the place regia di Paolo Genovese Italia 2017
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the place (2017)

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locandina del film THE PLACE

Titolo Originale: THE PLACE

RegiaPaolo Genovese

InterpretiValerio Mastandrea, Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Vittoria Puccini, Rocco Papaleo, Silvio Muccino, Silvia D'amico, Vinicio Marchioni, Alessandro Borghi, Sabrina Ferilli, Giulia Lazzarini

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia 2017
Generecommedia
Al cinema nel Novembre 2017

•  Altri film di Paolo Genovese

Trama del film The place

Ispirato alla serie "The Booth at the End", il nuovo film di Paolo Genovese, The place, volge lo sguardo su un misterioso protagonista, ospite abituale a abitudinario di un ristorante, pronto a esaudire i più grandi desideri di otto visitatori in cambio di... alcuni "compiti" da svolgere. Quanto saranno disposti a spingersi oltre i protagonisti per realizzare i loro desideri? Chi di loro accetterà la sfida lanciata dall'enigmatico individuo seduto sempre allo stesso tavolo?

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Voto Visitatori:   6,45 / 10 (64 voti)6,45Grafico
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Voti e commenti su The place, 64 opinioni inserite

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Goldust  @  07/12/2021 10:49:07
   5½ / 10
La struttura da interni del film richiama quella del precedente e fortunato "Perfetti sconosciuti", e così anche il cast corale di all-stars nostrane; le analogie tra i due film si fermano però qua perchè in "The Place" non c'è spazio per la commedia. In realtà si fatica a capire di cosa si parli in generale, e alla fine tra domande esistenziali e dilemmi etici bisogna per forza scomodare una dimensione metafisica che comunque mai si paventa all'interno del racconto, con un finale irrisolto che aggiunge dubbi ai tanti interrogativi già presenti. E' un film che può esaltare o irritare senza mezzi termini e che si identifica nella maschera priva di emozioni di un Mastandrea onnipresente in scena: tra dialoghi ispirati ad uscite ad effetto da baci Perugina il suo personaggio poteva però essere curato meglio.

GreatJohn96  @  22/04/2021 16:40:25
   5 / 10
Film girato in una sola location, con Mastandrea a fare da padrone. L'idea iniziale era interessante, ma poi il nulla. Il protagonista è inaccettabile, un tizio senza identità e senza moralità, che si accinge a dire cose a caso ai clienti del baretto in cui tutto si svolge. Lo svolgimento, quindi, è risibile di una caratteristica davvero poco credibile. Questi tizi poi: chi sono? Lo fanno davvero? Perchè danno retta ad un cliente a caso? Il tutto è condito da un enorme BOH, che invece di lasciarti col segno, ti lascia con una sensazione amareggiante, insipida, folle, con una bocca talmente asciutta che sembra di essere in un deserto. Se ci fosse stato un finale alla "Perfetti Sconosciuti", il cui tutto era gestito (seppur in maniera sbrigativa) con una morale di fondo, che di colpo rendeva tutto più fattibile, a sto punto ci avrei forse capito qualcosa

simonpietro92  @  17/03/2019 09:43:08
   5 / 10
Un film che aveva delle ottime potenzialità a mio avviso non sfruttate. Nonostante tutto sia ambientato in una stanza il film scorre, e questo non è poco (grazie soprattutto al super cast, a parte la Ferilli senza senso). Ma poi il finale....... bah....

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Ultima risposta 13/01/2024 05.20.10
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   3 / 10
Dopo il bel "Perfetti sconosciuti", le aspettative erano completamente differenti. Ok non riuscire come il precedente, ma questo "The place" è ai limiti del guardabile, trama piatta, ripetitiva e del tutto non coinvolgente, non vedi l'ora che termini. Pessimo!

Macs  @  05/12/2018 08:36:21
   5½ / 10
Forse non molti hanno notato che questo film è un pedissequo copia-incolla di una miniserie tv Americana che di nome fa "The Booth at the End". Genovese ha letteralmente plagiato questa serie, copiando soggetto, battute, e perfino inquadrature. Dategli un'occhiata su Netflix se volete. Questo aspetto già fa scendere la considerazione per il film, visto che il tutto si regge sull'idea di base (oltre che sulle interpretazioni), e scoprire che si tratta di un'idea copiata…. Per il resto, sono discrete le recitazioni anche se discontinue. Ultimamente faccio fatica a capire Giallini quando parla, non so se sto diventando sordo o lui si mangia le parole. La Lazzarini recita benissimo, molto teatrale, ma il suo personaggio dopo un po' stanca perché cambia idea 350 volte. Poi mi pare sia poco credibile la Ferilli in quel ruolo, ma soprattutto: nessuno si chiede cosa ci faccia questo tizio 24/7 dentro il bar? E' di sua proprietà? Non chiude la notte? Anche concedendo che il locale non chiuda mai (cosa difficile da accettare, visto che la sera fanno le pulizie e sollevano le sedie e nessun cliente sembra ammesso), in un mondo normale i gestori del bar avrebbero chiamato la polizia a un certo punto per far sloggiare l'occupante abusivo. Nel complesso, poche emozioni, mi ha dato la sensazione di un film molto freddo, un compitino eseguito con perizia ma senza'anima.

KINGLIZARD  @  30/07/2018 07:48:04
   5 / 10
Film che non mi ha convinto per niente..qualunque cosa volesse dimostrare, fallisce decisamente. Pur essendo apprezzabile dei nostri bravi attori italiani, questo non è bastato..certo lo segui fino alle fine, sperando in qualche rivelazione che sai già non ci sarà più di quello che è telefonato..perchè si capisce da subito l'intreccio delle vite dei protagonisti.
Non mi ha lasciato niente se non la domanda..ma il bar "The Place" apparteneva all' Angelo redentore?

the saint  @  25/06/2018 11:00:29
   5½ / 10
ah genovè, originale si, ma niente di paragonabile a perfetti sconosciuti!!
quindi prossimo film almeno due stanzine via… se vuoi ti presto per il set casa mia che sono 3 vani!

peppe87  @  08/04/2018 11:17:35
   4 / 10
ma che è sta cafonata
cit.

LucaT  @  27/02/2018 14:41:10
   4½ / 10
tirando le somme il film è -un'occasione sprecata-
il -buonismo all'italiana- da un certo punto prevalica
e fulcro del film che si alternava su cosa fosse realmente giusto o sbagliato
su chi fosse e perche questo o quello a parere di chi segue la storia
si sbriciola trasfmormando il tutto in una grottesca farsa che stenta a reggere
non è dato sapere di alcuni personaggi e del perche -le cose sono cosi-
e il perchè è voluto e non c'è e non esiste una risposta in merito
ma non gioca a favore del film lasciando cosi un vuoto abbastanza pesante
e rendendo il film fine a se stesso in un circolo chiuso di cose finalizzate a se stesse

ottime le interpretazioni sia di Mastandrea
che di altri attori -casarecci- piu o meno bravi e -intensi nella loro parte-
ma che comunque non salvano un film che si guarda/si trova cosi cosi/e si scorda

non mi è dispiaciuta la visione durante il film
proprio perche ad ogni scena ci si aspetta una ulteriore evoluzione
ma una volta terminato non sono stato affatto cosi entusiasta

ho trovato che le scene meno riuscite sono -con la/recitate dalla- Ferilli
la storia di Papaleo ha un cambio -di pensiero- del personaggio troppo repentina
il finale un po troppo del ca***o proprio -nessuna verdura ci sono 3 zeta-

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Ultima risposta 28/02/2018 16.35.09
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Mattia100690  @  17/12/2017 12:49:53
   5½ / 10
Film abbastanza banalotto, salvato solo dalla bravura di ogni singolo attore.
Il finale - anche questo abbastanza prevedibile - è assolutamente inconcludente.

wuwazz  @  22/11/2017 09:54:26
   3 / 10
Questo film è la conferma che aspettavo.
Quando uscì perfetti sconosciuti fui uno dei pochi a storcere il naso e a dire "c'è qualcosa che non va".
Perfetti sconosciuti fu un grande successo al cinema, e fu identificato come segnale di ripresa di un cinema italiano ormai in fase terminale, un cinema italiano che non sapeva offrire altro che squallide commedie fatte male con i soliti 8 attori perfettamente intercambiabili (Bisio, Raul Bova, Argento, Leo, Cortellesi, ecc ecc). In realtà, dietro a perfetti sconosciuti io ci vidi una grandissima furbata di un regista assolutamente mediocre (e per niente umile) che - spinto dalla voglia di elevarsi al di sopra della melma/commediola italiana - ebbe una geniale intuizione. Non fraintendete, trovo che perfetti sconosciuti sia un buon film, ma Genovese è stato veramente astuto a mascherare la sua medietà come autore e come regista sfruttando bravi attori (su tutti Giallini e Mastandrea) e ispirandosi fortemente alla commedia francese, con la variante del gioco dei cellulari. Quello che però, fino a tre quarti di film era un film perfetto, un giusto mix di commedia e momenti amari, diventa sul finale una inverosimile morale in cui si susseguono squallidi colpi di scena del tipo: quello ha tradito quella, quell'altra ha tradito la sua amica ecc ecc, la tipica biada gossip italiana alla grande fratello/uomini e donne/isola delle coppie. Guarda caso, quando c'è stato da aggiungere "del proprio" e tirare le somme, allontanandosi dal "riprendo 6 attori bravi che parlano a tavola di argomenti random" (dialoghi che probabilmente sono addirittura stati improvvisati nella maggior parte dei casi), il film si è sgretolato. Mi stupì che la gran parte delle persone non colse questa stonatura, ma vabbè, rispetto al prodotto medio italiano effettivamente c'era solo da alzare le mani e dire "per ora va bene così: non è perfetto ma diciamo che è più questa la strada da seguire".

E invece no, ahimè, ci avevo visto giusto. Con The Place Genovese non solo conferma di essere un regista (SCENEGGIATORE??) senza un briciolo di talento creativo, ma una persona per niente umile, che ha semplicemente preso una serie molto sconosciuta e l'ha riproposta pari pari (e credetemi; se dico PARI PARI, intendo PARI PARI: esattamente gli stessi dialoghi, le stesse situazioni, - quasi - gli stessi risvolti): una cosa veramente agghiacciante. Ma a farmi gelare il sangue non è stato tanto l'aver preso qualcosa e aver fatto (l'ennesimo) remake (cosa che già di per sé ha una certa rilevanza, perchè un po' ti piace vincere facile su idee e soggetti di altri che sapevi avevano funzionato all'estero e quindi hai pensato bene che probabilmente avrebbero funzionato anche in italia), ma l'ASSOLUTA MANCANZA DI UMILTà CON CUI QUESTO PROGETTO è STATO VENDUTO. Arrivati alla fine, ai titoli di coda: un film di Paolo Genovese, diretto da Genovese, SOGGETTO (?) di Paolo Genovese, sceneggiatura (?) di Paolo Genovese e Pallina. Aspetto la fine dei titoli di coda. Ma.... scusa.... dove sta scritto: "The Place, tratto da (?) 'the booth at the end' da un'idea originale di Bla Bla"?
Sono inorridito/allibito dal tentativo orrorifico di quest'uomo di vendere l'idea come propria sua allo spettatore medio.
Per fortuna, il fatto che questo film fosse uno spudorato remake di una serie nemmeno troppo sconosciuta (perchè ci sono remake e remake, e questo è proprio una copia su carta carbone) era un elefante in una stanza troppo grosso per essere ignorato, e quindi Genovese ha sempre detto di essersi "ispirato" a tale serie. "Ispirato" è un elefante ancora più grande della stanza in cui dovrebbe stare, ma vabbè, concediamogli il lessico allegro. Ma nei credit. Nei credit ce lo devi scrivere, crist0. Ce lo devi scrivere, perchè altrimenti sembra che sia tutta farina del tuo sacco, e non lo è, come non lo era immaturi, come non lo era perfetti sconosciuti.
E invece no: ti sei accreditato "scritto diretto, soggetto sceneggiatura (?) " senza scrivere nient'altro, e questo la dice lunga, anzi lunghissima.

Sul film stendo un velo pietoso, dicendo che chi non ha visto la (cortissima) serie, potrà anche averlo trovato interessante, ma gli altri invece hanno notato quanto questo remake sia artificiale, e quanto Mastandrea (per quanto lo stimi) non dia assolutamente il taglio richiesto al personaggio principale della serie, interpretato egregiamente da Xander Berkeley nella serie originale.

PS: piccola nota a margine.
Quanto ODIO i film per cui vengono create apposite tracce inedite cantate dalla Emma Marrone di turno. Una poverata disumana

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Ultima risposta 23/11/2017 10.24.58
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fabiob  @  18/11/2017 00:59:27
   3 / 10
Primo tempo ho dormito - il secondo ho sonnecchiato. Tutto un film così noioso per far capire che ogni desiderio ha un prezzo! Ma fatemi il piacere! Dopo il successo ha voluto pro are a fare il capolavoro come Muccino che ancora lo insegue il capolavoro! Volate bassi gente

FABRIT  @  15/11/2017 15:49:57
   4 / 10
Brutto, statico e noioso fin dai primi minuti. Una presa in giro.
Film da evitare.

salicered  @  15/11/2017 13:32:06
   4 / 10
Idea davvero interessante, tratta da una serie molto apprezzata. Purtroppo non riesce in alcun modo ad incollare, come invece era accaduto con "Perfetti Sconosciuti". Dopo poco diventa noioso, con musiche che sottolineano e forse in parte determinano la noia. Gli attori, seppur bravi (Mastrandrea soprattutto), non riescono a sollevare questa narrazione che nella sceneggiatura e musica, necessariamente doveva avere un punto di forza. Sarebbe potuto essere un film davvero moderno.

il ciakkatore  @  14/11/2017 00:17:56
   4½ / 10
Parola d'ordine...dimenticare perfetti sconosciuti,che ha trascinato me e molti altri alla visione di questo film. Praticamente la scena si svolge sempre nello stesso posto e tutta la vicenda viene solo parlata dai vari interpreti,cosa che annoia abbastanza,si poteva arricchire il film con sequenze visive di ciò che si parla,per far "prendere" meglio lo spettatore. Ma la cosa che trovo assolutamente negativa è il solito politicamente corretto in cui si va a finire,risultando del tutto banale e privo di carattere.

Specola  @  13/11/2017 05:50:22
   5 / 10
L'idea di partenza potrebbe essere anche buona, ma lo svolgimento?
I film girati interamente in un locale (in questo caso in un bar) sono di due tipi:
O hanno una sceneggiatura geniale e graffiante che compensa il senso di claustrofobia e ripetitività delle inquadrature, oppure sono concepiti in questo modo unicamente per risparmiare sul budget.
Purtroppo questo film è impietosamente del secondo genere, dove la storia si sarebbe ampliata e avrebbe coinvolto in presenza di scene che riprendevano i protagonisti mentre vivevano le loro storie all'esterno.
Le altre considerazioni sono spoilerose per cui le continuo qui sotto.

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Wilding  @  12/11/2017 21:23:33
   3 / 10
I tre punticini sono solo per gli interpreti, bravi e affascinanti nel loro ruolo, con particolare riguardo a Mastrandrea davvero eccellente. Il resto è da cestinare: una sceneggiatura che qualunque autore potrebbe scrivere, senza nessun sussulto o sorpresa; regia ovviamente inesistente, bastava reggere una camera in mano. Peccato!! Davvero peccato se si pensa che Paolo Genovese veniva da quella perla cinematografica che è stato "Perfetti sconosciuti".

gringo80pt  @  10/11/2017 07:22:03
   5 / 10
Cast di un certo livello, ma che non riesce mai a spiccare il volo. A tratti, soprattutto a metà della visione, la sonnolenza può raggiungerti, anche se il groviglio della trama potrebbe iniziare ad entusiasmare...apparentemente!!!
Peccato perché poteva essere veramente migliore e così non è stato.

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