stalingrad (2013) regia di Fyodor Bondarchuk Russia, Germania 2013
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stalingrad (2013)

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locandina del film STALINGRAD (2013)

Titolo Originale: STALINGRAD

RegiaFyodor Bondarchuk

InterpretiThomas Kretschmann, Yanina Studilina, Philippe Reinhardt, Heiner Lauterbach, Mariya Smolnikova, Andrey Smolyakov, Oleg Volku, Pyotr Fyodorov, Sergey Bondarchuk, Dmitry Lysenkov, Anna von Haebler, Mariya Sittel, Petar Zekavica, Georges Devdariani, Oksana Bazilevich, Nodari Dzhanelidze, Aleksey Barabash, Alexander Petrov, Yuriy Nazarov, Polina Raykina, Dmitriy Kochkin, Christoph Gawenda, Svetlana Svirko, Nataliya Kadochnikova, Valentin Kuznetsov, Roman Likhodeev, Aleksandr Suvorov, Ivan Debov

Durata: h 1.45
NazionalitàRussia, Germania 2013
Genereguerra
Al cinema nel Luglio 2014

•  Altri film di Fyodor Bondarchuk

Trama del film Stalingrad (2013)

Autunno del 1942, la città di Stalingrado è devastata dalle truppe naziste. Dopo un'azione bellica non riuscita, alcuni soldati russi lottano per stabilirsi dentro ad un edificio che, situato nei pressi delle rive del Volga, risulta di strategica importanza per la difesa. In una casa di quello stesso stabile vive una giovane donna, rifiutatasi di lasciare la propria città dopo l'arrivo dei tedeschi, che stabilirà un rapporto d'affetto con cinque soldati. Dalla parte dei nemici, intanto, il comandante Kahn si invaghisce della russa Masha.

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Voto Visitatori:   5,55 / 10 (10 voti)5,55Grafico
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Voti e commenti su Stalingrad (2013), 10 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Spotify  @  08/04/2017 19:26:29
   7½ / 10
Ennesimo film sulla seconda guerra mondiale. Stavolta l'opera si concentra su quello che è stato senza dubbio, uno dei passaggi più importanti del conflitto, e cioè, la battaglia di Stalingrado.
Quello in cui si differenzia la pellicola è il proprio paese di produzione. Infatti il film è russo.
La trama vede la storia svilupparsi, appunto, nella Stalingrado occupata dai tedeschi. La storica battaglia svoltasi nella città, è appena all'inizio. Un manipolo di soldati russi prende sotto controllo un edificio nel quale, c'è anche una ragazza, sopravvissuta alla furia nazista. L'obiettivo dei militari, è il palazzo situato di fronte al loro, dove si trovano le truppe germaniche. Queste ultime, sono comandate dal maggiore Kahn, un uomo che, pur credendo nella causa per cui combatte, si è innamorato proprio di una bellissima ragazza russa, Masha.
Le due fazioni scateneranno in pochissimi metri, una tremenda guerriglia, la quale, "inaugurerà" la battaglia di Stalingrado.
Il film in questione, è un'opera a due facce. Da una parte il lungometraggio si avvale di una tecnica impressionante. Ci viene offerto uno spettacolo visivo veramente notevole. Dall'altro lato, c'è la totale mancanza di sostanza, la quale scaturisce da diversi fattori, primo fra tutti, una sceneggiatura di si e no 3 pagine e successivamente, la classica retorica che spesso sopraggiunge in film come questo "Stalingrad".
Ma andiamo con ordine.
C'è una scenografia meravigliosa. La Stalingrado devastata è realizzata in maniera impeccabile, ci sono tantissimi dettagli che vengono messi in mostra, anche alcuni apparentemente insignificanti. Il regista rende la location imponente, solenne e attraverso la valorizzazione di essa, crea una atmosfera cupa, fredda, la quale si addice perfettamente al tipo di film. E' tutto perfetto.
Ad un'ambientazione così viene associata poi, una fotografia da urlo. Una fotografia color cenere, ideale per rappresentare il conflitto in corso. Alla città distrutta viene così dato un tocco ancora più lugubre. Sembra davvero di essere sommersi da una coltre di polvere da sparo mischiata a sangue.
Fedor Bondarchuk si avvale di una regia ultra-tecnica, facendo vivere allo spettatore momenti di pura adrenalina. Le scene delle battaglie sono assolutamente spettacolari ed in più, nonostante siano "rumorose", non sono tuttavia fracassone come quelle dei film americani. Per la realizzazione di queste sequenza, si può notare come il director non perda d'occhio la più minima piccolezza, ogni centimetro di spazio presente, viene assemblato per dare massimo sfogo alla tecnica sopraffina del director.
Fantastiche pure le scene in slow-motion, molto suggestive. Per fortuna, a differenza di altri registi, Bondarchuk non abusa di questa pratica, la quale, alla lunga diventerebbe noiosa.
Ma una delle cose che più ho apprezzato, è stata la scelta del regista di non usare gli effetti speciali fini a se stessi, come invece accade in migliaia di produzioni americane. Qui, tutto è allestito per ricreare uno scenario, un contesto, molto importante per il popolo russo, nel bene e nel male.
A proposito degli effetti speciali... che dire, semplicemente strepitosi.
Il ritmo è buono nonostante la narrazione sia un po' macchinosa. Tuttavia non ci si annoia mai, grazie soprattutto alla continua tensione che persiste e le splendide ambientazioni, le quali rubano spesso l'occhio allo spettatore.
Il finale è prevedibile, in cambio però, regala un ultimo combattimento girato in maniera stupenda. Diciamo che l'elevata tecnica registica, maschera in parte, la superficialità dell'epilogo.
Grandioso il montaggio e non male il soundtrack, non innovativo, ma accompagna bene le sequenze.
Bondarchuck non fa niente per evitare di immettere nella sua opera, più patriottismo possibile. Il regista fa di tutto per mettere in cattiva luce i tedeschi, addirittura concepisce una relazione tra un ufficiale nazista e un'avvenente ragazza russa. D'altronde il director non ha tutti i torti, visto che tutti quanti noi sappiamo come, durante la seconda guerra mondiale, i russi siano stati "traditi" dai tedeschi. Però, alla fine, nonostante le buone intenzioni, Bondarchcuk scade troppo nel retorico, proponendo alla fine la solita etica e la solita moralità, viste e straviste in tantissime pellicole del genere. E proprio da qui difatti, che entriamo nel lato sbagliato del film.
Il livello narrativo è parecchio più basso di quello tecnico. Innanzitutto c'è scarsissima caratterizzazione dei personaggi, nessuno che riesca davvero a intrigare lo spettatore. Forse il maggiore Kahn è quello che viene esaltato un po' di più dal regista, però non lo si ricorda per niente di particolare.
A tutto ciò, si associa una sceneggiatura molto dozzinale, di una linearità quasi noiosa. Ci sono situazioni che si ripetono a non finire, idem per i dialoghi, forse la cosa peggiore. Personaggi tratteggiati con un'approssimazione evidente e a volte si da troppo spazio alle questioni sentimentali dei protagonisti, perdendo di vista il nucleo di tutta la vicenda. Forse l'unica nota positiva è un piccolissimo colpo di scena...


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Il cast fa il compitino suo, nessuno spicca per bravura, neanche Thomas Kretschmann, il quale in teoria, doveva essere la "star" del film. Insomma, senza infamia e senza lode.

Conclusione: nonostante i vari lati negativi, do 7,5 perché la pellicola è dotata di una tecnica mostruosa, è impossibile non rimanere ammaliati da tale spettacolo visivo. Se il lato narrativo fosse stato curato di più, allora staremmo parlando di un capolavoro vero e proprio, ma purtroppo non è così.
Io lo consiglio, una visione la vale tutta.

camifilm  @  15/01/2016 11:51:43
   6 / 10
Può piacere agli amanti del genere. Non convince del tutto. Apprezzabile visione, almeno una volta. Non un capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/07/2015 19:35:33
   4½ / 10
Stalingrad è il tentativo di inserirsi nel mercato internazionale con un prodotto che possiede tutti i canoni del blockbuster hollywoodiano. Grande spiegamento di effetti speciali, scenografie curate, rendere sullo schermo il contesto di una battaglia sanguinosa combattuta casa per casa, logorante e dolorosa. Tuttavia il film è soffocato da quella stessa retorica di bassa lega che affligge certi blockbuster d'oltreoceano, sottolineata anche da una colonna sonora invasiva e tronfia e soprattutto una regia che cerca la spettacolarizzazione a tutti costi con un uso indiscriminato del ralenti anche quando non ce ne sarebbe bisogno. In mezzo a tutto questo i personaggi che popolano questa pellicola sono in qualche modo sacrificati a loro stessi e non incidono affatto.

marfsime  @  11/06/2015 23:54:50
   5½ / 10
Nel complesso deludente. Non coinvolge per niente..la storia poteva sicuramente essere sviluppata meglio ed essere più ad ampio raggio..invece il tutto si basa su un paio di battaglioni rivali che si affrontano per tentare di sconfiggere l'un l'altro. Buoni gli effetti speciali..quasi esagerati in alcuni frangenti.

Nudols85  @  29/05/2015 07:37:40
   6 / 10
Film di chiara propaganda per elogiare una delle battaglie chiave della seconda guerra mondiale, con effetti speciali di gran colpo d'occhio e una fotografia pregevole, anche se a volte troppo da videogame. Ovviamente non poteva mancare la storia romantica, imbottito eccessivamente di buone azioni, morale e retorica a piene cucchiaiate, anche se a tratti lento e molto lungo si fa guardare.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  17/05/2015 00:50:08
   5 / 10
In una specie di propaganda fuori tempo, questo film è un'esaltazione continua dell'esercito sovietico contro i cattivi (in effetti!) nazisti. Sfortunatamente, invece di presentare qualcosa di realmente accaduto (e di materiale ce ne sarebbe per farne a dozzine di film) si è preferito inventare una storiella d'amore, scopiazzare dallo standard post-Soldato Ryan ed infarcire di ralenty e combattimenti alla Matrix. Il formato IMAX e la qualità grafica relativa sono quel che si salva, ma resta un film di supereroi senza fumetti.

fabri70  @  14/04/2015 12:42:52
   6½ / 10
Un bel film d azione dove ci si occupa di un pezzo di storia..da vedere per gli amanti del genere

Trixter  @  06/12/2014 23:26:35
   5½ / 10
Stalingrad è sicuramente un film dal grande impatto visivo: l'ambientazione, anche grazie ad un buon uso di computer grafica, è davvero notevole. Il resto, invece, è trascurabile. La sceneggiatura che rimesta nel retorico, una regia affettata che trabocca di sequenze rallentate, dialoghi poco incisivi e, infine, una lentezza sempre più ingombrante col passare dei minuti, fanno sì che la pellicola non decolli mai nè sia mai davvero in grado di creare coinvolgimento emotivo nello spettatore. Insomma, l'estetica mi ha convinto, tutto il resto No.

dagon  @  17/05/2014 16:34:27
   5 / 10
Pallosa rivisitazione della battaglia di Stalingrado, speculare alla pellicola tedesca del 1992. Il regista (figlio del magniloquente Sergej) si ispira alla regia di "Salvate il soldato Ryan" (come hanno fatto praticamente tutti, dopo il film di Spielberg), ma poi mette dei tocchi che sembrano usciti da Matrix (proiettili con scia trasparente, rallentatori a bizeffe... ti aspetti da un momento all'altro pure il bullet-time) ed abusa della computer grafica. Qualche scena non è male, ma nel complesso la pellicola è pesante ed i personaggi e le situazioni sono altamente stereotipati. Aggiungete a tutto ciò una bella palata di retorica, una musica spesso tronfia ed ecco un kolossal senz'anima.

A.L.  @  02/12/2013 16:30:02
   4 / 10
Film di forte propaganda sovietica sebbene l'URSS ha cessato di esistere da più di vent'anni ormai. Effettistico, dal titolo fuorviante, ingannevole, falso e oltraggioso verso quei soldati che lottarono prima di tutto per tornare a casa vivi e solo dopo per qualche ideale politico o di nazione.

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