the human centipede iii (final sequence) regia di Tom Six Usa 2015
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the human centipede iii (final sequence) (2015)

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locandina del film THE HUMAN CENTIPEDE III (FINAL SEQUENCE)

Titolo Originale: THE HUMAN CENTIPEDE III (FINAL SEQUENCE)

RegiaTom Six

InterpretiEric Roberts, Robert LaSardo, Tommy 'Tiny' Lister, Bree Olson, Tom Six, Dieter Laser, Laurence R. Harvey, Jay Tavare, Clayton Rohner, Bill Hutchens, Carlos Ramirez, Chris Clanton, Larry Moran, Michael Flores, Peter Blankenstein, Noah Staggs

Durata: h 1.40
NazionalitàUsa 2015
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2015

•  Altri film di Tom Six

Trama del film The human centipede iii (final sequence)

Nel terzo capitolo della saga l'azione si svolge all'interno di una cercere di massima sicurezza situato nel deserto.

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Voto Visitatori:   4,89 / 10 (14 voti)4,89Grafico
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Voti e commenti su The human centipede iii (final sequence), 14 opinioni inserite

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topsecret  @  13/03/2024 13:58:53
   4½ / 10
Più che un horror mi è sembrata una commedia pulp, dove vengono disattese le premesse iniziali che avvertivano della presenza di scene di sesso e violenza. E invece di sesso neanche l'ombra mentre la violenza è minima e per nulla originale, producendo poco o niente in termini di sensazioni.
Salvo la prova sopra le righe, e a tratti grottesca, del protagonista ma altro da evidenziare in questo terzo capitolo non c'è.

zerimor  @  26/05/2021 16:54:22
   4 / 10
Hmm... dopo il secondo film era difficile portare ancora qualcosa di "interessante".
Con "Full Sequence" il regista aveva raggiunto il suo apice ed era quindi inutile continuare sulla medesima strada.
In "Final Sequence" lo schifo e lo splatter non mancano ovviamente, ma l'aspetto parodistico brutalizza ogni forma di angoscia e terrore.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/12/2020 13:26:10
   4½ / 10
Il terzo capitolo offre delle discrete aspettative, ad iniziare dai due protagonisti dei primi film. L'ambietazione carceraria con la presenza di ottimi caratteristi di film di genere garantiva se non altro una buona resa sullo schermo. Sia pure grottesco certamente c'è una componente ironica molto più accentuata. Peccato che l'overacting di Laser rovini praticamente tutto. Costantemente sopra le righe, insopportabile ogni sequenza in cui è presente e quando la sua presenza scenica è in pratica il 90 per cento del film, ecco che la frittata è fatta. Tutto ciò che di buono era la sua interpretazione del primo film, viene buttata alle ortiche in questo delirante continuum di scene madri. E la colpa è di Six che non solo lo lascia a briglia sciolta, ma tira per le lunghe un lavoro che mostra il centipede troppo tardi. Se il primo era violento ma in un contesto asettico, il secondo malato, il terzo sembra la sua parodia.

Alpagueur  @  03/12/2020 20:10:59
   5½ / 10
Il regista olandese Tom Six completa la sua trilogia altamente controversa con questo climax che mette in gioco sia l'originale che il sequel, comprese le loro stelle, e aumenta il fattore di shock di un'altra tacca. Questo film è così brutto e ridicolo che in realtà è molto molto divertente. Trovo Bill Boss divertente. È così malato, contorto e strano. Quindi devo dire che mi è piaciuto molto guardarlo. Mentre il primo "Human centipede" riguardava principalmente il superamento dei limiti, il secondo capitolo era morbosamente autoreferenziale, incentrato su un personaggio ispirato a creare il proprio millepiedi dopo aver visto il primo film. Con "The human centipede 3", lo sceneggiatore e regista Tom Six spinge ulteriormente questo punto di vista autoreferenziale, concentrandosi sul personale della prigione ispirato ai primi due film che invitano Tom Six a supervisionare la loro costruzione di un vero millepiedi umano prigioniero. Dieter Laser, che era l'attore principale nella parte 1, è il direttore della prigione e ha diverse battute divertenti mentre dichiara che i primi due film del Centopiedi 'puzzano' e chiama Six 'un bambino infatuato'. Anche il cameo di Six è molto divertente; lo stesso vale per la sua scelta di mantenere Laurence R. Harvey nel ruolo di un personaggio completamente diverso. Sei viaggi in alto, però, dando a Laser libero sfogo per essere esagerato quanto vuole come il guardiano, impazzito dal caldo. È una performance esagerata che distrae e che occupa ingiustamente la maggior parte del tempo sullo schermo, con la costruzione del millepiedi di Laser rimasta fino all'ultimo quarto del film. Insomma, chi ha apprezzato gli elementi autoreferenziali della parte 2 (io non ci sono riuscito, con tutta la buona volontà) troverà ancora molto da apprezzare qui, ma chi è al suo interno per gli shock e le immagini grafiche potrebbe rimanere deluso. La prigione del film è la George H.W. Bush State Prison nel Texas. Sebbene la prigione si trovi negli Stati Uniti, il film non indica mai in quale stato si trovi. Considerando il clima caldo del deserto e la vicinanza implicita al confine messicano, è probabile che sia Texas, Arizona, New Mexico o forse anche California (anche se a me piace pensare che si tratti della Arizona State Prison Complex di Tucson, vuoi perchè è uno dei complessi carcerari più 'caldi' degli USA, forse il più torrido in assoluto, sorge in mezzo al niente, solo sabbia rocce cactus deserto e basta, vuoi per l'estrema vicinanza col Messico, vuoi perchè è davvero sterminata). Il nome della prigione è un ovvio riferimento a George H.W. Bush, il 41° presidente degli Stati Uniti, attivo nella politica texana. Non raggiunge la sufficienza, ma è sicuramente meglio del secondo (almeno per me), quantomeno per l'ambientazione molto torrida e il contesto carcerario (che già di per se basta e avanza anche senza direttori psicopatici e secondini sadici), ovviamente il valore aggiunto è la presenza dell'attore tedesco Dieter Laser, che, come nel primo, riesce a impressionarmi facilmente con quella faccia da incubo che non si dimentica facilmente...

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BenRichard  @  24/02/2018 20:39:49
   5 / 10
Prima che qualcun'altro possa farne una parodia, ci pensa lo stesso Tom Six a rendere parodistica la sua creazione malata di cui và tanto fiero in questo terzo ed ultimo capitolo final sequence.
Sicuramente il più debole di tutti tre i capitoli, per quanto ci si aspetta qualcosa di simile ai due predecessori e invece Tom Six decide di rendere tutto quanto in forma molto parodistica prendendo praticamente per i fondelli il pubblico che l'ha seguito. L'idea di base di come unire questo capitolo agli altri due non è male, inizialmente fa anche un certo effetto rivedere i due personaggi malatissimi di questa trilogia insieme, Dieter Laser e Laurence R. Harvey. Solo che ci si rende conto da subito che i toni sono completamente diversi, il personaggio di Dieter Laser è qualcosa di volutamente eccessivo, sopra le righe, insopportabile ed irritante all'ennesima potenza...anche se è voluta questa cosa, il risultato sullo schermo si dimostra essere veramente fin troppo esagerato...
Scene forti e alquanto bizzarre non mancano di certo anche in questo terzo capitolo, ma non rendono al meglio come nei predecessori sempre per la questione che qui si respira un'aria del tutto diversa...nel primo i colori sono molto freddi, il secondo è in bianco e nero e in questo terzo i colori sono sorprendentemente molto caldi con questo giallo che riempie praticamente quasi tutte le scene...
Insomma diciamo che è il capitolo di cui si poteva benissimo farne anche a meno...ma non mi sento di stroncarlo troppo con il voto perchè comunque Tom Six ha voluto girare questa sua trilogia completamente fuori dagli schemi..e ha voluto concludere a modo suo la sua creazione..probabilmente in malo modo, ma io qualcosina anche da questo ultimo capitolo sono riuscito ad apprezzare...ripeto, semplicemente dal fatto che vuole essere una parodia di se stesso.

ferzbox  @  12/10/2016 18:40:57
   3 / 10
Il primo film mi era piaciuto; il secondo mi aveva colpito per il cambio di stile e per la storia totalmente impensabile e non stereotipata....ma questo terzo capitolo mi ha lasciato senza parole(in senso negativo).
Tom Six rigioca con il concetto di metacinema come aveva fatto con il secondo capitolo, dove i primi due episodi di "The human centipede" erano dei film anche nella realtà di questo terzo(e speriamo ultimo) capitolo.
Interessante la trovata di rendere protagonisti i personaggi principali degli episodi precedenti, rafforzando maggiormente tutto lo stile metafilmico, ma al di là di questi due particolari rimane ben poco da elogiare.
In quest'occasione è stato messo sotto la luce dei riflettori l'attore Dieter Laser e nient'altro(il chirurgo del primo film), con il suo personaggio ultracaricato, in una sceneggiatura ultracaricata e oserei dire anche idiota, nel ruolo del direttore di un penitenziario di massima sicurezza, estremamente surreale, e non solo lui, un pò tutto il contesto, a partire dalla segretaria zoccòla sino ad arrivare ai detenuti folli; per non parlare del centipede umano, presente soltanto negli ultimi dieci minuti e in una versione che definire ridicola è poco(i prigionieri erano addirittura vestiti con la divisa del carcere quando erano attaccati....ma dai su).....
....ma il film è altro....è solo una sequenza di scene gore e disturbanti partorite dagli scleri CONTINUI di questo personaggio a dir poco insopportabile.
C'è Eric Roberts nel cast.....perchè? ...bho, chiedetelo a Tom Six; forse credeva di far guadagnare qualche punto a questa merdà di pellicola.
Nell'insicurezza Tom Six ha deciso di scendere anche lui in campo tra gli attori, ma era meglio se non lo faceva....anzi, forse era meglio se non faceva proprio questo terzo capitolo, utile soltanto a far sfigurare i primi due capitoli che, anche se non splendidi per qualunque spettatore, avevano un loro perchè.....
....qui invece ci si domanda il perchè.....e tutt'ora me lo sto chiedendo....
Tom Six.......ma va a cagàre va, con questo ti sei proprio sputtànato, ma che è sta roba?????

Va bhè, sei arrivato al capolinea, ora puoi tranquillamente dargli una chiusa....questo schifo non te lo perdono proprio, qui hai voluto giocare con il successo della saga e hai fatto come ti pareva, ma io ti punisco, e di brutto....

barone_rosso  @  25/08/2015 23:06:24
   1 / 10
Talmente brutto da essere incommentabile

alex94  @  19/08/2015 10:51:09
   4 / 10
Ma cos'è successo a Tom Six questa volta,come diavolo ha fatto a realizzare una *******ta di tali proporzioni?
I primi due film mi erano piaciuti parecchio,erano oscuri e disturbanti,quindi avevo delle aspettative piuttosto elevate,aspettative che naturalmente sono state completamente deluse.
Siamo davanti ad un film che presenta una trama ancora più assurda di quella dei precedenti capitoli,ricca di scene deliranti ed ironiche che sfortunatamente occupano gran parte del film a scapito di quelle violente e disturbanti che comunque non mancano (siamo però lontani anni luce dalla violenza del secondo film).
Il problema è che il film non esalta ne dal punto di vista ironico,(nonostante l'attore protagonista se la cavi discretamente ad interpretare un folle e sopra le righe direttore carcerario) ne riesce mai a disturbare e a colpire,nonostante non manchino castrazioni,una "gustosa" citazione al malatissimo "Niku Daruma",e terrificanti esperimenti chirurgici (purtroppo tutti relegati alla fine del film),riuscendo così solo ad annoiare e a risultare irritante.
Abbastanza scadenti anche la regia e la fotografia,appaiono tirate via e poco curate,discreta invece la recitazione di gran parte del cast.
Un film veramente brutto,una squallida conclusione per quella che poteva rivelarsi la miglior trilogia horror degli ultimi anni.

BrundleFly  @  29/05/2015 15:48:08
   1 / 10
Il difetto più grande di The Human Centipede 3 non risiede nel soggetto e nella sceneggiatura da quattro soldi, nelle pessime recitazioni o nella regia di serie z, ma nel fatto che annoia. Sì, THC3 annoia A MORTE per tutti i 100 minuti di durata. Per 3/4 del film assistiamo ai deliri e alle psicosi del protagonista...uno dei personaggi peggiori e più irritanti che abbia mai visto comparire in un film.
Visti i precedenti capitoli non mi aspettavo di certo un filmone, ma almeno un pizzico di tensione e intrattenimento trash lo offrivano. Qua hanno cercato di creare un film forzatamente esagerato, forse con la speranza di far ridere lo spettatore, fallendo miseramente.
Nessun pregio riscontrabile, pertanto non posso far altro che mettere 1 senza rinvio a giudizio.

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