the hearts of age (1934)

Lavoro surrealista del giovane Welles. Non è gran cosa.

Primo corto di Orson Welles che si rifà in maniera evidente al surrealismo di Bunuel e simili.
Belle idee e inquadrature,il montaggio velocissimo funziona alla grande. Welles nel ruolo della Morte è truccato in maniera credibile,ma il senso in tutto questo esercizio di stile è difficile da trovare. D'altronde,è surrealismo. Welles non fu il primo a farlo,ma fu uno dei pochi.

Se si pensa a quello che riesce a fare dopo, iniziamo a capire come ha iniziato.
Il corto in se di senso ne ha ben poco, ciò che è da ammirare è la tecnica utilizzata, il montaggio iper veloce ed incredibilmente moderno, il simbolismo, gli attacchi sull'asse e altri esperimenti anche della fotografia (per quanto i mezzi dei tempi potessero concedergli).
Tutto questo, prima, nessuno si sarebbe neanche mai immaginato di farlo.
Niente da aggiungere.

Prima opera d Orson Welles. Un corto surreale e simbolico, di difficile comprensione. Veramente molto particolare.

l cortometraggio d'esordio di un Welles nemmeno ventenne mostra già un certo talento visivo. E' un lavoro dal tono surreale e con la presenza di molti simbolismi. Non c'è un filo narrativo ben preciso e risente delle avanguardie del decennio precedente.