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"Satana è il principe di questo mondo. Ce l'ha tra le mani"
Pochi film possono vantare il trattamento che ricevette Sotto il sole di Satana al Festival di Cannes del 1987. Nessuna Palma d'Oro, probabilmente, è stata mai così apertamente fischiata e contestata dalla platea, dagli invitati, dalla stampa francese e internazionale. Nella grandeur del cinema "alto" l'ossessivo curato interpretato da Gérard Depardieu venne considerato al pari di un'onta, una sfida alle pubbliche virtù solo a parole laiche. È davvero un peccato che l'unica reale fama di Sotto il sole di Satana sia legata proprio a quei fischi, a quei buuu di protesta: a tanti anni di distanza da quei fatti la reazione del pubblico dovrebbe essere letta come un elemento di vanto, un fiore all'occhiello da mostrare nelle occasioni che contano. La platea di Cannes, vestita in abito da cerimonia per attendere il giudizio della giuria certificò con il proprio comportamento il potere, l'oscuro e magmatico potere di un film che concepisce il sole come tenebra, l'assoluto come relativo, la difesa dello spirito come difesa della carne. Del diritto dell'uomo alla Terra, e del suo perire. Del miracolo come atto non più solo della fede cieca, ma della fiducia.
"Satana è il principe di questo mondo. Ce l'ha tra le mani"
Sul tema del bene e del male, Dio e Satana, "Sotto il sole di Satana" annoia più che spingere alla riflessione. I toni letterari dei dialoghi e la fotografia appannata contribuiscono al torpore. Da salvare la sentita interpretazione di Depardieu.
Beh diciamo che il film è assai pesante, ma non privo di suggestioni tutt'altro... Pialat (autore di un capolavoro come "ai nostri amori") è ambizioso e ambisce a rinverdire tematiche spirituali et similia (il Bene e il Male) à la Dreyer. Gli attori sono eccellenti anche se talvolta Depardieu sembra credere fin troppo al suo personaggio: a un certo punto sembra propenso a colpire tutti i presunti eretici di questo mondo. Troppe metafore rischiano di confondere, ma evidentemente hanno affascinato i critici. Ha vinto il festival di Cannes fra mille polemiche: spettatori che fischiavano e un regista come Pialat (sarà pure bravo ma ******* come pochi) che ha scagliato anatemi contro di loro. E se fosse lui il ero eretico?