soldi pure a quei quattro poveracci comunisti che hanno l'unico merito di parlare di lui.

Chi spera di vedere un film che lo demolisce sbaglia di grosso, in realtà chi lo rispettava prima, dopo la visione troverà nuovi spunti per rinvigorire le proprie motivazioni!

A me piace troppo lui, è fantastico...

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YaoMing  @  09/09/2011 12:23:38
   6½ / 10
E' un documentario che non entra nel merito delle vicende,ma la voce fuoricampo tende a mio avviso a dare un idea della psiche e del "modus operandi" del protagonista.
Non è un lavoro alla Michael Moore ma è comunque interessante.

Enomis  @  09/09/2011 11:52:56
   6½ / 10
Il voto va al montaggio delle scene e degli spezzoni di vita vissuta da Berlusconi, in effetti già visti, rivisti e rivedibili in rete. Tuttavia l'idea di crearne una sequenza temporale, adeguatamente intervallata da spezzoni di satira, ne creare un prodotto godibile.

Rockem  @  09/09/2011 11:47:46
   7½ / 10
E' un documentario costruito con efficacia e ritmo, non annoia, non prende posizione, lascia che sia lo stesso monologo del protagonista a schierare il pubblico. Non rallenta mai, anzi, è un montaggio sequenziale di scene già conosciute, ma costruite con una forma limpida e biograficamente accattivante. A voi la scelta politica, ma la critica mi sembra ottima.

MidnightMikko  @  09/09/2011 09:48:13
   4 / 10
Un collage di scenette cult tranquillamente consultabili su youtube. Nulla di nuovo sotto il sole, la solita storia di Berlusconi, partito dal basso e arrivato (con i soldi di chissachi) nell'olimpo dell'imprenditoria e della politica italiana.
Può essere interessante per chi non sa nulla di lui, per chi legge il giornale tutti i giorni invece, nulla di interessante. Difficilmente si farà vedere una seconda volta, questo pseudo-documentario (abbastanza anonimo, oltretutto).

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Ultima risposta 09/09/2011 11.54.20
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outsider  @  09/09/2011 00:45:26
   7 / 10
Storia di un piccolo GRANDE uomo che volle anche entrare in politica.
Calmi, calmi.
Stavate per scattare eh?
No, il resto, processi e fumus persecutionis...altro che fumus...sarà storia; perchè, dobbiamo riconoscerglielo, è stato capace di fare, nella sua vita e della sua vita, un qualcosa di unico in modo sapiente.
Certo, si sa, in Italia e, perchè no, nel mondo, perchè è nell'animo di molti uomini banali, un torbido e negativissimo opportunista, il cialtrone mediocre, il vergognoso buffone di bassa lega, si tollera, il vincente invece si mette sempre e comunque sub lente ingrandimento e si combatte perchè si fa spazio e strada ovunque. Questo è stato Silvio, un grande. I consensi lo hanno sempre confermato. Il momento ed il modus operandi era quello giusto. Non fu un uomo che per giungere ad un grande stipendio distrusse il prossimo, fu un grande uomo di successo, di talento in vari campi.
In molti campi dovette confrontarsi con chi operava in modo oscuro per non essere schiacciato e seppe nuotare in Italia, ma non possiamo condannare e giudicare il singolo, dovremmo condannare e giudicare il paese, il sistema, l'animo di chi lo avrebbe odiato e poi lo ha votato, quelli che si convinsero e che Lui seppe convincere, dovremmo giudicare gli uomini, la natura, le situazioni variegate.
Quest'uomo creò un impero, oggi è forse sulla via del tramonto per età anagrafica. Sarà ricordato fra i grandi dell'epoca per noi moderna.
Seppe fare politica e seppe segnare una strada che molti seguirono, seppe convincere, seppe promuovere sé stesso grazie alle sue risorse costruite.
Questa la verità. I giudizi, i verdetti, gli odi, lasciamoli a chi, vuoto, sceglie di non vedere la realtà e si consuma in essi.
E poi, spesso, è troppo facile criticare la vetta. In questo caso l'uomo della vetta costruì se stesso da solo. Ogni leader, nella storia, dovette e dovrà costruire alleanze, creare consensi, purtroppo confrontarsi con il sistema politico ( dovette tener conto di questo anche quando era solo imprenditore).
Ma si sa, la gente è pronta a tollerare le combriccole di demoni che, sommessamente, fanno sporche cose ( vuoi mettere gli orrori della detta sinistra?...le cooperative rosse? i finanziamenti illeciti?...) ma si sa, se Silvio fosse stato solo un anonimo direttore di Banca chi avrebbe parlato di politica e di giri loschi? E mani pulite? Pulizia ci fu a senso unico per fare politica. Poi arrivò il fenomeno Berlusconi e distrusse i giochi di altri. Questi continuarono e continuano a cercare la sua distruzione per il proprio potere.
Certo, la coalizione non era certo fatta da santi, erano solo alleati indispensabili per il numero. Però di Fini la gente dimentica. E' un politico. Invece di Berlusconi si parla sempre. Ma non voglio fare politica qui. Questo è solo un modo per vedere il film, una chiave interpretativa per un'utile decodifica della storia di cui questo film parla, in modo semi neutrale, senza aggiungere o togliere nulla. Chi sa vedere veda.
Ma ci sarà un happy ending.
Film per tutti, italiani e non.

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floyd80  @  26/08/2011 16:30:40
   5 / 10
Una pellicola italiana che prova a fare il verso al Moore più politico.
Purtroppo però i registi si fermano al compitino, presentandoci una pellicola che vorrebbe essere irriverente ma che alla fine non lo è.
L'audio con la voce del finto Silvio è irritante.
Per chi non conosce la vita del cavaliere potrebbe essere un inizio.

BuDuS  @  12/08/2011 19:38:49
   4½ / 10
È un concentrato di quello che si vede - o subisce, dipende dai punti di vista - tutti i giorni appena si accende la tv.

Non ho nemmeno visto la fine, lo trovo abbastanza noioso, anche perché non dice nulla di nuovo, anzi, mi chiedo che cacchio hanno censurato.

CitizenKane  @  31/07/2011 09:11:32
   6½ / 10
Sostanzialmente una persona che naviga spesso su internet e si informa sui fatti di politica può dire di aver già visto questo documentario. Niente di nuovo sotto il sole, tutto conosciuto. Gli do la sufficienza però perchè fin troppa gente non ha pazienza di fare quello che ho appena descritto, quindi il film lo vedo più rivolto a questa gente che a chi è (veramente) informato.

paride_86  @  19/07/2011 00:43:04
   7 / 10
Autentito e delirante (auto)ritratto di Berlusconi realizzato con le sue stesse dichiarazioni. Un po' fa tenerezza, un po' pietà, questo presidente - imprenditore.
Film compiuto dal risultato soddisfacente ma non eccezionale. Di sicuro un interessante spunto di riflessione per tutti gli italiani.

drobny85  @  05/06/2011 12:14:09
   6 / 10
Mi aspettavo un documentario più graffiante, anche alla luce della censura imposta al trailer di questo film sulle reti Rai.
Purtroppo invece assistiamo ad un riassunto di tutte le sue apparizioni pubbliche e televisive, nuova carne al fuoco non ne viene gettata, ho solo scoperto che si è costruito un mausoleo affianco a casa, pazzesco, ma non c'è poi molto da stupirsi.
Guardando questo lavoro non si può non far caso al delirio di onnipotenza di mr. b e al declino psichico di quest'uomo, le barzellette si sprecano (l'ultima sul padre eterno è agghiacciante!)
Se fosse un film comico gli darei 9, purtroppo è tutto reale!

kako  @  27/05/2011 02:34:16
   6 / 10
senza entrare in discussioni politiche che in questo ambito sono fuori luogo dico che questo documentario ironico non toglie e non aggiunge molto a quanto gira già su mr B. Lo si guarda volentieri, ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di più sferzante e accattivante

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  24/05/2011 10:17:45
   6½ / 10
Le aspettative erano alte,paventate censure e polemiche assortite avevano investito questo film prima ancora dell'uscita in sala,cosa che aveva fatto temere un increscioso insabbiamento della pellicola.
L'avvenuta distribuzione accerta una scabrosità più minacciata che altro,a dispetto della sceneggiatura concepita da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo,noti autori di libri inchiesta,nulla di nuovo viene aggiunto a ciò che da tempo è di pubblico dominio.
L'ascesa al potere di Mister B. incuriosisce nella parte dedicata alla sua giovinezza per poi convergere su coordinate tristemente note.
"Silvio Forever" evidenzia con fare pacioso tutte le contraddizioni dell'uomo e della sua politica mendace,intelligente nel contrapporsi con finezza alla dispotica attitudine di mister B. e conformandosi ad uno stile sottilmente pungente.
La smisurata vastità di balle raccontate con rodata faccia tosta da cabarettista,un'abilità a negare anche l'indiscutibile,oltre che (bisogna ammettere) una perspicacia imprenditoriale più unica che rara sono il leitmotiv della pellicola.
Non vi è bisogno di attacchi diretti in quanto ci pensa lo stesso protagonista a s*******rsi in automatico,ci si sofferma giusto per domandarsi da quale munifico benefattore siano giunti certi proventi.
Arcani che forse troveranno risposte solo dopo la dipartita del nostro(anzi,del loro),sempre più assorbito da un delirio di onnipotenza già radicato fin dall'età giovanile,ora con la senilità trasceso ad un livello celestiale.Intanto come un faraone ancora incerto riguardo la sua mortalità ,tanto per non sbagliare,si è fatto erigere un orrido mausoleo nel parco di casa,ultima celebrazione alla vanagloriosa vita di un uomo il cui ego è probabilmente incommensurabile.
Un eccellente montaggio rende la visione esuberante,scandita dai tormentoni di questo impareggiabile venditore di fumo.Francamente ci sarebbe da scompisciarsi,peccato solo non trovarsi in un film comico.
Altro che Banfi e Vitali.

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piripippi  @  17/05/2011 22:42:20
   6 / 10
è un documentario,, dall'autocelebrazione alla cronaca. non so quanto sia obbiettivo e quanto abbiano inventato ma di certo non racconta cose diverse da quelle che noi non sapevamo. sorrideranno i comunisti un po meno quelli di destra ma forse è stato fatto anche per questo questo film. difficile da consigliarlo, ma forse una guardatina va fatta

gabriele  @  17/05/2011 08:50:36
   3 / 10
Classico esempio di soldi buttati per fare cinema. Che bisogno c'è di fare un film (film???) del genere quando ogni giorno puoi ascoltare alla tv i vari Santoro, Lerner, Travaglio o puoi leggere Repubblica o il Fatto Quotidiano?
Infatti non è altro che una accozzaglia di immagini e interviste viste e riviste sentite e risentite centinaia di volte. Inutile.
La voce narrante che imita quella di Berlusconi poi è davvero fastidiosa.

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Ultima risposta 24/05/2011 14.10.44
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grillone  @  14/05/2011 15:06:39
   9 / 10
Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/05/2011 15:48:35
   5½ / 10
Un piazzista che sa parlare alla pancia dell'italiani, di questo bisogna dargli atto. Uno showman più che un politico. Però il documentario di Faenza non porta sostanziali novità sulla figura di Berlusconi, è come sentire per l'ennesima volta il solito disco. Anche stilisticamente non mi sembra particolarmente innovativo. Lo stesso Faenza oltre 30 anni fa con Forza italia! (titolo profetico, non c'è che dire) raccontava quasi quarant'anni di Dc, utilizzando esclusivamente materiale d'epoca e creando una sorta di Blob ante-litteram piuttosto originale molto più pungente di questo Silvio forever.

h.chinaski  @  29/04/2011 18:32:34
   4 / 10
che *******, tempo sprecato!!!mi ha fatto solo girare le scatole
Ma sti ***** di registi italiani sono del tutto rin********ti!!!Oltre a non ricordarsi che cosa sia il cinema, non sanno neanche provocare ( e sarebbe stato facile visto l'oggetto del film)

in america negli anni 50, usci un film west (di cui non ricordo il titolo)
dove diedero al cattivo il nome di McCarthy. Questo piccolo gesto , è un gesto di polemica molto più forte di queste *******te qua...ma vaffan****...

annibalo  @  08/04/2011 17:43:29
   4 / 10
no comment anzi...fa schifo come quello reale

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Ultima risposta 17/05/2011 22.43.49
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malick61  @  07/04/2011 21:35:00
   4 / 10
Dopo "Forza Italia" sui 40 anni di DC, mi aspettavo da Faenza un'opera più ragionata e studiata, meno improvvisata. L'impressione è quella di un megaspot su Berlusconi. Come in pubblicità: basta che se ne parli. Per fare cinema occorre di più....anche in chiave ironica o satirica.

CRITICO  @  03/04/2011 21:10:37
   9 / 10
A me è piaciuto fa vedere tutte le barzellette e le cavolate che ha detto Silvio Berlusconi. Mi sono ammazzato dalle risate!
E' un autobiografia aggiornata ad oggi che ci narra la storia del Berlusca... Il documentario è fatto da una raccolta di video che ci narrano tutta la sua vita dalla giovinezza ai giorni nostri.
Ben fatto.

FABRIT  @  01/04/2011 09:18:22
   5 / 10
Documentario abbastanza inutile....anche perchè cosa c'è di nuovo ancora da raccontare su Berlusconi?Assolutamente nulla...e poi su Berlusconi ognuno ha già la propria opinione,quindi nonostante la visione di questo film chi lo odia continuerà ad odiarlo e chi lo ama ,continuerà ad amarlo!

paolomagna  @  31/03/2011 15:44:29
   5½ / 10
Che dire di questo film.......io lo voglio giudicare senza schierarmi da una parte all'altra ma solo dal punto di vista cinematografico....poi ognuno è giusto che la pensi come meglio credi, qui non siamo per schierarsi per un partito o l'altro qui siamo a commentare i film.
Da quello che posso giudicare credo che la parte che ha piu spessore è senza dubbio la prima...la gioventu Di Silvio e tutte le storie che gli girano intorno, vere o finte che siano ma fanno parte della storia della sua vita.Diciamo che il film è molto minimale se cosi si puo dire.dal film si evince che la figura di Silvio sia molto ma molto ambigua ma che allo stesso tempo riesce ad attrarre il consenso popolare....come lo è nei fatti reali.Direi quantomeno innopportuni i riferimenti ala p2 alla storia della Daddario e alla sua dimora post mortem e qui stendo un pietoso velo. La cosa sconvolgente del film a mio giudizio è che nonostante siamo in una crisi nerissima e nonostante le colpe siano evidentissime ci siano persone che lo considerino un idolo che non si stupiscono di nulla e non danno giudizi sulla sua conduzione delle cose pubbliche.
Un film documentario che non è che mi abbia entusiasmato tanto ma che comunque è da vedere per poi dare un giudizio.

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/04/2011 12.15.44
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forzalube  @  30/03/2011 05:53:07
   7 / 10
Il film è né più, né meno di quanto anticipato dal trailer e dai giornali: una raccolta delle dichiarazioni di B. con una preferenza per le balle più grosse e per quelle con maggiori risvolti comici.
Secondo me la selezione ed il montaggio sono buoni. Faenza aveva fatto in passato molto di peggio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  27/03/2011 23:52:05
   5 / 10
Opere e omissioni del più grande cialtr... ehm piazzista italiano della storia. E poi? Più che un'ennesima "biografia non autorizzata" il film di Faenza si propone come uno sfottò al delirante giornalino-fetish "Una storia italiana", inviato a milioni di televotanti italiani durante la prima campagna elettorale (io lo strappai e me ne pento, tutto sommato un giorno potrebbe diventare un documento prezioso dell'Italia di oggi).
La prima parte è senza dubbio la più efficace: la voce di Marcorè racconta, con evidente retorica, aneddoti più o meno veri/falsi della gioventù di S., sorta di popstar populista capace di passare dalle canzonette evergreens alla Teddy Reno alla conquista del monopolio finanziario Milanese. Viene da gridare "uno di noi uno di noi", e se il riferimento è Freaks, il film di Browning, il buongiorno dei Mostri si vede dal mattino.
Il punto è che il film è solo una tragica commedia dei giorni nostri, ma potrebbe essere stata scritta vent'anni fa. Lo stile è schematico, frammentario, tanto che si potevano occupare bobine di 10 ore dai filmati di Youtube et similia, senza per questo vederne una grande differenza.
L'ambiguità ideologica fa pensare che anche ai "nemici" questa figura raccapricciante di statista tout-court, festini a luci rosse comprese, susciti un certo fascino.
Il film segue una serie di illazioni francamente discutibili, a parte le registrazioni della D'Addario, a cominciare dalla permanenza alla P2, di cui porta i segni non solo l'insieme delle scelte politiche attuali, ma anche il mausoleo/cimitero a ridosso della sua dimora.
Alla fine, l'Italia è sull'orlo del precipizìo, ma c'è ancora spazio per chi pretende di sognare. Il libero arbitrio concede infatti ai militanti di vivere tutto il tifo esasperato e cieco per la loro Icona. Canta che ti passa...

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