stromboli terra di dio regia di Roberto Rossellini Italia 1949
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stromboli terra di dio (1949)

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locandina del film STROMBOLI TERRA DI DIO

Titolo Originale: STROMBOLI TERRA DI DIO

RegiaRoberto Rossellini

InterpretiMario Sponza, Renzo Cesana, Mario Vitale, Ingrid Bergman

Durata: h 1.01
NazionalitàItalia 1949
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 1949

•  Altri film di Roberto Rossellini

Trama del film Stromboli terra di dio

Pur di andare via dal campo profughi, la giovane Karin è disposta a sposare Antonio, pescatore di Stromboli. Anche se poi la vita nell'isola non è proprio quel che lei s'aspettava. Poi resta incinta e il vulcano minaccia di entrare in attività.

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Voto Visitatori:   7,85 / 10 (13 voti)7,85Grafico
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Voti e commenti su Stromboli terra di dio, 13 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Thorondir  @  31/08/2023 11:18:21
   7½ / 10
Con il passare del tempo questo film di Rossellini è stato progressivamente riconsiderato, soprattutto a livello di critica. Per me invece il suo problema principale sta proprio nel trascorrere del tempo, nel senso che è un film che si capisce come potesse essere "scandaloso" all'epoca (per quello che racconta e per la storia tra la Bergman e Rossellini) ma che oggi sembra veramente appartenere al giurassico. Questo porre una donna agiata e abituata ad un determinato stile di vita in un modo primitivo e abitato da gente gentile ma altrettanto primitiva è interessante come gioco di contrapposizione, come analisi della difficoltà dell'adattamento e della differenza di classi, come racconto sociale di un'Italia ultra-periferica e che pur esisteva, come sguardo sul pregiudizio triviale e tradizionalista nella clausura di un micro-cosmo quasi fermo a secoli fa ma appunto, il peso degli anni, proprio da un punto di vista sociologico, è enorme. La sensualità ambigua del personaggio della Bergman era certamente qualcosa di spiazzante per l'epoca, oggi, sebbene il film vada giudicato per il periodo in cui uscì, appare però tutto un po' meno capace di "disturbare" lo spettatore. Di certo resta la bellezza naturalistica delle immagini, la bravura di una Bergman qui monolite e centro di tutto il film, la potenza di alcune sequenze entrate nella storia (la mattanza e l'ascesa sullo Stromboli della Bergman su tutte).

Wilding  @  07/08/2023 09:29:50
   7½ / 10
Dopo "Germania Anno Zero" altro film documento post bellico di Rossellini, qui con la sola Bergman a ricordarci che si tratta di Film. Lei e il "Maestro Rossellini" sono gli unici a muoversi in un contesto di non professionisti. La trama è bella, il resto è da rapportare ai tempi (1949) e ai mezzi. Un documento prezioso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  05/02/2021 01:22:11
   8 / 10
Film forse fra i più importanti della filmografia di Rossellini, indubbiamente un film notevole anche se trovo molto più riuscito "Roma città aperta" (comunque difficile da superare). Si tratta in ogni caso di un'opera notevole a livello sia fotografico (Stromboli viene fuori indubbiamente bene nel film), e i personaggi tutto sommato sono ben caratterizzati, così come la vicenda è ben costruita. Insomma, di sicuro non tutti sarebbero riusciti a realizzare un lavoro simile.
Indubbiamente "Stromboli terra di Dio" risente del periodo storico a livello di sottotesto (per quanto riguarda il finale soprattutto), ma questo non vanifica tutto il resto: la vicenda della (ottima) Bergman che si ritrova persa in una terra straniera quasi ostile, ripeto, viene resa nel migliore dei modi.

topsecret  @  19/03/2018 14:52:42
   7½ / 10
Il primo film di Rossellini con Ingrid Bergman.
La storia ruota inevitabilmente attorno alla figura di Karin, profuga in fuga che sceglie di sposarsi in fretta e furia per avere l'opportunità di cambiare vita. Purtroppo si ritrova in una piccola realtà, quella dell'isola di Stromboli, che le sta terribilmente stretta e che la porta ad avere contrasti con tutti, marito compreso.
Rossellini si avvale di un cast di non professionisti, esclusa la Bergman, preso direttamente sul posto dove gira, immortalando scene tra il documentario, il dramma e il catastrofico, mostrando grande abilità e precisione.
Il film è carico di emozioni forti, a volte forse un po' trattenute, capaci di interessare e coinvolgere lo spettatore offrendogli una visione più che discreta.

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/03/2018 13.21.14
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  01/09/2015 16:41:12
   8 / 10
Una Donna Americana si sposa per "convenienza" con un pescatore di Stromboli. Ma il futuro insieme sara' tutt'altro che roseo.
Un film che visto oggi mantiene il suo fascino e risulta ancora avvincente. Ma il merito va' soprattutto alla grande presenza scenica della Bergman che incarna alla perfezione questo personaggio disturbante ed emotivamente sottomesso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  01/05/2014 22:17:11
   7½ / 10
Il personaggio di Karin è incredibilmente sovraccaricato di una pesantezza insostenibile, patetica in una parola: c'è qualcosa che non va nel finale, seppur molto bello, quando invoca Dìo e si fa depositaria di una sorta di parallelo cristologico.
Sta di fatto che il film funziona: funziona il modo in cui le locations danno l'idea di una prigione ora asfissiante dai fumi del vulcano, grigia o nera come le rocce vulcaniche, retrograda come i suoi abitanti e i loro pregiudizi; ma anche pura e innocente, un paleolitico dell'anima.
La Bergman, attrice di talento e in "Stromboli" incredibilmente sensuale, è un pesce fuor d'acqua e il disagio che vive sulla propria pelle è palpabile.
Ma i toni enfatici sul finale, climax narrativo e molto bello nel modo in cui ribalta la fuga della Bergman verso il mostro/vulcano in un'alba splendente e previsione di un segnale positivo, ecco, quei toni enfatici sono di troppo. E forse anche per questo, come la lotta del coniglio col furetto, è uno dei momenti realmente indimenticabili del film. Rossellini vive di questi paradossi, dell'incredibile nel suo cinema.

Strano a dirsi, all'epoca il film fu un fiasco in America perché tra le tante voci scandalizzate ci fu quella del senatore Johnson che paragonò la Bergman alla stregua di una concubina per aver osato intrecciare una relazione fuori dal matrimonio con Rossellini. Anni dopo, quando la figlia di Ingrid Bergman Isabella Rossellini girò Velluto blu di David Lynch, voci simili si levarono: come quelle del disgustoso e mummificato Gian Luigi Rondi, scandalizzato anch'egli da scene di nudo che avevano come protagonista la Rossellini. Diceva di essere quasi contento che la madre fosse morta perché non potesse vedere lo scempio che aveva fatto sua figlia. è sempre bene ricordarlo, perché a questa gentaglia un giorno se non già oggi saranno intitolate targhe, istituiti premi, presi come modelli di cultura e civiltà.

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/05/2014 23.08.27
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Goldust  @  20/01/2014 15:23:08
   8 / 10
Una donna, la sua solitudine e le sue difficoltà d'integrazione in un intenso dramma - anche sociale - che scava nel profondo non solo della sua protagonista ma di un'intera comunità. Un manifesto irrinunciabile del neorealismo italiano, che coniuga efficamente uno stuolo di bravi attori non professionisti con l'incredibile talento della Bergman, superlativa nel rendere tengibile un malessere interiore che è il vero e proprio motore del film. Le sequenze della tonnara e dell'evacuazione dell'isola sono girate in stile documentaristico, e fanno ancora un certo effetto.

patroclus  @  28/11/2012 00:01:51
   8½ / 10
L'isola. L'impossibilità di una fuga. La coercizione.
Karin ci si offre così bella, eterea, libera tanto da lasciarci sognare mentre dipinge il muro di casa a suo modo, mentre cerca di crearsi il suo mondo dentro le ostili mura domestiche. Fuori è tutto così finto e macchinoso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  19/02/2010 18:26:27
   8 / 10
Toh, il Rossellini che meno t’aspetti, immerso nel paesaggio pietroso, disadorno, lavico, quasi metafisico di un’isola di Stromboli.
Qui soffre, pellegrino sopra la scorza dura della terra, il suo realismo: mentre i fuochi della guerra dormono, e ribolliscono come il magma sotto le rocce.
Non meno sofferente, non meno imprigionata è la Bergman: giace, quasi come la “Ginestra” leopardiana ai piedi dello “sterminator” Vesuvio – tra gente zotica, vile, straniera – su questo scoglio fumante, (s)contenta dei deserti; sino a provare una disperata fuga, via dal vulcano e in seno ai vapori.

Se non pienamente riuscito, se non del tutto a suo agio, è questo di “Stromboli” un Rossellini inedito e indubbiamente interessante.

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/02/2010 18.32.49
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Bacao  @  05/08/2008 18:15:10
   8½ / 10
Un film che all'insegna di in un'ambientazione claustrofobica affronta innanzitutto il tema dello scontro tra differenti appartenenze sociali e che, molto serenamente e senza ipocrisia denuncia una mentalità e un sistema di solidarietà in negativo che costringevano in primo luogo le donne (particolarmente nel sud) a una vita di clausura tra le mura domestiche. Non a caso apprendo che suscitò numerose polemiche e non fu ben accetto dalla critica. Fotografia stupenda.

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Guy Picciotto  @  03/01/2008 01:23:24
   8½ / 10
primo grande film della trilogia dell'incomunicabilità di Rossellini ( stromboli - europa 51 - viaggio in Italia), gente come Antonioni è esistita grazie a questi 3 film.

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Ultima risposta 05/08/2008 18.21.28
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wega  @  04/10/2007 12:43:30
   5 / 10
mi trovo in disaccordo....a mio avviso uno dei peggiori film neorealisti che abbia visto

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Ultima risposta 10/11/2007 21.15.29
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AKIRA KUROSAWA  @  06/09/2007 12:53:21
   9½ / 10
il migliore di rossellini..che film che storia..che regia... forse il film di rossellini che meno è invecchiato e che anche oggi riesce ad essere coinvolgente... grandissima interpretazione della bergman forse fra le sue migliori di sempre..questo è il film che fara innamorare la ingid con rossellini e questo i fan nn gli e lo perdoneranno piu .
un capolavoro

8 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2007 20.46.36
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