the doll master (2004)

Non mi ha convinto molto questo film di Yong-ki Jeong, piuttosto pretenzioso e non curatissimo nella trama, pur avendo un plot interessante, di base, anche se non propriamente originale.
A livello tensivo riesce a ricreare una certa atmosfera ma non abbastanza da instillare grandi emozioni, meglio invece sotto l'aspetto visivo nelle scene con quel minimo di gore che garantisce una visione sopportabile.
Il cast mi è sembrato abbastanza credibile ma le caratterizzazioni dei personaggi non lasciano il segno.
Vedibile senza affanni ma, a mio avviso, non rappresenta nulla di significativo nel panorama horror psicologico orientale.

Mi trovo del tutto d'accordo con il commento di trickortreat. Il Film inizia da un'ottima idea a da una buona storia proveniente dal passato, ma cade quasi subito nel banale e nello scontato. L'iconografia delle bambole è ben fatta: inquieta e spaventa, ma per il resto davvero poca roba.
Fin dall'inizio ci troviamo davanti ai classici stereotipi dei personaggi da film horror: la bella, la complessata, il simpatico/stupido, il belloccio e l'eroina. Gli antagonisti sono niente di che e i colpi di scena non colpiscono per niente, inoltre gli effetti speciali sono davvero di serie B.
Trovo questo "The Doll Master" in tutto e per tutto una buona occasione sprecata.

Le bambole, nonostante siano il gioco preferito dei bambini, incutono paura, si sa, ed è un peccato vedere che questo "Inhyeongsa" sia così fiacco e banalotto. I personaggi sono stereotipati e la storia non brilla certo di originalità. Pregio assoluto del film sono le bambole, presenti ovunque (lungo le pareti, a sorreggere lampadari, ad abbracciare specchi), che sono talmente realizzate bene da risultare splendide quanto terrificanti. Però.. questo non basta.. Peccato..

Non brutto..ma nemmeno convincente al 100% questo horror coreano. L'idea delle bambole che posseggono un'anima è molto affascinante..così come l'ambientazione all'interno della magione in cui si svolgono le vicende. Tuttavia la trama lascia un po' a desiderare..è oggettivamente abbastanza banale e scontata così come il finale. Non pessimo insomma..ma nemmeno pienamente sufficiente.