squadra omicidi, sparate a vista! (1968)

Buon poliziesco che ben delinea gli aspetti teorici e pratici mai compatibili nella vita dello sbirro.
Interessante (soprattutto per chi ama il genere) anche se si perde un pò troppo ed inutilmente sul lato sentimentale dei due protagonisti anzichè concentrarsi di più sull'indagine, quella sì avvincente, che muove la trama; infatti la sbrigativa conclusione lascia piuttosto insoddisfatti per tutto quel tempo perso in scenette romantiche che nel complesso apportano poco (per non dire niente) allo svolgimento della storia.

Più che buono, ma poteva essere migliore.

Certo che ce ne mettono di impegno i distributori italiani... un titolo più complicato rispetto al semplicissimo originale no?

Un altro poliziesco targato Siegel di ottima fattura: non c'è solo l'indagine sul crimine, quello violento che si trova nelle strade e nei vicoli bui della città, ma anche quella "morale" sul lavoro e le responsabilità del poliziotto. Già ben fotografati nella magistrale sequenza iniziale, Fonda e Widmark danno vita a due tutori dell'ordine completamente antitetici ma che sono due facce ( necessarie ) della stessa medaglia: freddo e meticoloso il primo, sanguigno ed impulsivo il secondo. Un lavoro forse un pò sottovalutato che non sfigura se paragonato al ben più celebre "Ispettore Callaghan: il caso Scorpio e' tuo", sempre dello stesso regista.

Ottimo poliziesco che mostra anche la vita privata (con relativi scheletri nell'armadio) dei protagonisti.

Bellissimo poliziesco di Siegel che possiede un eccellente equilibrio tra ritmo narrativo e studio dei personaggi. La figura del poliziotto viene messa in luce sotto un duplice aspetto: il personaggio di Fonda è il punto di vista morale della professione, che viene tuttavia messa in crisi dall'altro aspetto, quello del poliziotto in prima linea, sulla strada, luogo nel quale bianco e nero non sono definiti alla perfezione e più volte per riuscire a sconfiggere il crimine, occorre utilizzare gli stessi mezzi.
Due punti di vista che non collimano e che daranno spunto a pellicole successive, soprattutto nel decennio successivo, anni di boom per questo genere, a cominciare da French Connection.

Buon poliziesco "d'annata", oggi forse un po' superato, ma che è specchio della transizione verso il "nuovo" poliziesco del tempo, ovvero i vari bracci violenti della legge, callaghan ecc.; transizione a cui Siegel ha contribuito attivamente anche con "L'uomo dalla cravatta di cuoio". E' un piacere vedere insieme fior d'attori come Fonda e Widmark

Notevolissimo, credo che possa annoverato, vista l'escalation di film polizieschi nel decennio successivo, come un vero e proprio caposcuola o antisegnano del genere... in certi spunti mostra qualche affinità con l'esordio di Carpenter e probabilmente quest'ultimo era un ammiratore di Siegel.
Widmark in particolare è strepitoso