E' la storia di tre uomini che cercano di sopravvivere ad un ciclo di ridimensionamento dell'impresa per cui lavorano, trovandosi costretti a ridefinire la loro esistenza di uomini, mariti e padri.
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Uno dei primi film che si occupano della recessione e dell'effetto di questa sulle famiglie. Frank Capra sarebbe fiero del regista in questione: bel film con buoni sentimenti di onestà che si contrappongono alla inesauribile sete di guadagno a 'tutti i costi' dei grandi dirigenti. Interpreti bravissimi; il personaggio secondario interpretato da Kevin Costner resta nel cuore!!! Mi è piaciuto, e anche se vuol fare leva sui buoni sentimenti e cercare di dare una speranza molto semplice e molto americana allo spettatore, credo che un otto lo meriti. Se non altro per l'intenzione che ha di compiere una buona azione, e per il bel messaggio: la ricchezza ed il benessere non vanno dati per scontati; all'occorrenza bisogna farsi su le maniche, tirare la cinghia, e portare avanti la carretta. La dignità della gente (e anche la sua felicità), non risiede nell'automobile, nella villa al mare, nell'iscrizione al club...ma nei valori della solidarietà, della famiglia, dell'onestà. Discorsi vecchi come il mondo, ma... 'repetita iuvant'...!