the experiment - cercasi cavie umane (2001)

Decisamente prevedibile. Persino una storia d'amore inserita.
Il gioco di guardia e ladri, in uno spazio ristretto e comuqnue delimitato produce effetti particolarmente interessanti.
Un G.F. tematico.
Il film però manca di una trama meno prevedibile, può annoiare lo spettatore.


non sono certo, ma credo sia realmente stato fatto un esperimento simile e con stessi esiti, magari non così violenti, ma in cui si è notata la questione di identificazione da parte delle guardie ed anche dei galeotti, questo ancor più strano in un certo senso.

Occasione sprecatissima! Un'idea agghiacciante e claustrofobica al massimo (presa in prestito da un fatto realmente accaduto) affrontata in maniera superficiale e a dir poco ridicola. Particolari come un protagonista di un'antipatia indescrivibile o la presenza inutilissima della figura femminile (di cui rimane del tutto incomprensibile il ruolo nella vicenda, tanto da farmi pensare che sia stata messa lì per forza) passano subito in secondo piano quando si parla dello sviluppo della storia, decisamente la pecca principale dell'intera opera: infatti, se all'inizio il film mette addosso la giusta tensione mentale data dalla situazione in cui si trovano invischiati i personaggi, dopo appena una ventina di minuti il gioco mostra tutti i suoi limiti scadendo in un campionario di violenze fisiche e psicologiche gratuite e del tutto inverosimili (persone/guardie semplici con moglie e figli che diventano - TUTTI! - dei sadici depravati e stupratori nel giro di poche ore, parti del "laboratorio" assenti - PERCHE'? - di videosorveglianza, scarsi controlli dall'esterno, nessuno che interviene ecc...); tutto questo per arrivare ad una conclusione prevedibile, frettolosa e del tutto insoddisfacente.
Oltre ai difetti sopracitati (come se non fosse già abbastanza) si aggiunge anche una scarsissima caratterizzazione dei personaggi principali (tra cui un clone di Ted Levine, che sarebbe il silenzioso compagno di cella del protagonista); forse un'analisi di un pelo più approfondita nei loro confronti (specie delle guardie) avrebbe portato a capire meglio il perchè dei loro crolli e delle loro azioni.
Di positivo si può dire che il regista riesce comunque a trasmettere una buona dose di tensione in più occasioni, e che riesce a narrare il tutto con un ritmo abbastanza costante; è anche vero però, che se questi si fosse concentrato di più sullo stress che deriverebbe da una situazione simile (come all'inizio) invece che solo su manganellate, sangue e piscio, il risultato finale sarebbe stato di gran lunga migliore. Insomma, più mente e meno grafica. Più thriller, meno action.
Peccato, peccato proprio...

L'idea è quella di un gioco di ruoli abbastanza tradizionale: guardia e ladri; portato però alle estreme conseguenze.
Questo film tedesco è abbastanza interessante e si lascia seguire, ciò che realmente manca è un forte approffondimento psicologico dei personaggi e anche della storia che sembra spesso scorrere col pilota automatico in maniera fin troppo prevedibile.
Un'occasione che avrebbe dovuto essere sviluppata meglio.

L'inizio promettente e ben costruito non salva questa pellicola claustrofobica e martellante dall'annichilamento della parte finale. Hirschbiegel parte col botto: il ritmo sostenuto e alcune invenzioni registiche ben oltre il normale non riescono a fondersi con una pellicola dall'inizio enigmatico e fattibile da un proseguo sempre più artificioso e violento del tutto immotivato. La fragile psiche umana quindi sempre destinata a rompersi in pochi giorni viene spiegata con una pressione costante e subdola, ma l'approccio del regista sembra fin troppo veloce e dettato da trovate che hanno l'unico scopo di rendere tutto sensazionale.

Dunque dunque.. Per non si sa quale ragione, un uggioso giorno di pioggia tale Hirschbiegel, reduce da un sestetto di film tv che fino ad allora aveva costellato la sua gloriosa carriera registica, decise di volersi ispirare ad un esperimento carcerario realizzato trent'anni prima a Stanford per l'esordio sul grande schermo.
Orbene, non essendoci chiaramente tracce di fedeltà alla storia, se non per pochi aspetti (peraltro riadattati nemmeno granché bene), il minimo che sia lecito attendersi da un film di questo tipo credo sia una lieve dose di fantasia nella sceneggiatura che non sfoci nella più totale e patetica sconclusionatezza. È evidente che il buon Oliver - coi tre stesori al seguito - non fosse dello stesso avviso: il suo Das Experiment è una romanzatissima rilettura di quella sperimentazione (poi divenuta una vera e propria simulazione) che dopo una quarantina di minuti pure caruccia si trasforma in una lunga, interminabile accozzaglia di cretinerie d'ogni sorta, fino a rasentare l'imbarazzante. Se non addirittura raggiungendolo eccome, in più e più occasioni.

Emblematico è l'utilizzo che vien fatto della tizia, stramba rappresentante d'una particolare branca di zoccòlaggine. Però nel film non ho idea della sua ragione d'essere, forse si voleva dare al protagonista una parvenza più umana e meno arrivista di quanto potesse sembrare inizialmente. Non sono neanche sicuro dell'effettiva utilità dei vari flash di lui & lei, in tutta sincerità. Ma soprattutto, non so se quei secondi finali che si staccano nettamente dalle due ore precedenti siano da plaudere (per un duplice motivo: sia per il discostamento, sia perché segnano finalmente il termine del film) o da condannare più di tutto il resto, che probabilmente avrà fatto vergognare il povero prof. Zimbardo e non escluderei la solidarietà con tanto di rivoltamento in tomba dell'esimio Le Bon...
Nel dubbio, regalo al finale mezzo punto.

Mi aspettavo di più da questo Experiment.
Parte in modo interessante e quasi scientifico poi si perde in una fiction non verosimile.

Ispirandosi a l'esperimento di Standford se ne distacca ben presto e a mio modesto avviso, TROPPO PRESTO.
La degenerazione viene raccontata solo per esigenze di spettacolo e qualsiasi pretesa sociologica va a farsi benedire.

Il film come horror merita la sufficienza e forse anche di più, non posso fare a meno però di rammaricarmi per l'occasione persa e per le aspettative andate in fumo

assolutamente inguardabile!!!

Inguardabile. Pessima storia, pessimi attori, pessima scenografia, pessima colonna sonora. Un film bruttissimo.

bruttino mi aspettavo qualcosa di più...

Francamente è un'occasione mancata, ma sempre meglio dell'ultima bufala di Amelie Nothomb, che fra l'altro ha venduto migliaia e migliaia di copie del suo pessimo romanzo.
La vicenda di The experiment mi ricorda una puntata di Quark dove alcuni individui apparentemente innoqui venivano messi nella condizione di praticare la tortura a un prigioniero, e molti di loro non si fermavano affatto. Ovviamente la voce era registrata, il prigioniero sottoposto a scariche elettriche non esisteva, ma l'istinto violento degli uomini ha comunque prevalso a realizzare (diciamo virtualmente) il loro scopo.
Nel reality horror à la Experiment le tensioni vengono a galla: come dimostrato scientificamente la realtà è che l'uomo assume un comportamento diverso a seconda della posizione che assume, di comando o di sottomissione.
In the experiment pero' tutto è piattamente televisivo, scontato, prevedibile, e i luoghi comuni si sprecano. Non c'è profondità nei personaggi (risibile la "guardia" probabilmente gay) e l'effetto garantito è soprattutto (involontariamente spero) esilarante.
Resta una galleria di nudità esibite come simbolo di una ludica passività di sopraffazione (su questo tema il ben piu' efferato Salò di Pasolini ha detto immensamente di piu'), la solita tensione omoerotica, il solito sadismo messo in piazza senza la reale persuasiva che possa diventare/essere tutto tremendamente vero.
Un film profondamente "tedesco", in fondo, ma certo meno efficace di quanto il regista de "il commissario Rex" avrebbe forse desiderato.
In fondo resta solo un morboso saggio sulla condizione umana, e non molto di piu'.
Ottimo comunque lo sguardo carismatico di Bleibtreu

aacidenti a mearini riccardo(mr bidè) che me lo ha fatto vedere...accidenti a lui e tutti i suoi ragionamenti!ORRENDO!!!!!

sarà stata anche una bell'idea ma questo film tedesco è orribile; il finale poi è irritante. Ma poi che caz c'entrava quella donna nel film? potevano evitarla

dopo aver visto questo film mi sono ripromesso di non guardare mai più in vita mia una pellicola tedesca. è l'unico film che riesce a essere totalmente irreale pur prendendo spunto da un fatto accaduto veramente

dio mio fa ******** è cosi irreale e la competizione che si viene a creare fra secondini e detenuti mi ricorda le dispute fra marmocchi il dramma che lo vidi pure al cinema

All'inizio mi aveva esaltata abbastanza,. mi sembrava qualcosa come The Cube invece poi è sfociato nel banale. Peccato. La parte iniziale è cmq inyteressante.

mah sembra una serie tv, ribadisco quanto emerge dai commenti precedenti...occasione mancata e attori penosi

una vera *******.ma come si può arrivare ad impazzire di potere solo dopo 36 ore in una prigione simulata dove del resto ti pagano, con la consapevolezza, tra l'altro, di finire poi in galera perpretando omicidi e violenze assolutamente ingiustificate?il film peggiore che abbia mai visto.EVITATELO

nn m c piace!

Ho dato due ma avrei potuto dare di meno, inutile sfoggio di violenza, pensavo che prendesse una piega diversa,, esagerato in alcuni punti e con un timido tentativo tentativo morale... Ma mi chiedo perchè farlo mettendo in mostra l'umilazione della dignità umana?? L'idea forse era buona ma sprecata

Con un'idea così si poteva fare un bel film...ma ciò non è avvenuto con The Experiment. Tutto il film è pieno di esagerazioni lontane kilometri dalla realtà, che trasformano quello che dovrebbe essere un thriller in un film ******* quasi ridicolo. Gli attori sono pietosi...il protagonista è veramente odioso...verrebbe voglia di bastonarlo. Uno dei film + brutti di tutti i tempi.

l'ho visto in dvd... pensavo meglio ed invece mi ha deluso... anche perche con un'idea del genere si poteva fare molto di più e non essere cosi banale e surreale!!!

credevo di andare a vedere un film diverso, non mi è piaciuto per niente

brutto

L'idea di partenza e' buona, ma la storia viene portata all'eccesso e non rimangono che esagerazioni inutili.

Non ho mai provato tanta angoscia! Da evitare, troppo crudo.

La trama del film è un pessimo e sadico pretesto per far passare un mare di violenza gratuita. E pensare che in molti carceri REALI la tortura e la violenza sono pratiche all'ordine del giorno ( es. sud America, Turchia, Cina ecc. ). Quì il regista si permette di 'giocare' offendendo allucinanti situazioni reali e infangando egregi film documentari come Garage Olimpo o Fuga di mezzanotte...orrendo, sadico e morboso