the wicker man (1973) regia di Robin Hardy Gran Bretagna 1973
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the wicker man (1973)

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locandina del film THE WICKER MAN (1973)

Titolo Originale: THE WICKER MAN

RegiaRobin Hardy

InterpretiEdward Woodward, Christopher Lee, Diane Cilento, Britt Ekland

Durata: h 1.42
NazionalitàGran Bretagna 1973
Generehorror
Al cinema nel Maggio 1973

•  Altri film di Robin Hardy

Trama del film The wicker man (1973)

Il sergente di polizia inglese Neil Howie riceve una lettera anonima che comunica la scomparsa di una ragazza sull'isola scozzese di Summerisle. Raggiunta l'isola, il poliziotto si trova in mezzo a una comunità diffidente che pratica un culto religioso pagano.

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Voto Visitatori:   7,59 / 10 (63 voti)7,59Grafico
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Voti e commenti su The wicker man (1973), 63 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Thorondir  @  05/03/2024 18:39:08
   8½ / 10
L'impossibilità di guardare all'altro come portatore, anche minimo, di qualsivoglia verità. L'irriducibile visione della religione come totalizzante e totalitaria, sia essa pagana o universalistica-monoteista. Un dissidio che risale all'antichità quello che Hardy porta in scena in questo capostipite del folk-horror senza gore, tutto alla luce del sole, tutto vissuto sull'ambiguità dei personaggi (pensate quanto abbia influito quest'opera sul "Midsommar" di Aster). Una satira grottesca virata in forma di gioco (non a caso il giullare) di rincorsa ad una verità impossibile perché chiara fin da subito.

mark0  @  09/02/2024 08:20:31
   6 / 10
Sul fatto che sia un film strano e bizzarro non c'è alcun dubbio ma, allo stesso tempo, l'ho trovato lineare, invecchiato male e senza colpi di scena particolarmente entusiasmanti.
Finale ovvio.
Musiche irritanti e canzoni ancor peggio.
Vedibile, ma non lo riguarderei più.

topsecret  @  29/09/2023 13:37:06
   6 / 10
Il remake con Cage non era male e l'originale si attesta, più o meno, su quei livelli.
Non entusiasma la storia in sè, soprattutto a livello tensivo e di emozioni trasmesse, ma pare abbastanza credibile dal punto di vista della recitazione.
Nulla di memorabile, per i miei gusti, ma vedibile senza grossi affanni.

zerimor  @  06/04/2023 18:25:58
   9 / 10
Un film PAZZESCO! Questa pellicola è pervasa perennemente da un'atmosfera malsana e delirante. Leggo commenti di alcuni utenti qui sotto i quali sostengono che "The Wicker Man" non è un horror. Minchia, altroché se lo è! Quella remota località e cittadina su un'isola sperduta e abbandonata da dio, in tutti i sensi, è angosciante nella sua illusoria quiete. Ogni singola persona trasuda stupidità e pazzia inquietanti. Follia dei paesani che all'apparenza paiono tranquilli bizzarri individui, ma anche dell'estraneo nel suo essere così accecato dal suo credo religioso.
Il solo immedesimarsi nel protagonista che pian piano si sente sempre più impotente dinanzi allo scenario nel quale si è imbattuto inaspettatamente, è da paura.
Un crescendo destabilizzante e interpretazioni a dir poco magistrali.
Ambientazione superlativa e finale iconico.
Chi non l'ha ancora visto provveda al più presto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  24/06/2022 15:48:17
   8½ / 10
Per quanto è brutto il remake con Nicholas Cage non potevo pensare di assistere a qualcosa di meraviglioso.

Un film coraggioso, anche se i tempi lo permettevano, oltraggioso e blasfemo in alcuni frangenti.

Il poliziotto credente e vergine che affronta un intera popolazione di "peccatori" adepti di una setta lussuriosa.

Il film da giallo si trasforma in horror in un mistero sempre crescente dove è visibile e non sorprendente un finale senza pieta'.

Lo spettatore è libero di credere ad'una o all'altra versione, del resto il regista tende a ridicolizzare entrambe le vedute quindi una "follia" vale l'altra.

Finale indimenticabile, colonna sonora ricca di canzoni e filastrocche molto riuscite, imperdibile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  05/01/2022 18:04:38
   8 / 10
Sconosciuto, ma anche parecchio interessante. In generale, il cinema inglese, in particolare quello horror, non ha delle tradizioni floride come quelle di altri Paesi (sebbene comunque siano presenti anche lì nomi parecchio interessanti), e questo "The Wicker Man" è passato talmente tanto in sordina da non essere nemmeno doppiato in italiano. Un vero peccato, perché mostra parecchie cose buone, diverse delle quali ho visto in film successivi come "Midsommar". Sicuramente da vedere, dal mio punto di vista.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  15/02/2021 18:18:52
   8 / 10
Splendido film dall'atmosfera sospesa tra l'inquietudine ed il bizzarro, in cui la musica celtica fa da strano contrappunto alle assurdità di cui il protagonista è testimone per tutto il film, fino allo sconvolgente finale. Magari non è invecchiato benissimo nella parte centrale, ma il finale mette i brividi tuttora, con i due opposti estremismi (quello bigotto cattolico del poliziotto e quello libertino pagano degli isolani) che entrano irreparabilmente in collisione.

Alpagueur  @  03/02/2021 19:09:46
   3 / 10
Mi dispiace ma questo film è terribile. Avevo letto alcune ottime recensioni su questo film. All'epoca (parlo di una quindicina di anni fa) ero entusiasta di vedere il mio blockbuster locale finalmente ottenerne una copia nel suo negozio. Mi sono precipitato ad affittarlo. Quando ho iniziato a guardarlo, ho quasi pensato che nella custodia ci fosse finito il film sbagliato. Dopotutto, il film era elencato nella sezione horror ma quello che stavo guardando non era neanche lontanamente un film dell'orrore. Era come guardare un musical davvero brutto. Penso che questo film abbia avuto una delle peggiori colonne sonore di sempre. La trama non era nemmeno così buona. L'unica cosa buona di questo film è l'Uomo di vimini (del titolo) alla fine. Questo è tutto. Ho sentito che il remake è terribile ma non vedo come possa andare peggio di così. Una piccola concessione...il finale è efficace e veramente inquietante. Ma non compensa il resto impacciato e stereotipato del film. Noioso, debolmente sceneggiato, prevedibile e sopravvalutato. Da evitare.

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Ultima risposta 03/05/2021 16.53.29
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antoeboli  @  22/07/2020 18:05:22
   6½ / 10
Interessante film traente origine dalle religioni e dalle sette,che oggi è tornato alla ribalta grazie al lavoro di Ari Aster su Midsommar.
Inutile negare che le analogie tra le due pellicole ci sono,solo che qui si contrappone il cattolicesimo del protagonista,alla religione fai da te, di questo gruppo di isolani guidati dal personaggio di C.Lee.
Un film che ha anche le analogie di avere un ritmo maledettamente lento,solo che quello di Aster durava piu' di due ore e dopo un ora partiva qualcosa.Questo dura molto meno,ma solo gli ultimi 20 minuti hanno un che di vario,perchè è tutto un continuo susseguirsi di scene esagerate che coinvolgono il protagonista.
Soprattutto rispetto a Midsommar qui non si è voluto osare con scene pesanti a livello visivo,ma restare sempre nei limiti,e parliamo pur sempre di un film anni 70,dove la censura non avrebbe avuto pietà.
Tra i pregi va citata l ottima regia a mio parere e le prove attoriali buone nel loro complesso.

GreyJoke  @  08/12/2017 15:04:20
   2 / 10
Film classificato come horror ma di horror ha solo gli ultimi 2 minuti. Stucchevole all'inverosimile con tutti quei canti, sembrava quasi un musical, 0 tensione e 0 scene memorabili. Uno dei film più brutti che abbia mai visto.

7 risposte al commento
Ultima risposta 03/05/2021 16.54.38
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dagon  @  25/04/2017 15:27:22
   7 / 10
Film di innegabile fascino ed atmosfera, anche se la storia (seppur sia chiaro che è "secondaria"), invece si dipana in maniera fin troppo lineare. Cult maledetto che è comunque un must per ogni appassionato del genere.

76mm  @  04/12/2016 17:43:33
   7½ / 10
Film di culto, dalle infinite traversie produttive, inspiegabilmente ancora inedito in Italia.
Si dice che la versione originale integrale sia andata perduta per sempre…io ho visto quella che viene definita "director's cut".
E' un film che fa genere a sé, non rientrando in senso canonico né nel'horror, né nel thriller, né nel giallo, ma mutuando alcuni elementi propri di ogni tipologia per creare un risultato decisamante originale.
Valida l'intuizione di inserire un poliziotto bigottone in una realtà pagana per lui incomprensibile e intollerabile dove la gente sc*pa in luoghi pubblici e le fanciulle fanno riti propiziatori completamente nude alla luce del sole.
Appesantito, a mio giudizio, da un numero troppo elevato di canzoni, a volte funzionali alla trama, altre volte messe lì un po' gratuitamente (ho letto che il regista Hardy disse di voler dirigere un musical(!!!).
Finale amaro e sorprendente.
Una sola cosa della trama mi ha lasciato perplesso:



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Vegetable man  @  06/10/2016 23:38:35
   6 / 10
Dispiace, ma devo essere onesto: mi ha un po' deluso. É un film di un fascino innegabile, ed anche piuttosto originale e ben girato. Tuttavia ho trovato la sceneggiatura estremamente piatta. La storia si dipana in maniera tutto sommato prevedibile fino alla fine. Di momenti horror ce ne sono davvero pochi, tanto che lo definirei piuttosto un film grottesco. I continui intermezzi musicali (davvero troppi e troppo lunghi, sembra un musical) ammazzano qualsiasi tensione.

Insomma, porta male i suoi anni. Raggiunge la sufficienza per il suo finale iconico, entrato nell'immaginario collettivo e ripreso in innumerevoli modi e forme. (Tanto per dirne uno poco citato: la serie a fumetti "The Invisibles" di Grant Morrison.)

musdur  @  14/09/2016 14:53:54
   8 / 10
Cominciamo col dire che non è un horror, ma piuttosto un thriller che scivola nel grottesco. Sugli scudi le interpretazioni di Lee e di Woodward. Suggestivi il paesaggio e alcune canzoni folk. Coraggiosa e originale l'idea di incentrare il film su un culto neo pagano celtico.

Danae77  @  24/11/2015 13:30:59
   8 / 10
Un viaggio anonimo, importante presenza nel mare delle Ebridi come ibrido, ibrido il popolo che ne calpesta la terra. Scomparsa, dimenticata da tutti, ma impensabile per il dio che lo guida, offeso per le ginocchia piegate all'adorazione celtica. Vergogna china gli occhi ad amplessi espliciti, ai falli dell'albero di maggio ed alle rane curatrici. Un nome cancellato, scordato dagli stessi dolori del ventre partoriente. Ricordi di fanciulle al raccolto ed una all'assenza. Seduzione perversa, fedeltà morale. Sepolcro di una lepre, sacrificio pagano è la scoperta, scongiuro allo scarso raccolto e dono per il seguente propizio. Ali tarpate, coraggio solitario, Pulcinella al corteo della festa. Fior di loto al palo e la vita alla soglia della caverna. Un abbraccio leggero nella catena minacciosa. Il nodo si scioglie all'inganno. Vergine al dio del Sole, potere di un re, spogliato sul calvario. La compagnia della fauna nella statua di vimini, il fuoco si eleva al musicar del popolo. Dio ingiuriato è la mano, nel 23 la risposta al canto. Gesù nell'ultimo respiro, nella testa che crolla al tramontar del sole.

alex94  @  23/11/2015 18:02:17
   8½ / 10
Erano anni che sentivo parlare di questo "The wicker man" con toni entusiastici eppure per qualche strana ragione non mi era mai interessato particolarmente vederlo........... errore madornale.
The Wicker Man opera (penso) prima di questo Robin Hardy è (che in seguito ha girato poco roba di qualità alquanto discutibile) un autentica perla della cinematografia horror,uno dei lavori di questo genere più belli ed interessanti degli anni 70,un film che unisce a tematiche d'indubbio interesse un aspetto tecnico molto curato.
La storia parte in maniera classica,su un isola una ragazzina scompare ed un rigido e cattolicissimo sergente di polizia vi si reca per indagare,come avrà modo di scoprire parlando con gli abitanti dell'isola ,su Summerisle la religione cristiana è stata completamente "bandita" in favore di un ritorno agli antichi culti definiti pagani.
Lo spettatore fin da subito si ritrova immerso in un atmosfera alquanto gioiosa e ridente,fatta di canzoni,balli e strani ma innocui rituali............. ma Summerisle nasconde anche un altro aspetto,meno felice e molto più inquietante.
Un certo senso di minaccia incombe sul sergente,una minaccia che si nasconde in ogni vicolo,in ogni strada,in ogni anfratto dell'isola.
Il regista si dimostra maledettamente in gamba riuscendo a trasmettere queste sensazioni allo spettatore,oltre che a mantenere intatta per tutta la durata del film quell'atmosfera da una parte misteriosa e dall'altra gioiosa che sembra avvolgere l'intera isola.
Molte sono le scene cult,tra cui a parte l'ormai famoso ed indimenticabile finale metterei anche l'erotica danza eseguita dalla figlia dell'oste,danza che rischia di far vacillare la fede del protagonista............ ma vabbè di scene bellissime ce n'è un infinità,tutti i vari riti effettuati dalla comunità,ricchi di simbolismi........... impossibile citarle tutte.
Il cast naturalmente fa il suo lavoro in modo più che eccellente,in particolare mi ha colpito l'interpretazione di Christopher Lee,in quella che secondo me è la sua miglior interpretazione di sempre.
Un piccolo capolavoro da vedere e rivedere per apprezzarlo pienamente in tutte le sue sfumature ed elementi.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/11/2015 02.35.35
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  13/11/2015 16:02:13
   6½ / 10
Finalmente sono riuscito a vedermi The Wicker Man, dopo tanti anni, ma ahimè il risultato è molto al di sotto delle aspettative.
L'ho riscontrato, per il tema trattato, un pò superficiale, non lo definirei nemmeno un horror, forse un thriller drammatico, ma di horror ci ho visto veramente poco, i personaggi poi sono troppo buffi, stupidi, sono nella parte finale si vede la loro totale malvagità, ma per un film del genere mi aspettavo tutt'altro!
La trama è molto interessante, ma la regia tiene delle lacune incredibili, per fortuna ho visto la versione da 96 minuti, perchè senza quei 13 minuti taglliati da Corman non so cosa sarebbe venuto fuori.
Gli aspetti positivi si trovano nella suspanse, presente in quasi tutto il film ma soprattutto nella parte finale, e tutto sommato non ci si annoia mai, scorre bene.
Da molti definito un cult imperdibile, io non ho visto nulla per definirlo un cult, Christopher Lee la definito il suo miglior film, a me non mi è sembrato.
Attualmente la versione che definisco capolavoro di The Wicker Man è quella musicale firmata Iron Maiden ;).

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  26/06/2015 00:01:53
   6½ / 10
Considerato da molti un capolavoro, The wicker man lascia a desiderare nella recitazione, ma resta notevole per originalità e per un finale ben congeniato.

ferzbox  @  25/10/2014 16:17:42
   7½ / 10
Devo dire che questo "Wicker man" mi ha davvero colpito; credevo di imbattermi nel solito horror anni 70 con il rischio di visionare qualche prodotto di bassa lega,invece se devo dirvela tutta non lo reputo nemmeno un film horror,anzi la ritengo una pellicola estremamente interessante che prende in esame un'argomento piuttosto complesso.
Un sergente di polizia si troverà coinvolto in una storia pazzesca su un'isola scozzese.
Una ragazza è misteriosamente scomparsa da quel luogo dove la comunità locale è solita praticare culti neo pagani.
Tutto il film è circondato da un'atmosfera anni 70; i vari abitanti dell'isola sono persone apparentemente comuni,con una loro società e discretamente estroversi,tuttavia qualcosa stona,esce dalla solita quotidianità,mettendo in mostra una certa tendenza per riti religiosi dediti al piacere e al sesso.
Considerando che il protagonista è un cristiano per eccellenza tutto gioca sul contrasto delle diverse credenze,trasmettendo una certa inquietudine tramite quel luogo che diventa sempre più grottesco con il passare del tempo.
Tuttavia non si sente mai un clima veramente orrorifico,sembra più una storia drammatica dove sia il sergente protagonista che gli spettatori dovranno cercare di capirci qualcosa.
Molto interessante anche il modo che viene adottato per mostrare le tentazioni del peccato tramite il piacere; anche un'atteggiamento dolce può essere sininimo di tentazione e rappresentante di tutto ciò che è male....
Meraviglioso poi il finale,del tutto inaspettato e completamente compatibile con il messaggio del film.....si rimane inorriditi ed affascinati da quest'opera....
La regia non è proprio spettacolare,ma alcune atmosfere sono davvero degne di nota....un film decisamente singolare.
Ho visto che esiste un remake con Nicholas cage(Nocholas Cage?...andiamo bene...se non è sorretto da buoni registi Cage è una capra),ma dubito fortemente che possa avere la stessa potenza dell'originale,dato che il clima di questo film è alimentato mostruosamente dalla realtà degli anni 70 e di alcuni fenomeni dell'epoca come quello della filosofia Hippy ecc ecc...
Bello,a me è piaciuto....

15 risposte al commento
Ultima risposta 25/10/2014 20.15.38
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GianniArshavin  @  29/08/2014 14:02:11
   7 / 10
Cult assoluto del cinema mondiale , un film particolarissimo e dalla realizzazione travagliata che ha subito i tagli di una censura impetuosa nel menomarlo. Tutti questi elementi hanno però reso negli anni "The wicker man" un film ambito e amatissimo , considerato da tanti uno dei migliori horror mai fatti.
Tutta questa premessa per dire che verso la pellicola in questione avevo grandi attese che sono state soddisfatte solo a metà.
In primis mi sento di dire che "The wicker man" non è un horror bensì un ibrido fra un mistery (un po alla Avati),un grottesco e un musical dalle sfumature macabre. Infatti gli elementi tipici del genere non ci sono o sono presenti in maniera totalmente mutata , in un incrocio di generi che mi ha spiazzato non poco.
La pellicola non vuole fare paura con i soliti mezzi canonici ma vuole inquietare con atmosfere morbose e perverse , facendo leva su personaggi surreali dalle abitudini poco ortodosse. La tensione sinceramente è bassa, il sangue assente e non ci sono spaventi ma a graffiare ci pensa l'atmosfera malata intrisa di un erotismo selvaggio che ammanta tutta la visione e tutti i curiosi abitati dell'isola.
Molte situazioni colpiscono ma credo che un taglio più classico e meno grottesco avrebbe giovato maggiormente. Il film è ripieno di canti celtici che integrano la storia , ma a mio parere spezzano troppo la tensione e smorzano il potenziale di alcune scene in modo fin troppo evidente. Avrei apprezzato meno canti e uno stampo più incentrato sulla paura.
Ovviamente ci sono sequenze portentose , come la danza per compromettere il protagonista o il finale , davvero potente.
Una lode va ai personaggi e agli attori che gli donano volto e fattezze impeccabilmente.
Per quanto riguarda i contenuti "The wicker man" non è una pellicola banale ed anzi è intrisa di significati e concetti sulla religione , il fanatismo , il sesso e l'integrità. Ci troviamo di fronte ad un'opera che vuole far pensare travalicando il semplice intrattenimento , riuscendoci in pieno devo dire.
Dunque un titolo controverso che innegabilmente affascina malgrado i difetti. Il mio rammarico riguarda delle potenzialità non del tutto sfruttate per via delle canzoni e una voluta assenza di componenti marcatamente orrorifiche.

look  @  23/02/2014 02:16:39
   7½ / 10
Particolarmente apprezzato in patria, tanto da rientrare nella classifica dei migliori film britannici di sempre, The Wicker Man, forse non è il migliore, ma resta uno dei più ambigui, suggestivi, misteriosi e anomali film horror della storia del cinema, caratteristiche che hanno valso alla pellicola la fama di cult in tutto il mondo, anche in Italia, malgrado la scarsa notorietà dovuta principalmente ad una totale mancanza di distribuzione nel nostro paese. Girato con rara maestria nonostante il budget ridottissimo, buona parte del cast non fu nemmeno retribuita. Fanno da cornice i maestosi paesaggi dell'arcipelago scozzese, inquadrati da splendide panoramiche. A mio avviso lo penalizzano le diverse digressioni musicali, alcune direi piuttosto fastidiose e squallide, che interferiscono purtroppo col ritmo ben sostenuto del film, attenuando rovinosamente la suspense accumulata durante lo sviluppo della storia. Non mancano però scene da antologia: La ricerca di Rowan, o di quel che ne rimane, per le vie del paese. La mano della Gloria. La sfilata del Calendimaggio. E per finire, l'indimenticabile, terrificante, epilogo. Woodward e Lee straordinari.
Un film unico e irripetibile, ricchissimo di immagini emblematiche, ancora attuale a distanza di 40 anni. Un film che, pur con qualche difetto, mantiene il fascino e la grande potenza figurativa che lo ha sempre contraddistinto sino a renderlo una pietra miliare del cinema horror. Desta l'animo e la mente. Merita più di una visione. Da recuperare.

Ciaby  @  26/10/2013 13:45:03
   7 / 10
Un film inquietante che riesce a costruire un'atmosfera fortemente malsana. La seconda parte (tutta splendida), quella pagana e rituale, è ovviamente molto più interessante della prima, che fatica un po' ad ingranare.
In definitiva un film riuscito e coinvolgente, ma con due grossi difetti: l'atroce recitazione e l'occasionale humor nero senza il quale avrebbe funzionato molto meglio.

The BluBus  @  06/06/2013 22:49:49
   8 / 10
Grande sorpresa! Ottimo film con un'atmosfera straordinaria, da vedere!

mikeP92  @  22/05/2013 23:11:47
   4 / 10
Ahahahah horror? Ahahahahah... Ma per favore, sembra un documentario sul paganesimo!

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  28/04/2013 23:44:00
   8½ / 10
Per quanto classificato come horror, non saprei davvero come definirlo. E'un film unico, calato in un'atmosfera magica e perfetta, dove paganesimo e cristianesimo si scontrano sullo sfondo di un giallo investigativo. Molte le canzoni che, una volta tanto, esaltano notevolmente l'atmosfera grottesca del film. Davvero unico.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  29/03/2013 00:28:34
   4 / 10
Sinceramente non mi spiego tutti sti voti altissimi...è noioso all inverosimile e non succede praticamente niente x tutto il film !
Attirato dalla media altissima e sapendo che è stato catalogato fra i migliori 100 film britannici del XX secolo ho deciso di vederlo ma è stata una tortura arrivare fino alla fine ( e dire che dura pure poco! ) , ho resistito sperando in un colpo di scena che chiaramente non è mai arrivato !
NOn ci sono manco effetti speciali o tematiche particolarmente scabrose, insomma nessun motivo x reputarlo un cult o un film fondamentale.
Evitabile !

CyberDave  @  30/01/2013 14:52:17
   8 / 10
Un piccolo gioiellino del cinema che purtroppo non è mai uscito in Italia e quindi lo sai trova solo sottotitolato.
Ottima storia e interpretazione da oscar del sergente.
Da vedere assolutamente!

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  18/10/2012 20:38:24
   10 / 10
Capolavoro..... unico.... una categoria a se stante, Ed Woodward strepitoso, Lee inquietante e la Ekland da bava alla bocca.....per il resto mi associo ai commenti precedenti....... assurdo non sia mai stato distribuito in Italia...

C.Spaulding  @  02/06/2012 17:49:38
   8½ / 10
Questo è un grande film.Meglio del remake con Nicholas Cage. L'atmosfera è inquietante e la storia ti prende dall'inizio alla fine. Davvero consigliato.

jb333  @  02/06/2012 16:48:57
   8 / 10
veramente un ottimo film! ti tiene incollato allo schermo dal inizio alla fine..altro che il remake..

7219415  @  26/03/2012 00:37:56
   7½ / 10
Niente male...anche se non lo definirei esattamente un horror...

Leonardo76  @  01/01/2012 12:21:21
   8 / 10
Poliziotto bacchettone Vs. pagani hippie con un spruzzatina di Lovecraft (come già fatto notare da altri utenti). Non c'è splatter, niente bambine con i capelli bagnati ma un'atmosfera simile a quella della "casa dalle finestre che ridono" (che uscirà 3 anni dopo).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/10/2011 14:24:13
   7½ / 10
E' un film troppo particolare e bizzarro per definirlo horror, di cui possiede la struttura di base ma che somiglia pittosto ad un racconto del mistero, anche molto ironico se vogliamo, considerando il divertente spaesamento di un bigotto cristiano in un isola che pratica antichi culti pagani e soprattutto il modo di concepire il sesso, come un qualcosa di libero da ogni senso di colpa. Non possiede forse quell'ancestralità dei racconti di Lovecraft, tanto per fare un esempio, per incutere vera paura, ma è comunque un film abbastanza fuori dai canoni e che possiede un finale notevole.

Jack_Burton  @  24/09/2011 20:16:08
   10 / 10
E' completamente l'opposto del film di Cage, un CAPOLAVORO !!! Bello, bello, bello dalla storia alle interpretazioni (il protagonista è fenomenale e poi grandissimo Christopher Lee); un film che fa a pugni con le regole della società e della religione, un'horror atipico che proprio per la sua singolarità colpisce e affascina...peccato aver visto prima quel non-film de "Il Prescelto", altrimenti mi sarebbe piaciuto ancora di più. Se voi non avete fatto questo sbaglio, correte subito a vederlo...ribadisco un CAPOLAVORO !!!

Oskarsson88  @  25/07/2011 12:51:19
   8 / 10
veramente particolare The Wicker Man in cui sono mischiati principalmente grottesco e musical, con forti velature horror e anche thriller. abbastanza evidente la contrapposizione tra il cristianesimo ed il paganesimo, anche se non viene presa propriamente una posizione, se non quella della condanna del fanatismo. Bellissimi i colori e le musiche, e finale tutto sommato spiazzante.

Purtroppo mi sono accorto di aver visto la versione di 84 minuti e non l'originale!! Qualcuno sa dirmi cosa cambia nella versione di 102 minuti?? Ne sarei molto grato!!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/08/2011 16.52.37
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Larry Filmaiolo  @  19/07/2011 23:15:47
   9 / 10
intuizione geniale per un film provocatorio e paradossale. Humor nero, grottesco, inquietudine e suspense si intrecciano fino a sfociare in un finale magistrale e agghiacciante, che rende questo capolavoro degno di essere stimato uno dei più grandi film inglesi del novecento. Si tratta di un film curioso e spiazzante, in alcune scene volutamente contradditorio e ambiguo nei toni, ma in fondo anche malizioso e non del tutto surreale. Un cocktail ridondante di aggettivi, che tuttavia non rende l'effetto molteplice che l'opera mi ha fatto!
Interpreti magnifici (Woodward tragico, Lee paranoico).
Musiche ottime.
correre a vederlo!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  06/05/2011 16:17:36
   8 / 10
Una lettera anonima esorta il sergente Howie a recarsi nella sperduta isoletta di Summerisland dove pare che la comunità del luogo tenda a tacere la misteriosa scomparsa di una bimba.
Uomo tutto di un pezzo,timorato di Dio e fervente cristiano praticante,deriso per questi motivo dai suoi colleghi,Howie si troverà a dover entrare in relazione con un modo di vivere nettamente discordante con le proprie convinzioni e la propria morale.
Nell'isola infatti i dogmi cristiani sono stati da tempo ripudiati in favore di un culto pagano risalente a tempi remoti, vissuto alla luce del sole e nella massima libertà.
Questo culto fortemente associato alla natura e ai raccolti ispira un'atmosfera d'altri tempi, quasi da rituale mistico medievale con riferimenti di tipo orgiastico,senza però scadere nell'esibizione sfrenata di volgarità. Ci si limita ad allusioni, maliziose provocazioni e scene di nudo,tra cui spicca la silhouette di Britt Ekland quando tenta di corrompere la granitica moralità del poliziotto.
Il film si distacca con forza dalla convenzionalità apparendo come una fusione di tanti generi edificata sullo scontro tra paganesimo e religione,in una riproposizione moderna di una spietata lotta ancestrale.
L'effetto bizzarro è incrementato dalla presenza di canzoni e nenie con riferimenti sessuali espliciti alternati ad inni d'ossequio alla natura.La tensione cresce in modo vertiginoso con l'approssimarsi della soluzione dell'enigma,mentre la comunità in principio cordialmente stramba comincia a mostrare un atteggiamento ostile.
Finale fantastico con la tanto attesa apparizione del "wicker man" ,simbolo di un fanatismo sacrificale inarrestabile pilotato da un Christopher Lee sempre eccellente in ruoli sinistri.
Chi ha visto il penoso remake diretto da Neil La Bute,come il sottoscritto, sciuperà il colpo di scena finale e si maledirà per aver visto quell'obbrobrio prima di questa straordinaria chicca,considerata da molti uno degli horror britannici più importanti di tutti i tempi, anche se catalogarlo in un unico genere sarebbe scorretto.

goodwolf  @  29/12/2010 17:07:04
   8 / 10
La storia è magnifica e una volta vista farete fatica a dimenticarla.
L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso sono state le scene musicali: sembravano quasi una parodia in chiave satirica/erotica di jesus christ superstar (tanto per citare un musical in linea), roba troppo comica per essere vera, secondo me una scelta un po' azzardata.
Togliendo quelle 2-3 scene (ah, anche la canzone di apertura è ridicolissima), il film è ineccepibile
Purtroppo il film mi è stato rovinato perchè ho visto prima il remake, che mi ha rovinato alcune sorprese.
Se non avete visto nessuno dei due, ovviamente vedete l'originale!!
Strano, bizzarro (pure troppo), ma efficacissimo.

Neurotico  @  23/11/2010 14:47:53
   10 / 10
Tra i miei cult del cuore.Sentire e vedere la religione cristiana sbeffeggiata e ridicolizzata come avviene in questo capolavoro e' una goduria irripetibile.Dal lato tecnico e' meravigliosa la musica di Paul Giovanni cosi' come le scenografie e le scene dei balli e dei riti sono da lacrime agli occhi.Il migliore film in cui abbia mai recitato Christopher Lee.La mia interpretazione:a morte la religione(cristiana soprattutto),evviva la natura,la donna e il sesso.Filmone immortale e indispensabile per ogni persona con un briciolo di senno.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/10/2013 16.06.59
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  24/10/2010 23:48:03
   7½ / 10
Giustamente ha poco da spartire con l'orribile remake. Neanche si dovrebbero fare paragoni tanto siamo lontani sui livelli qualitativi: l'originale di Hardy manca di una costruzione metodica alla film horror a differenza del suo rifacimento ma risulta più ambiguo e destabilizzante,è più grottesco e musicale saturando il tutto con un'atmosfera tra il torbido e l'orgiastico (non a caso tutte le canzonette hanno più o meno espliciti riferimenti sessuali),la sua critica religiosa è raggiunta in pieno. Il finale sorprende a patto che non si sia visto il remake,perché essendo il vero punto forte di The Wicker man è lo stesso in entrambi.
Si nota però uno svolgimento più "amatoriale" con ogni probabilità ricercato da Hardy. Molto belle anche le ambientazioni scozzesi.
Se ancora non avete visto il film con Cage è l'occasione giusta di prevenire un errore (o un orrore) guardando direttamente questo.

Aztek  @  15/07/2010 12:47:14
   6½ / 10
Stesso problema degli ultimi due utenti qui sotto, aver visto il remake, e quindi sapere come andrà a finire, mi ha spezzato naturalmente l'entusiasmo verso questo film, ma se proprio volete vedere un "the wicker man" vi consiglio di vedere questo rispetto al brutto remake interpretato da Cage.

Pluto7  @  30/03/2010 21:29:14
   7 / 10
Bello, ma peccato che avevo già visto quello con Cage, sapevo come andava a finire, tuttavia è più bello perché descrive bene i costumi di quella terra. I luoghi sono meravigliosi, e la storia è molto articolata.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  10/02/2010 16:43:23
   6 / 10
Commentare l'originale di questo film dopo aver visto il remake è alquanto difficile.
Il film risiede soprattutto nel colpo di scena finale per cui sapendo già la trama perde clamorosamente in incisività. Però va considerato in positivo l'originalità primaria della situazione ed una ricostruzione di una cittadina ridente, macabra ed arcaica. Troppo musicale per i miei gusti anche se la scena finale, pur sapendo già tutto, fa certamente il suo effetto.
Se non avessi visto il remake il voto sarebbe stato sicuramente un po' più alto. Ma tant'è.
Sufficiente.

El_Baro  @  03/12/2009 18:33:50
   7½ / 10
Che sorpresa!
Film fuori dal tempo e senza genere, con vaghe citazioni Lovecraftiane, che talvolta rischia quasi di scivolare nel musical, nell'antropologico, nel freudiano (lotta tra Es e Super Io) e che riserva una parte finale inquietante come poche.

TheLegend  @  26/10/2009 19:42:26
   6½ / 10
Buon film classico anni '70,definirlo horror è un pò troppo siceramente.
Riesce a dosare bene ironia,tensione e suspence anche se in qualche parte può risultare un pò noioso e lento.
Recitazione diversa dai canoni a cui siamo abituati oggi ma comunque divertente.
Ottime le ambientazioni e la fotografia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  25/09/2009 11:48:09
   8 / 10
Veramente bello. Sono rimasto stupito da questo film, non lo credevo così.
A parte il fatto che sono appena stato in Scozia e rivedere quei bellissimi paesaggi e quelle simpatiche persone (gli scozzesi sono davvero così ospitali e tradizionalisti) è stato amore a prima vista. Si tratta di un thriller/horror atipico nel vero senso del termine, perché tutti quei cliché a cui siamo abituati qui non esistono proprio. L’atmosfera è scherzosa, l’ambiente grazioso, le persone strambe e allegre e le musiche sono davvero elettrizzanti e carinissime; non so quanti oserebbero mettere queste musiche nei film horror… a dire il vero sembrano un po’ fuori posto, probabilmente perché siamo troppo abituati ad associare questo genere di film con colonne sonore angoscianti…
In ogni caso dopo la visione ti resta molto, certe scene come la ragazza che balla nuda o il pugno nello stomaco finale, non possono lasciare indifferenti…
Vale la pena vederlo, è qualcosa che si trova raramente in giro.

GodzillaZ  @  11/06/2009 13:11:04
   8 / 10
Non credo che l' etichetta horror si addica molto a questo film.
Per un' ora e 40 si è costantemente al limite del grottesco.
Il film è davvero bellissimo e crea una sensazione di alienazione.
Il tutto sa di forte critica al fanatismo religioso (qualunque esso sia).
Il protagonista vede succedere cose inconcepibili dal suo punto di vista (e molte anche dal punto di vista dello spettatore) e non se fa una ragione promettendo un intervento in forze delle autorità.
Si troverà coinvolto negli usi dell' isola attraverso un gioco incredibile che vi sorprenderà, per poi arrivare al finale piuttosto forte.

PS: la canzone all' osteria è spassosissima e mi ha lasciato a bocca aperta!

phemt  @  03/12/2008 09:52:17
   8 / 10
Film molto particolare questo The Wicker Man, horror sui generis divenuto un cult con il tempo ed invecchiato meglio di quanto si possa immaginare…

Horror particolare perché dietro ad un plot da giallo-thriller invero abbastanza banale (scomparsa di una ragazzina in un isola piena di gente strana che vede in malo modo lo straniero) cela il contrasto fra cristianesimo e credenza pagana che al tempo fece nascere un sacco di problemi distributivi… In realtà in The Wicker Man il regista Hardy non prende assolutamente nessun tipo di presa di posizione verso l’una o l’altra anzi, il messaggio di fondo è che il fanatismo e l’integralismo religioso non sono altro che dipendenze gravi… E come ogni grave dipendenza fa commettere alle persone errori e stupidaggini…
Significativo in questo senso il finale in cui entrambe le “fazioni” si fronteggiano a suon di pregherei e litanie…

L’approccio al film è sicuramente particolare: durante la visione si alternano nudi generosi e scene soft, qualche situazione weird buttata qua e là senza troppo costrutto (a parte la scena della processione davvero notevole che ricorda il video di I Am The Walrus dei Beatles), canzoncine con balletti più adatte ad un musical che ad un horror… Ma l’atmosfera che si vive nel paesino è riuscitissima e in alcuni momenti straniante ed opprimente se non addirittura disturbante…
Non sempre convincete il cast ma fanno il loro sia Lee che Woodword…

Non ho visto il remake e non credo che lo farò… La sola idea di voler riproporre un film del genere non ha molto senso!

DarkRareMirko  @  02/11/2008 17:35:50
   8 / 10
Horror/mistery spiazzante riguardo ai temi trattati e al modo (lineare e calmo) attraverso qui è stato girato.

Subito, grazie alla sua visione, viene comunicato allo spettatore un senso di stranietà, di mistero, di irrealtà.

Ed è questo il principale pregio di un film realizzato ai limiti della noia, ma ad ogni modo viene in aiuto la sua breve durata a salvare il tutto.
Grande l'intepretazione di Lee, che pare quasi prenderti in giro con quell'espressione sorniona che mantiene per tutto il film.
Molto bravo anche Woodward, che intereta un personaggio giustamente sconcertato da ciò che vede e trova sul suo cammino.

Film dall tipo di realizzazione davvero rara, che risulta essere al contempo furbo ed orginale.

Disastroso il remake con Cage; inspiegabilmente assante il doppiaggio in italiano per questa versione del 1973.

Consigliato, a volte lo danno (ovviamente sottotitolato in italiano) sulle reti satallitari.

pinhead88  @  31/10/2008 14:26:30
   8½ / 10
molto bello questo Wicker Man e davvero notevoli le interpretazioni,tra cui anche Christopher Lee.bellissima la scena finale..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  18/07/2008 09:36:05
   8½ / 10
Wicker man riesce nel difficile compito di creare un'atmosfera opprimente, surreale e di frustrazione parlando di un argomento spesso bistrattato e troppe volte reso in maniera superficiale.
Grazie anche al fascino delle suggestive highlands scozzesi (una terra non troppo distante geograficamente ma molto differente rispetto alle nostre abitudini di vita), una fotografia e una regia senza troppi virtuosismi che rendono il tutto più reale, il film è un piccolo capolavoro e alcuni paragoni illustri ci possono anche stare.
Durante la visione mi erano venuti alcuni dubbi su dei passaggi che sembravano forzati ma lo splendido finale chiarisce tutto in maniera inequivocabile.

marfsime  @  20/05/2008 17:29:12
   7½ / 10
M'è piaciuto un po' meno del remake..probabilmente perchè l'ho guardato cronologicamente dopo di esso..e quindi l'effetto sorpresa del film s'è un po' perso. Comunque rimane sempre un film di ottima fattura..con un'interpretazione di Edward Woodward veramente impeccabile.

*Oscar*2005  @  18/04/2008 16:36:20
   4½ / 10
Secondo me la media è ingiustificabile... Non capisco nemmeno perchè classificabile con gli horror...uno dei film più brutti mai visti... Belli solo i temi e le attrici,per il resto gravamente insufficiente!!!!!!!!!!

Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  06/01/2008 23:26:30
   7½ / 10
Mai doppiato in italiano, The Wicker Man ha patito un ingiusto quanto umiliante ostracismo dalle nostre parti, forse a causa di una tematica scottante ed ai limiti del blasfemo?
In una comunità dove predominano le gioie della carne e l'esaltazione di un'ostentata e gioviale "fallocrazia", il malcapitato poliziotto, morigerato, indefesso e bigotto, si scontra con una civiltà "senza Dio", entrando suo malgado all'interno di un gioco di morte machiavellico ed efferato.
Grottesca, ambigua, occulta, forse anche un po' "trash" e pacchiana, quest'opera di Robin Hardy sconvolge dietro al mistero custodito dalla comunità agricola indigena, con una trama ottimamente miscelata tramite fanciullesche nènie maliziose, e con interpretazioni di spessore di Edward Woodward e Christopher Lee.
La speranza di vedere il film doppiato in italiano è forse pari allo zero, soprattutto dopo il recente remake, ma non si sa mai...!

mister_snifff  @  17/12/2007 00:51:12
   10 / 10
bizzarro e sorprendente...quanto le sexi-nenie pagane di contorno!

Bi1979  @  29/04/2007 15:18:58
   9½ / 10
Veleggiando sul vascello del nostro spirito critico, timonieri (ahimè mai troppo esperti!) del nostro intelletto, spinti dai venti e dalle correnti delle tendenze di mercato e della critica prezzolata, navighiamo come meglio possiamo attraverso il vasto e insidioso oceano del cinema di consumo, rimanendo ammaliati dai canti di sirena delle grandi produzioni e degli effetti speciali visivi e sonori, che troppo spesso ci incantano nella misura in cui ci stordiscono.
Tuttavia, ci capita a volte di approdare presso lidi ospitali e sicuri, laddove un film, un’opera realmente di valore ci rinfranca e ci riporta alla mente la preziosa necessità di alimentare la nostra intelligenza con cibi adeguati. E questo, direi, è il caso che si verifica con un film come “The Wicker Man”.

“The Wicker Man”, “L’Uomo di Vimini”, opera prima e controversa del regista inglese Robin Hardy, rappresenta uno dei tanti casi di “messa all’indice” dell’indomabilità dello spirito umano da parte dell’angusta dottrina del “politicamente corretto”. In questo caso, si potrebbe dire del “religiosamente corretto”: ma del resto, nel momento in cui una religione predomina non solo e non tanto a livello di fede, quanto piuttosto – e soprattutto – sotto un profilo istituzionale, “politicamente corretto” e “religiosamente corretto” divengono elementi di una tragica endiadi.

Eviterò di riportare la trama del film in sede di commento, in quanto essa viene accennata, anche se molto sinteticamente, più sopra. Piuttosto, preferisco invitare chiunque visiti la scheda di questo film senza ancora averne preso visione, di cercarlo, di guardarlo, di vederlo, di sentirlo, di comprenderlo…
Vorrei invece soffermarmi sulla figura del sergente di polizia Neil Howie (interpretato da un bravissimo Edward Woodward), per considerarne alcuni aspetti che mostrano chiaramente la pluridimensionalità e la carica simbolica che caratterizzano questo film.
Il sergente Howie rappresenta, a mio parere, il vero e proprio fulcro simbolico del film: uomo di chiesa e di legge, austero sotto ogni aspetto (ancora vergine, nell’attesa della prima notte di nozze), SEMBRA che egli si muova, come protagonista, attraverso l’intricata vicenda della presunta scomparsa di una ragazzina dell’isola, sulla quale egli decide di indagare. Protagonista, dicevo, in quanto SEMBRA che gli altri personaggi coi quali interagisce (i locandieri, la presunta madre della ragazzina scomparsa, l’insegnante della scuola, ecc…) si muovano intorno a lui come semplice “cornice narrativa”. Il solo altro personaggio che SEMBRA rivestire un ruolo di una certa importanza è l’ambiguo e cortese Lord Summerisle (un grande Christopher Lee), vera e propria autorità temporale e spirituale dell’isola, quasi un re-sacerdote.
Questo, come ho detto, è ciò che SEMBRA.
Ma ciò che E’, ciò che sta realmente accadendo, ri rivela in quello che a mio parere rappresenta il momento-chiave, il punto di snodo dell’intero film: il sergente Howie, nell’estremo tentativo di trovare la ragazzina attorno alla cui scomparsa gli abitanti dell’isola – e Lord Summerisle in primis – sembrano osservare tanto omertoso silenzio, stordisce, lega e imbavaglia il locandiere McGregor e si traveste col costume che questi avrebbe dovuto indossare nella processione per la celebrazione dei riti del Primo Maggio. Howie veste, così, i panni del Buffone (in inglese “the Fool”).
“The Fool”. Il Buffone. Il Matto. Il numero Zero dei Tarocchi.
Come il numero Zero, in matematica, si pone fuori dal gioco degli altri nove numeri, possedendo un grado di astrazione superiore, così il Matto può essere posto, nei Tarocchi, indifferentemente all’inizio o alla fine del mazzo. Il Matto, dunque, rappresenta l’Inizio e la Fine, il senso della ciclicità, la ricerca dell’Infinito.
Il Matto è anche l’individuo che sogna di compiere grandi azioni, di realizzare grandi cose, dimenticando tuttavia l’importanza di un prezioso alleato: la conoscenza. Pertanto, senza la conoscenza (e senza la coscienza della conoscenza), il Matto non è in grado di percorrere un cammino personale ben delineato. E, credendo di pensare, di muoversi, di agire, egli è in realtà pensato, mosso, agito.
Così il sergente Howie, che sembra, fino alla fine, il protagonista dell’intera vicenda, si rivela in realtà un burattino che è stato fatto pensare, muovere e agire secondo volontà altrui. Howie è protagonista solo perché ciò gli viene concesso da un contesto che, da apparente “cornice narrativa”, assume le forme di una vera e propria trama coesa ed efficace, una trama dalle cui maglie fitte Howie non solo non è in grado di sfuggire, ma che anzi si stringe attorno sempre di più, tanto volontariamente quanto incoscientemente.
Interessante anche un altro aspetto: il Matto, simbolicamente, può rappresentare anche l’anticonformismo, il porsi contro le convenzioni. Paradossalmente, il sergente Howie, nella sua stretta osservanza delle regole e delle convenzioni (legali, morali, religiose), è a Summerisle il vero unico anticonformista. Ma un anticonformista privo degli strumenti per agire efficacemente contro le regole della comunità, nella quale viene così definitivamente intrappolato.
Figura forte e dominante all’inizio della vicenda, il sergente Howie si ritira, così, dalla scena nei panni di Buffone-Vittima sacrificale, portando a compimento un ciclo che, se per un verso può essere considerato discendente (da un’iniziale predominanza alla completa soggezione, dalla vita alla morte), per un altro può anche assumere le tinte dell’ascesa, in quanto Howie, fervente cristiano, sembra riscattarsi dai panni del Buffone accettando con dignità e rassegnazione il destino per lui decretato, affidandosi al Dio in cui crede e confidando nel mistero della resurrezione.
Ma discesa e ascesa, così come morte e rinascita, sono polarità che si alternano nel corso ciclico del divenire. L’una non può esistere senza l’altra. E così, il tramonto nella scena finale reca in sé l’alba della resurrezione per Howie, ma anche la rinascita delle energie generative che, secondo le speranze della comunità isolana, porteranno nuovi frutti sugli alberi di Summerisle.
Naturalmente, quella che ho deciso di proporre è solo una possibile chiave di lettura (magari più insolita) fra le altre.
“The Wicker Man” è un film di indubbia attualità anche perché propone importanti spunti di riflessione sui pericoli insiti nell’ottusità e nella cecità delle religioni nel momento in cui esse si declinano nel fanatismo e nel dogmatismo e, di conseguenza, nell’impossibilità di un confronto che, anziché allo scontro, possa portare ad una comprensione dell’ “altro-da-noi”. Problemi tutt’altro che alle nostre spalle…

“The Wicker Man” è stato classificato come “horror movie”, ma concordo con altri utenti nel constatare la riduttività di una simile classificazione (del resto, tutte le classificazioni sono, per loro stessa natura, riduttive). Più che di orrore, mi piacerebbe parlare di un costante, latente senso di inquietudine. Inquietudine per niente diminuita (anzi, per certi versi accresciuta) dal fatto che – soluzione geniale del regista – il corso degli eventi si sviluppi sempre nelle fasi diurne, fino al tramonto infuocato degno coronamento dell’intera vicenda. La luce del sole, dunque, mostrando in tutta la loro vivida naturalezza (e con splendido cromatismo) cose che agli occhi dell’ “uomo di legge e di chiesa” Neil Howie rappresentano veri e propri abomini, distrugge e, al contempo, rafforza, il senso di “tabù” che aleggia con opprimente presenza in tutto il corso della vicenda.

Un’ultima considerazione va fatta con riguardo alla dimensione sonora del film, degno complemento alla dimensione visiva: le musiche folk composte da Paul Giovanni si intrecciano in modo sublime con le immagini, in un effetto di reciproco rafforzamento che dona al film ulteriore coesione e pregnanza.

Da non perdere!

6 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2008 10.55.01
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  21/12/2006 17:45:01
   7 / 10
Non c'è paragone con il remake! E' un bel film e, nonostante sapessi già come andava a finire dal momento che l'ho visto dopo il remake, mi ha coinvolto dall'inizio alla fine. Per il resto, ho già scritto tutto nel remake. Guardate questo, magari (come me) in inglese con sottotitoli in italiano!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  23/11/2006 23:52:22
   9½ / 10
bellissimo film, chiamarlo horror è estremamente riduttivo. bellissimo il film (e tutto ciò che lo circonda come ad esempio le canzoni da osteria) CULT!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  12/11/2006 23:50:18
   8 / 10
...film ricco di messaggi, potrei perfino definirlo colto... Tratta un tema, quello della religione, difficile da sviluppare... Un film originale e coinvolgente... Come al solito i film belli e sconosciuti godono di un remake americano... Peccato che ci si goda raramente la visione degli originali che sono sempre migliori...

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/04/2007 17.36.30
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Gogol  @  28/10/2006 10:21:52
   10 / 10
Un film sconvolgente per i temi trattati,girato ottimamente e con una bella trama.Questo film va veramente fuori dall'ordinario mostrandoci un lato nascosto e sconosciuto,dove in un villaggio su di un isola irlandese viene ancora praticato un culto antichissimo tramandato dalle religioni pagane,un posto dove si crede che ogni fatto che accade in natura sia in qualche modo legato ai suoi elementi come la terra il mare il sole,e dove si praticano riti a dir poco macabri...da vedere assolutamente l'originale del 73 e non quello rifatto di recente.
Assolutamente tra i migliori film e non solo per il genere horror,ma tra i migliori in assoluto.

clone 1975  @  05/09/2006 11:20:18
   7 / 10
vabbè il film dico la verità,l'ho rivalutato nel tempo,la prima visione è stata deludente,un film molto lento,ma che riesce ad essere molto intrigante,specie quando si avvicina la fine,e viene fuori un incredibile verità, dare 10 mi sembra esagerato,ma è un bel film per gli amanti del genere,ma risente purtroppo di una lentezza disarmante

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  11/08/2006 22:53:43
   10 / 10
the wicker man è semplicemente uno dei migliori horror mai girati,che non sfigurerebbe assolutamente in un ipotetico confronto con l'esorcista o shining.
è poi un film davvero particolare nel panorama orrorifico,molto intelligente,colto e fautore di una critica non esattamente accennata alla religione.anzi,alle religioni ed ai loro,spesso difficili,canali di comunicazione.
molto particolare è pure la fotografia che,invece di giocare con il buio e gli spesso telefonati colpi di scena che ne conseguono,è fredda e umida come il clima inglese...nebbiosa e capace di avviluppare lo spettatore in una ragnatela di ansia e tensione.
forse a breve ne uscirà un remake,ma consiglio assolutamente di vedere questo,seppur non credo ne sia uscita una versione in italiano.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/09/2009 16.32.30
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  29/05/2005 15:11:52
   10 / 10
Prendete il Sam Raimi del tempo che fu, unitelo alle sperimentazioni stilistiche di Deodato e miscelate il tutto con un impastone alla Lars Von Trier...Lasciate cuocere il preparato per 1 ora e 42 minuti a fuoco lento e servitelo ancora bollente...Avrete probabilmente ottenuto una cosa che non c'entra un ***** con il film in questione ma non sapevo come iniziare il commento e quindi...

"The Wicker Man" è, molto probablmente, l'horror più significativo degli anni settanta, un vero capolavoro della cinematografia grottesca...
Le ambientazione che il regista propone trascendono da qualsiasi schema convenzionale riconducibile all'immaginario orrifico e ciò a dispetto di un'intera tradizione letteraria e artistica...Tutta la vicenda narrata si svolge infatti in pieno giorno, sotto la luce fioca del nebbioso sole Inglese, in uno scenario angoscioso e surreale dove le musiche magistrali fanno da padrone...
Hardy, che molto probabilmente passerà alla storia come il regista più sottovalutato del cinema, intreccia mirabilmente scenari culturali e religiosi; lotte di classe e scontri per il potere ambientando il proprio capolavoro in quella scacchiera di nessuno che il crociato Neil Howie attraversa mosso da ideali sepolti con la nascita dell'uomo moderno...
Lo sguardo dicotomico che il regista pone sull'ignoranza religiosa è impietoso e non lascia scampo a ripensamenti...Grandioso nel suo essere...

"The Wicker Man" è un crescendo sinfonico di emozioni e sentimenti, un cult movie che ha ispirato intere generazioni e l'horror più intenso che mi sia capitato di vedere...

Terminata la visione ho immediatamente richiesto l'inserimento di questo titolo...Ormai ne sono certo: "Anche per voi è arrivato il momento di conoscere l'uomo di vimini!"

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