tutta la vita davanti regia di Paolo Virzì Italia 2008
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tutta la vita davanti (2008)

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locandina del film TUTTA LA VITA DAVANTI

Titolo Originale: TUTTA LA VITA DAVANTI

RegiaPaolo Virzì

InterpretiIsabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Elio Germano, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Teresa Saponangelo

Durata: h 1.29
NazionalitàItalia 2008
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2008

•  Altri film di Paolo Virzì

Trama del film Tutta la vita davanti

La ventiquattrenne Marta, fresca di laurea in filosofia, trova lavoro in un call center venendo a contatto con un ambiente apparentemente giovane e dinamico che, in realtà, nasconde tutte le insidie insite nel precariato.

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Voto Visitatori:   7,11 / 10 (168 voti)7,11Grafico
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Voti e commenti su Tutta la vita davanti, 168 opinioni inserite

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frecciarovente  @  08/05/2023 14:42:05
   7½ / 10
Mi è ricapitato fra le mani. Lo avevo già visto e me lo sono "rigustato" volentieri.
Avevo rimosso tantissime cose, d'altronde sono passati diversi anni dall'uscita tuttavia Virzi' e questa pellicola mi hanno stupito. Ho letto molti commenti di altri utenti e credo che per poter capire in fondo il concetto del film occorre necessariamente aver lavorato in un call center. Io l'ho fatto e posso dirvi che:

- il grottesco, purtroppo, non è tale;
- ne ho visti di peggiori, molto peggiori.

Per il resto, grande cinema. Non do punteggi più alti perchè trovo poco originale in qualche passaggio la pellicola ( anche se fatta secondo me bene). Ad esempio:

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  01/02/2022 13:13:08
   7 / 10
Buona commedia che anche a distanza di più di 10 anni brilla per freschezza e originalità . .
C'e anche un pò di satira di fondo sul precariato così estremizzato verso una spersonalizzazzione tanto evidente da risultare quasi grottesca e caricaturale .
Bene gli attori , mitico Germano in un ruolo non di primo piano ma che comunque fa sentire uil suo peso in ogni scena dove è presente.

130300  @  14/04/2020 22:05:36
   9 / 10
emozionante e divertente

Goldust  @  19/03/2018 17:54:09
   7 / 10
Una pellicola intelligente per raccontare con un sorriso amaro ed un bilancio sempre in perdita la cosiddetta "generazione mille euro". La difficoltà di trovare un lavoro all'altezza delle proprie aspettative, l'impossibilità di mantenere rapporti sentimentali a distanza, la precarietà del presente e la paura del futuro sono i temi passati in rassegna da Virzì, sempre abile a non calcare troppo la mano del grottesco rischiando di rendere alcuni personaggi dalla caratterizzazione già bella marcata delle vere e proprie macchiette. La grintosa Ragonese è una scoperta, il cast di supporto è azzeccato eppure la sottotrama simil-romantica tra Mastandrea e la Ragonese appunto mi ha lasciato abbastanza freddo.

marimito  @  20/09/2016 17:14:04
   6½ / 10
Fra i film di Virzì, quello che mi ha meno entusiasmato. Ovviamente paradossale, come spesso sono i suoi film, di denuncia, caratteristica che mi inchioda allo schermo, ma questa volta meno incisivo, forse per quel tragicomico all'estremo che a volte "stucca". fra le interpretazioni spicca Isabella Ragonese; in coda la Ferilli (fare l'attrice non è affar suo).
Nel complesso il film scorre.

fabio57  @  30/03/2016 14:38:01
   8 / 10
Ottimo Virzì in questo realistico film che descrive purtroppo senza indulgenze ma anche senza esagerazioni, l'allucinante vita dei call center, fatta di competizione estrema, senza umanità, di trucchi al limite della legalità, accaparrarsi i clienti giocando col loro vissuto personale e tante altre miserie umane. La Ferilli in gran vena nella parte della lanciatissima Promoter che per galvanizzare la sua squadra utilizza tecniche da danza Maori degli All Black.
Film riuscito

ragefast  @  04/04/2014 01:29:20
   8 / 10
Concordo per gran parte con Inamoto89 e dico la mia.

Sinceramente è la prima volta che vedo un film di Virzì, nonostante mi avessero incuriosito anche altre sue pellicole più o meno recenti. Il motivo della visione è sostanzialmente da ricercare nell'argomento principale del lavoro precario, più in particolare dei famigerati call-center, che purtroppo ho avuto modo di vivere in prima persona (per la cronaca, l'ufficio dove lavora la protagonista è quasi oro colato).

Se volessimo affrontare questo tema, ci vorrebbe un'opinione fin troppo prolissa, perchè coinvolgerebbe tra le tante cose anche enormi disparità sociali, oltre che generazionali (non me ne vogliano i pensionati a 300 euro al mese come la signora Franca); c'è solo da dire che se questo tema era attuale nel 2008, a mio avviso oggi lo è ancor di più per il degrado nel quale versa il ns paese (si, con la "p" minuscola). E forse solo chi vive e ha vissuto il mondo dei co.co.pro., degli stage a 500 euro a centinaia di km da casa e del porta a porta può davvero comprendere la pellicola a 360°.

Detto ciò, Virzì affronta questo delicato tema proponendone un ritratto tragicomico (più tragico). Abbiamo quindi la solita neolaureata che, dopo l'illusione della laurea come chiave per chissà cosa, si ritrova catapultata nel mondo del precariato, con tutte le sue difficoltà; inoltre il suo livello culturale si scontra inizialmente con quello delle altre colleghe, appassionate e attente alle vicende dei cerebrolesi del Grande Fratello. Facendo di necessità virtù, riesce a sbarcare il lunario e a dimostrarsi anche brava nel vendere a più non posso, rendendo contenti gli squali della compagnia, rappresentati da una discreta Sabrina Ferilli (incredibilmente se la cava bene) e Massimo Ghini. Squali solo in apparenza, dato che nella sfera privata mostrano tutta la loro debolezza e nullità.

Al contrario, Marta, interpretata da un'ottima Isabella Ragonese, conserva una certa sensibilità, come dimostrato quando vengono fatte fuori senza troppi complimenti alcune sue colleghe o quando si trova a dover parlare con un'anziana che ha perso la sua giovane nipote, suicidatasi per l'assenza di lavoro.

In conclusione, un film che ci racconta in maniera abbastanza realistica, anche grottesca e con qualche esagerazione, di molti giovani di oggi, schiavi di una società fondamentalmente malata. Azzeccato il finale e...


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horror83  @  01/08/2013 21:50:07
   6½ / 10
mi è piaciuto perchè oltre ad essere un buon film parla anche di un problema molto attuale e cioè la mancanza di lavoro! una volta finita la scuola ti devi arrangiare alla belle e meglio (infatti la protagonista laureata dopo vari curriculum e colloqui dovrà accontentarsi di un lavoro al call center)

il resto guardatevelo, ma intrattiene bene come film e gli attori se la cavano

almeno nelle commedie il cinema italiano è abbastanza buono

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JOKER1926  @  27/06/2013 14:30:52
   7 / 10
L' idea che porta avanti Paolo Virzì nel suo "Tutta la vita davanti" è strettamente collegata all'attualità: laurea e poi?
Il film funge, a suo modo, da spaccato sull'Italia di questi giorni allegra e disorganizzata; i contorni della commedia adottati dalla regia non possono non enfatizzare ulteriormente questo apparato.
"Tutta la vita davanti" non è solo una commedia, in essa traspare a più riprese un senso di tristezza e di desolazione, i personaggi sono in una prospettiva lavorativa non certo idilliaca. La laureata Marta campicchia lavorando in un call center stilistico e pseudo gioioso che invece nasconde tutti i problemi del caso. A questo punto l'introspezione fatta dalla regia, seppur spensierata e personale, ha un proprio valore da non sottovalutare.
Il ritmo e la freschezza del cast (attori simpatici e dinamici) giovano al prodotto e giocano forse le carte più importanti; "Tutta la vita davanti" non si scorda di essere principalmente una produzione che deve intrattenere e lo fa in modo evidente e convincente.
Le uniche pecche appartengono un po' alla seconda parte del film ove le situazioni si alterano e si esasperano in modo quasi inverosimile, queste soluzioni sono stucchevoli ma non intaccano più di tanto l'egemonia che ha creato Virzì; il finale (oltre ogni tropologica critica di sceneggiatura) è saturo di emozioni e di una retorica vincente nel nome di un futuro terribilmente "sospeso" , fra sogni e aspettative…

camifilm  @  26/06/2013 13:46:08
   6½ / 10
Ci sono tanti stereotipi su ogni personaggio, dal centralinista al sindacalista.
Detto questo è stato fatto un passo avanti nella media delle commedie italiane, andando a parlare di un argomento complicato come quello che lavoro precario. Qui si parla di ragazze madri, prostitute, centraliniste, sindacalisti che cefcano di arrangiarsi (Senza magari credere realmente nella causa), Si vede il passaggio di chi ha tanto di materiale a chi invece ha parecchio caratterialmente da donare e con il tempo riesce a risaltare rispetto ad altri che si adeguano alla mediocrità che sembra luccicare oro.

Una bella commedia. L'avrei preferita molto più drammatica, ma in buona sostanza i temi sui quali riflettere li pone in buona maniera.

Gli attori fanno bene la loro parte, anche le comparse.

ghigo buccilli  @  17/03/2013 01:03:00
   6 / 10
l'idea era buona e il film indubbiamente si fa guardare (specialmente quando micaela ramazzotti appare tutta nuda), però...manca un approfondimento della tematica, virzì sembra suggerire alla fine che l'odissea della protagonista, assolutamente normale nell'italietta di questi anni e di quella a venire, sia dovuta a una laurea sbagliata, in filosofia...in realtà non c'è laurea che tenga, in italia è solo un fatto di raccomandazioni, ed è un peccato che il regista lasci completamente in ombra questo versante del problema, non so se volutamente (ma in questo caso la cosa non depone a suo favore)...è l'assenza di meritocrazia e l'abbondanza di persone sbagliate nel posto giusto che ha affossato l'italia, anche in anni passati quando il lavoro c'era, dispiace che questo non emerga per nulla nel film, che sembra un discorso lasciato a metà, una denuncia che fa finta di non vedere i veri responsabili della tragica situazione che descrive.

Clint Eastwood  @  24/01/2013 21:02:32
   7 / 10
Il fatto è "chi se lo ricorda" (?)

Solo una cosa, fu uno pochi film italiani che non ha deluso e ne è valsa la pena di vederlo.

Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  24/01/2013 20:45:40
   7½ / 10
Ottimo per l'attualità ed il realismo delle situazioni. Bell e piacevol

7219415  @  22/07/2012 18:57:52
   6½ / 10
si lascia guardare...

Febrisio  @  24/02/2012 15:27:28
   7 / 10
Un quadro di una danza di chi si sveglia al mattino e arriva a casa la sera... ognuno la può percepire e fare a suo modo, facendo attenzione alle regole da rispettare; talune ingiuste, altre rispettose e corrette, alcune intollerabili... Virzì mette in pista più giovani che sbagliano i primi passi, comprendono, e poi vivono e sopravvivono a questo mondo precario. I deejay che danno vita a questa danza si combattono a suon di note e musica; chi lenta, chi veloce, chi idealista, chi sfruttatore, chi rispetta e chi no.
Nel bene e nel male, e film riesce a darne atto, peccato che tutti cambiamenti di ritmo e musica li subiscono solo chi balla...

DylanDog  @  26/10/2011 16:35:48
   7 / 10
Bel film, anche se intriso di una visione della vita eccessivamente verghiana. Da vedere, ma non se siete alla ricerca di lavoro, perché è troppo pessimista.

charles  @  06/06/2011 22:21:34
   7 / 10
Film crudo, di denuncia, ben diretto e ben recitato senza eccezioni.
Bentornata sceneggiatura (purtroppo una desaparecida nel cinema italiano contemporaneo)!
Perché tanti altri film italiani non li fanno come questo? Eppure credo che al botteghino sia andato bene...
Elio Germano pare che sia una garanzia di qualità... anche per i film; continua così!




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albert74  @  05/06/2011 20:07:08
   8 / 10
uno dei pochi recenti film italiani ben fatto, ben strutturato e ben recitato.
Mi ha fatto veramente un'ottima impressione. Potrei aggiungere diverse altre cose ma mi limiterò a sottolineare l'ottimo modo in cui è stata delineata la situazione dei lavoratori precari nel nostro Paese oltre al quadro puntuale e realistico dei lavoratori dei call center (conosco personalmente diverse persone che ci lavorano e possono confermare quasi alla lettera quello che si vede nel film).

outsider  @  21/05/2011 21:58:40
   8½ / 10
Quadro eccellente di alcuni ambienti della società contemporanea e della degenerazione di un modo di essere fatui e vuoti.
Bravissimi tutti, dallo sfigato e untuoso Mastrandrea, nei panni della zacca sindacalista e inconcludente di turno, a Ghini, emblema dell'uomo che vive sul niente riempito di nulla, alla folle Ferilli in corsa verso il vuoto totale, alla nostra protagonista che segna una positiva linea guida nella storia.
Elio Germano centrato nel ruolo che interpreta, bravo a cambiare abito nei vari film, come un mutante.
Inutile dire che questa pellicola di Virzì passò alla storia per il più italiano, splendidamente inquadrato in un'inquadratura spacca mutande. Trovarsi in una situazione come quella, beh, credo che personalmente mi lancerei ad afferrare il pallone e poi centrerei "il canestro" come alle olimpiadi militari!
Da comprendere il regista pelatone che poi...mi pare, l'abbia sposata.
Incredibilmente curato in tutti gli aspetti e con contorni ben definiti ( esempio la trash situation della visita d Ghini a casa dell'ex moglie), questo film non manca di una certa profondità espressiva; mi riferisco al momento focale, centrale della pellicola, in cui la Ramazzotti chiama l'amica e poi si rende conto, testualmente: " mi sa che me so persa", il riferimento ovviamente non è alla strada, ma in una scena in cui il significato è alla portata di tutti si esprime in modo commovente il punto tragico cui certi comportamenti inevitabilmente portano.
Avevo dimenticato di commentare questo film dopo la prima visione. L'ho rivisto volentieri.
Da non perdere, decisamente. Film per tutti.

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/06/2011 19.04.22
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Valdak89  @  21/05/2011 12:36:48
   7 / 10
Decisamente ben riuscito :D

Project Mayhem  @  01/02/2011 11:40:24
   7 / 10
andre.88  @  08/01/2011 14:37:08
   7 / 10
Voto scaturito da alti e bassi. Buona commedia, vivace e che fa riflettere su diversi temi (precarietà, lavoro, famiglia, politica, università). Il problema è che secondo me vengono fin troppo sottolineati quegli stereotipi che contraddistinguono la situzione italiana, non dico che non ci siano, però a mio parere ci si doveva focalizzare solo su un paio di tematiche, il rischio è quello di far diventare la trama superficiale.

Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  04/01/2011 21:26:34
   6½ / 10
Non male..Una visione estremizzata della realtà lavorativa e del precariato odierno.

sweetyy  @  09/12/2010 17:39:42
   7 / 10
Sinceramente mi aspettavo peggio...anche dalla Ferilli.. e invece devo dire che questo film rispecchia tante verità..amare.
Lo consiglio..

ValeGo  @  21/11/2010 17:18:06
   6½ / 10
Non male si vede bene!

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  16/11/2010 00:46:54
   10 / 10
DOpo 30 minuti di film non avrei mai e poi mai immaginato che alla fine avrei dato un voto del genere. PEnsavo che gli avrei dato un 7 pieno con qualche apprezzamento a quella gnoccolona della ramazzotti e che avrei infarcito il mio commento sulla mia esperienza al call center fallita ancora prima di iniziare per via delle cose diciamo ''stravaganti'' che ho combinato in quel posto durante il periodo di prova, tipo presentarmi ubriaco, bestemmiare in faccia al capo ( da ubriaco) e intasare i server con scritte oscene sul mio collega maniaco sessuale col quale ci ubriacavamo puntualmente a suon di vecchia romagna ad ogni pausa caffe'.

INvece no, niente di tutto questo, il film è troppo bello per sminuirlo con qualche ******* umoristica. Penso sia il primo film che vedo che metta in mostra in modo cosi schietto e amaro lo squallore della vita delle nuove generazioni.
QUello che ci mostra Virzi' è un mondo fatto di persone meschine e squallide,dove anche quelli che sembrano amici sono in realta' delle carogne pronte ad approffitarsi di te, non ci sono personaggi ''buoni'' in questo film, sono tutti marci a modo loro

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e la cosa piu' triste è che comunque a fine film non ti senti di condannare nessuno di loro, perche' comunque sono tutti dei falliti che fanno di tutto per cercare di emergere e guadagnarsi un illusoria fetta di felicita' che pero'la vita sembri loro voler negare.
Uno spaccato di vita ultra realistico sul disagio di vivere l'eta' adulta,tra mille problemi sociali,economici e interiori che tratta anche temi importanti tra i quali la condizione precaria dei lavoratori , qui nella fattispecie quella dei lavoratori call center, sottopagati e sottoposti ad un alienante e stressante routine dove a nessuno importa chi sei o come stai ma soltanto quanto riesci a vendere, e se non ci riesci sei fuori senza se e senza ma.
Tristissima la figura di Sonja , bellissima madre troppo giovane e immatura per prendersi cura della povera Lara la quale sara' costretta a vivere una vita disagiata per colpa delle mancanze materne, cosi come è triste il personaggio di Daniela , avvenente donna che è dovuta passare dal letto del capo per diventare qualcuno e poi si è illusa che quell uomo la ami x davvero...

Insomma davvero tanti i temi trattati e nessuno in modo banale o superficiale, anzi, tutti con una glaciale ironia di fondo che non puo' far altro che lasciare una vagonata di amaro in bocca per questo squallido teatrino di persone relegate ai loro tristi destini.
10 perche' alla fine mi sono scese le lacrime dal nervoso,nel vedere tanta desolazione e sentirla cosi' vera, e in parte anche mia.

peppone  @  11/09/2010 09:24:40
   7½ / 10
Pellicola drammatica che ha sfumature grottesche e qualche volta si apprezza anche qualche estremizzazione da un punto di vista narrativo. Queste particolari scelte narrative danno al film la giusta leggerezza per essere digerito fino in fondo anche da un pubblico meno attento, seza uscire fuori tema. Questo aspetto premia il lavoro del regista su diversi aspetti e quindi è giusto riconoscere il merito di queste scelte. Il film attraverso dei meccanismo narrativi particolari e interessanti tratta una storia poco vista nei film di oggi, specialmente in quelli più chiaccherati di questo inizio millennio (Moccia docet), ma che viviamo quaotidianamente e personalmente. Brava la Ferilli! Merita di essere segnalato e visto

suspirio  @  11/09/2010 02:46:55
   7 / 10
Buona commedia che descrive il mondo del precariiato enfatizzando questa realtà.

axel90  @  04/09/2010 17:24:36
   7 / 10
Semiserio e agrodolce affresco sul lavoro precario in Italia. Virzì dimostra ancora una volta il suo talento nella commedia, attraverso riflessioni che passano dall’ingenuo e divertente allo struggente e terribilmente realistico. Una giostra di personaggi che ruota tutt’attorno ad un call center di Roma, piena dimostrazione della situazione italiana “precaria” e contraddittoria, dove la meritocrazia non conta più nulla. Oltre alla denuncia pesante fatta attraverso un apparato organico lavorativo schiavista e privo del minimo tatto nei confronti dei suoi operai, “Tutta la vita davanti” è l’ennesimo ritratto mascherato attraverso un cast in stato di grazia che inscena tutte le caratteristiche e peculiarità del caso. A tratti fin troppo eccessivo, a tratti quasi maniacale questo voler insistentemente puntare sul dramma con forza energica, il lavoro di Virzì è fortemente influenzato da tutto ciò che circonda la nostra società. Tra dirigenti in preda a crisi di onnipotenza e megalomanie, laureate squattrinate e in cerca di lavoro più redditizio, alla fine il film fa quasi esplodere dentro una rabbia immensa. Anche Virzì non ha una soluzione.

ultraspezia  @  21/08/2010 04:46:10
   7 / 10
Ero partito un po' prevenuto e non ero disposto a vedere questo film,pero' Virzi' mi e' sembrato una garanzia e ho deciso di darci un'occhiata.
Devo dire che la pellicola ha reso bene l'idea del precariato in italia. Mi sento toccato in prima persona perche' per trovare uno straccio di lavoro da 8 anni vivo all'estero.

E' una mia impressione o la Ferilli ha impersonato in maniera MOLTO convincente la parte ? A me e' piaciuta tantissimo...

CONSIGLIATO SICURAMENTE

CharlieCalloway  @  27/07/2010 16:36:29
   6 / 10
Film che parte da spunti assolutamente reali di un Italia alla deriva ma che poi finisce nell'assurdo e nel grottesco.Non male,aiuta a riflettere.

Invia una mail all'autore del commento Il Cartaio  @  25/07/2010 04:46:01
   6 / 10
Film che tratta piuttosto bene un grave problema che affligge la nuova generazione cioè la precarietà lavorativa. Un susseguirsi di situazioni agrodolci che fanno ben seguire tutta la storia. Visto per caso facendo zapping, sono rimasto soddisfatto. IL CARTAIO

ROBZOMBIE81  @  22/07/2010 19:01:08
   7½ / 10
Bel film generazionale che mostra una condizione di precarietà purtroppo attuale e che alterna denuncia verso certi lavori all' immobilismo di chi forse potrebbe fare qualcosa e non lo fà,fortunamente non si vive(o muore)di solo Moccia..

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/07/2010 19.55.42
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Alex83  @  06/07/2010 02:10:34
   8½ / 10
Ogni tanto il cinema italiano ( e non solo) sforna qualche film degno di essere visto....peccato che l'abbiamo dato in tv in piena estate quando sono tutti fuori casa all'aria fresca....(sarà stata una scelata del grande capo? comprensibile visti i temi trattati....). Mi vergogno ogni giorno di più di essere un cittadino italiano.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/07/2010 09.42.19
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uzzyubis  @  06/06/2010 17:08:47
   7½ / 10
A me il film è piaciuto. Al netto delle caricature narrative abbastanza corripsondente alla realtà (purtroppo!).
E ben recitato e ben girato, non l'ho trovato affatto pesante ne lento (poi dipende uno cos'è abituato a guardare) anzi a tratti spiritoso e con quella descrizione dei personaggi molto europea cinematograficamente.
Un bel film sicuramente!

enriqo  @  19/02/2010 15:26:22
   7½ / 10
Forse un po' caricaturale, qualche piccola sfilacciatura di sceneggiatura (tipo la parte sulla madre della protagonista, che non e' perfettamente integrata nella storia), ma nel complesso ottima rappresentazione e presa per il sedere dell'Italia di plastica di oggi. Gli attori recitano tutti bene o benissimo.

the_walrus  @  01/02/2010 14:56:40
   7 / 10
Intelligente modo per rappresentare in modo quasi paradossale alcune ridicole esasperazioni delle celebri 'politiche di marketing' e soprattutto il disagio di tanti giovani operatori dei call center. Brava Sabrina Ferilli, mi ha convinto, niente male nell' l'interpretazione della donna in carriera esasperata che finisce per estraniarsi dalla realtà.

alexus  @  25/01/2010 11:34:19
   6 / 10
Gastone  @  23/01/2010 21:27:52
   7½ / 10
film semplice, ben fatto e godibile

interpretazione del tempo determinato, call center, e motivazioni ai venditori nelle grosse aziende

un +2,5 di voto alla ramazzotti... :)

topsecret  @  15/01/2010 15:07:00
   7½ / 10
Il bravo Paolo Virzì intraprende un viaggio nel mondo del precariato, più precisamente nel frenetico mondo dei call center. Un mondo dove personaggi "vincenti", abili oratori e motivatori si mischiano con varie tipologie di persone: dalla rgazza brillante, neo laureata col massimo dei voti alla ragazza madre svampita ed un pochino zocco.la, dal giovane rampante in cerca di nominativi all'impiegata del mese liquidata dopo che lo stress e l'invidia prendono il sopravvento. Un mondo dove lo squallore è nullo se paragonato a quello che emerge dalle situazioni private e familiari.
Un film interessante, ben diretto ed ottimamente interpretato da tutto il cast, perfino dalla Ferilli che non mi ha mai dato l'impressione di essere una vera attrice.
Un prodotto italiano che fotografa uno spaccato della società attuale, fatta di compromessi, ritmi frenetici e di pochi scrupoli, come rubare la pensione ad una anziana, ingenua signora.
Ed ora tutti in piedi...al ritmo della musica iniziamo una nuova, speciale, fantastica giornata.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  02/01/2010 16:25:50
   6 / 10
Discreto prodotto, spicca nella pochezza del cinema italiano contemporaneo.
Rappresenta discretamente lo schiavizzante mondo del lavoro precario e si cerca insistentemente di far passare una sorta di ideale marxistico.
Un po pretenzioso quando si arriva a citare Heidegger e più volte Platone con annesso mito della caverna.
Numerosi i cliché.
Discreti gli attori, niente di speciale, Elio Germano sopra a tutti.
Un prodotto tutto sommato guardabile e che si lascia guardare.

Tony yogurteria  @  01/01/2010 17:53:41
   6 / 10
secondo me leggermente sopravvalutato, film decentemente piacevole, con trama che si addice a questi ultimi anni.

gandyovo  @  17/12/2009 18:08:19
   7 / 10
siccome si cresce, non è ovosodo però il costo del biglietto lo valeva.

Aztek  @  30/11/2009 12:45:36
   6½ / 10
Commedia molto piacevole, che tratta un tema attuale.
Molto brava la Raganose, davvero un ottima interpretazione, ma tutto il cast se le cavata abbastanza bene.
Bello e significativo il finale.

Neu!  @  19/11/2009 21:24:13
   6 / 10
anche se ripensando alla Ferilli che canta mi verrebbe da mettere 1, tutto sommato in generale il film regge, pieno di difetti ma con altrettante trovate positive, uno dei migliori Virzì. un 6 scarso.

Christian80  @  19/10/2009 20:45:17
   6½ / 10
Rispecchia la vita all'interno di un call center,film carino e divertenete

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  18/10/2009 21:16:42
   7½ / 10
Ottimo film di Virzì, ottima scelta di tema.
Attuale e scottante (polemica) sul lavoro che non c'è e sulla relativa utilità delle lauree (soprattutto maguardaunpòilcasomachestrano quelle umanistiche) nello spietato quanto squilibrato mondo dell'oggi.
La realtà romana di un call center, vero e proprio mondo ideale asservito non tanto al denaro quanto al valore della prestazione forzata, vero e proprio lavoro forzato, diventa oggetto di analisi filosofica a che ne scaturistica (mi sembra) un patetico tentativo di mantenere da parte del sapere una pseudo-aderenza alla realtà del quotidiano..una soluzione? un'ironia? spietato realismo cammuffato formalmente e cinematograficamente da toni iperbolici e volutamente magniloquenti (come questa frase, noto)? bah..il finale è bellissimo (la bambina è l'attrice migliore del film insieme alla Ferilli..muaua sì sì la belloccia romana è brava pure!), resta che per me bisogna fare quel che ***** ci pare..e chisseimporta del lavoro!

Signor Wolf  @  06/10/2009 16:46:21
   9 / 10
Un gran film che tiene alto il nome del cinema Italiano, la pellicola anche attraverso stereotipi ed esagerazioni riesce a rendere perfettamente tutto ciò che voleva rendere, la vita dei neolaureati, il tranello delle aziende multilivello, il superamento del sindacato come forma di difesa dei lavoratori, le differenze fra opportunita in italia e all'Estero.. e il tutto concentrato in un prodotto leggero e scorrevole.
Mastandrea continua a recitare se stesso.

ely80  @  19/08/2009 12:15:37
   6½ / 10
Film abbastanza ben riuscito, denuncia sociale, qualche stereotipo.

Joey  @  01/08/2009 19:32:21
   8 / 10
Mi ha sorpreso ed a tratti emozionato. Non mi aspettavo molto quando ho iniziato a vederlo ma poi mi ha preso fino all'ultima scena. Un veritiero spaccato della vita nei call center e delle frustrazioni che gravitano intorno a quel mondo. Ben fatto.

Ballantines  @  05/07/2009 12:03:36
   7 / 10
Ammetto di non amare il cinema di casa nostra, ma questa pellicola mi ha stupito. A tratti grottesco, descrive con assoluta veridicità il mondo dei call center, lo spirito motivazionale di cui è intriso. Brillante l'attrice protagonista, con la sua passionale mitezza, con il suo modo di nascondere l'angoscia e la disperazione. Finale drammatico che non porta tristezza, molto raro.
Un film che consiglio, un film che ho visto due volte in un giorno.

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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  02/07/2009 09:56:14
   7 / 10
Virzì si conferma ancora una volta acuto osservatore della realtà, proponendoci uno spaccato della vita e delle miserie professionali di quella categoria tanto vituperata e difficilmente inquadrabile che va sotto il nome di "giovani".
Attraverso gli occhi di una laureata in filosofia di belle speranze e con la narrazione della voce di Laura Morante, assistiamo alla triste e grottesca descrizione del mondo dei call center e del precariato, con gli eccessi tipici dello stile del regista. I personaggi, con l'esclusione della protagonista Marta e del sindacalista, sono sopra le righe, caricaturali, plastificati e malinconicamente imprigionati nei propri cliche: il venditore d'assalto che non sopporta di perdere (il bravissimo Elio Germano), il capo gggiovane con una vita familiare distrutta e meno male perchè con una moglie così... (ottimo nella rappresentazione del declino Massimo Ghini), la motivatrice col cervello bruciato dal silicone (credibile ma purtroppo scarsa Sabrina Ferilli).
Il ritratto è spietato e - tragicamente - divertente, il finale forzato ma catartico.
Bravo Virzì.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  20/06/2009 14:58:13
   8 / 10
Piacevole sorpresa commedia drammatica Italiana.Bravissimi gli attori e un buona sceneggiatura.Quando l'Italia fa Cinema si vede la defferenza.

john_doe  @  19/06/2009 12:16:38
   6½ / 10
Film piacevole, carino, infarcito di luoghi comuni ma comunque godibile.

ulisseziu  @  11/06/2009 18:46:57
   7½ / 10
Film molto divertente su quello che è diventato oggi il mercato del lavoro in italia, ma piu in generale sulle vicissitudini delle nuove generazioni.

Azzecati i personaggi e divertenti (quasi surreali).

Un film che fa ridere e mette in gioco buoni spunti di riflessione. Consigliato a tutti.

-tony barba-  @  01/06/2009 19:55:35
   8½ / 10
ottimo film italiano finalmente. girato bene , ottimi attori, bella storia. Da vedere

antonioba  @  29/05/2009 08:19:41
   7 / 10
Virzì è l'erede più convincente della grande commedia all'italiana, per la voglia di scattare una fotografia cinica, divertita e crudele del nuovo mondo del lavoro.

tarax  @  17/05/2009 05:04:59
   7½ / 10
Veramente un buon film, ottima la Aragonese e anche Elio Germano che, secondo me si sta affermando con forza nel panorama dei migliori attori italiani. Carina anche la storia, certo , niente di eccezionale, ma di questi tempi dire così bene di un film italiano fa gia notizia...purtroppo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  11/05/2009 00:20:28
   8½ / 10
La risposta degli anni 2000 a Cresceranno i carciofi a Mimongo per il tema affrontato (a quanto pare passano gli anni ma siamo messi sempre male sotto il profilo lavorativo), per quello che è il più completo film di Virzì. La più fresca, intelligente, matura commedia all'italiana degli ultimi anni, magnificamente recitato da tutti gli interpreti (non me la ricordo una Ferilli cosi), ma soprattutto dalla Ragonese, che riesce a essere molto credibile con la sua faccia da brava ragazza. Una delle rare perle del nostro cinema, a parte le solite forzature melodrammatiche che pare siano inevitabili anche nelle nostre pellicole di maggior valore.

scabo  @  04/05/2009 22:18:01
   7½ / 10
Virzì torna ai livelli di Ovosodo e già questo è tutto dire. Qualche forzatura di troppo, ma finalmente un film italiano con il cambio di marcia, brillante e veramente ben recitato.

lampard8  @  24/04/2009 20:30:18
   7½ / 10
Commedia(?) gradevole e amarissima sul mondo del lavoro precario, tema caldo e attuale quanto mai. Virzì si dimostra ancora un volta bravissimo nel raccontare la quotidianità senza mai scadere nel retorico et banale(vedi Ovosodo)

TopoXL  @  16/04/2009 13:05:15
   8 / 10
ottimo film.
ha veramente centrato il bersaglio.
la boro-generation riprodotta fedelmente.
bravissimi attori ma soprattuttio le attrici.

JesusOfSuburbia  @  14/04/2009 02:28:41
   7½ / 10
Bel film, esagerato, simpatico, triste, riflessivo.
CI sarà sì qualche banalità e luogo comune ma non mi sembra che si distacchi così tanto dalla realtà che viviamo o che ci vive vicino.
La Ragonese è brava e tutte le caricature che le girano attorno fanno la loro parte.

mainoz  @  29/03/2009 10:02:59
   6½ / 10
bel film, rispecchia la situazione di molti neo laureati italiani..
alterna momenti drammatici a momenti comici..peccato per alcune scene troppo esagerate

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/03/2009 15:41:57
   7 / 10
Riuscita rappresentazione del mondo del precariato in cui vivono tantissimi giovani...me compreso visto che lavoro in un call-center!
Riusciti anche i momenti gottesco-musical-fantasy che accompagnano la storia...una Sabrina Ferilli perfetta nella parte! (per fortuna dalle mie parti c'è molta piu' comprensione verso gli operatori!).
Il rapporto tra la protagonista e la vecchia signora è molto ben fatto e commovente...soprattutto come nasce il tutto!
Insomma,finalmente,un bel film Italiano che riesce a toccari punti interessanti!
Non mi ha convinto tutto quello che gira intorno al personaggio di Mastandrea e le troppe scene di nudo che non sono funzionali all'opera...

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Ultima risposta 31/03/2009 01.30.24
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tnx_hitman  @  25/03/2009 17:28:23
   8 / 10
Un film italiano che ultimamente mi ha fatto giovare perchè il cinema della nostra nazione può ancora sperare in bene.Regia splendida,attori molto bravi(Ragonese sorprendente,espressiva come poke attrici)...storia interessante ma ti viene un gran malore xkè si stanno avvicinando x me gli esami di maturità...e qst film non mi aiuta sicuramente.Marta punta in alto essendo laureata Cum Lauda in Filosofia,ma si ritrova in un call-center di una ditta che vende prodotti scadenti e tratta i dipendenti in modo poco ragionevole.
Però si può respirare con questa buonissima folata di freschezza..almeno non ci assorbiamo il solito film sdolcinato con coppia idiota made in Italy.
Halleluja!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  25/03/2009 09:53:05
   7 / 10
Commedia molto amara che affronta uno dei problemi sociali più vergognosi di questa nostra Italia, poco trattato al cinema forse per la sua drammaticità. Bravissimi i protagonisti, compresa Sabrina Ferilli, molto convincente nel suo ruolo. Da vedere.

gambero  @  24/03/2009 15:14:52
   7 / 10
niente male!!credo sia uno dei film italiani meglio riusciti degli ultimissimi tempi!!trama originale e purtroppo veritiera,recitazioni buone da parte di tutti gli attori(su tutti germano),buon ritmo dall'inizio alla fine,finale interessante!!ciò che mi è piaciuto di meno è sostanzialmente il fatto che credo si sia voluto esagerare troppo il modo di lavorare nei call center..non credo sia così pesante!!magari mi sbaglio..da vedere cmq sia,bella pellicola!!

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Ultima risposta 24/03/2009 15.22.19
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Wally  @  23/03/2009 23:02:42
   7½ / 10
Molto carino... Non sembra neanche di vedere un film italiano... Anche la Ferilli recita come si deve in questo film... Bravi tutti soprattutto Germano che é un grande!
Consigliato a tutti! Ha anche un significato e una critica non da poco sui lavori di ora e sulla vita in generale! Bello!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  18/01/2009 15:15:02
   8 / 10
Ottima commedia italiana divertente, genuina, quasi grottesca in alcuni punti e molto pungente cosa essenziale. Direi eccezionale il lavoro di Virzì che tra alcune trovate intelligenti, dirige alla grande tutti gli attori, compresa la sorprendente Isabella Ragonese che interpreta un personaggio molto riuscito.
Il regista inoltre riesce a dipingere perfettamente lo stato d'animo dei giovani di oggi, in ambito lavorativo, sentimentale e familiare. Altro che le *******te di Moccia e company. Consigliatissimo.

Elogi per quella che è una delle migliori sceneggiature degli ultimi anni. Che stia rinascendo il neorealismo all'italiana?

G.Meliès  @  08/01/2009 17:31:46
   8½ / 10
In un periodo in cui le commedie italiane faticano a decollare, eccone finalmente una brillante, realistica e soprattutto amara. Con Virzì si va sul sicuro. Bravissima la Ragonese, molto bravo anche Mastandrea. Inquietante il personaggio della Ferilli, finalmente ad alti livelli. Commovente l'epilogo. Un salutare pugno nello stomaco offerto dalla cruda realtà in cui viviamo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  31/12/2008 15:09:14
   7½ / 10
Tutta la vita davanti….l’ultima pellicola di Virzì mi ha colpito positivamente..l’ho vista senza grandi aspettative ed invece, seppure con alcune estremizzazioni, riesce a dare una visione fedele della vita di centinaia di giovani d’oggi stretti tra una società di “vecchi” e il precariato….insomma non una solita commedia alla Virzì, ma qualcosa di più….

gabriele  @  31/12/2008 12:34:47
   7 / 10
Difficile che Virzì possa raggiungere di nuovo i livelli di Ovosodo, ma questo film, pur trattando in maniera ironica e grottesca il serio problema del lavoro precario, si lascia guardare senza tentennamenti. Non nego che avrei visto meglio un altra attrice nel ruolo di Sabrina Ferilli che francamente trovo irritante (opinione personale), ma il cast nel suo complesso è ben scelto, in particolare i personaggi di Germano e Mastandrea sono azzeccati.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  17/12/2008 12:57:57
   7 / 10
Mi associo a quanto detto da amterme63, Virzì nonostante ormai non si possa considerare tanto giovane è uno dei pochi registi italiani in grado di mostrarci degli spicchi di realtà di questo universo di cui tutti si riempiono la bocca, ovvero il mondo dei ggiovani (cit.). Ci sa fare, bisogna ammetterlo e inoltre è in grado di cogliere perfettamente le sfumature tipiche della nostra cultura e società e agganciandomi alla recensione di G.Villosio, più che di 'commedia all'italiana' i suoi film sono più o meno feroci, più o meno sagaci, commedie sull'Italia. Non male il cast.

Parsifal  @  06/12/2008 11:16:17
   7 / 10
Ottimo spaccato della vita lavorativa giovanile e non dei grandi centri italiani degrado sociale mancanza di valori.Tutte cose che sappiamo ma che raramente sono tema centrale in un film italiano.
Da vedere una delle migliori commedia italiane 2008 .

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  01/12/2008 19:30:33
   7½ / 10
Bisogna giudicare questo film, secondo me, per quello che è: un’impietosa satira del mercato del lavoro italiano degli anni 2000. Si tratta di parodia e quindi tende a esagerare certi aspetti della realtà. Non bisogna perciò prendere questo film come un resoconto oggettivo e generalizzare i comportamenti dei personaggi. Lo scopo, tutto sommato, è quello di divertire, di ridere, di prendere in giro e bisogna dire che ci riesce molto bene.
Allo stesso tempo, però, dietro le esagerazioni si riconoscono alcuni aspetti specifici del reale, i quali colpiscono molto, invitano a riflettere. Insomma, vuole anche essere uno stimolo ad aprire gli occhi e ad approfondire un fenomeno che coinvolge soprattutto le giovani generazioni. Spingere a prendere posizione, a fare considerazioni (al di là delle risate), ecco il grande merito di questo film. Complimenti, Virzì.
Altra cosa da tenere presente è il vizio stilistico del regista di prendere in giro tutti. Nei suoi film non si salva mai nessuno. Per questo, secondo me, ha scelto di far presentare le vicende del film da una voce neutra fuori campo che parla con un tono da barzelletta. In questa maniera ci stacchiamo dalla vicenda, la vediamo con occhi critici, non ci identifichiamo con la protagonista. Anche Marta insomma è soggetta all’ironia di Virzì e le sue scelte vanno seguite con distacco e occhio critico.
L’ironia comincia subito dal primo ambiente descritto, cioè quello universitario, dove si fabbricano i cervelli, le coscienze critiche della società. Invece regna l’indifferenza, la routine, la burocrazia. Il sapere sembra qualcosa di fine a se stesso, una conoscenza come un’altra per trovare “impiego” nella società. Del resto il regista non ci permette mai di entrare nella mente di Marta. Non sapremo mai perché ha scelto filosofia. Solo per trovare un lavoro? Che aspirazioni ha Marta? Quelle semplici borghesi o qualcosa di più? A Virzì e per i suoi scopi non interessa. Gli basta far vedere la completa assenza di una forza critica attiva nella società attuale.
L’iniziativa è quindi lasciata agli “imprenditori”, all’interesse privato, il quale è abilissimo a travestirsi, a presentarsi in maniera affascinante e a penetrare a fondo nella mente della gente di cui ha bisogno per funzionare. I veri “filosofi” sono loro, che creano una nuova etica, dei nuovi valori, dei nuovi stimoli e non si peritano di esaltare o umiliare le persone, a seconda del loro interesse, senza mostrare pietà o umanità alcune. Alcune scene sono devastanti, come quelle delle premiazioni o delle punizioni. Dietro si può facilmente riconoscere la filosofia vincente inaugurata dalle reti televisive di Berlusconi negli anni 80 e dalla sua rete di propaganda Fininvest. Se può “consolare”, Virzì allude al fatto che anche i manovratori diventano vittime delle loro stesse macchinazioni e finiscono pure loro stritolati dai sistemi che hanno creato.
Altra istituzione presa di mira da Virzì è quella sindacale, anche questa accusata di essersi ridotta a qualcosa di burocratico, che mira a “denunciare” sui mass-media piuttosto che a agire in concreto nei luoghi di lavoro. Il personaggio di Giorgio il sindacalista è molto macchiettistico, “sui generis”, probabilmente è il personaggio meno convincente del film. In fondo le sue intenzioni sono nobili, magari non ha i mezzi per intervenire, non è tutta colpa sua. Ma forse Virzì ha voluto denunciare la strana schizofrenia di chi subisce il sistema: hanno il cervello così lavato dai loro datori di lavoro che danno la colpa dei licenziamenti (sentiti come qualcosa di naturale e indiscutibile) non a chi gli ha eseguiti, ma a chi gli ha provocati (un po’ come tanti adesso che danno la colpa ai partigiani per le stragi di Sant’Anna o delle Fosse Ardeatine).
Marta è una ragazza buona, generosa, è molto intelligente, eppure subisce mentalmente il sistema, non ci partecipa fino in fondo ma nemmeno lo contesta o lo combatte con decisione. E’ un po’ lo specchio di tanta gente che sa, sente ma non trova nessuno stimolo per cambiare o ribellarsi, appare come rassegnata. Anche per questo il film non ha in realtà alcun lieto fine. Rimane addosso una brutta sensazione, veramente brutta, quella di sospettare che forse il reale non si discosta poi di tanto dalla sua parodia.

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Ultima risposta 17/12/2008 13.50.08
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minoidepsp  @  23/11/2008 21:52:58
   7 / 10
Virzì, pur con alcune esagerazioni, racconta il lavoro in un call-center ed i suoi effetti sulla gioventu' "precarizzata".
Lo sfruttamento dei telefonisti e l'iper-motivazione dei venditori sono ormai attualità, c'è solo da sperare che non si arrivi mai ai livelli descritti nel film.

Invia una mail all'autore del commento Michylino  @  23/11/2008 15:13:00
   7½ / 10
il 7 e 1/2 è, secondo me, il voto più azzaccato. Raramente si vedono film italiofoni parlare di un tema triste e deprimente (come quello dilagante del precariato) senza, però, piangersi addosso. Senza andare a cercare necessariamente e a tutti i costi di addolorare lo spettatore.

Questo non vuol dire che trattando un tema profondo in modo sarcastico e irriverente, come fa questa pellicola, non induca lo spettatore ad una profonda riflessione.

Questo secondo me c'è riuscito!! Un plauso agli attori tutti, ma in particolare alla protagonista!!!

lucio-battista  @  22/11/2008 22:39:15
   9 / 10
un film che fa specie.

Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  20/11/2008 21:35:04
   7½ / 10
Un bel film sopratutto per l' argomento che affronta è che affligge molti giovani non solo dell' Italia ma di tutto il mondo.
Potrebbe essere scambiato come un film banale ma non lo è affatto.
é nell' apparente banale che si può trovare un messaggio profondo.

Consiglio vivamente di vederlo

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