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La seconda di natale, fa rima con la faccia dell'amore è così che proprio bisogna tradurre e dar atto a sto film capace sii di emozionare, a volte, capace di far ripercorrere involontariamente la storia della sua vita.. incroci di vita, di passioni e del grande possibile nuovo amore?!
Grande dimostrazione che l'amore si può caratterizzare sotto varie forme. Piaciuto anche se poi a sprazzi può annoiare, indurre a lasciarlo lì, visto il vuoto o la mancanza di dettagli... Sequenze scenografiche, musica e fotografia buone.
Ed Harris, grande attore, ruolo top. è lui il rè del film Robin Williams, il compianto, ruolo, di parte, fa il suo senza infammia ne lodi. Annette Bening, attrice, a me poco conosciuta, capace di esprimersi al suo meglio Jess Weixler, ruolo quasi marginale, poi importante e alla fine piace, convince, oltre ad essere una bella attrice, già famosa per altri film di vario genere.
Il regista, non famoso, non eccentrico nei suoi lavori, svolte il suo compito, un bel film nel complesso, tra romanzo e drammatico a tinte non troppo elevate, poco dettagliate, molto scenografiche... Ha deciso per questa via, anche se ha lasciato soprattutto sotto i lato trama, dettagli mancanti e nel complesso, seppur valida, lenta.
Il film è consigliato, merita la visione, se cercate un film drammatico particolare lo trovate in questo film. Alla fine a me il sorriso è arrivato e sono stato felice di averlo visto!
Volendo liquidarlo con una battuta si potrebbe riassumere come la strage dei sosia, ma questo dramma romantico intende porre l'accento sui temi tanto cari al cinema del genere: l'elaborazione del lutto e l'amore che non smette mai di sorprenderci. Se per quanto riguarda il primo elemento, cioè l'elaborazione del lutto, si sconfina quasi nell'ossessione patologica, nel secondo caso (storia d'amore) non si aggiunge nessuna grande originalità, lasciando agli interpreti il compito di proporre ed offrire al pubblico qualche emozione che riesca a coinvolgere. Nonostante tutto, THE FACE OF LOVE è un film sufficientemente valido dal punto di vista delle interpretazioni, anche se Robin Williams è poco sfruttato, e sotto il profilo drammatico-sentimentale, culminando in un finale di grande presa che certamente, complice anche la colonna sonora, non lascia indifferenti.