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Strano filmetto anni 80 a metà tra action, drammatico e musical. Una mossa decisamente azzardata mischiare degli elementi così diversi tra loro.... Nelle atmosfere il risultato è sicuramente affascinante, grazie anche al piacevolissimo contorno musicale rock praticamente onnipresente. Ciò che non convince, però, è prima di tutto la scelta del personaggio principale (uno sconosciuto quanto anonimo Michael Parè) e in secondo luogo quell'aspetto grottesco che avvolge tutte (e dico tutte) le scene d'azione, rendendole ridicole e a tratti insopportabili (mi riferisco soprattutto al finale). L'idea di base sarebbe anche carina, e lo sviluppo "soft" ci sta tutto, ma nel complesso, per i motivi sopra citati, il film non convince. Diciamo che con il materiale a disposizione si poteva fare mooooolto meglio. Il contorno motociclistico-rockettaro non basta per permettere al film di raggiungere la sufficienza....mezzo passo falso per il bravo Walter Hill.
Esperimento deludente per Hill, uno dei piu' grandi esponenti dell'action anni 70 e 80 che qui ci propina un mix commerciale, impersonale e poco fluido tra vari generi (western, avventura, commedia, musical) che, nonostante le buone premesse, finisce per annoiare lo spettatore gia' dopo i primi minuti. Dialoghi ridicoli, ritmo altalenante, azione scarna, poco divertimento, personaggi uno piu' insopportabile dell'altro (protagonista per primo, lo detesto quel Michael Pare', ma irritano pure la Madigan e quella faccia da sberle di Moranis); si aspetta sempre che succeda qualcosa di grosso (visto il nome alla regia), ma alla fine, nonostante le fucilate, le scazottate e le moto che rombano, per un motivo o per l'altro si rimane sempre delusi. Si salvano giusto la bellezza della Lane, la cattiveria di un praticamente esordiente Dafoe, e la ormai celebre colonna sonora rock/blues (indimenticabile la bellissima "I Can Dream About You" di Dan Hartman).
Un fumettone colorato e tecnicamente curato, ma anche piatto ed altamente noioso. Non mi e' mai piaciuto, neanche come videoclip (e lo dico da amante assoluto del cinema e della musica anni 80). Volete avvicinarvi al regista? Bene, allora state alla larga da qui.
Prendete un cult come "I guerrieri della notte", amalgamatelo con una puntata di "Kiss me Licia", piazzate il ricavato in una cornice urbana che ricordi "West side story" e completate con la storiella più facile possibile con i dialoghi più brevi possibili. Il risultato sarà "Strade di fuoco", un musicarello fumettistico visivamente suggestivo ma artefatto e scontato oltre ogni aspettativa. Considerato anche il mio smodato amore per look e stile da videoclip imperante in quell'epoca, devo amaramente ammettere la mia delusione verso questa banale favoletta very fashion comunque molto curata sul versante tecnico. Anche il cast funziona, principino 'bello e impossibile' Paré compreso. Un piccolo cult ok, ma per me c'è di meglio.