the sacrament regia di Ti West Usa 2013
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the sacrament (2013)

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locandina del film THE SACRAMENT

Titolo Originale: THE SACRAMENT

RegiaTi West

InterpretiJoe Swanberg, AJ Bowen, Gene Jones, Kentucker Audley, Amy Seimetz, Donna Biscoe, Millie Wannamaker

Durata: -
NazionalitàUsa 2013
Generehorror
Al cinema nel Settembre 2013

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Trama del film The sacrament

Due giornalisti documentano il viaggio di un amico alla ricerca della sorella scomparsa. Muovendosi dagli Stati Uniti verso una località sconosciuta, entrano in contatto con la comunità Eden Parish, composta da circa 200 membri e con a capo una carismatica figura nota solo come "il padre". Quando l'amico ritrova la sorella, diventa evidente ai nuovi arrivati che la comunità non è quel paradiso che sembra e ciò che era nato per essere un documentario finisce per trasformarsi in fuga per la sopravvivenza.

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Voto Visitatori:   6,70 / 10 (32 voti)6,70Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su The sacrament, 32 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

mark0  @  25/01/2024 18:31:03
   8 / 10
Molto bello e coinvolgente.
A tratti intenso, mi è proprio piaciuto.
Lo consiglio. Spaventoso che sia tratto da una storia vera.

CyberDave  @  03/05/2023 08:28:17
   7 / 10
Molto interessante questo film, tratto dalla famosa vicenda di Eden Parish, il girato con la telecamera a mano risulta molto coinvolgente e riesce sempre a trasmettere tensione, la parte dell'intervista con il Padre è un gioiellino.

Un film che vale la pena vedere, soprattutto perché ispirato purtroppo ad una storia vera, anche se riportata ai giorni nostri qui.

Elfo Scuro  @  06/01/2023 18:55:59
   7 / 10
Ispirato al massacro di Jonestown da parte della setta Tempio del Popolo, questo film di Ti West girato in forma narrativa di mockumentary fa il suo lavoro. Probabilmente l'adattamento della storia in tempi più contemporanei è stato fatto per poterla girare meglio, senza cadere nelle limitazioni che il genere del falso documentario si porta dietro dal lato analogico. Di Ti West avevo già visto "X" e l'episodio contenuto all'interno del primo "V/H/S", e debbo dire che mi piace il suo stile. Il film prende il cinema "classico" delle sette in stile anni 70 e unisce le tecniche moderne di scrittura e ripresa; il risultato devo dire che è congeniale; Ti West è riuscito ad unire queste due stilistiche di cinema in modo pulito. Troviamo anche stralci del "The Green Inferno" di Eli Roth, che è pure il produttore.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  06/11/2022 16:12:28
   7 / 10
Ti West ricorre al found footage per rimettere in scena la vicenda di Jonestown fornandogli una cornice diversa. Pellicola ben fatta. Film che parto lento e quasi soporifero ma che riesce a far salire sempre più la tensione sino al delirio finale.

markos  @  31/03/2022 14:58:23
   7 / 10
Purtroppo è una storia vera, messa su da un fanatico.

AMERICANFREE  @  04/07/2020 18:07:16
   7 / 10
Non male questo the sacrament, ispirato al piu' grande suicidio di massa. Alcune scene davvero di forte impatto, bello il finale.

Colibry88  @  02/07/2018 05:02:51
   6 / 10
Ci ho pensato un po' prima di dare la mia valutazione a questo "The Sacrament". Purtroppo non amo il genere mockumentary, lo trovo poco credibile a dispetto della sua insita pretesa di raccontare un fatto da un punto di vista "reale". Poco credibile come la smania di voler riprendere tutto ciò che accade. Ma venendo al film in questione, ciò che mi ha spinto a non andare oltre una blanda sufficienza è stato il grossolano errore di inserire immagini chiaramente girate da una terza telecamera, una telecamera "impossibile". Addirittura si susseguono immagini da diverse angolazioni (sequenza del suicidio di massa, per intenderci). La storia in sé non è male. È stata sviluppata in modo abbastanza convincente anche se poco accattivante. Anche il fatto che il clou della vicenda si svolga letteralmente "alla luce del giorno" influisce negativamente sulla tensione; tutto è messo in scena talmente apertamente da far crollare quel poco di suspense che la parte centrale, girata di notte, era riuscita a creare.
Insomma, non è un brutto film ma non è nemmeno memorabile. È come se mancasse qualcosa. Anche il finale lascia molto amaro in bocca (un po' come il colluttorio che ingurgitano i fedeli). Troppa luce, troppo poca tensione.

Invia una mail all'autore del commento Schuldiner  @  08/10/2017 12:48:15
   3½ / 10
Film abbastanza noioso, ad esclusione della parte finale. Riprese troppo mosse a mio avviso, da far venire il mal di mare....Consiglio di vederlo, assolutamente no!

Febrisio  @  15/01/2017 16:57:53
   5 / 10
Forse le mie aspettative erano semplicemente diverse. Sentendo Eli Roth, pensando a quella cavolata di green inferno, mi aspettavo qualcosa di meglio ma sul generis. Così aspetta... e aspetta... e ancora aspetta... ma alla fine erano

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Ciò malgrado aspettavo anche dopo i titoli di coda... niente. Bah. Non so se nell'aspettare mi son perso qualcosa, ma non mi è sembrato proprio niente d'eccezionale.

TheLegend  @  02/01/2017 20:38:16
   6 / 10
Non amo molto i mockumentari,soprattutto se cadono spesso nel ridicolo per via delle inquadrature.Questo film non è da meno ma almeno riesce a tener vivo l'interesse fino alla fine.

antoeboli  @  22/09/2016 17:19:04
   6½ / 10
Dall mente di Eli Roth , l anello mancante a green inferno . non lo so , ma le tematiche mi hanno ricordato quel genere li .
Pensate di essere in una tribu indiana , che vive pacificamente . Ad un tratto qualcuno viene a rompervi le scatole . come reagireste?
Di Roth qui si nota specialmente sul fronte tecnico , la cura nelle scene splatter , e assai vomitevoli , ma tutto questo accade tipo negli ultimi 25 minuti .
Il vero problema del film spaziano dagli attori , pessimi, tra cui una versione americana di Maurizio Mattioli (si è lui ...cioè ) fino a un gruppetto di disadattati .
Il film registicamente è girato come un qualunque mockumentary, che vorrebbe farne l originalità il suo forte , ma che ha una trama gia scritta , e tra l altro con un evoluzione davvero lenta , nonostante il film duri appena un ora e mezza.
Diciamo che si salva in fase campanella , altrimenti lo avrei bocciato del tutto .

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ferzbox  @  25/08/2016 19:40:05
   7½ / 10
Di Ti West avevo già visto "The Innkeepers", "The house of the Devil" e l'episodio contenuto all'interno del primo "V/HS/, e devo dire che era già riuscito a stuzzicarmi con il suo stile, sempre molto diverso da un lavoro all'altro.
"The sacrament" non fa eccezzione...e quasi mi verrebbe da dire che l'ho ritenuto il suo lavoro migliore(dico quasi perchè in fin dei conti mi sono piaciuti un pò tutti).
Il film è una sorta di ibrido che fonde insieme il cinema "classico" con le tecniche del Mockumentary; il risultato devo dire che è molto buono; Ti West è riuscito ad unire queste due concezioni di cinema con meticolosità ed attenzione ottenendo un risultato impressionante capace di coinvolgere tantissimo lo spettatore(sopratutto per quanto riguarda la tematica; non avevo mai visto un film che trattasse una cosa del genere....sfortunatamente abbastanza presente nella realtà...purtroppo...e mi riferisco all'evento finale).
Un film atipico che è riuscito a regalarmi qualcosa di nuovo ed interessante....forse un pò ingenuo per alcune cose affrontate con troppa superficialità a beneficio del ritmo e degli eventi principali, ma comunque notevole per tanti fattori.
Confesso che quando ho visto il nome di Eli Roth tra i produttori o stretto un pò i denti incrociando le dita....e mi è andata discretamente bene.
Spiego nello Spoiler quale è stata l'unica cosa che mi è sembrata leggermente stupida...


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2 risposte al commento
Ultima risposta 22/06/2018 10.56.42
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InvictuSteele  @  24/06/2016 00:10:22
   7 / 10
Buon film che riadatta ai nostri giorni la popolarissima tragedia che colpì la regione della Guyana e la cittadina di Jonestown (fondata proprio per accogliere la comunità) sul finire degli anni 70, dove ci fu il più grande suicidio di massa della storia e i cui risvolti non sono ancora oggi del tutto chiari. Parte lento per poi crescere di intensità superata la metà, i personaggi sono azzeccati e i dialoghi buoni, essendo un mockumentary il lato tecnico è appena discreto ma ben girato, anche se avrei preferito una regia più classica. Finale agghiacciante e che tieni incollati allo schermo. Una bella sorpresa! "Guyana - Cult of the Damned"

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  22/06/2016 11:56:25
   7 / 10
Questo thriller, mockumentary, non so come definirlo non mi e' affatto dispiaciuto. L'ispirazione tratta da un fatto realmente accaduto rende ancora piu' inquietante la storia. La figura del Padre, molto ben interpretata, e' la piu' riuscita. Non male nemmeno le scelte narrative.

Elwing77  @  15/06/2016 21:22:51
   7 / 10
Non conoscevo l'evento storico che viene documentato e devo dire che il film è molto chiaro in merito e ben strutturato.

marfsime  @  05/01/2016 17:07:58
   7 / 10
Conoscevo già la storia da cui si è ispirato il film quindi sapevo già la trama. Tuttavia ho trovato questa pellicola molto interessante..c'è un costante grado di tensione che cresce man mano che i nodi della comunità apparentemente felice vengono al pettine. Merita un visione.

Giovans91  @  01/12/2015 11:48:42
   7 / 10
Il film di Ti West, si ispira liberamente a un fatto realmente accaduto nel 1978 nella comunità di Jonestown, dove si è verificato un suicidio/omicidio di massa dalle proporzioni enormi, per un paese in tempo di pace.
Film raccontato con lo stile del documentario; vediamo immagini realistiche e dialoghi molto asciutti che si susseguono con un ritmo incalzante, trascinando lo spettatore fino in fondo nella vicenda da incubo.
Una storia che mostra l'estremo esito folle a cui può giungere il fanatismo religioso. Un fanatismo che riguarda una storia del passato, ma che ci parla anche del nostro presente.

-Uskebasi-  @  06/10/2015 19:07:04
   6½ / 10
Purtroppo c'è un dogma anche nei mockumentary, ossia che quello che vediamo sia ripreso effettivamente da una telecamera. Pure uno dei più promettenti registi (credendo a quanto mi dicono) cade nell'evitabilissima profanazione della verità su cui si fonda il sottogenere. Non si contano le inquadrature provenienti da telecamere immaginarie in mano a personaggi che non esistono.
Un vero peccato, perché questa storia è forse una delle più potenti che l'era moderna abbia vissuto, terrificante ai limiti della credibilità, Ti West l'ha addirittura minimizzata all'ennesima potenza, e questo è da apprezzare, così come la naturalezza dei dialoghi (intervista su tutti) e l'indiscutibile capacità di suscitare una crescente tensione.
Ma sono troppo pignolo, non riesco a concepire e perdonare errori così pacchiani, mi fanno uscire da quello schermo che mi aveva catturato.
Meglio un vero documentario su Jonestown che un finto.

chem84  @  20/04/2015 22:25:53
   6 / 10
Sufficienza di stima per Ti West che, per aver ripreso in maniera dignitosa questa triste storia e per la buona riuscita del difficile personaggio del padre, merita in ogni caso una buona considerazione.
Per il resto il film (abbastanza noioso nella prima parte) non aggiunge nulla di nuovo al panorama cinematografico e in alcuni momenti sembra anche essere stato girato con una discreta superficialità.
Vedibile ma dimenticabile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  09/03/2015 10:55:14
   7 / 10
Per il suo found footage Ti West si ispira a fatti realmente accaduti nel 1978. Anno in cui più di 900 persone si suicidarono nella giungla della Guyana, dove il reverendo Jim Jones aveva trasferito la setta denominata "Il tempio del popolo" da lui fondata qualche anno prima.
Senza dichiarare apertamente la fonte d'ispirazione West riprende questa ecatombe volontaria riformandola nella portata e in alcuni particolari. Nella realtà l'episodio destabilizzante fu da attribuirsi a un'indagine governativa mirata a scoprire eventuali atti violenti o coercitivi nei confronti degli adepti. Nella finzione filmica troviamo un cameraman e un giornalista accompagnare un amico alla ricerca della sorella, ex tossica e ora affiliata al gruppo controllato dal personaggio conosciuto con l'eloquente soprannome di "Padre", tra l'altro ottimamente interpretato da Gene Jones (incredibile coincidenza la somiglianza tra il nome dell'attore e quello del fondatore della comunità).
West si fa notare per uno stile di regia intelligente, mai banale, pur restando fedele ai dettami del falso documentario. Purtroppo non riesce a dare consistenza ai personaggi, semplici figure disorientate in balia degli eventi. La forza del Padre però è indiscutibile, capace di lasciare traccia indelebile nella memoria dello spettatore, un manipolatore nato il cui carisma viene a galla nell'ottima scena dell'intervista.
Si mostra l' orrore partendo dalla ragioni inerenti tale suggestione: i motivi di carattere sociale, politico ed economico vengono tutto sommato sviscerati con realismo, soprattutto se si pensa riferiti a un paese in cui notoriamente aggregazioni di questo tipo sono piuttosto diffuse.
La storia non è esattamente coinvolgente, anche se efficace nel mettere in evidenza il potere della parola impregnato con la superstizione religiosa nei confronti di persone affette da dabbenaggine/disperazione/ignoranza. Infine non male l'idea di sdoppiare la narrazione ad un certo punto, con il cameraman finito in mezzo la giungla e il giornalista rimasto intrappolato nel campo, dove ovviamente la follia del Padre non tarderà a rivelarsi.
Complessivamente non male, anche se il mio tiepido entusiasmo per il regista continua a rimanere tale.

Jolly Roger  @  01/03/2015 00:36:00
   7½ / 10
The Sacrament è un film che ti spiazza completamente, soprattutto se quando lo guardi non conosci assolutamente niente di esso. La sorpresa sarà immensa. Non tanto con riferimento alla bellezza del film, ma al suo contenuto.
Malgrado quindi il mio non sia un commento spoileroso, suggerisco a chi ci capitasse sopra di smettere di leggerlo!…E anche di non leggerne nessun altro, davvero. Il film rende meglio se si ignora completamente l'argomento che tratterà, perché in tal modo ci si libera la mente da ogni aspettativa e da ogni pregiudizio e soprattutto si rimane colpiti da quella specie di "realtà parallela" con cui si viene a contatto, una realtà affascinante ed atroce allo stesso tempo.
Una realtà fatta di persone come le altre, anzi…di persone un po' diverse, perché hanno avuto grossi problemi nella loro vita (droga, emarginazione, povertà) ma il loro dolore, le loro sfortune e la loro vita - così ingenerosa – hanno trovato una risposta nelle parole del Padre: una specie di guida spirituale che ha creato un vero e proprio paradiso in terra, una comunità religiosa chiusa e autarchica, dedita alla preghiera e ai mestieri della terra, che abita in un luogo sperduto ed inaccessibile. La comunità di Eden Parish.
Per entrare in Eden Parish, i tre protagonisti – inviati di una tv privata che vogliono realizzare un servizio sulla comunità – saranno scortati da guide armate, personaggi loschi che sono agli ordini diretti del Padre e vigilano sulla comunità.
Ad Eden Parish, le persone della comunità (circa duecento) vivono nella serenità più assoluta. La pace, la preghiera, la solidarietà regnano ovunque. I protagonisti, intervistandoli, sono inizialmente diffidenti verso una realtà così diversa, così lontana dalla società occidentale moderna – improntata su tutt'altri valori, quali il danaro, la carriera, il successo, l'apparire, la competizione eccetera.
Tuttavia, più stanno lì a contatto con questa gente e più si convincono che questa gente vive in una condizione di assoluta gioia. Questa gente, che prima di entrare ad Eden Parish ha donato tutti i propri averi al Padre, non rimpiange affatto la vita che ha abbandonato.
Essi sono felici.
Ma….è reale tutta questa felicità?
Cosa si nasconde davvero sotto questa patina di serenità?
Davvero le persone non vogliono tornare indietro?!

La realtà ha superato le peggiori fantasie. L'orrore presentato da questo film è molto minore, in qualità ma soprattutto in quantità, di quello che è stato l'orrore reale.


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Ti West è un regista promettente e ha realizzato proprio un bel filmetto. Peraltro ho notato che i tre attori principali sono ben 3 dei 4 fratelli protagonisti del film You're Next (qui sono il cameraman, lo speaker e la sorella ex tossicodipendente del loro amico).
Anche Ti West aveva una parte in You're Next, era il moroso della sorella, il primo a venire colpito con una balestrata in fronte, per intenderci. Comunque attori buonissimi, tutti in parte.

lupin 3  @  25/12/2014 16:48:49
   7½ / 10
GianniArshavin  @  08/10/2014 20:00:33
   7 / 10
Interessante mockumentary firmato da Ti West , una delle nuove leve dell'horror più promettenti in assoluto.
Il film si basa su una storia vera e riesce a coinvolgere e intrattenere egregiamente , senza annoiare e cercando , riuscendoci abbastanza bene , di mantenere per tutta la sua durata un certo realismo sia nello sviluppo dei fatti narrati che nell'uso perenne della telecamere. West ,tramite l'escamotage del servizio giornalistico , riesce infatti a dare alla sua opera un perenne alone di credibilità , non scadendo mai nelle forzature se non leggermente sul finale.
Il punto forte della pellicola è il grande coinvolgimento ,che unito ad un ritmo elevato vi porterà ad avere gli occhi incollati allo schermo. La storia inoltre prende abbastanza e malgrado sia prevedibile il regista riesce a costruire per bene un discreto climax che fra tensione e dubbi si concluderà nell'assurdo finale.
Ricapitolando , un titolo non terrificante o innovativo ma piacevole e avvincente che si lascia vedere con gusto.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  27/08/2014 16:27:21
   7½ / 10
Alla ricerca della sorella Caroline, neofita della comunità rurale a stampo religioso chiamata "Eden Parish", il fratello parte alla sua ricerca. Occasione ghiotta per due suoi amici giornalisti, che con telecamera lo seguono ingolositi da un potenzialmente interessante un reportage su questa realtà e sul singolare, carismatico leader, che si fa chiamare "il padre".

Il giovane Ti West, promettente regista dalla formazione di matrice marcatamente horror, sforna un prodotto decisamente accattivante. Questo nonostante partisse dallo svantaggio del genere scelto: un mockumentary tratto da una storia vera - filone in cui oggi è difficile non tanto l'inserirsi, quanto il venire notati.
La tecnica è ben applicata: le riprese in soggettiva sono efficaci pur senza lasciare il mal di mare; la prova del cast (su tutti un superlativo Gene Jones) è decisamente buona e si fa ancor più apprezzare in alcune scene di una certa durata. Ottima la gestione degli sviluppi e della componente thriller.
Inevitabile la provocazione intelligente su vari temi: la manipolazione delle masse, la situazione sociale (ma anche assistenziale), i sentimenti religioso-esistenziali.

Storia vera, ahimè: l'ispirazione è tratta dai tristemente noti eventi occorsi in Guyana nel 1978, nella Jonestown edificata dalla setta di Jim Jones (di cui sarebbe illogico riferire qui, pena la rivelazione degli sviluppi della storia). In ogni caso non mancano riferimenti in ogni campo: libri (come "Raven: the untold story of the Rev. Jim Jones and his people" del 2008), canzoni (come "Guyana - Cult of the damned" dei Manowar) e ovviamente film (come l'omonima pellicola del 1979).

La valutazione complessiva è decisamente positiva. Merita una visione.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  18/08/2014 12:45:44
   6½ / 10
Found footage abbastanza canonico ma diretto da uno dei migliori registi horror in circolazione, e la differenza rispetto a tanti simili film inguardabili è evidente....anche il fatto di basarsi su una storia tristemente vera (e su argomenti comunque attuali) e la conseguente verosimiglianza del tutto è indubbiamente un punto a favore.

Spera  @  13/08/2014 11:42:38
   7 / 10
ehehehe ... non lo considero un horror ma questo "the sacrament" nonostante i difettucci mi ha proprio convinto.
Un found footage che permette di soffermarsi e riflettere su parecchi elementi nell'ambito sociale.
Mantiene la cursiosità fino alla fine, personaggi azzeccati direi, buona ambientazione.
Bene, molto bene Blue (;

alex94  @  08/08/2014 15:02:40
   6½ / 10
Discreto thriller ispirato ai tragici fatti di Jonestown girato da Ti West nel 2013.
La trama è buona ed anche piuttosto interessante ma almeno per i primi 40-50 minuti è sviluppata in modo abbastanza noioso,in seguito comunque il film si riprende abbastanza bene regalando allo spettatore un ultima mezz'ora veramente cruda e delirante.
Ottima come al solito la regia e la fotografia,buona anche la sceneggiatura e la recitazione.
Insomma alla fine è un film abbastanza interessante,vale la pena vederlo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/08/2014 15:55:27
   8 / 10
Alessandro.78  @  22/07/2014 17:20:28
   7½ / 10
Dopo aver recuperato The House Of The Devil e Innkeepers ero ansioso di vedere l'ultima fatica di Ti West.Il film è basato sui fatti di Jonestown ed è veramente ben fatto,ed ancora una volta il giovane regista dimostra di saperci fare creando un ottima pellicola.inspiegabile come non abbia ancora una distribuzione italiana in home video.

topsecret  @  27/06/2014 14:55:03
   5½ / 10
Prodotto da Eli Roth, scritto e diretto da Ti West THE SACRAMENT è un thriller drammatico in stile mockumentary che attinge a piene mani da una triste e reale vicenda americana.
La prima ora è un tentativo, anche riuscito se vogliamo, di presentare la comunità nella sua apparente tranquilla esistenza, mentre nell'ultima parte si assiste al precipitare degli eventi che culminano ovviamente in modo prevedibile. Quello che manca, a mio avviso, è proprio la parte centrale, cioè una più curata esposizione dei fatti che portano al compimento estremo. Secondo me viene affrontato in maniera marginale, senza addentrarsi nella psicologia dei protagonisti, senza tastare la caratterizzazione dei vari personaggi che si intravedono e mancando di quella spinta emozionale che faccia partecipe il pubblico invece di trasportarlo immediatamente in un epilogo un po' confuso e povero di contenuti.
THE SACRAMENT è certamente una visione che si può fare senza sforzi, ma manca di quel quid che riesca ad amalgamare bene il tutto e quella sensazione di incompiutezza che si prova alla fine è, secondo me, più che giustificata.

Aztek  @  05/06/2014 20:36:34
   6 / 10
Film che ripercorre più o meno fedelmente la triste vicenda di Jonestown e della comunità "il tempio del popolo".
Non penso che sia proprio un vero horror, ma in ogni caso il film non è malaccio anche se un po' lento sopratutto nella prima parte.
Anche qui viene riproposta la oramai sfruttatissima handy cam con risultati non proprio esaltanti.

BlueBlaster  @  13/05/2014 18:13:42
   6 / 10
L'ultima fatica del caro Ti West è un thriller di stampo documentaristico che "ispeziona" in modo romanzato le filosofie e la vita all'interno di una ipotetica comunità religiosa estremista di stampo hippie ed in specie si rifà alla reali vicende della setta "Tempio dei Popoli" e dello storico evento

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anche se nel film in questione l'epilogo, anche se più cruento, è addirittura meno drammatico della realtà!
E' un film prodotto da quel volpone di Eli roth che anche in questo caso vuole cavalcare l'onda dell'abusato stile mockumentary senza però riuscire a rendere credibili molte delle riprese che obbiettivamente sarebbero state impossibili in quella situazione...troviamo così delle riprese "classiche" all'interno di un videoreportage che sulla carta doveva essere totalmente amatoriale.
Mi spiace dirlo ma lo stile che tanto apprezzo del regista e le sue note capacità nel Cinema dell'orrore sono eclissate sia dallo stampo narrativo che non permette grandi "manovre" personali e da una sceneggiatura approssimativa e pseudo-realistica che non permette l'uso dell'estro fantasy che ha fatto la fortuna del giovane cineasta.
Così solamente nell'ultima mezz'ora assistiamo ad un exploit di violenza che ho reputato alquanto teatrale e gratuita a fronte di un climax più concreto e disturbante sotto il mero profilo tematico ed umano...nella parte iniziale infatti si fa la conoscenza delle filosofie utopistiche che stanno dietro queste comunità (che purtroppo erano e sono più reali di quanto possiamo immaginare) e della manipolazione mentale, ed anche psicofisica per via di droghe fatte assumere, ad opera di burattinai alienati e paranoici!
Dal questo punto di vista il film riesce a colpire lo spettatore che cerca la cronaca di queste storie caricando la pellicola di una reale angoscia costruita su un'atmosfera che sa tanto di ipocrisia e "finto Paradiso in terra".
Facile intuire l'epilogo della vicenda e facile aspettarsi scene forti di discreta fattura...tuttavia sono rimasto deluso dal modo tanto mainstream con cui la produzione si è avvicinata a questo scottante tema, comunque a mio gusto sempre meglio di "Red State" di Kevin Smith restando sul tema sette.
Da come era partito il film in modo cupo e con uno score musicale inquietante mi aspettavo risvolti quasi horror e sicuramente molte più scene spaventosa...cosa che prontamente non arriva lasciando l'amaro in bocca ad un fan del regista come io sono.
Mi auguro che questo non sia un definitivo addio di West al genere horror ma solo un leggero allontanamento perché dopo James Wan mi spiacerebbe perdere un altro buon mestierante.
In definitiva è una piccola delusione ma comunque un prodotto diverso dal solito che racconta una tematica che non lascia indifferenti, peccato che non lo fa poi tanto bene come ci si poteva aspettare.

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