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Un pelino sopra il primo per gag continue, una storia più avvincente (seppure simile a quella del primo) ma anche una critica più definita alla malavita organizzata e alle associazioni grosse in favore del delinquente di borgata sfruttato da altri.
Da questo secondo capitolo si comincia a ragionare e l'ho trovato uno dei migliori capitoli nonostante il personaggio di Nico non avesse ancora delineato le sue caratteristiche (questo film è stato l'ultimo della serie che io ho visto)... Milian non indossa ancora l'immancabile tuta blu ma in compenso fa sfoggio di decine di look tutt'altro che sobri facendo più cambi d'abiti lui che una showgirl a Sanremo! Appaiono Bombolo e Gargiulo prende il volto di Massimo Vanni, si può fare addirittura la conoscenza di Olimpia Di Nardo anche se un diverso ruolo. Nico Giraldi è personaggio centralissimo e diverte alla grande con un mare di battute, la storia poliziesca è comunque più che discreta (tangenti ed omicidi) e la regia niente male; di contorno tante facce note e personaggi simpatici. L'icona di Serpico diviene palese e non ci si fa mancare nemmeno una capatina nei sentimentalismi con l'omicidio dell'amico d'infanzia. Giraldi è un gran provolone e fa pure una capatina negli States...che volere di più?!
A me piace nà cifra stò secondo film di Nico Giraldi. Parte subito eccellentemente con la struggente "E nun c'è vojo stà" dei fratelli De Angelis come spartito nei titoli di testa, il resto è gloria! Tanto per cominciare la squadra incomincia a perdere i pezzi visto che Jack La Cayenne questa volta non fa parte della partita, al posto di Raf Luca c'è Massimo Vanni nel ruolo di Gargiulo e per la prima volta compare il mitico Bombolo non ancora co-protagonista come sarà più avanti, si vede solo all'inizio, ma la scena della mer.da alla parmigiana è qualcosa che rimarrà nella storia del cinema. Rispetto al primo la parte diciamo comica, ma più che altro dai toni da commedia non è che prenda il sopravvento, è molto presente ma si amalgama bene con la parte poliziesca che non manca della sua presenza con inseguimenti, s*****ttate e un pochetto di violenza, senza lesinare parolacce e volgarità. Il buon Tomas Milian sfoggia dei vestiti uno più colorato dell'altro e caratterizza il maresciallo in modo più trucido e goliardico in confronto a SQUADRA ANTISCIPPO dove era, comunque sia tra una battuta e l'altra, cupo e serioso. Il resto del cast artistico è di livello con un ottimo Giuseppe Pambieri alias "tapparella", Lilli Carati strafi.ca della miseria, Toni Ucci che già c'era nel primo film ma in un ruolo diverso e che qui torna come amicone di Nico per non parlare dei vari Badessi, Billa, Pulcrano ecc. mentre Webber mi è parso un tantinello adagiato, poco "cattivo" per essere un cattivo. Pezzo forte del film è il finale ambientato in America, a New York, con un vero ubriaco (così pare) che entra in campo quando Nico è per strada mentre parla con un suo cugino italo-americano, con questo avvinazzato che disturba i due andando in escandescenza e sproloquiando a voce alta mettendoli visibilmente in imbarazzo e facendo strappare due risate a Milian, veramente divertito, subito dopo c'è la storia d'amore-lampo con una ragazza nera sovrappeso, il tutto spinto al massimo del romanticismo, totalmente fuori luogo, roba che LOVE STORY in confronto è un film di barzellette! L'uomo a cui Giraldi chiede l'informazione di dove si trova il "9" è lo stesso Corbucci che credo abbia fatto con questo il suo film migliore, trascinante, divertente, emozionante aiutato dalle indispensabili musiche dei fratelli De Angelis, eccellenti. Il migliore della serie. Complementare il prossimo sequel SQUADRA ANTITRUFFA.
Anche questo capitolo offre una serie di scene action ben articolate che si sposano alla perfezione con il carisma di Milian, sempre pronto alla battuttaccia. Forse un po' ripetitivo ma tutto sommato gradevole e simpatico.
Primo sequel della fortunata serie dell'ispettore cafone e bonaccione Nico Giraldi. Rimane ancora accentuata la componente poliziesca, ma viene già trattata in maniera più superficiale (cosa che in futuro, a parte due/tre occasioni, avverrà con sempre più costanza) col risultato che alla fine la trama apparirà anche troppo sconclusionata, per non dire campata per aria; in compenso, rispetto a quanto visto nell'episodio precedente, si ride e ci si diverte un pochino di più, anche se non ai livelli che si raggiungeranno in seguito.
Ancora manca quella marcia in più; il risultato è, per chi apprezza, in ogni caso più che godibile.
Da notare che nel cast presenziano due futuri (e fondamentalissimi) supporti della serie (i compianti Bombolo e Olimpia Di Nardo, rispettivamente Venticello e Angela, che qui però interpretano ruoli diversi da questi che conosceremo più avanti), il villain Robert Webber (che fu il giurato n.12 ne "La Parola ai Giurati" di Lumet) ed infine un giovanissimo (ma riconoscibile) Franco Oppini.
Un buon poliziesco che vede ancora Tomas Milian accanto al regista Bruno Corbucci. Ottimo cast tra i quali figurano Lilli Carati , Salvatore Billa e Giuseppe Pambieri.
Precedente ai delitti. Questo episodio del maresciallo Giraldi è una buona miscela di film comico e poliziesco. Il protagonista non è ancora sposato con "Angelina" e fa il poliziotto "rimorchiatore" di ruolo insieme ad un biondo barbuto. Possiamo considerare quest'episodio il precursore de "Il ritorno del monnezza" visti i tanti luoghi comuni: la banda di ladri "buoni",che ha per componenti "Zagaja","Er trippa" (Bombolo,che purtroppo si vede pochissimo nel film) e il capo che alla fine muore (proprio come nell'episodio che vede protagonista Amendola). La sceneggiatura comincia bene,ma poi decade in una trama improbabile,che avra' retaggi con un ex membro della Cia a New York. Come ha fatto notare l'utente sotto a me i punti forti del film sono gli innumerevoli e pittoreschi costumi che il protagonista sfoggia,e delle "finezze" (se cosi' si puo' chiamarle!) come ad esempio il corteggiamento dell'americana negra che vede degli ambigui assaporamenti di cibi tra Nico e la ragazza come banane e lecca-lecca...
Un sequel quasi all'altezza del primo, con tutti i limiti di queste pellicole dalla sceneggiatura improvvisata. Il personaggio Nico Giraldi però regge, con momenti trash indimenticabili come il corteggiamento della cameriera nera nella trasferta americana e vestiti tamarrissimi.