the new world - il nuovo mondo regia di Terrence Malick USA 2005
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the new world - il nuovo mondo (2005)

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locandina del film THE NEW WORLD - IL NUOVO MONDO

Titolo Originale: THE NEW WORLD

RegiaTerrence Malick

InterpretiColin Farrell, Joe Inscoe, Jamie Harris, Michael Greyeyes, Jason Aaron Baca, Q'Orianka Kilcher, Eddie Marsan, Christian Bale

Durata: h 2.31
NazionalitàUSA 2005
Genereavventura
Al cinema nel Gennaio 2006

•  Altri film di Terrence Malick

•  Link al sito di THE NEW WORLD - IL NUOVO MONDO

Trama del film The new world - il nuovo mondo

1607, America. I coloni si apprestano ad iniziare una "nuova" vita nel "nuovo" continente. Ambientata nella città di Jamestown, la trama prende spunto dalla storia d'amore tra Pocahontas, una nativa-americana, e John Smith, soldato inglese.

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Voti e commenti su The new world - il nuovo mondo, 159 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento doncorleone  @  15/01/2006 11:30:10
   8 / 10
Premetto che ho visto il film allo spettacolo delle 22:00, nonostante questo non mi è pesato molto con la sua lentezza esasperata ( forse perchè sono temprato dalla lentezza di alcuni film di Bergman o Kim Ki-duk, e comunque il resto della sala avrebbe fortemente dissentito dalla mia impressione). Io non credo che sia la carenza di dialoghi la pecca più grande del film ( che di pecche ne ha sebbene mi sia piaciuto ) , e nè tantomeno la recitazione di Farrell che invece mi ha stupito per sobrietà e intensità , il film invece soffre di uno stile a tratti compiaciuto, in cui lo straordinario aspetto visivo è raggiunto tramite un stile lezioso e a volte di maniera che puntualmente indugia sui fili d'erba oppure sul cielo costellato da stormi di uccelli etc .
Inoltre l'ho trovato un pò didascalico nella voce off del narratore, che sembra voler trovare spesso verità lapidarie ( nonchè frasi ad effetto che possano sposarsi melodiosamente con le immagini superbe) e comunicarle allo spettatore infiltrandogli appena un accenno di riflessione su una qualsiasi tematica. Non concordo invece con abacab sulla regia "da Mulino bianco", che benchè rasenti in alcuni punti la maniera rimane autorevole e autoriale, tecnicamente di ottimo livello. Il film per il resto ha di buono oltre alle già citatissime fotografia e sceografia, l'ambizione che forse non è pienamente soddisfatta di voler raccontare in un particolare momento storico ( la colonizzazione della Virginia che in realtà è solo un pretesto , si sarebbe potuto ambientare in qualsiasi altro periodo) oltre ad una storia d'amore impossibile, tutta una serie di tematiche care al filosofo malick, come il panteismo di cui è seguace la protagonista oppure una sorta di naturalismo religioso o più che l'incontro/scontro tra le 2 civiltà la celebrazione e la constatazione della decadenza "morale" dell'occidente al confronto di un realtà primigenia in cui non c'è traccia del senso del possesso , rabbia, ottusità ( tra l'altro i 3 germi considerati dal buddhismo alla radice di tutti i mali dell'uomo) assimilata nel film ad un Eden in cui l'occidente, il mondo della modernità e del progresso, si vuole inserire per deturparlo e omologarlo al suo status invece più prossimo al deperimento. Per di più viene mostrata, in barba a tutte le iconografie classiche, un' "indiana" che non si lascia sopraffare dalla purezza e dall'incontaminatezza ma dimostra di saper essere eccezionalmente "moderna" nel senso più bello del termine, ovvero non ottusa, non incatenata biecamente alle tradizioni alle quali continua ovviamente ad essere legata, una donna curiosa e bramosa di imparare di farsi anche "contaminare" dall'Occidente divenedo lei stessa emblema fisico dell'incontro interculturale, sancendo così la posbbilità reale di una cultura arricchita tra conservazione delle proprie prerogative etniche e apertura al diverso ( una specie di xenofilia). Del resto ad una prima visione risulta anche arduo riuscire a rilevare tutte le questioni che malick solleva e analizza (sempre attraverso degli imput ) anche perchè spesso offuscate dall'impatto visivo che può fuorviare lo spettatore. Il nuovo mondo del titolo, vuole dunque alludere, alla rifondazione ( auspicata) dell'Occidente che malick avrebbe voluto si realizzasse già al tempo della colonizzazione inglese ( 4oo anni fa) allorquando in virtù della scoperta di nuove terre l'uomo europeo avrebbe potuto purificarsi e rifocillarsi, giovandosi della potenza della natura selvaggia , insediandosi in una terra "madre" che solo avrebbe potuto "salvarlo". Differentemente l'uomo sfrutta l'occasione come un'ulteriore dimostrazione della sua arroganza e del suo "imbarbarimento" basato sulla prevaricazione e sullo stupido monopolio materiale compiendo un passo ragguardevole verso il baratro. E se già nel 1600 l'uomo commise questo incalcolabile errore , sembra suggerirci malick, oggi siamo veramente al capolinea, in una visione cupissima intrisa di pessimismo verso quello che è il futuro rispetto al film ovvero il nostro presento, verso il quale malick non perde contatto. A ciò si aggiungano alcune sequenze , indubbiamente, dal forte potenziale lirico che rendono tutta la confezione del film uno spettacolo almeno per gli occhi , una colonna sonora seppure invadente cmq suggestiva e di classe e il finale semi-ambiguo che va nell'ultimissima immagine del film ad immortalare un gigantesco albero dal basso ( l'unica presenza veramente imperitura immune dalla transitorietà di tutto, dell'uomo, dell'amore etc) e si comprenderà facilmente perchè questo film complessivamente nei suoi pregi e difetti mi ha lasciato un'ottima impressione.
Ultima cosa vi inviterei a guardarlo solo se siete particolarmente sensibili al cinema di malick, alla lentezza, ai dettagli e non prediligete l'azione nell'economia di un film altrimenti potrete rimanerne delusi come del resto è successo a quasi tutta la sala dove ho visto il film. Quindi un film per pochi, per un target limitato e ben selezionato ( non portate amici che vanno al cinema di rado e a vedere film solitamente "dozzinali") sebbene non posso dire che sia un capolavoro, almeno a questa prima visione poi visto che per me la seconda visione è ancor più illuminante potrò pronunciarmi in proposito...
Cinema d'elité

7 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2006 00.12.24
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