the believers - i credenti del male (1987)

Discreto thriller esoterico non esente da difetti ma costruito in maniera intrigante.
Buona la regia, così pure la prova del cast, sceneggiatura che ispira un certo interesse e dinamiche realizzate in modo da colpire positivamente.
Ritmo narrativo non sempre fluidissimo ma film interessante quanto basta per una visione godibile.

Pellicola non troppo convincente, talvolta banale e confusionaria, però tutto sommato guardabile e con alcune sequenze interessanti.

Discreto thriller/poliziesco/horror senza infamia e senza lode, un tipico film da Rete 4.
Il cast è bravo, e l'idea di base è molto interessante. Purtroppo l'ambientazione new yorkese non è adatta: avrei visto meglio la provincia da cui parte la storia, altrimenti una città "occulta" come New Orleans. L'indagine va avanti un pò a caso e senza particolare tensione, e il mondo esoterico viene appena intravisto per pochissimi minuti (fra cui quello iniziali).
Alla fine il potenziale di mistero e investigazione viene sfruttato il minimo indispensabile: il risultato è un film ben fatto ed interpretato, ma la cui lentezza non è supportata da un'atmosfera suggestiva e/o suggestionante (se non in pochi momenti).

The Believers è un buon thriller esoterico basato su ancestrali riti di magia nera con cui si sacrificano animali e bambini in cambio delle benevolenza degli dei. L'atmosfera è malefica, e suggestiona non poco. Ottima l''ambientazine urbana su cui grava un'incombente maledizione, e la sceneggiatura è solida senza necessitare di eccessivi spiegoni. Alcune scene mi resteranno nell'anima: il balletto del nero con gli occhi rabaltati durante il ricevimento; il delirio tra sudori e tentazioni suicidarie di un pallido Robert Loggia; la pustola da cui esce il ragno; il recipiente con interiora umane e serpenti; la testa del gatto nel primo sacrificio; tutto l'inquietante, plumbeo e angosciante finale.

E' un discreto film che riguarda i riti voodoo...più che altro è un thriller macchiato di horror che in alcuni tratti prende alla grande ma che in fin dei conti non è poi grande cosa! Alla lunga annoia

Un thriller metropolitano dalle eco palesemente polanskiane (ma "Rosemary's baby" rimane una vetta inarrivabile) che cerca di rappresentare le paure dell'uomo moderno tramite l'orrore dei riti sacrificali e delle sette.
Il plot non ha molte sorprese e procede in maniera piuttosto scontata, non ci sono picchi di suspense ma non manca qualche momento sanamente disgustoso (la pustola facciale della Shaver...) ed è coraggioso il finale tutt'altro che consolatorio. E Sheen è più convinto del solito.
Insomma, il film potrebbe assestarsi in una dignitosa medietà se non fosse che alla regia c'è un grande maestro del cinema "contro" degli anni Settanta che in questo caso si dimostra clamorosamente inadeguato a reggere le fila di un racconto che avrebbe meritato maggior potenza. Quà e là restano scampoli del genio ma si rimane con l'amaro in bocca.

Thriller-horror che unisce elementi inquietanti della Santeria alla realtà razionale di uno psicologo della polizia. Il film ben diretto da John Schlesinger racconta l'incubo di un uomo e il suo confronto con sette e superstizioni.
Buono il rirmo e sempre crescente la tensione.
Convincente Martin Sheen.

Un discreto thriller dal ritmo in crescendo immerso in un ambiente, quello delle sette, non eccessivamente abusato a livello cinematografico. Un prodotto che garantisce un intrattenimento di una certa qualità.

Thriller religioso, lenta la prima parte, maggior ritmo nella seconda.
Sufficiente. 6

Il mondo dell'esoterismo raccontato dall'esperto Shelsinger.
Storia abbastanza convenzionale un po' lenta nella prima parte...quasi ovvio che tutti i politicanti siano corrotti e che tutto finisca in congiura!
Niente di particolare

buon thriller soprannaturale dal ritmo incalzante e da una sceneggiatura non molto originale ma ben strutturata e intrigante.vale la pena vederlo.

"The Believers", tratto dal romanzo "The Religion" di Nicholas Conde, è caratterizzato da una solida sceneggiatura e da oscure atmosfere esoteriche. il tema centrale è lo scontro tra culture religiose: quella cristiana, la santerìa e la brujerìa. la regia di Schlesinger non lesina virtuosismi ed è estremamente periziosa nel descriverci i diversi rituali. con un finale diverso il voto sarebbe stato molto più importante. tra gli attori spicca la performance di Martin Sheen. comunque, l'ho preferito a "The Skeleton Key". nostalgia per i tempi che furono!! L

voto: 6,5