the informant regia di Steven Soderbergh USA 2009
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the informant (2009)

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locandina del film THE INFORMANT

Titolo Originale: THE INFORMANT

RegiaSteven Soderbergh

InterpretiMatt Damon, Melanie Lynskey, Scott Bakula, Thomas F. Wilson, Patton Oswalt, Eddie Jemison, Paul F. Tompkins, Joel McHale, Arden Myrin, Scott Adsit, Rick Overton, Larry Clarke, Ludger Pistor, Samantha Albert, Allan Havey, Rome Kanda, Howie Johnson, Tom Pap

Durata: h 1.48
NazionalitàUSA 2009
Generethriller
Al cinema nel Settembre 2009

•  Altri film di Steven Soderbergh

Trama del film The informant

Mark Whitacre, biochimico ed ex-vice presidente della Archer Daniels Midland, decide di testimoniare contro la suddetta multinazionale e collaborare con l'agente FBI Brian Shepherd, per far emergere una scandalosa frode sul controllo dei prezzi.

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Voti e commenti su The informant, 37 opinioni inserite

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Jack14the  @  13/06/2016 10:40:48
   10 / 10
Grandissimo spaccato di truffa, America e frode in un film che mescola humor e thriller con atmosfere da commedia e anni 90

Soderbergh riesce a farci percepire un messaggio che ci era chiaro subito dall inizio :
cioè che le grandi aziende riescono a battere i piccoli consumatori e , di conseguenza, i propri dipendenti , creando strategie e giocando di fortuna

Regia, cast, e fotografia al massimo.....non può piacere perché potrebbe sembrare un plot troppo articolato per via di una sceneggiatura , a mio avviso, solida ed efficace, ma ciò che ci resta è un qualcosa di vero (nella maggior parte dei casi ) e di un insegnamento che potremmo ricordare in relazione sociale e , perché no , aziendale

kako  @  17/05/2013 12:52:24
   7 / 10
media che trovo ingiusta, per una bella commedia nera, che tratta un episodio reale in maniera ironica e tagliente, centrandosi sull'ottima interpretazione di Matt Damon, vero trascinatore del film, nell'impersonare un personaggio in continua evoluzione, dalle varie sfaccettature, ben approfondito. In maniera leggera si offrono buoni spunti di riflessione, una visione intelligente, con dialoghi (e monologhi) curati. Forse un eccesso di verbosità, ma non dà particolarmente fastidio.

Trixter  @  22/03/2012 14:42:13
   6 / 10
Arranca all'inizio, una partenza in sordina, decisamente sottotono e poco accattivante. Poi, quando i nodi iniziano a venire al pettine, la commedia comincia ad avere un ritmo più sostenuto, diventa più intrigante e coglie con maggior facilità l'attenzione dello spettatore. Eroe o traditore? Carnefice o vittima? truffatore o uomo di coscienza? ecco ciò che è il bio-chimico Mark Whitacre, ottimamente interpretato da Matt Damon.
Il film si caratterizza per la bella fotografia, la regia abbastanza pulita e semplice e le pessime cravatte del protagonista. Ad ogni modo, manca molto per fare di questo The Informant un film di spessore. Una pellicola che si vede tranquillamente ma che lascia poco allo spettatore.

gemellino86  @  31/10/2011 22:33:12
   6 / 10
Un film particolare e carino che parte un po' in sordina ma poi si riprende grazie soprattutto ai dialoghi belli. Mi aspettavo qualche cattiveria in più da parte del regista. Guardabile ma niente di più.

outsider  @  31/10/2011 19:06:09
   8 / 10
devo dire che a me è piaciuto molto questo di Soderbergh, un prodotto la cui visione avevo eluso al passaggi al cine(ma) e poi anche volutamente tralasciato al noleggio.
Ed in vece galeotta fu la tele(visione) e ieri concesso mi sono questo sollazzo, riconosciuto al primo sguardo come tale, evidentemente anche nelle intenzioni del regista che traccia l'intero scorrere della pellicola con uno humor curiosissimo, imperniato appunto sulla personalità istrionica e semi demenziale di un Dammon che non perde un'occasione per trovare spunti a raccontar "balle", a dire il vero ben costruite, ergendosi a genio della situazione e lo spettatore quasi ci crede, fin chè…
insomma, la trama è ben giocata; chi guarda lo giudica bene, e di più, magari si convince in un finale a lieto fine, non che questo non ci sia, anzi, ma ad ogni piè sospinto questo "matto" delude, ovviamente, anche te che guardi.
e i dialoghi introspettivi e le riflessioni, anche quelle con sulle formiche…impedibili.
E' poi anche un riflesso degli anni '80, un figlio di quegli anni, questo personaggio che, solo in America, poteva dopo finire così bene come descritto dal film, riconfermando l'America, le cui aziende sono qui peraltro ben delineate e descritte, con il management e le operation strategy accuratamente sceneggiate come molto efficienti, presenti, precise, vere….riconfermando quel paese, dicevo, come la patria della contraddizione intrinseca , imprevedibile all'arrivo, inevitabile, alla fine, in ogni mondo di questa terra dominato dal, imperniato sul et impregnato di …denaro, soldi, dollari!
Ma il denaro, i lussi, le sontuosità, la voglia di apparire, il farlo, non sono niente, nulla, vuoto, i titoli di studio, le arroganze, le sinergie, non sono nulla, non interessano a nessuno, sono solo lucciole e luci, apparenza, buco nero infernale in cui si consumano le peggiori infamie ed i peggiori delitti, proprio nella sete e fame vorticosa di apparire, di essere, di avere, di pensare di essere chi, cosa(?), il vuoto il niente, perché manca la verità, la sostanza, la creazione di qualcosa, perché tale è questo personaggio che rivede il concetto nel delirio psicotico e strategicamente poi definito bipolare, nella fame di essere, nel voler essere qualcosa perché nulla è e nella presunzione di averne diritto, di auto legalizzare il furto, la truffa, la scalata irregolare che non avviene. Questa è la realtà ed a questo giungerebbe chiunque riuscisse a mettere in atto le cose abilmente "recitate" da Dammon e torniamo lì, cos'è la vita? La vita è amore, phyisycal presence, una corsa su una moto con la donna che si ama, l'intellighenzia, la substantia, l'anelito divino del battito del cuore, la canzone, la musicalità, lo sguardo sognante e vivo di un ragazzo, quello riflessivo e profondo di una ragazza donna che ha in sé l'amore che la farà diventare mamma, l'animo puro di un bambino, di un bambino puro, il mondo visto con gli occhi di un bambino, l'amore per un animale, la sessualità sana, vera, sincera, leale "de carne", profonda, i valori, gli ideali.
Tutto questo qui non c'è, c'è oscurità, feticci, blasfemità, vuotezza, miseria umana nascosta dietro un fantoccio falso ed è mirabile quando il regista simboleggia l'antitesi alla vita di Dammon che non sa rispondere alla domanda dell'attore colosso che impersona il paziente detective FBI: "perché continui a mentire?"
e qui la risposta è la vuotezza, il "non lo so" non detto e falso anche come "non lo so" non detto, perché il nostro risponde che tornerà in ospedale. Ma comprendo che questo mio passaggio apparirà farraginoso e incomprensibile a chi visto ancora non ha il film.
Ma è chiaro il concetto perché la moglie opaca, supinamente accettante quasi tutto è Ginger. "Avevamo otto macchine di cui tre non le abbiamo nemmeno mai usate",
qui il bimbo è Damon che rinnega, anche senza volerlo, i genitori. Si pensa ai gioielli ma i gioielli nulla sono, sotto non c'è nulla, non c'è sostanza, solo forma e arrivismo, lo stesso arrivismo simboleggiato dal ciuco che frequenta l'università da raccomandato e senza valore o dal seguace del partito politico. lo sfondo è quello, la motivazione dello sfondo la vuotezza, la mancanza di una linea guida interna all'uomo, di una passione, la mancanza di amore vero.
ed ecco il disordine, la menzogna, l'inganno, il furto, la gelosia camuffata, l'invidia, l'infamia che spingerà il protagonista al vortice auto distruttivo solo per la sua "personalità" malata.
Insomma, a parer mio la pellicola è anche tutto questo, tutto il non detto, come, sempre a parer mio, sono tutti questi quadri sull'America, curati nella sceneggiatura e nella fotografia, perché è chiaro che dietro c'è uno studio sociale e la precisa volontà dell'art director di definire il paese in cui la possibilità d'essere fuori di testa può estrinsecarsi in quel modo preciso, ha il campo per farlo!
E pertanto questo prodotto sconvolge nella riflessione postuma al divertimento, un divertimento scorrevole quanto basta, dipinto a colori e atmosphere in cui riecheggiano gli anni '50, riportati sullo schermo nei '90, ma appunto anni '90 intrisi di forma e poca sostanza.
Il BaFFo promuove.

Leonard Shelby  @  13/09/2010 02:40:21
   6 / 10
Abbastanza monotono questo film di Soderbergh.
Uno di quei film la cui visione ti lascia indifferente...
La trama si sviluppa senza grossi picchi e sinceramente mi aspettavo un film più pungente e più ironico.
Nella media la prova di Matt Damon, che è dovuto ingrassare 20 Kg per questo ruolo che di certo non passerà alla storia...
Sforzo evitabile.

Gli do la sufficienza ma chi non lo ha visto non si perde nulla.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/07/2010 23:33:42
   7 / 10
Una storia che riesce ad intrigarti lentamente. Parte in maniera abbastanza convenzionale (indagine federale su un cartello illegale per il controllo dei prezzi), successivamente l'intreccio viene messo in secodo piano per concentrarsi sul personaggio principale, un ottimo Matt Damon, mentitore incallito e sul suo mondo personale fatto di un miscuglio perverso di verità e menzogna. Un'ambizione sfrenata tenuta sotto le righe, un codice morale discutibile che gradualemente emerge in maniera più chiara, ma mai del tutto compiuta laasciando il dubbio dell'esistenza o meno di ulteriori lati oscuri. Una commedia nera che non deve certo far ridere a crepapelle, ma riflettere quello si.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  04/07/2010 19:18:06
   7 / 10
Buona e arguta commedia su un uomo medio americano alla ricerca (vana) del suo sogno. Ottimo Matt Damon

Clint Eastwood  @  16/03/2010 20:23:56
   6½ / 10
Una mezza delusione, Damon bravo in parte nel resto è sempre lui ... Good Will Hunting. Monotono e poco interessante. Mezzo passo falso per Soderbergh ancora in fase di sperimentazione alla ricerca di uno stile personale, lo troverà mai ?

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  25/02/2010 11:13:02
   7 / 10
Il nuovo Soderbergh è un film decisamente interessante e mai noioso. La voluta verbosità del film non ne appesantisce affatto la visione. Lo spettatore è concentrato a seguire le vicende che si succederanno alla ADM e soprattutto all'evoluzione che subirà il protagonista, un magistrale Matt Damon. Lo humor nero appartiene principalmente ai monologhi interiori del protagonista che sono anche la parte più riuscita del film.
Visione consigliata.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  24/02/2010 14:53:58
   6½ / 10
Soderbergh gioca ad imitare i fratelli Coen senza averne lo spessore.Perennemente in bilico tra cinema commerciale e d’autore il versatile filmaker sembra non avere ancora deciso che strada pigliare “da grande”,finendo con il proporre il solito lavoretto ben girato, ma spesso confuso a causa dei tanti argomenti accennati e poi lasciati in ballo.
In questo caso ci prova con una black comedy costruita intorno ad un personaggio parecchio bizzarro,deciso a rovinare l’azienda di cui è vicepresidente, dedita a comportamenti illegali,in virtù di una presunta onestà professionale e civile.In realtà dietro il suo atteggiamento elogiabile si cela un’ambizione sfrenata,motivata dall’ossessivo raggiungimento del successo, nella convinzione di essere sempre dalla parte giusta pur essendosi macchiato a sua volta di parecchi reati che non tarderanno nel venire a galla.
L’interesse per il personaggio interpretato dall’incasinatissimo nerd Matt Damon,finalmente bravo,è assicurato.Lo sdoppiamento della personalità cui è soggetto,le sue riflessioni apparentemente nonsense,l’insistito utilizzo della menzogna e la certezza di essere sempre migliore del prossimo sono peculiarità meritevoli di approfondimenti,purtroppo il più delle volte dribblati senza troppi problemi.I dialoghi mancano dell’adeguata vivacità e gli avvenimenti alla lunga diventano un poco ripetitivi,inglobati da una narrazione circolare che fatica a trovare sbocchi in grado di illuminare una pellicola ,che pur a tratti piacevole,conferma tutti i limiti di un regista preparato ma ancora prigioniero delle sue stesse ambizioni.

4 risposte al commento
Ultima risposta 17/05/2012 17.22.31
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  29/10/2009 16:43:35
   6 / 10
Sostanzialmente è un film girato davvero molto bene dove spicca tra le altre cose un'ottima interpretazione di Matt Damon, riesce a colpire e emozionare. Purtroppo il lavoro di Soderbergh risulta glaciale e poco coinvolgente, una noia dall'inizio alla fine. Un ritmo sornione quindi non consente di apprezzare pienamente il film che avrebbe meritato miglior sorte se solo ci fosse stata una punta di brio in più.

billino  @  03/10/2009 14:25:25
   6 / 10
devo dire che andando al cinema mi aspettavo qualcosa di meglio..il film stenta a decollare e non nascondo che nei primi quaranta minuti qualche pisolino l'ho schiacciato, da un certo punto in poi però il film prende bene e appassiona e la ora rimanente scivola via tranquilla. Non sarà un film che farà successo e che nemmeno sarà ricordato però vale la pena di andarlo a vedere. Matt Damon in veste in solita bravissimo, film costato veramente due lire, non penso che sodeberg ci puntasse più di tanto

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  28/09/2009 12:33:06
   7 / 10
The Informant è pungente e gran parte dell'humour deriva dalla perfetta interpretazione di Matt Damon: i suoi monologhi interiori sono intelligenti e piacevoli ed è interessante assistere a tutti i suoi intrecci con l'azienda per cui lavora, con i giapponesi e con l'FBI.
Molto carino, da vedere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  27/09/2009 19:23:51
   7 / 10
Ma che tristezza di media...vabbè, tralasciando questo, il nuovo Soderbergh scivola via che è una bellezza, per una vicenda tratta da fatti realmente accaduti. Ottimo come non mai Matt Damon - calato alla perfezione nella nella complessa psicologia del personaggio - e splendida la colonna sonora molto seventy, in un escalation di bugie e manipolazioni vissute senza alcun calo di tensione...ed è anche una pellicola molto divertente, capace di intrattenere con gusto una platea con un minimo di attenzione. In sala non c'è una mazza ma questo ve lo consiglio di gusto.

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Ultima risposta 28/09/2009 12.23.58
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zakfett  @  23/09/2009 11:29:50
   6½ / 10
Film interessante e piacevole con una buona recitazione degli attori, principali e secondari. Non di più.

Crimson  @  20/09/2009 01:56:28
   7 / 10
'The informant' è un mix tra commedia e spionaggio, frizzante e gradevole. Funziona molto nel ritmo: esageratamente ma volutamente verboso, scorre frenetico senza cadute di tono. L'interpretazione di Damon è decisamente sopra le righe, accompagnato da altri attori di livello. Non si sghignazza particolarmente, bisogna sottolinearlo, ma l'ironia è persistente e la cura per i dettagli maniacali, perfino troppo giacchè in più di un punto è difficile non andare in confusione in particolari tecnici rilevanti per l'esito della storia; sfumature di poco conto, in fondo, se si pensa allo scavo del profilo psichico del protagonista disturbatissimo, per me la vera grande attrattiva di questo film.

leonida94  @  19/09/2009 20:33:21
   6½ / 10
Il film fatica a decollare.
Il personaggio del gran Damon è logorroico e a tratti troppo irritante.
Poca ironia pungente il film scade nella banalità di chiacchere complesse e assai noiose.
Solo nell'ultima mezz'ora possiamo vedere un briciolo di furbizia del regista che ci cattura in pochi ma intensi ultimi attimi.
Si poteva fare di sicuro meglio considerate le basi iniziali.
Buone le interpretazioni, ma assai deludente il prodotto finale.
Una sufficienza abbondante, ma poco convinta.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  17/09/2009 15:33:16
   7 / 10
Il film migliore di Soderbergh dopo Bubble. Un ottimo Matt Damon che si trasforma da eroe che combatte contro le multinazionali svelando truffaldini cartelli sui prezzi all'FBI a delinquente(?) da condannare a marcire in galera per ben 9 anni. Il film è tutto qui, un mix di commedia grottesca e psicodramma del povero Mark Whitacre. Il resto è l'ottima prova di Damon, ingrassato per l'occasione 20 kg e nelle ultime scene anche senza capelli. Ottima performance anche per Scott Bakula.

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Ultima risposta 18/09/2009 16.57.27
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/09/2009 01:13:55
   7 / 10
Visto questa sera, è un film tanto verboso quanto interessante... in effetti nonostante l'ironia acre che si respira, c'è una confezione impeccabile che non riesce comunque a superare una fastidiosa sensazione di freddezza.
Ma dopo l'eccellente dittico su Che Guevara, Siodelbergh ha ancora il coraggio di realizzare un film come questo, intriso di cinismo, sicuramente ben diverso dalle velleità commerciali dei suoi film più famosi.
Il mio voto, quindi, è influenzato non tanto o solo dalla storia, ma dal personaggio di Damon, che probabilmente offre la prova migliore della sua carriera (una via di mezzo tra il Tim Robbins di mr. hula hoop e il Gary Cooper di la fonte meravigliosa).
Inutile dire che The informant fatica a coinvolgere lo spettatore più del dovuto, lo stile è quello impeccabile di Good night good luck di Clooney (non a caso c'è l'interprete di quel film) ma a tratti è davvero noioso.
Ma resta uno spaccato niente male su una certa America, o sulle ambiguità delle scelte, anzi delle colpe morali

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Ultima risposta 08/09/2009 01.32.49
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