the life of david gale (2003)

male male male. Credo che la prerogativa di un thriller sia quella di creare suspense con una trama intricata, scene di azione e una raffinata grana psicologica. Bene questo film offre poco di tutto ciò.
Già dalla sola visione del trailer, quindi prima di iniziare a vedere il film, avevo intuito esattamente dove a trama sarebbe andata a parare e purtroppo non c'è stato un singolo sussulto a riguardo della trama. Di scene ad alta tensione non ve ne è traccia, visto anche che, complice la recitazione irritante della WInslet, si fa fatica ad empatizzare con lei e la sua spalla.
Anche il tema sociale che fa da sfondo è secondo me impostato male, e tutte quelle citazioni pseudointellettuali da due soldi non fanno altro che rendere più irritanti e meno profondi i personaggi.

SPOILER

Il voto è per un finale che vanifica l'intero tentativo compiuto dal regista con tutto l'impianto del film. Si può applaudire alla maestria con la quale il cineasta mescola la causa sociale con il thriller ma alla fine viene da dire .. Mi stai prendendo in giro?

Come thriller è piuttosto classico. Lasciamo perdere la volontà di condannare la pena di morte. Essa è ingiusta per principio, non per innocenza o colpevolezza, messaggio che vuole invece far passare il film. Inoltre il modo in cui Kate Winslet cerca e riesce a rendersi conto del

SPOILER, è piuttosto grezzo e non credibile. Per chiudere: ancora con il personaggio-spalla tontolone e maldestro? Mah! A mio avviso una pellicola che toppa su più fronti.

dopo un ora ho spento la tv..... che film del caxxo

Deludente, l'ho guardato perche' mi era stato consigliato caldamente. Ho aspettato fino alla fine del film, pensavo succedesse qualcosa di grande, che avrebbe completamente cambiato il film, o almeno il mio modo di averlo visto, ma quel qualcosa non e' mai successo. La drammaticita' e' completamente annientata dall'intento di rendere il film complicato ed originale. Alcune scene mi hanno fatto ridere dal tanto ridicole, e a stento credevo ai miei occhi. Capisco il volenteroso intento di voler fare un film sulla pena di morte, e' molto nobile, ma molte delle scene di questo film sono ridicole. Mi e' dispiaciuto anche per Kevin Spacey e Kate Winslet, che in altri film si erano dimostrati degni dei loro oscar, mentre in questo purtroppo ricattati da una sceneggiatura un po' stretta hanno dovuto rientrare in personaggi forse un po' troppo scomodi ed irreali.

SPOILER

classico film ruffiano.

Film di questo genere proprio non mi piacciono! Un finale che è troppo assurdo per essere vero, tutto questo indipendentemente dal giudizio che una persona può avere riguardo alla pena di morte.

Un film pieno di buonismi. Non si può dare un voto che non sia un attimo politico a questo film. Attori si bravi, ma che tristezza che certa gente lodi questo film, poi ci si chiede perchè sta andando tutto a rotoli..
Vabbe

può anke essere 1 bel film ma la tematica e il modo in cui viene trattata suscita solo sdegno. w la pena di morte, abbasso il buonismo ke ci sta distruggendo tutti.

alla fine diventa il solito thrillerino

Questofilm è vuoto coome la promessa di un marinaio

Una vera sciocchezza

Da Berlino, dove era in concorso, The Life of David Gale è stato presentato come un film di forte impegno contro la barbarie della pena di morte. In realtà si tratta di un thriller, costruito tenendo ben presenti le esigenze commerciali e in cui, via via che l'indagine va avanti, la fiction prende il sopravvento sulla "tesi" e l'intreccio si fa sempre più macchinoso, con scarso rispetto per la verosimiglianza e la legge delle probabilità. Il soggetto ricorda piuttosto da vicino quello di un film del 1956, "L'alibi era perfetto", uno tra i noir americani meno noti di Fritz Lang: ma laddove Lang componeva con geometrica lucidità e rigore morale la sua arringa contro la pena di morte (limitandosi a un'unica sorpresa finale), Alan Parker si dà da fare per stupirci con colpi di scena, rimescolamenti di carte e "rivelazioni" che non sorprenderebbeno neppure il più ingenuo degli spettatori.

Da oscar un *****

Hei fulmine tu sì che sei un giusto, anch'io volevo Swarzenegger nella parte di David Gale, così avrebbe distrutto la prigione.

Son d'accordo con roby quando dice che è da fasci prendersela con i beoni ai quali è piaciuto il film.
Dal canto mio ho trovato il fil patetico, senza quei lampi di genio"parkeriani" che si trovano in altri suoi film. Questo era fatto ad uso bottegnino solamente. Non venitemi nemmeno a parlare di profondità e problematicità. Il tema lo è il film no.

Le vie di mezzo non servono ad educare le masse.

Mediocre e supponente. Non male Spacey, pessima (come al solito la Winslet). Il voto va anche ai geni che dicono sia un bel film

Mi dispiace vedere quanta gente crede ai ragionamenti preconfezionati che questo film propone. Il film non mi è piaciuto poichè sa di già visto ed è tutto incentrato sulla scena finale. Mi pento di avere speso dei soldi per vedere questo film. Non fate il mio stesso errore. Oppure fatele se, come hanno fatto giustamente notare in molti, siete beceri borghesi

Il film è un frullato di scene patinate, suspance, luci ed ombre nel classico stile hollywoodiano dell'ultimo quinquennio. Sembra èpiù la puntata pilota di una serie di telefilm. Ma la cosa più odiosa è che è rivolto a gente benpensante che atà comoda nella calda casetta a quardare passaparola e poi di tanto in tanto si tinge di impegnoe cririca sociale e pretende di aver capito tutto grazie ad un filmucci che andrà a finanziare il giro colossale di soldi di Hollywood. Il mio voto è tutto per voi

Che tristezza mi suscita la gente che crede di vedere un film profondo quando altro non è che mediocre fiction.

Grazie a parker per aver sfornato questo gran film che con un avvincente thriller ci riesce anche a spiegare lae problematiche della pena di morte....ma vada via el ciap. che sciocchezza di film prevedibile ad uso e consumo di borghesucci che vogliono passare la classica serata in cui ritrovare il loro lato di critica sociale. Un film di medio-basso livello che merita comunque uno 0 per tutte le persone che vedono oltre il proprio naso solo una volta l'anno.

Una ciofeca. in particolare odio le persone che dicono che un attore è bravo a recitare solo perchè ha vinto due oscar. Pensate con la vostra testa non con quella delle majiors.....
Per il resto un fil mediocre acui(come dice holden) do uno zero in virtù delle persone che lo vedono e se ne compiacciono

Sono anch'io sconcertata da che cosa piace alla gente. In questo sito quasi tutti i film hanno voti alti, e alcuni sono solo schifezze commerciali. Mi associo a Holden e assegno il voto più basso non al film (che è comunque mediocre) ma agli allocchi che lo osannano

Sono d'accordo con holden e con la sua prosa tagliente. Questo fil è per mediocri

Tralasciando il fatto che su questo film sono stati espressi giudizi molto estremi su cui non mi trovo d'accordo, direi che non è granchè ma non è neppure così inguardabile. Il fatto è che personalmente mi aspettavo un film "impegnato" sulla pena di morte (a prescindere che uno sia a favore o contro) e invece alla fine le riflessioni su questo argomento sono ben poche e il film si riduce più che altro a un thriller mediocre.

Ho guardato all'interno di questo sito e ho notato che quasi tutti i film hanno voti alti.
Le cose sono due: o la cinematografia non fa che sfornare capolavori oppure la gente si accontenta di poco. Il punto è che in siti come questi in cui tutti possono dire la loro la qualità dei giudizi va inevitabilmente a rispecchiare la media sociale.
La filmografia USA è fatta ad uno scopo principale: guadagnare. Per far ciò è necessario sfornare prodotti che attirino il maggior numero di persone, di conseguenza si hanno films che giocoforza ricalcano schemi che statisticamente piacciono alle masse. Questo fa scendere giocoforza a compromessi registi sceneggiatori e compagnia bella, dando corso ad opere che hanno come motivo guida la popolarità: valori medi. Il film in questione è lo stereotipo di quanto fin quì detto, parla di un tema molto scottante ( pena di morte) che richiama l'attenzione, ma allo stesso tempo rassicura la gente che se ne parlerà in maniera avvincente, patinando il tutto con un triller che cattura l'attenzione. E' invero la classica suspence a farti stare seduto, con l'illusione che il tuo cervello si sia risvegliato in quanto il tema trattato è in se profondo, così quando si esce dal cinema si è soddisfatti perchè il film aveva il colpo di scena e allo stesso tempo ci si sente paladini di una giusta causa. Ragazzi, vi assicuro, siete rimasti impigliati in gioche di potere economico e non in una questione sociale: lil marketing del cinema di Hollywood ci va a nozze con voi, perchè è facile strumentalizzare una giusta causa per far sentire le masse di colpo sveglie, profonde e reazionarie. Ma questo non è un risveglio è solo un colpo di scena.
Venendo al film io sono d'accordo con chi ha dato un voto medio-basso, in considerazione dello scarsissimo livello generale del cinema: questo film è mediocre nulla di più, ma è certo meglio di molti altri.
Io ho tuttavia deciso di assegnare il voto peggiore, ma più che al film lo assegno a quelli che si svegliano in occasione di questi film e pretendono di essere persono riflessive: a voi tutto il mio biasimo

Mi associo con chi reputa tale film niente di più che un triller mediocre e forzato coperto da una storia pretestuosamente profonda. Sono d'accordo anch'io che se un film affronta un argomento di gran respiro non per questo è automaticamente un film di gran fattura( già Dead man walking era meglio

Questo film affronta un tema molto spinoso, con profili contrastanti, ma lo fa all'americana: in maniera mediocre. La trama è stiracchiata, trascinata, forzata, nonè in grado di approfondire il tema e allora tenta di risollevarlo con il classico colpo a sorpresa finale, ma anche questo risulta essere improbabile. Un film buono per i pensatori della domenica.
Un consiglio infine a chi gli ha dato un voto alto: un film che affronta un tema così profondo non può mirare a colpire lo spettatore per il finale ad effetto, non può essere puntato sulla tensione di sapere chi aveva ucciso la donna, dovrebbe smuovere le coscienze per più di qualche ora, e soprattutto, cari i miei genietti, un film parla di un argomento importante non per questo diventa utomaticamente un gran film: spendete i soldi in un libro di Kafka in vece che per stà pretestuosa banalità.. meditate gente.
In conclusione: un thriller mediocre mascherato da film impegnato.