the jacket (2005)

C'è un genere che piace tanto dire alla gente, thriller psicologico. Soprattutto a chi di cinema ne vede poco e magari dicendo "thriller psicologico" è convinto di dire chissache e avere buoni gusti.
Mi ricordo che in videoteca ogni 5 persone 3 mi chiedevano "voglio un thriller psicologico".
E io che mi arrabattavo per ricercar nella memoria qualche titolo all'uopo calcolando:
1 chi avevo davanti. A volte cercavano un thriller psicologico persone che mi chiedevano lumi su uno snodo narrativo di Fast & Furious.
2 la bellezza del film. Preferirà un film bello ma poco psicologico o discreto ma perfettamente nel target?
3 La produzione recente. Se va bene ne uscivano 3,4 l'anno
4 l'aveva già visto o no? Sono talmente pochi i "thriller psicologici" che in un mese li facevano fuori tutti. Vedendone uno a settimana poi.

Ecco, peccato che all'epoca non avessi visto questo ottimo The Jacket, sarebbe stato il mio salvagente in centinaia di casi sia perchè talmente dentro il target da non poter sortire lamentele, sia perchè così difficile che magari scremavo la clientela da qualche rompi******** che diceva "thriller psicologico" per fare il ganzo con la ragazza a fianco.
Che poi in realtà non è così tanto difficile in sè, soltanto soggetto a più interpretazioni.
Comunque...
Ottimo film,al tempo stesso solidissimo (quale è un film solido? quello a cui è difficile rompere i ******** più di tanto) ma così arzigogolato da lasciarti qualche dubbio sulla propria solidità :)
Il tema dei viaggi nel tempo è trattato in un modo molto affascinante, non c'è che dire.
Lui che ritrova quella bambina diventata ragazza, se ne innamora, e quando capisce che i suoi viaggi non possono salvarlo decide a quel punto di salvare lei.
Quello che è particolare è il trattamento (subito nel 92) che lo aiuta a viaggiare nel tempo, quella camicia di forza e quell'isolamento in una specie di lo****.Non sono riuscito perfettamente a capire cosa in realtà si volesse raggiungere con quella cura e se quei dottori in qualche modo sapessero o prevedessero quei viaggi temporali. Fatto sta che per Jack quella che era una tremenda tortura diventa ben presto un metodo, un modo (condanna che si trasforma in salvezza?) per arrivare ogni volta che vuole da lei, Jackie (una splendida Knightley) , vivere una breve ma intensa storia d'amore, capire meglio quello che gli accadde (o stava accadendo) nel 92 e trovare la chiave giusta per regalare un'esistenza migliore alla ragazza.
Il film mi è sembrato una specie di strana unione tra Memento (la ricerca di qualcosa attraverso il ricordo/ il montaggio parallelo/se vogliamo anche la storia del bimbo curato, simile a quella del signor Jankis) e Shutter Island, visto che entrambi narrano di una cura "particolare" per curare un disturbo psicologico portando il protagonista a una progressiva presa di coscienza.
Ma un lostiano come me non può non richiamare alla memoria Faraday e Charlotte ad esempio.
Ottimo Brody non ancora giallizzato da Argento. Kristofferson, il dottore, è una copia spiccicata di Carlo Cracco con 10 anni in più.
Quello che lascia più di un dubbio nello spettatore è la prima sequenza, che torna poi alla fine, quella morte non morte in guerra. E' solo un espediente narrativo per non farlo condannare in tribunale, un primo assaggio di morte che ha dato a Jack qualche "potere" o una cosa ancora più importante?
Resta il fatto che gli ultimi minuti sono magnifici.
La carezza di lui a lei bambina, lui che morente decide di tornare per l'ultima volta nel lo**** solo per rivedere ancora lei e soprattutto quella magnifica scena, che mi ha letteralmente tolto il fiato,della madre che va dalla figlia e l'accarezza, da pelle d'oca.
No, lui nel futuro non ci sarà, la sua proiezione, in carne ed ossa, è lì per l'ultima volta.
Lei è salva.
E allora si può morir felici.
Tanto morti lo eravamo già.

Davvero molto bello come film!Mi ha tenuto incollato dall'inizio alla fine, anche perchè ha davvero un suo fascino e ti rimane impresso!Sicuramente da vedere!

SPOILER

mamma cheppalle,nonostante la fortissima tentazione di levarlo dopo 10 minuti sono andato avanti a vederlo nella speranza almeno di un degno finale...ma niente,pure quello telefonatissimo...un adrien brody sprecato per un thriller fotocopia di molte altre opere.tutte superiori.

A me è piaciuto, trama non lineare e coinvolgente. Recitato onestamente. Vale la pena vederlo.

devo dare dieci a questo film perchè vorrei alzare la media!!
è un film da vedere, però è un po' triste.. bel finale.. un pò strano..

Inizialmente il film non mi piaceva, non mi diceva niente, come si suol dire senza infamia e sensza lode, poi invece riconsiderando il tutto nn è affatto male.
L'intreccio è magnifico, molto complesso ma assolutamente comprensibile. L'idea è moltobella, originale e particolare, e l'atmosfera claustrofobica avvolge tutto il film coinvolgendo molto lo spettatore. In fine, è anche una critica al modo terribile di trattare i pazienti nei manicomi, e alle terribili sofferenze che gli venivano imposte.

Coinvolgente e drammatico. Spettacolari i vari intrecci che si creano nella storia, tra passato, presente e futuro. Grande Adrien Brody.

SPOILER

ma che schifo!
gli attori se la cavano, ma nel complesso è noioso e insignificante! dopo acerlo viso te lo scordi subito
pessimo veramente da evitare..

Capolavoro ,per amanti dello spazio temporale!

Un film in cui sono ritratti, nel bene e nel male, tutti i sentimenti e le emozioni della vita: terrore, malinconia, tristezza, odio, impotenza ma anche amore, speranza, bontà, felicità, libertà. Bellissimo

Come già qualcun'altro ha commentato qui, effettivamente è difficile fare un film senza riferimenti sul già visto, eppure the jacket l'ho trovato geniale ed emozionante, pure sorpendente, perkè all'inizio sembra quasi ke non debba succedere niente! e quei viaggi della mente...altro ke trip e additivi vari!
Grande il protagonista: da suonatore di piano a viaggiatore dell'inconscio e dei sentimenti...questa si ke è musica!

vedo un sacco di voti positivi
eppure a me sto film pè parso una ****** micidiale
al di la dell'intreccio: trama insignficante, luoghi comuni disgustosi (spiegatemi il senso dela scena dei due che a letto), titolo inutile
americanata da 3 scarso

Quello che non ti aspetti :
-Indagine sulla propria morte
-Un altro modo di essere angelo
-Come innammorarsi in maniera diversa
-Accettare la propria morte certi di far ri-nascere le vite altrui

Film molto bello, finalmente diverso, originale.
E' vero che si rifà anche ad altri film, vedi il ..."ritorno al futuro", oppure i trattamenti sulla mente di "se mi lasci ti cancello", oppure ancora il tributo a "qualcuno volò sul nido del cu****" (la scena della terapia di gruppo con la commissione ospedaliera) o ancora l'indagine sulla propria morte di "Gosth" ed infine il "butterfly effect".
Certo fare un film senza che questo abbia riferimenti ad altri ormai è quasi impossibile.ma se lo prendiamo come un prodotto a sè (e ciò si dovrebbe fare per qualsiasi film) questo è certamente un film che vale la pena di vederlo.
Il finale poi a me ha anche commosso.......

Comincio a sospettatre che sia una moda questa del "back to the future"
ma soprattutto quella dei film che ricordano altri 3000 film.
E qui devo dire che siamo in piena fase themachinistbutterflyeffectdonniedarkoritornoalfutro(non me ne abbiate se ho dimenticato qualcosa...)e perche' no anche il giorno della marmotta/ricomincio da capo con quel simpaticone di Bill Murray!

Trama:
Abbiamo a che fare con un tipo che ha subito due colpi d'arma da fuoco in testa ma il fato vuole che sia piu' lucido di tante persone che conosco.
Nonostante cio' il nostro protagonista "figo" viene rinchiuso in manicomio
e dopo aver indossato la sua bella camicia di forza coi baffi e dopo esser stato introdotto nel fantastico"fornetto"(si proprio quello dove mettono le salme in attesa di degna sepoltura!)parte per i suoi bei viaggi astrali e spaziotemporali e si va a cambiare la storia un po' a suo piacimento...hai capito sto fornetto?!?
Come se io buttandomi nel ces.so,a mo' di trainspotting,riuscissi ad evitare di perdere l'autobus come e' accaduto stamane
E non solo.
Infatti mi rimorchio pure una stragnocca nel modo piu' prevedibile e scontato del piu' trito e ritrito film di basse pretese con tanto di lieto fine dei lieto fine...

La parte del matto di Adrien Brody non colpisce granche'
e' molto piu' credibile e sconvolgentemente bravo in the Village se e' per questo...
Poi sta paraculata del titolo...the jacket,la camicia di forza...
mi sembra un po' un pretesto,una scusa,una promessa non mantenuta.
La soluzione dell'intreccio,poi,non e' comunque all'altezza delle mie aspettative
di cosi' curioso non c'e' proprio nulla e le pochissime e deludentissime parti all'interno del manicomio sono proprio sciape.Qualcuno volo'..e' tutt'altra camicia tanto per dirne una...
Insomma tutta sta storia del "giaccone" mi sembra un pretesto un po' scemotto di ricamare sopra una trama gia' vista e stravista e pure un po' scontata senza,poi,saper e voler arrivare da nessuna parte.
Voto basso,voto veramente basso stavolta...

grandissimo film,molto ben girato e con un finale che fa lacrimare.
grande recitazione di tutti gli attori.
andate a vederlo!

un thriller dai risvolti sovrannaturali...davvero coinvolgente, molto bella la fotografia che ricorda alcuni film di David Lynch. Un film di forte impatto visivo, con uno stile a tratti convulso e psichedelico. Adrien Brody eccezionale nel ruolo del personaggio tormentato...

Fotograficamente concordo che e' notevole, il sound desin pazzesco, degnino del miglior Lynch, ottimi gli attori, ottima la prima parte della sceneggiatura... ma poi si risolve il tutto nella pi'u facile via possibile.. mi aspettavo pi'u complicazioni, qualcosa alla "Jacob's dream" (credo fosse il titolo vero di Allucinazione Perversa, di Adrian Lenn, o come cavolo si scrive...)
Comunque il tempo passa bene e si esce dalla sala contenti

Ho visto questo film qualche settimana fa in USA.
Non mi ha fatto una grande impressione. La storiella e' carina, ma fine a se stessa. Il colpo di grazia pero' lo da lei che, e' vero che e' proprio 'na gran topona, ma non sa recitare, non sa parlare (ed io l'ho sentita non doppiata!), non sa manco ridere (c'ha 'na risata de plastica!).
Boh... se non avete di meglio da fare....