the interpreter regia di Sydney Pollack USA, Gran Bretagna, Francia 2005
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the interpreter (2005)

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locandina del film THE INTERPRETER

Titolo Originale: THE INTERPRETER

RegiaSydney Pollack

InterpretiNicole Kidman, Sean Penn, Catherine Keener, Jesper Christensen, Yvan Attal, Earl Cameron, George Harris, Michael Wright

Durata: h 2.08
NazionalitàUSA, Gran Bretagna, Francia 2005
Generethriller
Al cinema nell'Ottobre 2005

•  Altri film di Sydney Pollack

•  Link al sito di THE INTERPRETER

Trama del film The interpreter

Intrighi politici e inganni si rivelano all'interno delle Nazioni Unite, dove l'agente dell'FBI Tobin Keller viene assegnato per proteggere l'interprete delle Nazioni Unite Silvia Broome che è a conoscenza di un complotto per assassinare un importante leader africano.

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Voto Visitatori:   6,59 / 10 (164 voti)6,59Grafico
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Voti e commenti su The interpreter, 164 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Fita8589  @  06/04/2010 14:23:08
   7 / 10
Ho appena finito di vederlo. E' vero, alcune cose non sono spiegate esaustivamente e in alcuni punti la trama fatica a districarsi, ma nonostante cio' il film riesce ad incuriosire e ad avvincere lo spettatore.

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Ultima risposta 06/04/2010 14.44.04
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FurFante9  @  25/03/2009 09:34:29
   3½ / 10
Tr lento e lungo. Pollack pasticcione a mio parere (cn tt il rispetto). Pessimo! E andai pure al cinema a vederlo...errore imperdonabile, già sapendo che N.Kidman nn mi entusiasma quasi mai nelle sue interpretazioni!

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Ultima risposta 07/01/2010 17.51.17
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france  @  29/07/2008 15:52:08
   5 / 10
quanta sofferenza inutile e banale, lei ha sofferto molto, lui ha sofferto molto... il pallone con cui i bambini giocano all'inizio del film ha sicuramente sofferto molto anche lui...
5 xke la scena dell'autobus è veramente bella

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Ultima risposta 19/01/2009 00.08.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  28/11/2006 12:17:02
   5 / 10
Film che teoricamente potrebbe essere molto interessante come idea di fondo...ma la trama risulta a mio avviso troppo contorta .
In linea di massima qlk scena buona c'e' ma troppo poco. L' interpretazione di Sean Penn e' pessima, un po meglio quella dela Kidman ma piu per bravura sua che non per l esser adatta ad un ruolo in cui lei effettivamente non ci azzecca nulla...per cui mediocre.5.

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Ultima risposta 28/11/2006 17.58.56
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frangipani79  @  07/11/2006 18:00:56
   1½ / 10
Un tentativo tremendamente maldestro di fare un film di "grande" attualità, in "grandi" ambienti come il palazzo di vetro, con "grandi" attori e "grandi" sforzi per pubblicizzare quanto è stato difficile girarlo.
Il risultato è un patetico topolino partorito da una montagna di bla bla bla senza senso.


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Il film è improbabile dall'inizio alla fine, considerando proprio l'inutilità di istituzioni come le Nazioni Unite, che sistematicamente si sono lavati le mani proprio a proposito dei genocidi in Africa.

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Tutto procede a rilento, senza che succeda praticamente nulla, a parte qualche scena d'azione a metà e verso la fine. E poi dovrebbe trattarsi di un thriller politico, e invece scade in un dramma familiare sul fratello della Kidman.

Un aborto TOTALE (il mezzo punto è per la Kidman).

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Ultima risposta 12/01/2008 21.35.31
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regista  @  07/02/2006 08:18:49
   10 / 10
stupendo

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Ultima risposta 13/10/2014 17.18.21
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andalucia04  @  23/01/2006 19:33:18
   6½ / 10
film discreto,mi aspettavo qlcosa di +esaltante,cmq...Degli attori che dire?Ottimi come sempre ma sprecati in questo film

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Ultima risposta 12/01/2008 21.39.57
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Duet  @  16/12/2005 11:37:48
   10 / 10
Uno dei più bei film che abbia mai visto.
Io non so che film hanno visto chi ha dato un giudizio sotto all'otto.

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Ultima risposta 16/12/2005 13.03.08
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Edo  @  12/12/2005 19:50:31
   7 / 10
Il film funziona grazie ai due interpreti, poiuchè a livello di sceneggiatura l´ho trovato un pochino stupido (ma è nell´american way la stupidità di storie, non nel senso della storia stupida, ma relativamente alla mnatura stupida della vicenda: un pò come in Soldato Ryan quando per salvare un ragazzo perchè gli altri tre fratelli sono già morti inguerra, si vanno a rischiare le vite di non ricordo quanti altri soldati, per far si che la madre non perda tutti i figli... ma che ca(zz)o, non fare arruolare tutti e quattro i figli, co(gli)oni americani!), ma si lascia guardare e sul finale capisci una serie di cose che durante lo svolgimento invece ti chiedevi che cavolo c´entrassero...
Io l´ho visto in DVD (a Helsinki era uscito l´anno scorso), e non ho rimpianto il fatto di averne persa la visione sul grande schermo, vero e unico punto di riferimento per chi ama il cinema (e mi fanno ridere tutti i pischelletti che se la sb(or)ano in questo sito dicendo: io non ho pagato biglietto perchè l´ho scaricato, e via dicendo, perch´+e il cinema va visto al cinema... anche se effettiuvamente, nelö paradosso, la pirateria se da una parte danneggia, dall´altra funziojna perchè permette a tanta gente di vedere cose che altrimentio non avrebbe mai visto)

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Ultima risposta 12/01/2008 21.43.31
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Delfina  @  11/12/2005 18:14:33
   7 / 10
Un film di genere ben fatto, anche con una certa suspense. Cosa lo guasta, allora? La smaccata propaganda filo-americana, l'ideologia di fondo che vuole trasmettere, ossia che gli Stati Uniti sono un paese "democratico", che lotta per il benessere delle altre nazioni. Un intento particolarmente evidente, questa propaganda, tanto da far pensare che il film sia nato apposta per fini di propaganda.

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Ultima risposta 23/12/2006 11.53.26
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bon_  @  03/12/2005 13:18:45
   7½ / 10
Non male... ottimi gli interpreti...

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Ultima risposta 03/12/2005 13.56.30
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  15/11/2005 18:20:13
   6 / 10
E' strano: ieri ho scritto il mio commento e oggi non lo trovo più... o così mi è parso... (o sono io fuso o è Filmscoop che sta attentando al mio equilibrio psychofisico).
Cmq, riprendendo il discorso... sottoscrivo (non SOLO per pigrizia, se no poi s'offende...) il commento di Priss. Aggiungo che Sean Penn mi è sembrato che recitasse appena sveglio, con ancora le caccole agli occhi, ma che Nicole Kidman è favolosa, senza paragoni.


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Ultima risposta 17/11/2005 18.05.01
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Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  14/11/2005 10:27:22
   6 / 10
gli do un sei perchè il fatto che Pollack si sia un po' ripreso dopo averci regalato perle come "destini incrociati" è già un grandissimo passo avanti, ma se mi metto a ripensare ai grandissimi film che ci ha regalato in passato c'è veramente da chiedersi il perchè di tutto questo.
La prima parte è ben intrecciata e cadenzata, ma con delle cadute di stile che francamente stonano.
Già dalle primissime sequenze all'ONU abbiamo subito chiaro di chi dobbiamo diffidare e chi sono i cattivi "nascosti" al punto che la sequenza in cui si aspetta il fax con la faccia del sicario non ha certo la capacità di creare suspance e al momento del disvelamento dei ruoli nel complotto politico gli unici spettatori che possono restare sorpresi sono quelli che si sono addormentati durante la prima parte o quelli di età inferiore agli 8 anni.

ma che ci vogliamo fare? è un film da blockbuster, ci si passa una serata all'insegna del politically correct e si dormono sogni sereni senza neanche che ci si accenda la più piccola lampadina su quanto avviene davvero nel continente nero e come il tutto venga strumentalizzato e manipolato dalla "diplomazia".
ma ad ogni modo è un film che si fa guardare, tutto sommato poteva andare peggio.

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Ultima risposta 18/11/2005 11.57.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  04/11/2005 19:40:35
   6 / 10
Riuscito a metà.

Premettiamo che Sidney Pollack un tempo è stato un grande regista e qui in alcune sequenze lo dimostra pienamente. Premettiamo che Pollack è il regista (negli anni '70), di capolavori come "Yakuza", e sopratutto "i 3 giorni del Condor". Il paragone con quest'ultimo, visto e considerato che si tratta sostanzialmente dello stesso genere, è obbligatorio.

In "The interpreter" il regista narra (come nel prototipo) di un'impiegata (qui un'interprete che lavora nel palazzo di vetro a New York), che si trova immischiata in un intrigo politico.
A mio avviso la mia parte funziona pienamente, Pollack ( che interpreta anche un ruolo nel film) tenta di aggiornare il genere e il clima politico ambiguo e incerto dei quel periodo ("I 3 giorni del condor" era importante proprio per questo, ben rappresentava l'america Post Watergate), ai giorni post 11 settempre e alla paura per il terrorismo.
Ci sono un paio di sequenze che sono dirette e montate ottimamente (compresa quella che culmina nell'attentato sull'autobus, e un paio , molto classiche in cui Penn e la Kidman dialogano).
A dire il vero , al di la del tema trattato, la prima parte è molto molto classica, Pollack non ha bisogno di strafare, e tenta (sempre nella primissima parte) di rifare + o meno "I 3 giorni del condor".

Purtroppo però le premesse non sono mantenute nella seconda parte, dove l'intrigo politico si risolve in un finale prevedibilissimo, e i sentimenti, e le vicende personali dei due protagonisti ( per altro banalissimi) prendono il sopravvento.Tutto si conclude in un finale, che arriva, come da copione, all'insegna del politicaly Correct.
Ed è bruttissimo.


Nel complesso, si può dire che Pollack fa film orribili da un sacco di anni, e quindi questo, potrebbe anche accontentarci. Vista la media dei suoi ultimi lavori, questo ne è molto al di sopra.
Però è deludente, non è incisivo, la storia funziona nella prima parte , ,a poi diventa banalissima, i personaggi infine sono scontatissimi ( e Penn è abbastanza fuori parte).
Il finale poi sembra fatto da un autore diverso da quello di "I 3 giorni del Condor".

Facciamo 6 1/2, comunque in questo stesso anno sono usciti un paio di thriller politici 60000 volte più belli di questo. Es : "The Manchurian Candidate", che è di un Jonhatan Demme ispiratissimo, ed è persino un remake, aggiornato e riletto in chiave moderna. Francamente non esiste il paragone.


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Ultima risposta 07/11/2005 16.49.19
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farfy  @  03/11/2005 16:41:09
   6 / 10
Sono un po' bassina in questo periodo nel dare voti. Gli dò la sufficienza perchè comunque i due attori protagonisti, kidman e penn, sono bravissimi: Sean Penn riesce a donare ai suoi personaggi una straordinarià umanità, mentre Nicole Kidman è così bella e magnetica, che è un incanto solamente guardarla. Per il resto non riesco a capire di che genere è il film: documentaristico, di denuncia, thriller, drammatico?????. Ha la pretesa forse di riprendere da tutti questi generi, senza averne uno preciso. La pecca principale del film è forse solo quella che non ti fa emozionare, che non ti fa neanche odiare i personaggi negativi, visto che i temi sono raccontati con superficie. Non so, giudicate voi.

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Ultima risposta 18/01/2007 00.57.49
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  03/11/2005 01:28:54
   5 / 10
Come devo valutare questo film? Come intrattenimento spettacolare per le masse (8 giustificato) o la metodologia dei contenuti (4 è già troppo)?
Ammetto di essere andato a vedere "The interpreter" unicamente per gli attori. Pollack è bollito da decenni, e se non fosse per le sue splendide interpretazioni come attore (cito mariti e mogli di Allen o Eyes wide shut) stenterei a credere al rinsavimento di uno dei registi tutto sommato piu' importanti ed incisivi degli anni settanta ("Come eravamo" per es.). "Destini incrociati", "havana" o altri ancora mi sono entrati in testa come una fastidiosa emicrania da far guarire al piu' presto. "The interpreter" adotta il metodo classicista del cinema d'azione made in Usa e rispetto alle ultime opere di P. è indubbiamente il meglio congeniato, salvo che...
salvo che l'autore fa il suo corretto compitino a dovere, ma l'impressione di un'opera un po' superficiale, che gioca su emozioni facili e strumentali, è forte. Alla fine di due ore estenuanti anche se di notevole efficacia tecnica, deduco che l'America è la solita patria della salvezza e dei tribunali universali mentre nello stesso tempo dittatori africani continuano imperterriti a lapidare i loro paesi, i sogni di un popolo senza che nessuno li fermi, e solo gli interessi economici e politici divergono da un certo opportunismo (improvviso e tardivo) contro S. Hussein e il lontano e/o vicino Iraq. La kidman è una delizia per gli occhi e il cuore, come sempre, ma il suo personaggio puzza di indistinta appropriazione indebita del colonialismo sotto forma di germanesimo wasp, pertanto non sempre è credibile quando ostenta - con la classe newyorkese che la contraddistingue - la liberazione dell'Africa e "il rispetto dei morti quando non vanno mai evocati". Pure Penn, che è un grande progressista da sempre, puzza qua e là di borghesia. So che dicendo questo faro' arrabbiare qualcuno, ma forse la cosa che piu' mi infastidisce è non riuscire a scrollarmi di dosso l'impressione che "il terrorismo vada in ogni modo fermato" e allora la (cattiva) reputazione di Pollack è salva, così disinvolta e furbetta, ma non è così che si fa. Sparano a zero su Meirelles (qualcuno l'ha fatto) per il ricatto formale dei suoi script (da segnalare il prossimo incipit de "il giardiniere costante") e poi ci troviamo ad affrontare un (ex?) grande regista supportarsi stancamente al vettore del dvd domestico per una serata tutta popcorn e blando impegno socialpolitico. Ma andiamo... Il meglio di "interpreter" è affidato all'empatia del lutto tra Tobin e Silvia, testimoni di momenti di forte intensità. Anche se poi è davvero recidivo vedere l'agente dell'fbi ritrovare per flashback il filo della memoria e sorprendentemente risolvere i dubbi su Silvia, così come è incomprensibile che sia estremamente facile entrare ovunque senza essere minimamente fermati (sempre Silvia-kidman). Mi diranno che in questo modo Pollack ha voluto esibire la fragilità di una nazione che crede costantemente di essere protetta, i riferimenti all'11 Settembre etc etc ma è tutto inutile. Il peggio pero' arriva dopo: un poster a grandezza naturale della Grande Mela su cui trionfano i canti popolari africani: roba da stendere anche lo spettatore piu' pigro. Ma il gioco funziona, malgrado tutto: due ore di degno spettacolo da vedere con gli occhi ma inadatte a leggere con un certo coraggio ben al di là dello sguardo

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Ultima risposta 07/11/2005 16.52.03
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Gruppo COLLABORATORI antoniuccio  @  02/11/2005 11:44:53
   8 / 10
Preferivo di gran lunga The peacemaker.
questo mi sembra una cosa mista tra Intrigo internazionale, The peacemaker e qualcosa d'altro, con la differenza che il primo era di Hitch...

All'inizio un po' noioso. L'intreccio necessario per scoprire il mandante era piuttosto articolato, ma alla fine sembra scoppiare in una bolla di sapone.

Sean Penn è bravissimo come sempre, ma è meglio che faccia sempre il cattivo e bastardo.

Il voto alto lo dò alla Kidman, che migliora con gli anni. Bellissime due scene: quando medita ad occhi chiusi con gli occhiali e le ferite sulle guance, mentre il vento le scompiglia i capelli (magicamente diventati lisci...), e al finale, osservando Penn con gli occhi carichi di commozione.........mmmmmm mi piace, che devo fare???

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Ultima risposta 03/11/2005 00.58.09
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Invia una mail all'autore del commento Pluto  @  01/11/2005 16:17:19
   6 / 10
6.5 - Ci sono rimasto un pò male, anche perchè dal trailer mi aspettavo qualcosa di più mozzafiato. In realtà è abbastanza noiosetto, e quando è arrivato l'intervallo sono rimasto sconvolto: era passata solo un'ora, e già non ce la facevo più! La Kidman è così così, anche se bisogna riconoscerle un salto di qualità dopo Vita Da Strega e La Donna Perfetta.

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Ultima risposta 01/11/2005 16.20.11
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nhoa  @  31/10/2005 20:55:36
   7 / 10
bel film ma mi sono persa un pezzo:
l'ho visto in seconda serata dopo aver cenato con delle fantastiche crocchelle di patate fritte preparate da mia mamma .. mi sono addormentata sulla spalla del mio moroso.
La kidman ha recitato una parte bella e impegnativa, molto meglio che vita da strega.

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Ultima risposta 01/11/2005 15.55.12
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andreapau  @  31/10/2005 11:33:34
   4 / 10
un thriller talmente indietro rispetto all'attuale realtà del mondo, da risultare ridicolo lento e irritantemente esotico, superficiale e confuso, pieno di indizi disseminati lungo la trama e infine risolto con un colpo di spugna. non regge neanche l'apparato costruito sulle vicende personali dei protagonisti (un clichè che oramai cade a pezzi), e mal supportato dalle interpretazioni scadenti dei protagonisti. è triste dirlo, ma se la realtà ha superato la fantasia è il caso che i registi dei film d'azione, si diano una sveglia generale

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Ultima risposta 03/11/2005 18.59.53
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wuwazz  @  30/10/2005 22:13:12
   9 / 10
Finalmente un film che merita! Un film così non si può perdere: Ha un ottimo ritmo, non è per niente noioso, i dialoghi sono eccellenti, crea suspance anche senza ricorrere agli "scontati" inseguimenti da film d'azione, e le interpretazioni.... che dire... i nomi parlano da sè, non ci sono aggettivi per descriverli... Un thriller così non si vedeva da tempo!

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Ultima risposta 01/11/2005 10.56.36
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  30/10/2005 12:45:12
   6 / 10
Come thriller effetto tiepido. Come film sulla questione africana dei genocidi è interessante.
Fotografica bellissima e riprese di alta professionalità.
Racconto di grande sensibilità verso i problemi sociali africani con i quali tra l'altro siamo sempre più direttamente coinvolti.
Perché non ha funzionato il thriller? Perchè Pollak ha messo in gioco troppe questioni e persone senza poter quindi approfondire con cura l'aspetto visivo, centrale in un thriller, del gioco tra il gatto e il topo. Il filo narrativo è complicato e difficile da seguire nell'immediato. La sorpresa finale non va a fondo, non stordisce. Lo scorrimento scenico ha intoppi da struttura narrativa schizoide.
Il thriller con sfondi sociali forti non funziona. O si fa un thriller o si fa una storia sui problemi africani. Se si vuole fare entrambi le proprie ambizioni di grande regista vanno ridimensionate alla luce dei risultati.

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Ultima risposta 03/11/2005 13.38.40
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Feedback  @  30/10/2005 10:03:23
   4 / 10
Scusatemi, ma non mi è piaciuto, come non mi sono piaciuti molti altri film del regista (Destini incrociati, Il Socio, ecc.).
Noioso e intriso come altri film di Pollack di sentimentalismi che in genere poco o punto interessano allo spettatore di un film che vorrebbe (?) essere d'azione. Sean Penn poi con le sue solite smorfie di dolore e lacrime alla cipolla, mentre

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E poi, scusatemi, ma...


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Ultima risposta 31/10/2005 11.39.38
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primociak  @  29/10/2005 12:17:57
   9 / 10
Il film "The Interpreter", il nuovo capolavoro cinematografico di Sydney Pollack, che uscirà in tutte le sale cinematografiche il 28 ottobre, narra la vicenda di una interprete alle Nazioni Unite, Silvia Gromme (Nicole kidman), che viene a conoscenza di un piano per eliminare un capo di stato africano in occasione dell'assemblea generale. Deve convincere qualcuno che sta dicendo la verità, e cercare di restare in vita, perchè gli autori del complotto ormai sanno chi è. Incaricato di proteggerla è l'agente segreto Tobias Keller(Sean Penn), che non è sicuro sulla veridicità delle rivelazioni di Silvia. Il passato di quest'ultima comincia ad affiorare e si scopre che è cresciuta in Africa, esattamente nel paese del leader sanguinario, ora in pericolo.
Nonostante la donna appaia sempre più invischiata nella situazione, tra lei e Tobias si stabilisce un legame particolare. Intanto, vengono uccisi i due principali oppositori del leader africano minacciato di morte. Il giorno dell'Assemblea si scoprirà che il dittatore non estraneo al complotto tant'è vero che... Il finale è giusto goderselo al cinema. Buona visione

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Ultima risposta 31/10/2005 11.38.34
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Giulio R C  @  28/10/2005 17:55:52
   5 / 10
Mah, tutto il film è fatto di elicotteri, servizi segreti, terroristi, ma in fondo è un po' insignificante

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Ultima risposta 31/10/2005 10.30.53
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