Wyatt Earp, ex sceriffo di Dodge City, si è trasferito con i fratelli Virgil e Morgan a Tombstone dove spadroneggia una banda di fuorilegge denominata "I Cowboys". Ben presto si uniscono ai tre anche Doc Hollyday, un pistolero, e la sua donna, Kate. Quando i fuorilegge eliminano lo sceriffo, i fratelli Earp e Doc affrontano "I Cowboys" all'Ok Corral.
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Quanta violenza, quante estenuanti cavalcate, quante pallottole, quanti baffi inguardabili e quanti personaggi banali in questa ennesima rivisitazione del mito di Wyatt Earp e della celebre battaglia all'Ok Corral. Inutile cercare in questo film qualcosa di buono, il West quello vero, con le atmosfere fumose da saloon, i suoi fiumi di alcool, i suoi duelli d'onore e soprattutto la sua leggendaria epica stanno di casa da un'altra parte. I scimiottamenti registici a Sergio Leone poi non si contano e a volte infastidiscono.. Imperdonabili alcune scelte di cast ed in particolare quella di Dana Delany, non abbastanza avvenente per vestire in modo credibile i panni della seducente diva da rivista. Ma anche il Doc Holliday un pò santone di Kilmer grida vendetta.
Dissento dai commenti finora espressi perchè la sceneggiatura del film è veramente poca cosa: a questi Earp va tutto facile, in pochi giorni fanno fortuna in una città come Tombstone dove regnava la miseria per molti. Inoltre la banda dei "cowboys" non mi pare così terribile come vorrebbero dipingerla: in fondo non fanno proprio granchè di illegale, non taglieggiano, non estorcono soldi ai negozianti, e il loro capo (un attore francamente poco credibile nella parte) si limita a uccidere lo sceriffo solo perchè ha alzato un pò il gomito. Per essere convincente ed emozionante, il film doveva vivere su una contrapposizione molto più forte: io sinceramente i "cowboys" non riesco proprio a odiarli, perchè non fanno granchè di "cattivo". Un paio di voti in più per la fotografia e la ricostruzione scenica - belli i colori e la colonna sonora, bravo Kilmer.