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Pruriginoso, bello malato e con interessanti scene perverse che poco lasciano all'immaginazione. Il regista, tuttavia, se ne lascia prendere un pò troppo la mano tanto che ad un tratto la sceneggiatura sembra divenire quasi un pretesto per mostrare sequenze erotiche. Soprattutto nella seconda parte la storia cala di tono tanto da divenire quasi tediosa e la recitazione parossistica delle protagoniste non sempre convince; indubbiamente una decina di minuti in meno lo avrebbero reso più dinamico. Il fatto che sia comunque un film originale gli fa raggiungere la sufficienza.
Singapore Sling è un oggetto misterioso, un cocktail come da titolo spiazzante e bizzarro. Certamente la base di questo cocktail è il noir d'annata che Nikolaidis riproduce con puntigliosa precisione sul piano fotografico e scenografico, un bianco e nero che sembra riportarci ai tardi anni quaranta, la golden age di questo genere. Anche i personaggi vengono replicati con estrema precisione ed attenzione per i particolari: l'impermeabile immancabile e le dark lady sono pietanze servite sulla tavola di questa pellicola. Ciò che, detto così sembrerebbe un normale noir, Nikolaidis non esplicita tutte le pulsioni nascoste dei protagonisti laddove nei noir di una volta erano solamente sottintese, ma porta questa stessa esplicitazione a livelli estremi dove sesso nelle sue varianti più perverse è il vero motore di una storia in fondo molto esile in cui il lavoro sui personaggi verte principalmente su rapporti edipici e le sue varianti. E' una pellicola particolarissima, inclassificabile sotto molti aspetti e di difficile lettura, tanto da far sorgere il dubbio che dica meno di quello che vorrebbe.
Ottimo film diretto da Nikos Nikolaidis nel 1990. La trama è ottima piuttosto originale e malata,sviluppata in modo molto perverso e disturbante,molto bello anche il finale. Ottima la regia e la recitazione,bella anche l'idea di girare tutto il film in un'elegante bianco e nero. Un film molto strano ed affascinante,consigliato a persone non facilmente impressionabili.
Praticamente un capolavoro, un film da me amato alla follia; rarissimamente difatti si possono trovare così ben mixati tra loro perversioni sessuali (come docce romane e fisting), un meraviglioso bianco e nero, interpretazioni memorabili (tipo la Herold che parla, a seconda di ciò che meglio crede, o inglese o francese) ed un'atmosfera al contempo opprimente e romantica, non rinuanciando ad uno spessore cinematografico, che qui (come regia, fotografia, montaggio, ecc.) è quasi perfetto.
Un film unico, con elementi horror, fortemente erotici, weird e thriller, tutto incentrato su questo sfortunato figuro che cade nelle grinfie delle due altre donne presenti nel lungometraggio, comodoamente adagiate nella loro villa piena di mistero.