tolo tolo regia di Checco Zalone Italia 2020
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tolo tolo (2020)

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locandina del film TOLO TOLO

Titolo Originale: TOLO TOLO

RegiaChecco Zalone

InterpretiChecco Zalone, Barbara Bouchet, Alexis Michalik, Manda Touré, Jean Marie Godet, Nunzio Cappiello, Eduardo Rejón, Fabrizio Rocchi, Souleymane Silla, Francesco Cassano

Durata: -
NazionalitàItalia 2020
Generecommedia
Al cinema nel Gennaio 2020

•  Altri film di Checco Zalone

Trama del film Tolo tolo

La pellicola narra le vicende di Checco, sognatore deluso dalla madre patria. Inizialmente rifiuta il reddito di cittadinanza e apre un sushi restaurant ma fallisce miserabilmente e deve fare i conti con i creditori. Decide così di scappare e rifugiarsi in Africa dove si reinventa cameriere per un resort. Anche lì però la situazione cambia e assiste allo scoppio di una guerra civile con l'arrivo di una sorta di Isis o di Boko Haram. Decide così di tornare in Italia, ma non può farlo perché i creditori sono pronti a dargli la caccia. Si ritrova così a scappare ritrovandosi nella stessa situazione dei migranti.

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Voto Visitatori:   4,92 / 10 (79 voti)4,92Grafico
Miglior canzone originale (Immigrato)David dello spettatore
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior canzone originale (Immigrato), David dello spettatore
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Voti e commenti su Tolo tolo, 79 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  02/02/2022 17:47:07
   6 / 10
Chiariamoci, non è un capolavoro, e per la prima volta sono generoso con un film di Zalone. Le battute funzionano meno che nei film precedenti (anche se a differenza di quelli non vengono ammazzate dalla regia e dal montaggio), il tutto è a tratti anche lento e il film sembra generalmente più appannato rispetto agli altri. Però, in questo caso ho notato da parte di Zalone un maggiore impegno e una voglia di provarci un po' di più rispetto ai precedenti, motivo per cui non li amavo particolarmente. C'è stata addirittura qualche scena che ho pure apprezzato per come è venuta fuori visivamente, e nel complesso voglio premiare il coraggio di questo film... almeno, coraggio rispetto ai precedenti di Zalone.

markos  @  20/03/2021 18:27:20
   6 / 10
Divertente a tratti... Non hai livelli dei precedenti

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  17/11/2020 23:40:02
   6 / 10
Per la prima volta Zalone dirige se stesso e purtroppo i risultati sono inferiori ai lavori precedenti. Molte delle battute sono un ricalco di "Quo Vado", parlando spesso di contributi e di Iva.
Malgrado una certa ripetitivita' il livello è comunque superiore alle decine di commedie Italiane uscite quest'anno e non solo.
Non mancano momenti riusciti, come i sogni di Checco, o qualche buon momento musicale.
Maluccio il finale.
Certo mi fa una certa impressione vedere come nel giro di poco tempo abbiano steccato Zalone e Ficarra e Picone che fino a questo momento non avevano sbagliato un colpo.

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  11/11/2020 20:35:16
   6½ / 10
Film inizialmente molto divertente, ma che si perde piano piano trascinandosi nel finale.
Peccato, Checco rimane comunque un grande comico.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/09/2020 20:19:52
   6 / 10
Tolo tolo è meno divertente, ma sicuramente più ambizioso. Velleitario ma in fondo genuino come il suo personaggio, che ha l'ambizione di essere una sorta di Sordi moderno. Un personaggio quello di Zalone che è immutabile in tutto il suo viaggio, non cambia di una virgola nel bene e nel male. E la sua meschinità è quella di granparte della sua famiglia. Rgoista al punto di andare incontro alle mitragliate dei terroristi piuttosto che affrontare le telefonate delle ex mogli. Spara frecciate a destra e manca, la sua trasversalità si mantiene sostanzialmente intatta e qualche volta, non sempre colpisce anche il bersaglio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  24/06/2020 23:32:17
   6½ / 10
Il solito identico Zalone solo meno riuscito del solito ma sempre abbastanza divertente.

Non è impegnato, non è Sordi e non prova a fare nemmeno Verdone, fa il comico in un film comico.
Non capisco dove si veda qualcosa di diverso o l'ambizione in questo film.

antoeboli  @  22/06/2020 13:53:32
   6 / 10
Zalone alla sua prima regia,cerca di coniugare la comicità con cui si contraddistingue da sempre,inserendo uno dei temi italiani piu scottanti e piu in cerca di critica e polemica: l'immigrazione degli africani verso il bel paese.
Sembra di vedere il seguito di Quo vado per dove si è lasciato l ultima volta.
Il suo è un film furbetto,anzi molto lestamente si cerca di nascondere nelle battute dialoghi celebri di alcuni politicanti di ieri e di oggi.Proprio su quello di 'ieri' avrei da ridire per come è stato inserito nel contesto un po alla membro di segugio.
Il resto è un film secondo me sufficientemente guardabile,dove si cerca piu di affrontare il tema sociale,lasciando allo spettatore delle battute ormai con cui il comico pugliese ha iniziato a stancare.
Si ride bene in alcuni momenti ma sono davvero pochi,e nei suoi film questo è certamente quello che mi è piaciuto di meno.
La regia invece offre alti e bassi,e bisogna dire che di talento a Luca Medici non manca e la scelta di come eseguire il finale in maniera coraggiosa per il cinema italiano la dice lunga.

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Occor  @  19/06/2020 12:04:20
   6 / 10
Non male, potrebbe essere migliore. Sceneggiatura non all'altezza dei precedenti film di Zalone.

topsecret  @  17/05/2020 14:11:31
   6½ / 10
Passo in avanti per Zalone artista che firma la sua prima regia.
Una regia che sa rendersi vivace, miscelando colori, musica e battute da repertorio classico che però toccano temi anche importanti, anche se non particolarmente originali. Sembra infatti che nell'ultimo periodo i comici italiani facciano a gara sul tema immigrazione e dopo Albanese e Baglio tocca al Checco nazionale fare la propria parte, politicamente (in)corretta.
Si ride, si filosofeggia e si critica politicamente in una pellicola dove l'asse portante, la simpatia di Zalone, non viene meno e anzi si rafforza mantenendo intatto il zalonismo degli esordi, affinandolo quel tanto che basta per assicurare una visione discretamente efficace.

Niko.g  @  06/05/2020 15:06:40
   6 / 10
Si alza l'asticella per Checco Zalone, che si mette alla guida della regia in questo bizzarro e grottesco road movie africano.
Il ritmo non è quello dei film precedenti, ma le battute azzeccate non mancano, anche grazie al supporto dell'intelligenza umoristica di Paolo Virzì. Forse si ride di meno, ma non è questo il problema se nel complesso la favola sociale tiene botta e si ha il coraggio di rovesciare un razzismo spesso inventato e creato ad hoc per agevolare loschi scopi politici ("con gli immigrati si fanno più soldi che con la droga" ci faceva sapere un lurido e putrido personaggio).
Resta il fatto che non ci si improvvisa registi dall'oggi al domani.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/05/2020 15.10.08
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camifilm  @  05/05/2020 12:45:17
   7½ / 10
Zalone non è Boldi/De Sica.
Se volete film sciocchi dove si ride di cacca, prostitute, parolacce, non è un film di Zalone che dovete scegliere.

Questo film sarà compreso quando vi toglierete dalla mente i primi film e le presenze a Zelig di Zalone.
Qui si va su altro pianeta. Anche tecnicamente la spesa per effetti, ambiente, costumi non deve essere stata da poco.

Ho apprezzato il sottofondo musicale di OK IL PREZZO È GIUSTO usato per chiamare i nomi dei concorrenti nel programma e qui come base musicale a definire lo sbarco... Geniale.

È un film colmo di riferimento alla cultura popolare italiana, presa a pallonate in faccia e forse questo ha disturbato. Come le più volte citate espressioni del dvce...

Vedere il ragazzotto che senza sogni arriva ad essere ministro.

Le battute sulle tasse...

C'è molto, forse troppo... E non tutti capiscono (vuoi per età e non aver visto momenti qui ripresi)

Ah
Ho molto apprezzato l'utilizzo di colonna sonora con Johnny Dorelli, Mino Reitano,... Sempre da sapere chi sono per apprezzare

Purtroppo non tutti ormai sanno riconoscere il passato omaggiato. Non conoscendo il passato capisco appunto che molti siano rimasti infastidito dal sbeffeggiare il dvce...proprio perché non si conosce la storia.

Film importante.
Si sorride. Si riflette. Se non avete cultura cinema, musicale, storica, del passato evitate o informatevi.

jason13  @  25/04/2020 23:54:27
   6½ / 10
Visto in un modo scettico visto le critiche negative in cui e' stato accompagnato devo dire che invece mi e' piaciuto anche se la parte finale e' fatta molto male. Sicuramente il suo "peggior" film in quanto fa sorridere ma mai ridere di gusto ma comunque resta apprezzabile.

Paula Schultz  @  13/04/2020 11:44:43
   6½ / 10
Tolo Tolo, il film italiano con il maggiore incasso nelle prime 24 ore. Di certo questo risultato è dovuto alla grande pubblicità realizzata e alla grande aspettativa che gli italiani hanno di Zalone.

Non si può dire tuttavia che questa aspettativa sia stata totalmente soddisfatta.
Bisogna ammettere che il film comincia in modo confusionario. La premessa, per intenderci quella girata in Italia, è pessima a livello di sceneggiatura e anche molto mal realizzata. Una base solida avrebbe fatto di questo film un prodotto sicuramente migliore, così come una migliore costruzione del personaggio. Forse quest'ultimo aspetto è stato lasciato insoluto proprio per via della figura divistica di Zalone che non sembrava avere bisogno di presentazioni.
Ma se, come sembrerebbe, l'obiettivo era di creare un film, non dico più serio, ma quantomeno più impegnato, era necessaria una nuova caratterizzazione.

Dopo l'inizio disastroso il film migliora decisamente, diventando a tratti geniale. Mi riferisco per esempio alla trovata dell'attacco di fascismo (con il discorso del Duce in sound over) tipico dell'italiano medio che si trova a discutere riguardo al problema dell'immigrazione.
Con alcune gag ben riuscite e altre meno, il film riesce così a far riflettere su alcuni punti scabrosi del clima politico attuale di destra imperante.

Apprezzo il gesto, meno il risultato finale. Valeva in ogni caso il prezzo del biglietto.

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Ultima risposta 13/04/2020 12.03.53
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AMERICANFREE  @  03/04/2020 20:17:33
   6½ / 10
Carina questa commedia, mi aspettavo piu' risate invece il finale mi ha un po' deluso. Nel complesso una discreta commedia, belle le scelte musicali

narko80  @  23/03/2020 20:21:20
   7 / 10
media troppo bassa.

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Ultima risposta 09/04/2020 01.06.59
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ragefast  @  01/02/2020 10:00:38
   7 / 10
Nonostante le diverse voci negative, ho deciso comunque di vederlo una volta passata la psicosi generale dei primi giorni di gennaio.

Credo che il film sia stato esageratamente stroncato, nel senso che lo stile di Zalone è più o meno lo stesso dei film precedenti, cambia l'argomento (molto più spinto sul tema politico, non che i precedenti non lo fossero, però qui è il tema migratorio è costante) e c'è molta più parte musicale. Non è un capolavoro, sia chiaro, semmai a livello di storia perde qualcosa sicuramente rispetto a "Quo vado" e a "Cado dalle nubi" (quest'ultimo però aveva anche l'effetto "novità"), però, come detto all'inizio, non stiamo parlando di film diversi sia per stile che per qualità.

L'assenza di Nunziante? Marginale, si percepisce qualcosa ma come già detto ampiamente da altri utenti non è che sia stato perso Lynch, Fincher o qualche altro regista di questo calibro.

Tra le scene memorabili…


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PS: D'accordissimo con chi dice che il successo di Zalone sia un enorme fraintendimento: l'italiano medio che riempie le sale ridendo, di fatto, di se stesso e della sua mediocrità.

daniele64  @  17/01/2020 16:20:46
   6 / 10
Discusso e discutibile ma volenterosamente apprezzabile ...
Checco apre un mega sushi ristorante nel suo paesello pugliese . Dopo l' inevitabile ed immediato fallimento , fugge in Africa lasciando montagne di debiti ai parenti . Ma l' arrivo dell' ISIS lo costringe a sobbarcarsi un rientro in patria insieme a nugoli di migranti disperati ... Dopo aver visto il film comincio a capire i vari motivi di tanti commenti poco lusinghieri al riguardo . Quelli affetti da un attacco di " candida " non avranno gradito di doversi sorbire la cronaca di un lungo viaggio della speranza dall' Africa centrale all' Italia ( magari dopo essersi fatti attirare dallo specchietto per allodole del trailer presunto " razzista " ! ) . Quelli che si aspettavano il continuo fuoco di fila di sonori sghignazzi a cui li avevano abituati i precedenti lavori di Zalone ( magari senza comprendere che i presi in giro erano prorio loro ! ) non avranno apprezzato la rarefazione delle battute riderecce , oltretutto spesso da risate a denti stretti . E quelli che semplicemente criticano l' innegabilmente mediocre aspetto tecnico dell' opera e l' ingenuità di alcune sue parti , specialmente verso la fine ( con l' inguardabile cartone animato in stile Mary Poppins ) , tra i quali potrei forse annoverarmi pure io . Però a me questo è sembrato anche il film più ambizioso di Zalone , che ha scritto la sceneggiatura assieme a Paolo Virzì e ha accantonato Gennaro Nunziante curando da solo la regia ( non che si notino grosse differenze ! ) . Credo che nelle intenzioni degli autori ci possa essere stato un qualche intento diciamo " pedagogico " , per smuovere almeno un po' le coscienze degli spettatori , facendo loro comprendere le traversie che devono subire i migranti e magari facendo anche cambiare loro opinione al riguardo . E' ovvio che certi temi siano difficili da trattare in una commedia e perciò Zalone tenta forse di seguire l' approccio di Benigni in " La vita è bella " , addolcendo con frequenti venature umoristiche delle sue , un contesto altrimenti fortemente drammatico . Il risultato certamente non è lo stesso ( Checco è meno lineare e molto più sgangherato ! ) ma il tentativo può essere apprezzato . Il personaggio di Zalone è sempre lo stesso , l' italiota superficiale , egoista ed ignorante , con episodi di possessione mussoliniana nei momenti di maggiore difficoltà . Ma la cornice più seria della vicenda riduce le potenzialità comiche della pellicola , rendendola meno spassosa e , nelle intenzioni degli sceneggiatori , più riflessiva . Non è necessariamente un male che Zalone cerchi di cambiare un po' il suo cinema , per non restare sempre ingabbiato nel suo clichè , un' ingessatura che alla lunga non ha portato bene ad altri campioni della comicità nostrana , come Aldo , Giovanni e Giacomo . Insomma , si è scelto di sacrificare un ( bel ) po' di risate in funzione di un po' di riflessione in più . Come già detto , è la parte terminale quella che convince di meno , con un naufragio trasformato in un balletto acquatico , con un cartone animato troppo avulso dal contesto e con un finto set finale sconclusionato e sbrigativo . Anche le canzoni , solitamente un punto di forza delle pellicole di Checco , stavolta non mi hanno convinto al primo ascolto . La casa di produzione Taodue ( Mediaset ) per questo quinto ed ultimo film previsto dal contratto , gli ha messo a disposizione un budget quasi faraonico , che si nota specialmente nel continuo spostamento del set tra le varie località di Italia ed Africa . Il cast invece vede l' utilizzo di attori italiani e stranieri praticamente sconosciuti , a parte i camei di Barbara Bouchet , Nicola Di Bari ed Antonella Attili . Carino il personaggio di Gianni D' Addario , buono a nulla in strepitosa carriera politica . Vi ricorda qualcuno ? Tiriamo le conclusioni di 'sta informe pappardella che ho buttato giù . Naturalmente c' è chi dice che il film non fa ridere ( l' ultimo è Boldi , che non fa ridere da vent'anni .... ) e chi sostiene che non riesce nemmeno ad essere serio . Io , tra chi vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto e chi rifiuterà di berlo , mi schiero con i primi e propendo per un voto finale ignavamente sufficiente : 6

ilgiusto  @  15/01/2020 15:22:22
   8 / 10
Premesso che sono un fan di Zalone della primissima ora perché vidi, speranzoso ma senza pregiudizi, Cado dalle Nubi subito appena uscito e mi sbellicai dalle risate (così come tutta la sala) quindi gli pronosticai facile un avvenire luminoso e non mi stupirono minimamente i record su record.
A mio giudizio: Checco è un genio nonché il comico 'che qui mancava e ci voleva'.
Detto questo, sia perché se ne parlava 'maluccio', sia perché so benissimo che la comicità ha dei cicli e prima o poi i comici 'passano, questo 'Tolo Tolo' mi preoccupava perché temevo che la parabola del comico Zalone, che tanto mi ha genuinamente divertito, fosse al termine senza che ancora all'orizzonte si profilasse nessun nuovo comico o gruppo italiano di questo livello.
Ebbene invece ho trovato Tolo Tolo molto divertente e intelligente come al solito, forse un poco più serio del solito ma in questo si sente la mano di Virzì che, per fortuna, non è eccessiva.

Quindi: straconsigliato.

andrea9002  @  14/01/2020 07:58:27
   7 / 10
Molto sopra le aspettative.
Regia un po' stupida ma simpatica tra il trash ed il citazionismo... Soldini ne hanno spesi per farlo, sicuramente non è un B-movie.
Non avevo mai visto un film con Zalone ma devo ammettere che è il film perfetto per l'italiano medio che va al cinema una o due volte l'anno... Parla di attualità con un certa leggerezza e poi lui, che come attore è un mezzo cane, rimane simpatico e fedele al suo ruolo di faccia da schiaffi!
Si ride un po' qui e là e c'è anche qualche spunto per pensare... Qui e là...

Wilding  @  12/01/2020 21:55:12
   8 / 10
Gran bel film, tanto intelligente quanto attuale e piacevole. Un tema importante, ma proposto con uno stile nuovo e originale... una splendida sorpresa stavolta dal buon Checco.

Light-Alex  @  09/01/2020 22:28:16
   7½ / 10
Vado contro corrente, su questo film si stanno alzando critiche feroci invece per me è stato una piacevolissima sorpresa. Avevo aspettative molto basse invece il film è geniale.

Il coro di 1 che si sta levando tra le votazioni mi conferma un mio grande sospetto. Zalone non è mai stato capito dalle masse. I grandi numeri che ha fatto al botteghino sono frutto di un grosso fraintendimento, in cui paradossalmente lui è stato apprezzato probabilmente anche da una larga fetta di popolazione, l'italiano medio, che lui stesso non ha fatto altro che ridicolizzare in tutti i suoi film.

Invece l'italiano medio probabilmente lo apprezza come personaggio greve e politicamente scorretto, quando lui è esattamente il contrario: tutte le risate che si fanno con Zalone sono delle risate con un fondo di amarezza, e una sorta di pietà per la mediocrità dell'individuo Zalone (il personaggio intendo, non certo l'attore Luca Medici) in quanto quella maschera rappresenta tutti gli stereotipi dell'italiano medio, ignorante, chiuso mentalmente, furbetto, omofobo, razzista, maschilista, e lui tramite quella maschera ridicolizza quel modello di italiano medio.
Ma continuo a pensare che molto del pubblico che lo ha amato, lo ha mal interpretato e ha semplicemente riso in maniera godereccia del suo beniamino, visto un po' come il modello dei loro difetti che però risulta vincente, e un po' forse li legittima ad essere quello che sono.

Quale è il problema che si è generato in Tolo Tolo? Qui la comicità è più contenuta e prevale la riflessione su temi seri e anche drammatici (che poi badate bene, si ride e anche parecchio, non è vero che il film non è comico). Evidentemente qui è apparso troppo chiaramente l'intento dissacratorio di Zalone e il grande pubblico ha fatto un passo indietro, probabilmente deluso dal non potersi fare un'altra volta le sue goderecce risate ma costretti a fare un minuto di riflessione su un tema su cui tutti preferiamo girare la testa dall'altra parte.

Il film ripeto è geniale. Il concetto è simile a quello de "La Vita è Bella" di Benigni. Si tocca un tema drammatico, i viaggi della speranza dei migranti nel Mediterraneo, con un'incredibile leggerezza ed ironia grazie al personaggio scanzonato e dissacrante di Zalone che ci permette con le sue classiche gag di farci entrare nelle dinamiche di quei viaggi e svelarci le ipocrisie delle destre e delle sinistre, degli italiani e dei francesi, dei migranti e dei soccorritori, e così via.

Molte battute sono oggettivamente fini e sinceramente anche di non facile comprensione (i riferimenti al cinema neorealista o a Kennedy, giusto per fare due esempi, mezza sala non li ha capiti).

Il film ha sicuramente dei difetti, ma da un taglio al racconto di una storia che conosciamo tutti assolutamente innovativo, intelligente e audace.

Nel complesso per quanto riguarda il finale, che è si lo ammetto goffo e anche a me ha stranito mentre lo vedevo, però devo dire che è anche quello a suo modo una trovata fuori dagli schemi per chiudere un film che invece stava scivolando verso un happy ending un po' moscio. Insomma anche quello che lì per lì non mi è piaciuto, poi in fondo lo ho apprezzato.

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Ultima risposta 16/01/2020 12.41.31
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Faco  @  09/01/2020 21:25:08
   10 / 10
Copio e incollo il pensiero di una persona che ha saputo spiegare perfettamente tutto ciò che è riuscito a trasmettermi questo film, io non avrei saputo scrivere meglio, vedendo questi commenti così negativi *1 mi sono sentito in dovere di fare questa recensione così.

"A proposito dell'ultimo film di Zalone....questo mi pare un commento perfetto.

Convinto di andare a vedere qualcosa di mediocre , ho invece visto un cinefilm atipico ma unico.

È riuscito a fare più danno lui all'intolleranza razziale che 40 anni di pensiero falso progressista .

Ha ridicolizzato il palliativo del reddito di cittadinanza paragonandolo ad un effetto placebo su una persona in fin di vita.

Ha messo in risalto il dramma umano di chi fugge dalla guerra senza dimenticare che proprio un santo non è ...anzi pronto a tradire i suoi stessi compagni pur di arrivare a destinazione.

Ha messo la maschera di pulcinella alla sinistra dell' accoglienza.

Non ha ridicolizzato Salvini ..ma il suo Credo . Nessuno ci era riuscito meglio di lui.
Ha umiliato la Francia inpersonandone tutto il suo falso cinismo in una sola scena.
Ha smascherato la Chiesa ...che non amerebbe un Papa di colore.

Ha evidenziato un dramma tutto italiano dell'impossibilità di fare impresa .
La diaspora di una partita IVA marchiata a fuoco da uno stato aguzzino .
Il sogno di una flat tax.

L'impossibilità di convivere con un' Amministrazione umana che ti costringe a fare il percorso inverso di chi scappa da una guerra ...ma che alla fine ti lascia in mezzo al mare ad affogare come coloro che ti chiede da accogliere ...." Ma a me chi mi accoglie ?" viene da chiedersi.

Ha fatto diventare Ministro un mediocre che impacchettava mobili da pignorare , descrivendo in chiave comica una realtà attualissima come in un film di De Sica.

Ha esaltato SOLO l'aspetto migliore di tutta questa storia che è L'Umanita', l'unico vero faro dell'esistenza ....

NON ha preso le parti di nessuno , perché tutti colpevoli!

Ma soprattutto ha fatto capire che i bambini sono gli unici a non avere colpa perché non sono stati loro a scegliere di nascere in Africa ...ma una cicogna Strabica .

Ha ragione Manuela Buzzerra : Checco Zalone È UN GENIO (Gilberto Carolillo)"

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Strix  @  08/01/2020 02:54:46
   7 / 10
Si ride meno del solito, ma si riflette un po' di più e qualcuno probabilmente si commuove pure.

La regia è quella che è, idem gli attori, in linea coi precedenti lavori di Zalone.

Finale brutto, ma sono pochi minuti di sopportabile assurdità.

Il suo messaggio, però, per quanto sommario e poco approfondito, è senz'altro coraggioso in un paese dove il primo partito al momento, in termini di percentuali, è la Lega.

7-

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/01/2020 07:26:34
   6½ / 10
Lo so lo so suscita fastidio... E mi riferisco al fatto di vedere la coda ai botteghini di gente chiamasi Spettatori che vanno al cinema una volta ogni due anni. Poi, da veri medio-umani come sono, si dicano delusi perché "nella scena con le barche" non si ride, cosa vuoi ridere quando ne muoiono a centinaia??? Ecco la cretina di turno vestita con le griffe poteva starsene a casa... Ma ripeto se Zalone riesce a far aprire gli occhi sui drammi umani dimostrando perché no che la ***** sta ovunque (mi riferisco alla politica ovviamente) ben venga. Peccato che il film non sia riuscito come il precedente, che avevo ingiustamente e snobisticamente giudicato con riserve, e adesso sono convinto che fosse il suo lavoro più ispirato... Sì perché Zalone pensa a Scola ma ricorda tanto Spencer-Hill e Franco&Ciccio, la Parodia è dietro l'angolo, il linguaggio popolare scivola nel Musicarello aggiornato, con due momenti ahimè terrificanti: il viaggio da cartolina in Italia - mancava solo il mandolino - e il cartoon fiabesco e ultra-trash dell'epilogo. Senza contare che sdogana perfino una canzone inascoltabile di Mino Reitano. Peccato, eppure... Eppure la famiglia di Checco, più Italiana e Meschina che mai nel bene e nel male è fantastica, sembra davvero uscita da un film di Totò... Siamo questo, direbbe Sordi. E la cronistoria, per quanto goffa o amabilmente dolcemara, della realtà Africana, indica che Zalone a Benigni deve qualcosa... Senza le siglette demenziali da karaoke al cinema e con una cattiveria maggiore che avrebbe potuto dire molto di più - sull'Europa per esempio - "Tolo tolo" sarebbe stato molto più di un (gradevole ma incerto) tentativo di commedia satirica. Tuttavia lo promuovo proprio per la sua sincera attualità

3 risposte al commento
Ultima risposta 10/01/2020 05.22.02
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Invia una mail all'autore del commento marco986  @  05/01/2020 21:21:44
   6½ / 10
Forse il migliore di Zalone(almeno tra il brutto Sole a catinelle e il discreto Quo Vado)

Pur non essendone un ammiratore mi sono divertito abbastanza.

Il tema serio dell'immigrazione è trattato in maniera ironica ma intelligente.

Forse perde qualcosa nel finale assurdo ma anche quello è una trovata originale

venetoplus  @  05/01/2020 18:09:31
   7 / 10
Ci prende tutti maestosamente x il c.urlo... D'altronde un popolo che annovera come film piu' visto QuoVado nn merita altro.. Chapeau Luca!

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marcogiannelli  @  05/01/2020 12:43:07
   7½ / 10
Primo film di Zalone da regista, e si nota tantissimo lo stacco da Nunziante.
Sarò pazzo io, sarà che quando vado in sala a vedere Zalone non mi aspetto mai nulla, ma questo film è un altro grandissimo esempio di quanto Luca Medici sia una mente brillante.
E' un film che viaggia su un filo sottilissimo, a tratti potrebbe essere troppo buonista, a tratti politicamente scorretto. Ma rientra sempre nei canoni permettendoci di criticare chi si trova troppo aldilà da una parte o dall'altra.
Ci dice solo di essere umani.

Crabbe  @  05/01/2020 10:45:12
   7½ / 10
Divertente, in linea con i film precedenti, il personaggio di Zalone viene stavolta inserito nel contesto del dramma del fenomeno migratorio.
Un film che si prende poco sul serio lanciando frecciate a tutti, da "destra" a "sinistra", nessuno escluso.

Polemiche inutili sono arrivate prima da una certa area con accuse di razzismo e poi da un'altra in quanto considerato un film di propaganda a favore delle migrazioni ma Zalone non ha fatto una scelta di campo e in Tolo Tolo non manifesta alcuna fobia per i neri, gli sbarchi e i migranti né strizza l'occhiolino a Salvini. Anzi. Piuttosto mescola notazioni "scorrette" .

Invia una mail all'autore del commento elvis84  @  03/01/2020 01:10:25
   7 / 10
Un film divertente, diverso dai soliti film di Zalone, che parla di immigrazione ma che eviterei di etichettare come pro o contro l'immigrazione. Zalone prende in giro ogni situazione o pensiero della nostra società, tra cui anche questo sull'immigrazione. Direi che i cosiddetti buonisti pro immigrazione sono ridicolizzati abbastanza nel film. Detto questo non capisco questo accanimento contro questa pellicola sia da parte dei globalisti che sono riusciti persino a dare del razzista a Zalone e sia da parte di chi afferma che questo è un film pro immigrati..

barcella88  @  02/01/2020 21:24:15
   6 / 10
Gli altri film di Zalone erano sicuramente molto più divertenti, è un film comico ma non ai livelli a cui ci ha abituati Checco.
Sicuramente non merita i voti tipo 1 o 1,5 che hanno dati altri utenti, voti dettati forse più dai temi trattati dal film che dal film stesso.

FABRIT  @  02/01/2020 13:22:42
   7 / 10
Tolo Tolo è il film meno comico di Zalone, anzi il film è proprio malinconico. C'è la mano di Virzì e si vede. I temi affrontati sono scottanti.
Un passo avanti o un passo indietro? un passo rischioso, non tutti capiranno.
Un passo verso un pubblico leggermente diverso.
Quindi i veri fans del primissimo Zalone rimarranno forse spiazzati, secondo me piacerà di più a tutti gli altri…

Scuderia2  @  02/01/2020 11:54:36
   6 / 10
C'è veramente poco da ridere.
Per la prima volta dopo quattro film sembra che Luca Medici voglia prendere le distanze dalla sua creatura Checco Zalone.
È bene specificare che il personaggio di Checco è presente anche in quest'ultimo film, con tutte la sua ignoranza, sgrammaticatura e superficialità, ma la sensazione è che si sia scaravoltato il concetto.
Emerge l'autore Luca Medici, che ha fatto un salto di qualità.
Mi piace associare Tolo Tolo e Zalone a un film e a un personaggio che hanno fatto e sono la storia della cinematografia italiana: La vita è bella e Fantozzi.
Ne La vita è bella Benigni provava a scherzare su un tragico evento passato.
In Tolo Tolo Medici utilizza un dramma contemporaneo (l'immigrazione) per portare a una riflessione importante con leggerezza.
Fantozzi era il prototipo dell'impiegato degli anni '70, vessato, sfigato, ma con una sua dignità. Era facile associarsi a quel personaggio.
Zalone è un parassita della società e sarebbe importante che passasse il messaggio che con gente così l'Italia è destinata al collasso.
Chiaro, c'è anche una critica alla politica dei balzelli e delle carriere facili, ma credo che il concetto che il film vuole veicolare è che con gente che durante un attentato pensa alla crema antirughe non si va da nessuna parte.
Forse non siamo tutti come Checco Zalone ma abbiamo almeno un vicino, un amico, un parente come lui.
E non va bene.
Meno Zalone, più Medici.

Oibaf  @  01/01/2020 18:04:37
   7 / 10
Usciamo un po' dagli standard goderecci ed esilaranti a cui Checco Zalone ci ha abituato. Le canzoncine sono più presenti e danno al film un taglio più da musical, le battute mai volgari, la trama è scorrevole e fa riflettere su un tema molto caldo e d'attualità ma senza scadere nella retorica. Per come ci ha abituati o siamo ad un punto di svolta o ad un inevitabile parabola discendente. Lo capiremo nei prossimi anni, purtroppo ho una sensazione, i milioni di spettatori che negli anni scorsi l'hanno promosso a livello di incassi su questo non ci saranno

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