the bunker game (2022)

Interessante nelle premesse,molto meno in ciò che segue purtroppo,colpa di una sceneggiatura dispersiva che cade in soluzioni blande e già viste sia nelle dinamiche che nella ricerca della tensione.
Diventa abbastanza velocemente ripetitivo e noioso,peccato perché le scenografie sono affascinanti e la regia elegante e qualitativamente superiore rispetto allo standard del genere.
A metà strada tra una ghost stories ed un escape room è un prodotto che non si farà ricordare,peccato.

Buono solo per dormire dopo una giornata di lavoro, mamma mia che roba.

Salvo solo l'idea di partenza ed i primi 20 minuti circa, il resto è noia, prevedibilità, sciatteria. Anche gli attori non mi sono piaciuti. Sconsigliato.

Per più di un'ora si vede il nulla condito col niente, poi la gente comincia a morire in modo idiota e negli ultimi minuti si tenta la carte del sovrannaturale, ma il risultato di questo THE BUNKER GAME è pessimo sotto tutti i punti di vista.
Boiata italo-francese.

Lo spunto del film è interessante nel presentare un gioco di ruolo all'interno di un bunker nelle montagne. In tale gioco si ipotizza che Hitler abbia vinto la seconda guerra mondiale, ma gli americani abbiano usato l'atomica provocando una reazione a catena nel mondo ormai inabitabile. Le premesse quindi non erano male con una buona ambientazione econ una regia dell'esordiente Zazzara piuttosto elegante che utilizza l'atmosfera sinistra di questo bunker. Il difetto però è nella storia che perde troppo presto, poco più di mezzora l'effetto del gioco. Una volta che la cornice viene meno siamo nel solito classico film di persone intrappolate con annesso fantasma. Di conseguenza il film diventa ripetitivo e monocorde, presentando la medesima situazione con poche variazioni. In parole povere il cane che si morde la coda, in cui la tensione gradualmente tende a scemare e rendendo il film noioso perchè i tempi tendono a dilatarsi in maniera eccessiva. Peccato, le premesse c'erano, la tecnica anche, ma sceneggiatura che dire "da rivedere" è fargli un complimento.