strisce invisibili (1939)

Devo dire che non mi è affatto dispiaciuto!! Melodramma a tinte noir che, malgrado penda parecchio dalla parte di un moralismo un pò blando, riesce a catturare l'attenzione in maniera piuttosto efficace. Ottime le atmosfere e si respira una suspence più che discreta.
Circa il cast troviamo Bogart in un ruolo ai tempi piuttosto consueto per lui, mentre Holden per me era quasi irriconoscibile talmente era giovane. E comunque se la cava alla grande.

Ah, splendido pure il titolo (per una volta tradotto letteralmente dall'inglese all'italiano) con le strisce invisibili chiara allusione all'uniforme del carcerato, che rimane impressa anche dopo che questi è uscito di prigione.

Dramma famigliare dai risvolti sociali che se la prende un po' troppo facilmente con le ingiustizie del sistema, senza disdegnare una svolta poliziesca finale che mette sì un po' di pepe al racconto ma che arriva fuori tempo massimo.
E risulta poi difficile entusiasmarsi per le peripezie di questo ex galeotto mammone che sconfessa ogni suo credo morale pur di aiutare il fratello sbandato, predicando bene e razzolando male.
Una curiosità: Flora Robson interpreta l'apprensiva madre di George Raft pur avendo 7 anni in meno. Complimenti ai truccatori.

Ottimo noir d'annata, con un giovanissimo Holden quasi agli esordi che riesce a sfidare degnamente attori di genere celebratissimi come George Raft... atmosfera cupa e opprimente suspense, un'opera che riesce a delineare efficacemente il confine (e i pregi) di un genere "puro"