the fighters - addestramento di vita regia di Thomas Cailley Francia 2014
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the fighters - addestramento di vita (2014)

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locandina del film THE FIGHTERS - ADDESTRAMENTO DI VITA

Titolo Originale: LES COMBATTANTS

RegiaThomas Cailley

InterpretiAdèle Haenel, Kévin Azaïs, Antoine Laurent, Brigitte Roüan, William Lebghil, Thibaut Berducat

Durata: h 1.38
NazionalitàFrancia 2014
Generecommedia
Al cinema nell'Aprile 2015

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Trama del film The fighters - addestramento di vita

L'estate del giovane Arnaud si preannuncia tranquilla fino al momento in cui incontra Madeleine, bella, fragile e appassionata di allenamenti estremi e profezie catastrofiche. Arnaud non si aspetta nulla mentre Madeleine si prepara alla fine del mondo... Tra i due, nasce una storia d'amore e di sopravvivenza (o entrambe), fuori da ogni canone prestabilito.

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Voto Visitatori:   5,75 / 10 (6 voti)5,75Grafico
Miglior attrice (Adèle Haenel)Miglior promessa maschile (Kévin Azaïs)Miglior opera prima
VINCITORE DI 3 PREMI CÉSAR:
Miglior attrice (Adèle Haenel), Miglior promessa maschile (Kévin Azaïs), Miglior opera prima
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Voti e commenti su The fighters - addestramento di vita, 6 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  17/07/2016 19:06:31
   6 / 10
Trama molto prevedibile per questa pellicola francese .. tuttavia recitata bene e con una regia di polso che non si perde e quindi non appesantisce la visione ..
..finale un pò frettoloso e attori un pò così, ma sono giovani e avranno altre occasioni.

topsecret  @  08/02/2016 23:34:05
   6 / 10
Se non fosse per la parte conclusiva che ho trovato piuttosto statica rispetto a quello visto prima, di per sè comunque non il massimo, il film di Cailley avrebbe potuto ambire ad un voto discreto, mostrando una certa sobrietà, pur non raccontando nulla di originale, che riesce ad essere apprezzabile sopratutto per come caratterizza i personaggi che si rendono appetibili agli occhi dello spettatore. E nonostante le pieghe che prende la storia siano ampiamente prevedibili si segue bene fino alla fine, o quasi, meritando comunque un voto positivo.

gianni1969  @  29/06/2015 18:33:28
   5 / 10
Niente di che,banale e scontato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  23/06/2015 11:49:34
   5 / 10
Tipico esempio di pellicola sovrastimata, divenuta di interesse cinefilo per i vari premi ricevuti, che si sa, spesso imbellettano i reali meriti oggettivi.
La pellicola del debuttante Thomas Cailly ha come protagonisti due giovani: Arnaud è un falegname poco concentrato sul futuro, Madeleine invece guarda lontano, è ossessionata dall'addestramento militare in virtù di quella che sarebbe, secondo sue certezze un po' bizzarre, un' apocalisse imminente.
Lui si rapporta col domani giorno per giorno sbarcando il lunario alla meno peggio, lei sta all'erta, attendendo e preparandosi all'inevitabile.
Coincidenza vuole che nella loro zona l'esercito organizzi dei corsi gratuiti di sopravvivenza. Si iscriveranno entrambi, ovviamente con motivazioni differenti: da una parte c'è il desiderio in caso di catastrofe di garantirsi la possibilità di farcela, dall'altra una più equilibrata ed adolescenziale attrazione.
Il tema portante di "Les Combattants" è metaforico, una sorta di esorcizzazione di un divenire nebuloso, con una società incapace di indirizzare e, se vogliamo, talmente disorganizzata da annullare ogni sintomo di sicurezza o protezione.
Il parallelismo con la foresta, che giunta al limite massimo della sua espansione si autodistrugge, richiama un rinnovamento vaticinato in maniera affascinante e non senza ironia, ma che resta indefinito.
In soldoni i concetti non mancano, è il modo di esprimerli a lasciare perplessi.
La storia è barbosa, priva di particolari momenti avvincenti. Le emozioni sono anestetizzate e l'unica sequenza realmente degna di nota è quella al villaggio abbandonato.
La pellicola assume contorni meno vaghi quando le novella coppia lascia l'addestramento -conscia di essere incappata in quello che è poco più di un campo scout- e si ritira nelle profondità di un bosco. Troppo poco però, anche perchè i protagonisti non stimolano alcuna fantasia e soprattutto non funzionano nel tanto decantato percorso di formazione sentimentale.
Abbaglio a Cannes. Non è il primo, non sarà l'ultimo.

Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  28/04/2015 11:52:43
   7 / 10
Di sicuro qualcosa non era perfettamente a fuoco, forse la colonna sonora, a volte incerta. per il resto questo piccolo film da 2 milioni di budget conferma la capacità del cinema di francese di sorprendere e di essere in grado di regalare vere perle.
Senza cedere all'esterofilia come accade spesso a noi o all'autocompiacimento, Cailley confeziona una storia di crescita e consapevolezza di due adolescenti che, inizialmente confusi e avventati, intraprendono un percorso di scoperta di sèe della propria sessualità, riuscendo a superare una grande prova di morte e raggiungere una lucida e inaspettata maturità
CHE DIRE? CHAPEAU!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/04/2015 23:25:45
   5½ / 10
Mi domando cosa abbiano visto di tanto eccezionale i giurati di Cannes in questo filmetto, decisamente ben girato ma monolitico, affettato e francamente un pochetto ambiguo dal punto di vista ideologico. Corsi di sopravvivenza o di difesa a parte, dove vedi tutta l'ossessione per lo schema umano che mette in risalto la predisposizione fisica e mentale a liberarsi dalle difficolta' della vita. Il rapporto tra Arnaud e Madeleine, al di la' delle evidenti strizzate d'occhio al cinema di genere, non appassiona quasi mai, forse perche' i due personaggi sono francamente poco interessanti per essere ricordati a lungo. L'unico momento realmente emozionante e' l'incendio del bosco con il villaggio evacuato, dove si respira un senso di alienazione molto forte. Ripeto, il film e' ben girato ma trasmette poco e non giustifica gli entusiasmi della critica

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