Peter Parker ritorna in Spider-Man: Far From Home, il secondo capitolo della serie di Spider-Man: Homecoming! Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature che stanno creando scompiglio in tutto il continente.
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A me non è piaciuto proprio per niente. O meglio, inquadrato come piacevole passatempo per pubblici ultra-giovani ci può stare. Diversamente, no. Innanzitutto non ho mai preferito Tom Holland a Tobey Maguire - quindi parto già col piede sbagliato - ma soprattutto non digerisco questo tono eccessivamente scanzonato e spensierato che mal si addice persino al personaggio Spiderman. Oltre tutto le battute in questo film sono seriamente loffie, i dialoghi piatti se non stucchevoli, la sceneggiatura e la trama per palati sempliciotti, i personaggi sciocchi, banali, noiosi. La stupidità di alcune sequenze è disarmante con alcune rappresentazioni che incarnano alla perfezione il ridicolo inconsapevole. Non sempre convince, i mostri sono parecchio insipidi ed è decisamente troppo lungo. Di buono ci sono la spettacolarità - finanche ripetitiva - e la presenza di Gyllenhaal che conferisce un minimo di qualità e spessore - e qui ce n'è bisogno come del pane.