the lobster regia di Yorgos Lanthimos Francia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda 2015
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the lobster (2015)

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locandina del film THE LOBSTER

Titolo Originale: THE LOBSTER

RegiaYorgos Lanthimos

InterpretiColin Farrell, Rachel Weisz, Léa Seydoux, John C. Reilly, Ben Whishaw, Olivia Colman, Ashley Jensen, Jessica Barden, Ariane Labed, Angeliki Papoulia, Michael Smiley, Rosanna Hoult

Durata: h 1.58
NazionalitàFrancia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda 2015
Generecommedia
Al cinema nell'Ottobre 2015

•  Altri film di Yorgos Lanthimos

Trama del film The lobster

The Lobster è una storia d'amore ambientata in un futuro prossimo, dove i Single, secondo quanto stabiliscono le regole della Città, vengono arrestati e trasferiti nell'Hotel, dove sono obbligati a trovarsi un partner entro 45 giorni. Se falliscono vengono trasformati in un animale a loro scelta e liberati nei Boschi. Un uomo disperato fugge dall'Hotel e va nei Boschi, dove vivono i Solitari; lì s'innamorerà, trasgredendo alle regole.

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Voto Visitatori:   6,94 / 10 (70 voti)6,94Grafico
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Voti e commenti su The lobster, 70 opinioni inserite

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biosman2010  @  31/01/2024 20:31:14
   9½ / 10
Riflessioni a non finire per questo incredibile film, e quasi sempre negative, uno sguardo nel profondo dell'essere umano e della società.
Ad esempio, la vera libertà, libero arbitrio, non esisteva, tra lo stare in albergo o essere nei boschi..
Se la storia richiama ad una realtà distopica è perchè è solo diversa rispetto alla realtà che viviamo, ma non è detto che non potrebbe essere possibile.. un esempio lampante è ciò che è accaduto nel periodo covid, dove eravamo inseguiti e puniti solo per essere usciti fuori di casa a prendere una boccata d'aria, tanto per parlare di una di tante assurdità inconcepibili..e non eravamo in un film.. la chiamavano nuova normalità.. no! era distopia totale, e questo significa che lo siamo sempre e lo saremo sempre di più..

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  15/01/2024 11:19:21
   7½ / 10
Ennesimo film di Lantimos un'originalità sconfinata: l'idea di un mondo distopico in cui da un lato è vietato essere single, e dall'altro è vietato accoppiarsi, in una dicotomia estremista e dittatoriale che non conosce sfumature. Scrittura magistrale, forse un filo indietro rispetto agli altri film di Lantimos dal punto di vista puramente cinematografico,am questo è puro gusto personale. Non vedo l'ora di vedere sempre più film di quello che, a mio parere, è il più grande autore contemporaneo.

mauro84  @  06/10/2022 22:06:59
   8 / 10
Stasera mi sono recuperato questa Opera, discopica, grottesca, questa visione sull'amore glaciale, dove regna l'instinto animale.. Trama mi ha convinto dal primo momento, la parte centrale e sto finale che lascia ampie vedute offre una ulteriore visione malata quanto pazzesca di tutto!
Ci sono state parti dove si sorride, altri si apprezza quasi la violenza, e in altri ancora è lo stesso tono della commedia "nera" che prende il sopravvento.

Colin Farrell: Una gran prova la sua, attore di primo livello! Scrive l'inizio e la Fine.
Rachel Weisz: Una garanzia la sua presenza, il suo fascino, la sua prova che esce soltanto nella seconda parte della pellicola
Lea Seydoux: Esaltante in bellezza, fascino, qua fredda e glaciale. Convincente !!

Il regista dirige e scrive un altro suo piccolo capolavoro, difficile far di meglio, questo amore "animale" discopico, allarga le nostri menti e ci fa davvero riflettere su tutto! Location semplici ma che rimangono impresse. Piace la colonna sonora, la cura della stessa fotografia e delle varie scenografie.. Questa è la sua Opera, di un azzardo pazzesco, voleva raccontare l"Amore" come lo vede lui!
Inchiniamoci a sto regista di nuovo !!

Uno dei migliori film dell'annata 2015, di questo Festival di Cannes !! Chapou !!

BigHatLogan91  @  04/09/2022 14:25:33
   7½ / 10
Interessante distopia. Il potere dell'amore supera ogni convenzione imposta dalla società.

Light-Alex  @  02/07/2022 10:37:23
   7 / 10
Film strano, distopico pessimista, in cui un futuro immaginario i single vengono isolati in degli appositi complessi dove hanno 45 giorni di tempo per trovare un compagno, pena la trasformazione in un animale.

Un plot particolare, surreale ed estraniante, come molte scene del film, ma che risulta interessante e lascia qualche spunto di riflessione.

Nella distopia di Lanthimos, la società sembra spaccata in due tra gli allineati al sistema, che esaltano la coppia come unica possibilità di stare al mondo, e i "solitari" che invece esaltano la vita da soli, in maniera cinica e egoistica. I due opposti sembrano delle religioni, tanto da arrivare a pesanti punizioni mentali e fisiche per coloro che tentano di cambiare strada.
Ecco, ciò che si sente di più nella distopia narrata è l'assenza di fluidità, il totale irrigidimento nelle due posizioni senza vedere che in qualche modo si potrebbe anche passare da uno stato all'altro senza vedere questo passaggio necessariamente come il male.

Qui secondo me sta l'analogia con la nostra società che Lanthimos ha voluto fare. Siamo in effetti, come essere umani, sempre in bilico tra i due stati, l'essere single, libero ma sempre suscettibile al prossimo palpito d'amore, e l'essere in coppia, dove in qualche modo siamo completati ma dobbiamo rinnegare un pezzo di noi stessi. Questo perenne oscillare dell'animo umano è stato intelligentemente colto dal regista con questa sceneggiatura originale (candidata tra l'altro agli oscar).

antoeboli  @  18/07/2020 14:13:58
   8 / 10
Dopo Kynodontas è diventato il mio film preferito del regista greco.
Certamente uno dei suoi lavori piu' impegnativi: creare un futuro distopico dove le classiche regole di vita quotidiana vengono riscritte.
Grande prova registica e fotografica ,con una qualità visiva magnifica, inquadratura dopo l altra,e una prova di Farrell eccezionale,seppur non è uno di quei ruoli esagerati,tramite i suoi dialoghi e i suoi sguardi fa trasmette le sue emozioni interiori.
Dialoghi e situazioni malate come vuole quella di un futuro strano e che nessuno vorrebbe ci fosse mai,anche se a livello di sceneggiature il film manca alcune cose che vengono solo in parte citate.
E secondo me va leggermente a perdere di qualità nella sua seconda parte,pur restando fedele al suo contesto.

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Goldust  @  15/05/2020 12:29:52
   7½ / 10
Ci sono dei film, anche se imperfetti, che a fine visione ti lasciano addosso qualcosa, come delle scorie emozionali che fanno fatica ad essere smaltite. E' il caso di questo film di Lanthimos, tutt'altro che empatico e tutt'altro che travolgente ma dotato di un fascino perverso e di un'inquietudine di fondo che si fanno sentire nell'animo dello spettatore. Si può discutere sulle svolte narrative che decide di prendere dopo l'ottima prima parte, su qualche passaggio oscuro della trama, sul finale

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ma è innegabile la forza attrattiva che la pellicola riesce a generare mettendo in immagini un futuro distopico così singolare ed allo stesso tempo disturbante. Cast perfetto così come l'effetto delle poche musiche presenti ( ripetitive e dirompenti così da infondere agli eventi un più marcato senso di angoscia ).

Paula Schultz  @  14/04/2020 15:53:22
   8 / 10
Uno dei film più angoscianti che io abbia mai visto.
Questa angoscia che permea l'intera pellicola è davvero ben costruita dal punto di vista registico, tenendo così sempre elevata l'attenzione dello spettatore.
Alcuni potrebbero dire che sia un film pretenzioso per il suo eccessivo pessimismo nell'analisi della società contemporanea. Tuttavia, quello che il film fa veramente, non è porre una critica, ma avanzare delle questioni, dei punti di riflessione e lo fa rendendo più meccanici, e quindi senza possibili sfumature, i rapporti sociali fra individui, in particolare quelli propri delle relazioni amorose. Questi rapporti risultano dunque forzati, quasi ridicoli, grotteschi e privi di sentimento. Inoltre, a questo aspetto che è già di per sé una buona base di partenza, si aggiungono l'eleganza della rappresentazione, i toni cupi e trovate registiche degne di nota.
Nonostante la sceneggiatura a livello macroscopico risenta leggermente di questo clima quasi visionario, avendo infatti un inizio in medias res e un finale aperto, ha degli spunti davvero molto interessanti e in alcuni casi ben sviluppati.

Assolutamente consigliato.

Chemako  @  28/12/2019 07:04:26
   7 / 10
Film strano è triste...un mondo popolato da folli...e con un finale ancora più strano..

krystian  @  05/09/2019 09:45:11
   7 / 10
Davvero bizzarro, inaspettato e originale, soprattutto nella prima parte poi, quando il protagonista inizia ad andare nei boschi, perde diventando un po' noiosetto e meno interessante…avrei preferito uno sviluppo finale diverso…comunque ammiro l'originalità e la genialità di Yorgos Lanthimos.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  04/07/2019 11:23:48
   8 / 10
Mi è piaciuto molto.
Angosciante, glaciale, violento.
Un film difficile, un'ottima messa in scena.
Bravi gli attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  29/10/2018 19:05:32
   7 / 10
Una pellicola cinica, dura e a tratti geniale che mette in mostra un futuro surreale e nichilista. Peccato che ad una prima parte impeccabile si contrapponga una seconda davvero pesante se non soporifera con l'attenzione dello spettatore che va inevitabilmente a scemare.
La metafora sui preconcetti della società è desolante ma tanto vera da pesare come un macigno.

aldopalmisano  @  27/11/2017 09:53:53
   8 / 10
"Perfino Wittgenstein, che è il più grande filosofo del Novecento, l'unica cosa che voleva era fare l'amore" Roberto Bolano

EddieVedder70  @  17/09/2017 21:28:48
   7½ / 10
Lanthimos mi aveva davvero stupito e un po' shockato con il "terribile" Doogtooh, ora con un cast hollywoodiano e un tema altrettanto rivoluzionario, mette in scena una realtà distopica che, nella sua follia, ha più punti di riflessione. Film molto particolare, un trip pieno di situazioni da citare, talvolta drammatiche, altre oscene, altre grottesche, altre ancora divertenti, il tutto con misura ed equilibrio. Immergersi in "Lobster" è semplice e la bravura del regista greco si svela nella naturalità con la quale accompagna protagonisti e spettatori nella follia della sceneggiatura.
Film sconsigliato a chi cerca riferimenti e canovacci classici, consigliato a chi ama l'originalità estrema.

yeah1980  @  04/07/2017 10:27:54
   6 / 10
Bah...
Questo genere di film mi lascia sempre l'amaro in bocca, per quanto impeccabile tecnicamente non lo rivedrei mai.

ValeGo  @  05/03/2017 21:49:52
   7½ / 10
Intrigante e angosciante. The lobster riesce a farti restare con il fiato sospeso dall'inizio alla fine. Davvero ben fatto. Perfino Colin Farrell, attore monoespressivo per eccellenza, in questo film è perfetto nella sua totale apatia.

IrishRay  @  03/01/2017 13:08:07
   7 / 10
La prima parte mi ha veramente stupito in positivo, in qualsiasi aspetto (regia, fotografia, sceneggiatura, attori), scivola che è un piacere, con certe scene destinate a farsi ricordare


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mentre la seconda parte, come detto da tanti, tende ad annoiare, rallenta molto col rischio di diventare pesante.

Colin Farrell offre un'ottima prova.

topsecret  @  22/12/2016 14:28:28
   6½ / 10
THE LOBSTER è ben lontano dall'essere una commedia visti i toni drammatici che la caratterizza, ma va beh....non è questa la cosa importante da sottolineare.
Il film di Lanthimos vanta un cast di tutto rispetto, autore di performances credibili e di un certo effetto, la sceneggiatura è ricca di metafore e critica sociale, risulta interessante ma anche dispersiva per quello che riguarda il suo contorno, quei dettagli che a volte appaiono superficiali e poco curati ma che non inficiano comunque l'esito positivo.
Apprezzabile, godibile, ma forse non totalmente appagante per come si sviluppa, THE LOBSTER ha dalla sua parte un impianto visivo ed emozionale discreto che non fatica a coinvolgere chi guarda, nonostante quelle mancanze accennate.
Finale spiazzante, nel complesso merita una visione e un voto positivo.

ferzbox  @  17/11/2016 19:23:15
   6½ / 10
Yorgos Lanthimos è un regista molto particolare; avevo già visto "Dogtooth" diretto da lui(film che confesso ho apprezzato di più), ed anche in quel caso erano presenti tutta una serie di metafore legate alla società, al concetto della famiglia e alle regole imposte dal sistema, ma mentre su "Dogtooth" lo spettatore veniva travolto dagli eventi assurdi e bizzarri(anche per la maggior voglia di osare), su questo "The Lobster" ho faticato non poco a seguire alcune parti, molto soporifere e poco incisive per quanto riguarda il coinvolgimento.
La pappardella è sempre la stessa, Lanthimos immagina un mondo futuristico dove il rapporto di coppia(etero o non) è considerato un obbligo legale, ipotizzando per assurdo una società intollerante alle persone single, costrette a dover trovare obbligatoriamente un partner entro un certo tot di tempo prima di essere trasformati in "animali"?!?!......
In realtà è sempre un gioco metaforico, dove di fondo è molto presente una critica alle alienazioni imposte dalle regole della società; non a caso tutta la seconda parte del film si concentra sulla parte più istintiva dell'uomo, dove chi rifiutava tali oneri decideva di isolarsi e vivere in mezzo alla natura e lontano dai suoi simili(salvo per chi decideva di vivere come lui)....tuttavia la critica è continua e costante, sottolineando il danno che può recare qualunque tipo di estremismo, molto presente SUL SERIO anche nel mondo che viviamo.....l'unica differenza è che il nostro mondo, quello reale, è molto più subdolo, infame, e ci nasconde alcuni meccanismi che in realtà esistono e che questo film mostra palesemente con una punta di cinismo e autocritica...
Tuttavia l'ho trovato un lavoro delle volte troppo pretenzioso, anche un pò noioso a dir la verità.....sinceramente avrei cercato di asciugarlo un pò eliminando una ventina di minuti....l'ha tirata troppo per le lunghe con il messaggio, e in questo caso non necessitava secondo me....alle lunghe potrebbe stancare.....come è successo a me.....

Nic90  @  03/11/2016 21:53:34
   6½ / 10
Divertente proprio no!
Grottesco,insolito e anche per certi versi crudele,resta un prodotto fresco e coraggioso (anche se molto improbabile) e nella prima parte mi ha preso proprio tanto,poi nella parte centrale,a seguito del suo passaggio nel bosco,il film perde un po',diventando leggermente prevedibile.
Finale aperto (troppo).
Una guardata on guasta.

ZanoDenis  @  01/11/2016 17:18:28
   8½ / 10
Filmone assoluto, tra i migliori degli ultimi anni e a mio parere la prova più matura di Colin Farrell, gia dal soggetto si capisce perfettamente che siamo di fronte ad un film geniale, una critica amarissima alla società contemporanea, alle influenze, all'estrema ricerca di felicità in altre persone, la prima parte è straordinaria, oltre che con quella amara ironia di fondo, da quella sensazione di totalitarismo psicologico che la società inconsciamente ci trasmette, difficilmente troviamo una rappresentazione così efficace del lavoro sul lavaggio della mente, straordinario, la soglia è rappresentata iconicamente dalla fuga del protagonista, che va a rifugiarsi nella natura, da quelli considerati ribelli, diversi o selvaggi, qui altra critica potentissima agli schieramenti, in un modo o nell'altro, l'uomo non è mai libero, sociologicamente devastante.
Se narrativamente è eccelso, si conferma anche tecnicamente un grande film, basti vedere come è girato, tutti gli attori danno una sensazione di freddo distacco, terribile indifferenza, una sorta di rassegnazione che può essere benissimo considerata emblematica dell'uomo moderno ed una totale perdita di empatia. Fotografia freddissima, raggelante, i colori freddi dominano, regia selettiva, quasi minimalista, perfetta.
Film enorme.

Luca95  @  30/10/2016 00:29:30
   7½ / 10
Sicuramente un film di buona fattura, fatto da chi sa fare cinema. La metafora è interessante, ma poi credo che il film si perda del tutto. Lo spunto iniziale non è sfruttato al pieno delle sue possibilità e inoltre ho trovato il tipo di futuro distopico (che, ok, è metaforico e in quanto tale non viene considerato come un possibile futuro dal creatore) un po' datato, da anni '60. Mi ha ricordato come messa in scena il futuro distopico di Fahrenheit 451 (Truffaut).
Ciò detto nella seconda parte anche noiosetto per me, ma è questione di apprezzamento di questo tipo di stile: continui monologhi, musica ed epicità secondo me gratuita.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/09/2016 13:00:17
   7½ / 10
Un film surreale che offre un futuro distopico dove sparisce ogni forma di affetto. Da qui spiegata la freddezza, a volte eccessiva, dei protagonisti della storia.
La prima parte del film, quella che si svolge all'interno dell'albergo, è fenomenale. Gli esempi di vita da single o da coppia, le punizioni o la caccia nei boschi restano dei momenti grotteschi di alto livello.
Quando si esce dall'albergo il film comincia a scricchiolare, la "nuova" storia d'amore stanca ulteriormente e si rischia di esagerare.
Sceneggiatura super.

Cianopanza  @  05/09/2016 13:28:24
   7 / 10
Thorondir  @  26/08/2016 01:46:42
   8½ / 10
The lobster è un film sulla società odierna: quella che ti etichetta come "sfigato" se non stai con qualcuno, quella che ormai vive di virtualità, di vite ghettizzate e sempre identiche, di immagine, di preconcetti. E un film così, che fa pensare e riflettere, nel 2015, è decisamente un film coraggioso e fuori moda. Qualche eccessività stilistica nel ricercare una vena "indie" a tratti forzata, ma The lobster è un film che non si dimentica facilmente.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/08/2016 01.47.16
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fabio57  @  22/07/2016 10:55:55
   6½ / 10
Curiosissimo questo film di fantascienza, che sarebbe eufemistico definire surreale. L'idea di doversi trasformare in animali, se si resta senza partner, anche se originale , mi sembra ancorché eccessiva, se non addirittura ridicola. Il futuro distopico immaginato è Orwelliano, ma non ha l'impeto rivoluzionario dei lavori del brillante scrittore e attivista britannico.

Mildhouse  @  21/07/2016 16:11:05
   8 / 10
Surreale, audace ed avvincente soprattutto durante la prima parte.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  14/07/2016 00:44:50
   7 / 10
Premio l'originalità e l'ottima regia. Noiosetto però

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  14/06/2016 21:14:51
   8 / 10
Una critica velenosa alla nostra società e all'individuo stesso, che non si salva in nessun modo dalle sue costruzioni e dal suo vuoto. Nella sua assurda rappresentazione di questo mondo, regala momenti molto divertenti (anche se sempre molto amari) ed altri estremamente dolorosi. Si perde forse un po'verso la fine (ma non nel finale) e nell'esagerato intrico della trama come metafora.

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The BluBus  @  08/06/2016 19:33:34
   7 / 10
Idea geniale, si perde un po nella seconda parte ma resta un buon prodotto.

Junipher  @  15/05/2016 11:31:07
   6 / 10
Tanti buoni spunti di riflessione sulle dinamiche sociali e relazionali tendono a disperdersi in pretenziose velleità artistiche ed allegoriche, aggravate da una dilatazione degli eventi a dir poco soporifera...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  24/04/2016 21:33:36
   7½ / 10
"Considera l'aragosta"

eruyomè  @  06/04/2016 18:51:04
   9 / 10
Cruda, crudele e intelligentissima allegoria della nostra società. Di quella odierna, mica di quella futuribile.
Il trionfo del conformismo, dell'omologazione, della perdita totale della capacità di provare sentimenti di empatia verso il prossimo, dell'acquiescenza totale e incondizionata al Potere e alle sue logiche perverse e cieche. Non c'è speranza, né possibilità alcuna di ribellione, di cui non si ha consapevolezza, ma anche cercandola inconsciamente, a tentoni, il buio è totale. Non si è più capaci, si è venduta a buon mercato quella possibilità di autonomia intellettiva e di coscienza, e non c'è modo di recuperarla, troppo in profondità ha messo radici nell'animo l'attitudine alla rassegnazione e all'asservimento.

Il finale commuove, ma nulla risolve, il pessimismo è totale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  03/04/2016 19:18:15
   6½ / 10
Mix di fantasy ditopico,dramma e commedia nella prima parte,per un prodotto che parte benissimo con trama molto originale ,ma si perde in un ipotetico secondo tempo piuttosto fiacco e molto criptico.
Molto bene Farrel mai visto così fuori forma per interpretare un personaggio,bene anche la Weisz e una Seydoux molto cinica.
peccato appunto perchè nell'ultima mezz'ora la questione andrebbe spiegata un pò meglio .

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1 risposta al commento
Ultima risposta 14/06/2016 21.06.22
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Alex22g  @  26/03/2016 18:02:16
   10 / 10
Per me un grandissimo film . Grottesco e straniante ma al contempo ben strutturato e che porta a riflettere. Cast in ottima forma con un Pharrell che ultimamente colleziona ruoli sempre più di spessore. Atmosfera che rimane impressa e musiche perfettamente contestualizzate. Sinceramente non è un film per tutti, ma chi apprezza la verve fantasy che so , di un "Terry Gylliam" , di certo apprezzerà il film, che come fantasy a livello visivo è molto meno evidente , ma come concetti ci va molto vicino. Promosso

Tangolino  @  13/03/2016 23:09:39
   7 / 10
Ottima la costruzione del mondo distopico/grottesco. Buoni spunti per una riflessione sui ruoli nella società e nelle relazioni, ma a mio avviso il regista non affonda il colpo: il classico pugno dello stomaco che ti fa pensare "ma, cavolo, quelli siamo noi" (con le dovute proporzioni) non arriva.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  02/03/2016 19:03:39
   7 / 10
Lanthimos sforna un lavoro dei suoi. Se la realtà odierna esalta la coppia, il mondo distopico del film la impone. Pellicola particolare e intensa.

Oskarsson88  @  01/03/2016 13:34:52
   8 / 10
In una societa' distopica dove l'accoppiamento (nel senso di essere una coppia) e' pressoche' obbligatorio, si sviluppa una bizzarra storia tra una bella scenografia e scene grottesche. Piacevole, soprattutto nella prima parte (incentrata sull'hotel), mentre nella seconda ho fatto un po' piu di fatica a seguirlo (i Loners nel bosco). Molto consigliato!

bacci88  @  01/03/2016 04:00:57
   9½ / 10
Film che mi ha vivamente impressionato, e lo consiglio vivamente. La società distopica e allegorica creata in questa storia è allucinante, la prima metà del film stordisce per come ti catapulta dentro a questo mondo regolato in modo folle da persone folli e la seconda parte è capace di commuovere profondamente. Raramente ricordo un film di una potenza del genere, scritto e girato benissimo con delle scene indimenticabili (una per tutte la caccia nel bosco che diventa come una danza, con quella musica di sottofondo e il rallenty assolutamente non invasivo). La voce narrante che potrebbe apparire un artificio forzato non è messa tanto per, ma ha perfettamente senso nella narrazione. Il finale anche è qualcosa che raggiunge un lirismo inaspettato... Credo sia uno dei film migliori che abbia visto da parecchio tempo a questa parte (lascio ad altri commentatori più abili di me la descrizione dei parallelismi e delle allegorie di cui il film è pieno).

marcogiannelli  @  18/02/2016 11:47:10
   9 / 10
Questo film è tutto tranne una commedia, non si avvicina nemmeno ad una commedia "nera", non fa mai ridere, è piuttosto un film drammatico
In un mondo parallelo, non si può essere single
In tal caso si è messi in un hotel per cercare il proprio partner, senza la possibilità di masturbarsi e costretti ad essere sempre in calore. Se non si riesce a trovare il partner entro 45 giorni si viene trasformati in un animale a propria scelta. È la situazione in cui si trova Colin Farrell con il suo personaggio, che sceglie l'aragosta ("The lobster " per l'appunto).
Questo è un film geniale. A livello tecnico è perfetto, anzi va anche oltre il concetto di perfezione. La sceneggiatura è geniale non solo per il plot di partenza ma anche nello svolgimento della storia, nei piccoli particolari che caratterizzano un mondo delirante che assomiglia tanto al nostro.
Nelle due fazioni, accoppiati e solitari, ci ho tanto visto le ideologie estremiste politiche pronte sempre a degenerare, che esse siano fasciste o naziste.
Una critica viene fatta anche nei confronti della violenza sugli animali, ogni volta che nel film ne muore uno, è morta una persona.
Tutto questo con una messa in scena pazzesca e che non arriva al 10 solo per qualche difetto nei minuti prima del finale, ma lo consiglio a tutti.

InvictuSteele  @  06/02/2016 14:27:02
   6 / 10
Le grandi aspettative che nutrivo per The Lobster si sono infrante dopo venti minuti. Purtroppo. Tralasciando la scialba e anonima regia di Lanthimos, è tutto il resto che non torna. Li idee ci sono, gli spunti iniziali sembrano geniali, ma il potenziale a disposizione viene infarcito di nichilismo e di superficialità che mi ha alquanto irritato. Lo scopo di un film è quello di raccontare una storia e infine di trovare una morale che giustifichi le azioni viste, in questo film, invece, tutto è confuso, non si capiscono i ruoli, non si capiscono i comportamenti di taluni personaggi, non vi è alcuna spiegazione del motivo per cui si è arrivati a questo tipo di società alienata e distopica. I personaggi non sembrano nemmeno umani, talmente privi di personalità e di sentimenti. Il film non è malaccio, non annoia e la base sulla quale doveva essere costruito era ottima, ma ciò non basta. Mancano risposte, mancano emozioni, manca un vero finale. Perché?

Gli do un 6 giusto perché è un film interessante e che merita una visione, ma purtroppo non è nulla di che. Molto confusionario.

demarch  @  18/01/2016 19:37:12
   7 / 10
Io sono una persona sorridente e ho sempre l'entusiasmo alto ma cacchio di un cacchio sto film e'riuscito a deprimermi un bel po'.
Il senso di disago del dover far parte di un gruppo, accettandone aspetti buoni e cattivi, si instaura dentro lo spettatore man mano che la pellicola scorre.
Il finale aperto e'sempre un modo per tenere il ricordo del film vivo nel pubblico, stavolta però era doveroso finire così, lasciando un senso di malessere che e'un po'quello che prova il protagonista da sempre, somatizzandolo in mal di schiena.
Tecnicamente e'ben realizzato, buona regia, carina la fotografia e molto ben recitato da tutti (Farell benino, meglio del solito cesso comunque)
Non so sinceramente se lo consiglio, però e'un film distropico che lascia riflettere.
Di sicuro non e'adatto ai sociopatici

TheLegend  @  16/01/2016 06:32:37
   7 / 10
Film particolare, dai tratti lenti e cinici ma capace anche di far sorridere.
Un mix ben riuscito a mio parere sostenuto da attori davvero all'altezza e da una regia ispirata.

Jumpy  @  01/01/2016 13:40:07
   8 / 10
A suo tempo mi colpì molto Alps, anche se insolito e ed enigmatico, ho quindi visto the Lobster incuriosito da cosa avesse potuto creare con uno spunto così intrigante.
Anche qui, dietro i toni surreali e da film fantastico c'è un forte simbolismo... al primo impatto non ce ne rendiamo conto ma viene rappresentata, con lucido e freddo distacco la nostra stessa società, in cui è facile essere catalogati, incasellati in uno schema di regole più o meno implicite, dove solo stando ai margini c'è la possibilità di far nascere e crescere un sentimento spontaneo... ma anche gelosie, vendette, rivalse...
Rachel Weisz in un'interpretazione straordinaria e perfettamente calibrata, per bravura spicca su tutto il cast.
Fotografia calibrata sui toni freddi ma spettacolare.

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joker25  @  27/12/2015 23:56:08
   8 / 10
Dopo Kynodontas, Lanthimos conferma di essere un ottimo regista, portando sul grande schermo un'altra opera del tutto non conforme alla superficialità del cinema odierno.
Trama molto originale e recitazione impeccabile, accompagnata da un doppiaggio azzeccato.
Da non perdere!

7219415  @  21/12/2015 00:55:27
   7 / 10
Buona l'idea, meno la realizzazione. Sono un amante del genere distopico e forse per questo le mie aspettative erano altissime. Comunque si guarda volentieri

Crystal_89  @  24/11/2015 15:50:10
   6½ / 10
La società rappresentata non è distopica ma, al di là delle allegorie, è proprio la nostra. Essa ci spiega in tutti i modi possibili che la vita regolare è quella di coppia (vedi le pantomime teatrali dei 2 camerieri). Se l'indottrinamento "intellettuale" non funziona, si passa a quello fisico (l'aizzamento sessuale ad opera della cameriera). Qualsiasi valvola di sfogo (la masturbazione, che qui rappresenta la prostituzione) è illegale e quindi punita duramente.
La famiglia diventa quindi la cellula costituente della società, una "conditio sine qua non" da raggiungere ad ogni costo. Non ci si unisce per amore: basta una semplice convergenza/coincidenza (gruppo sanguigno, gusti musicali, difetti fisici...), e se non c'è si può sempre creare (la finta perdita di sangue dello zoppo). Il legame che si crea è ovviamente precario, ma si può assicurare per la vita grazie alla filiazione: a questo punto, qualsiasi problema viene ignorato o minimizzato anche se mina la base del rapporto (vedi la ragazza che ignora Farrell quando le rivela il sanguinamento indotto di suo marito).
L'alternativa alla società dell'amore finto è ancora più dura, dominata da individualismo esasperato e da violenza. Vi si ritrovano inoltre la stessa falsità dei vertici (la leader dei ribelli fa pensare ai genitori di essere inquadrata, inoltre prende di nascosto pillole anti-concezionali) che sono i primi a violare le regole imposte agli altri con durezza, e la stessa omologazione (un impermeabile come divisa anziché il completo elegante dell'hotel).
In conclusione, il film è molto interessante e intelligente. Il cast risponde alla grande. Purtroppo il ritmo lento, la ripetitività di certe situazioni e la violenza gratuita di certe scene rendono la visione via via meno piacevole, soprattutto nella 2° parte (più drammatica e meno brillante). La mancata presa di posizione del regista può essere un segno di imparzialità, oppure (più probabilmente) di debolezza.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  19/11/2015 10:35:17
   7½ / 10
Un futuro distopico in un hotel ai confini del mondo, la ricerca di un partner come presupposto del proprio essere umani, la ribellione come elementi di conformismo ad una realtà terribile e violenta, il tutto raccontato a tratti tra il surreale e grottesco, questo è The Lobster.
Il cinema di Yorgos Lanthimos non è di quelli facili ma nemmeno di quelli che si dimenticano, i suoi sono i classici film che dopo anni li ricordi con gli amici o perchè ti hanno impressionato positivamente o negativamente. Ma il compito di un film non è proprio quello di impressionare?
Di sicuro si e come in Dogtooth anche in questa pellicola si resta impressionati, amareggiati ma anche divertiti per il suo humor nerissimo e per la capacità di saper veicolare messaggi attraverso situazioni e immagini molto forti.
The Lobster funziona benissimo nella prima parte dell'albergo, scema nella seconda, un pò per alcune discutibili scelte registiche e un pò troppi virtuosismi e un pò lasciando perplessi per alcune scelte.
Ad ogni modo un'esperienza da fare!

suzuki71  @  09/11/2015 21:01:15
   7½ / 10
Una favola modernissima dove ai classici buoni e cattivi si contrappongono coppie e single che vedranno disarcionate le proprie rispettive convinzioni, smascherati nella loro (comprensibile?) incoerenza. Il film è stilisticamente perfetto: regia, sceneggiatura, fotografia, recitazione, musica: tutto funziona a meraviglia per un film dal finale aperto, algidamente ironico, apparentemente inutile, icasticamente più che contemporaneo.

marimito  @  08/11/2015 22:21:45
   8 / 10
Un film grottescamente geniale- I protagonisti, apparentemente attori alle prime armi, in realtà sono incredibili nell'interpretare uomini e donne senza libertà e senza palpabili emozioni.
Il regista ha sublimato credenze e convinzioni di una società che vuole gli uomini necessariamente in coppia pena la disumanizzazione o assolutamente single pena l'applicazione di pene corporali e nella quale la volontà dei suoi componenti non ha alcun rilievo. Mille altri spunti sarebbero propri di un film che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta.

MonkeyIsland  @  05/11/2015 10:57:32
   7½ / 10
Da applausi quest'opera del regista di Dogtooth che si colloca a mani basse tra i migliori film di quest'anno cinematografico abbastanza piatto.
E' una commedia sarcastica con molti sprizzi di humour nero che nonostante una patina da film intellettuale riesce ad arrivare anche a chi guarda la pellicola con il cervello in riserva.
Da lodare il fatto che nonostante questa sia la sua prima opera da "big" questo regista greco dal nome impronunciabile abbia mantenuto la freddezza e li cinismo che contraddistinguevano i suoi precedenti lavori e riesce a dirigere ottimamente un cast di prime donne dove spiccano la Sydoux (ormai consacrata) e un redivivo Farrell che lontano dalle marchette si dimostra un valido attore.

GianniArshavin  @  04/11/2015 13:51:08
   8½ / 10
Il nuovo film di Lanthimos (Kynodontas) mi ha conquistato , ed è ad oggi uno dei migliori fra quelli che ho visto in sala negli ultimi tempi.

Questo mix di humour nero,dramma,distopia e grottesco, che ricorda a tratti Orwell e a momenti Kubrick, è una riflessione ,in pieno stile Lanthimos (si ormai questo regista è riuscito a crearsi uno stile riconoscibile e particolare) sui rapporti sociali, sull'amore e sull'influenza del potere su di essi.
The lobster è un'opera complessa ed enigmatica , dagli innumerevoli messaggi non tutti accessibili ad una prima visione, che colpisce lo spettatore grazie ad una trama originale e in alcuni punti crudele e ad una serie di scene ad alto tasso di violenza.

Il regista dunque riesce a non snaturare il suo stile e a forgiare un prodotto di altissimo profilo, dall'indubbio valore metaforico e dalla discreta fruibilità. Un film tecnicamente di grande impatto , recitato bene,esplicito e dalle idee creative , un esempio di vero cinema firmato da un regista da tenere d'occhio.

the_walrus  @  30/10/2015 10:35:50
   7½ / 10
Peccato per il finale discutibile, ma quanti spunti di riflessione sulle dinamiche dei rapporti umani, siano essi da single o in coppia!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/10/2015 21:35:36
   7½ / 10
Che sia un futuro prossimo o il presente l'elemento distopico è uno dei tratti caratterizzanti del cinema di Lanthimos. E' anche grazie a questo aspetto che il suo cinema pur essendo impostato su uno stile glaciale e freddo è alienante come pochi e secondo me deve essere assimilato più a mente fredda. Un insieme di regole assurde e grottesche (ed in questo senso di momenti grotteschi il film ne offre) imposte da un contesto sociale, su piccola e grande scala, di tipo autocratico. Nelle sue precedenti pellicole può essere un singolo individuo ad imporle (Kynodontas) oppure un meccanismo che svuota l'dentità dell'individuo (Kinetta). In The Lobster ci troviamo di fronte a due modelli speculari: una forma di governo e il singolo leader di un gruppo di ribelli al sistema. Entrambi però hanno dei tratti fortemente comuni pur nelle loro differenze di facciata. Il protagonista si ritrova quindi di fronte ad un circolo vizioso dove la fuga da un mondo non significa per forza la salvezza nell'altro. Le regola soffocano i sentimenti, le pulsioni emotive e nel mondo delle coppie anche il sesso diventa qualcosa di meccanico e ripetitivo, per nulla eccitante o morboso. Si può stare nell'uno o nell'altro contesto pur mantenendo uno status quo a parte ma il prezzo è una disumanizzazione aberrante (la donna senza sentimenti, per esempio) oppure costruire rapporti di coppia basati sulla menzogna. Senza dubbio una delle sequenze migliori è quando i Solitari, in risposta ai continui attacchi, compiono dei veri e propri atti terroristici, irrompendo all'interno delle coppie e sbandierando segreti che minano la base su cui è stato costruito un rapporto.
Ho letto delle affinità con il Fahreneith 451 di Truffaut, ma secondo me perlomeno nello spunto, The Lobster ha più affinità con quel film mai fatto da Pasolini, cioé Porno Teo Kolossal. Anche il quel caso si parla di mondi speculari con individui che vengono soggiogati da regole e come nella pellicola di Lanthimos c'è la non accettazione della diversità a favore di un conformismo ed un omologazione dell'individuo più o meno strisciante. Le coppie sono formate secondo le loro affinità senza dare spazio alla diversità. I Solitari sono immagine e somiglianza del loro leader.
Il dettaglio più interessante e spaventoso allo stesso tempo è proprio l'accettazione inconscia dei meccanismi, cioé essere affini all'altro individuo per creare la base di un rapporto, come se le regole imposte siano entrate nell'animo di ciascuno. Se siano state accettate fino in fondo dal protagonista (un bravo e dimesso Colin Farrell) non è dato sapere nell'eccellente finale sospeso. Ma è come essere sull'orlo di un baratro.
Sconsigliato ai bimbominkia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  17/10/2015 01:28:32
   7½ / 10
Certo questa parabola Kafkiana e' inevitabilmente noiosa, essendo un film distopico completamente diverso da molti altri film del genere...e' controverso e intrigante, perche' stavolta e' difficile prospettare un futuro lontano dal gene malefico della societa' contemporanea. Qualcuno dice che si prende troppo sul serio, al punto che il nonsense (v. I solitari che "ballano da soli" con gli auricolari nelle orecchie quasi come il Tommy-mago del flipper del film di Ken Russell) diventa perfettamente legittimo. E' anche probabilmente il film piu' angosciante, violento e astruso degli ultimi anni, e una delle ragioni per cui non so se lo rivedrei ancora non nell'immediato futuro (ehm). Come punto di contatto mi pare ci sia un film nordico (norvegese?) di cui non ricordo il titolo, almeno a livello figurativo, e un'excursus socio-apocalittico degno del Saramago di "Cecita'". Credo sia un film importante, vanta dialoghi memorabili oltre a una parte narrativa incombente che sembra aderire visivamente con l'empasse temporale della storia. Puo' innescare ampi dibattiti sulla passiva sottomissione dell'individuo al proprio destino o alla violenza sociale come forse hanno fatto il Salo' di Pasolini o "Il nastro bianco" di Micheal Haneke. Colin Farrell appare imbolsito e poco carismatico nella sua freddezza, ma Rachel Weisz e una formidabile Lea Sedoux garantiscono appieno il risultato nei loro ambigui personaggi specialmente la seconda. Lanthimos sembra vicino al cinema di Leo Carax, mentre guida una vena grottesca ai limiti del parossismo, come quando i proprietari dell'hotel cantano malissimo un hit di Gene Pitney o qualcuno di loro mima il "pericolo" della solitudine nella dimensione umana del mondo. E' quello stesso mondo che "impone" le relazioni sentimentali anche quando il srntimento non esiste, come una giostra di sopravvivenza alla quale tutti sembrano aggrapparsi, anche "chi costruisce una vera famiglia". Ripeto, e' un film che non consiglio ai deboli di stomaco o ai depressi cronici, soprattutto se il disagio maggiore e' accentuato da una Comunita' che vive i rapporti come una forma di longevita' per non trasformarsi in Animali che noi siamo. Ma proprio per questa duplicita' per la sua mancanza di arroganza stilistica e per l'Umanesimo che traccia in tanta sordida freddezza, merita di essere visto

4 risposte al commento
Ultima risposta 14/06/2016 21.09.32
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david briar  @  16/10/2015 11:12:03
   7 / 10
Io l'ho visto ieri sera,approfittando dell'ultimo giorno di Cinemadays in un cinema d'essai.Il film ha idee e battute ottime,a livello di sceneggiatura ha alcuni dei dialoghi migliori che ho visto quest'anno,ma Lanthimos talvolta si abbandona a virtuosismi fini a se stessi e indugia troppo su alcuni particolari solo per il gusto di disturbare un po',soprattutto in una scena esagera decisamente.A prevalere è una freddezza schiacciante,persino presuntuosa,che impedisce un coinvolgimento verso questi personaggi,interpretati discretamente,a spiccare è la Sydoux,molto inquietante.
E' molto pessimista sulle relazioni umane,sia fra single che fra coppie,come al solito Lanthimos pone l'accento sulla smania di controllo grottesca dei sistemi sociali,e deride sia l'amore "cieco" che deve avere per forza qualcosa in comune per esistere,sia quelli che sono single "per scelta".
Insomma,in generale mi è piaciuto ma mi ha lasciato anche insoddisfatto,son d'accordo con una recensione che ho letto sul fatto che sia un regista a cui non è semplice dare un giudizio.E poi anche stavolta il finale ha lo stesso problema di Dogtooth,lo rende in qualche modo incompleto.E' come se non riuscisse mai ad essere incisivo,nonostante ci siano tutte le premesse del caso.Di certo non lo rivedrei,è troppo freddo.

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