tutte le mattine del mondo regia di Alain Corneau Francia 1991
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tutte le mattine del mondo (1991)

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locandina del film TUTTE LE MATTINE DEL MONDO

Titolo Originale: TOUS LES MATINS DU MONDE

RegiaAlain Corneau

InterpretiGérard Depardieu, Jean-Pierre Marielle, Anne Brochet, Guillaume Depardieu

Durata: h 1.54
NazionalitàFrancia 1991
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1991

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Trama del film Tutte le mattine del mondo

Storia dei tormentati rapporti tra l'austero e schivo Sieur de Sainte-Colombe, compositore e virtuoso della viola da gamba, vissuto nella seconda metà del Seicento, e Marin Marais (1656-1728), suo allievo e musicista di successo a corte, ma anche delle due figlie di Sainte-Colombe, la maggiore delle quali, sedotta da Marais, si ammala e si uccide.

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Voto Visitatori:   8,17 / 10 (6 voti)8,17Grafico
Miglior filmMigliore regiaMiglior attrice non protagonista (Anne Brochet)Migliore fotografiaMigliori costumiMiglior sonoroMiglior colonna sonora
VINCITORE DI 7 PREMI CÉSAR:
Miglior film, Migliore regia, Miglior attrice non protagonista (Anne Brochet), Migliore fotografia, Migliori costumi, Miglior sonoro, Miglior colonna sonora
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Voti e commenti su Tutte le mattine del mondo, 6 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

TheLegend  @  31/10/2012 17:43:23
   5½ / 10
Estremamente lento e noioso.
é un film di pregevole fattura ma che non riguarderei con piacere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  24/08/2012 23:52:56
   8½ / 10
"Maestro, posso chiedervi... un'ultima lezione?"
"Signore, io posso tentare una prima lezione."

Carpire l'essenzialità musicale ed artistica, valorizzare il silenzio in un film che fa della (appunto) musica il filo portante, è scelta che può rivelarsi tanto riuscita quanto fin troppo supponente e quindi portare ad un risultato controverso.
Questa splendida pellicola è un eccezione al secondo caso; la grazia che la pervade è qualcosa di raro da vedere, anche se i film in costume hanno spesso questa caratteristica. Gli ambienti immersi nella natura, lo stile di riprese che alla lontana ricorda inevitabilmente il Barry Lyndon kubrickiano, sembra essere stato tanto studiato che pare di trovarsi di fronte ad un film perfetto; quasi (o magari lo è) un dipinto in movimento.
Una pellicola che valorizza d'altro canto la disciplina ferrea, la freddezza e il gelo della vita IN musica; e dei rapporti tra il maestro e l'allievo, il primo che vive di rimpianti e musica che non scrive né vorrebbe tramandare, ma bensì suonando per sé stesso e rievocando il fantasma di una moglie andata via troppo presto (ma qualunque momento sarebbe stato troppo presto, lo capiamo bene); l'allievo talentuoso che suona bene, anzi in maniera eccellente ma non fa musica.
I rapporti che si intrecceranno determineranno la scoperta che è il rimpianto ad elevare l'uomo oltre sé stesso. Nessuna consolazione anche se il finale sembra avere in maniera propizia rievocato i fantasmi per dare una chiusura dolce al tutto. Si sfuma sul faccione di un Depardieu (padre) fisicamente sempre più ingombrante e anche per questo motivo più espressivo, piangente e coperto da un parruccone e dal trucco che non ne nascondono i gonfiori e i rimpianti. Adesso lui sta suonando, ora c'è davvero, infine come nell'inizio, la Musica.
Particolarissimo lo stile di "Tutte le mattine del mondo", diviso tra l'algido che rappresenta il distacco di Saint-Colombe e gli scoppi di passione irruenta, quasi sempre distruttiva. Interpretazioni magistrali per una piccola gemma che sembra quasi essere stata dimenticata nonostante l'indubbia bellezza che contiene in sé. E i rimpianti.

Jumpy  @  25/02/2012 14:01:48
   8 / 10
Fin dalla primissima scena ...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
si capisce di star vedendo un film di livello ben superiore alla media.
I paesaggi, le scenografie, i tempi dilatati, le musiche onnipresenti, proiettano lo spettatore nel mondo, riservato e chiuso, del protagonista, con una delicatezza e poesia da Oscar (appunto ;) ).
Ho trovato, in certi passaggi, veramente insopportabile ed esasperante la lentezza delle scene, è per questo che non lo "spingo al massimo".
Non è un film per tutti e per chi vede il cinema giusto come un intrattenimento come un altro, lo spettatore medio lo troverà un indigeribile e triste mattonazzo.

dobel  @  10/12/2011 20:49:04
   10 / 10
Penso sia l'unico film in grado di descrivere la figura di quello che dovrebbe essere un musicista. La vicenda terrena di Saint-Colombe (compositore esistito e del quale rimangono diverse partiture benché non se ne conosca la biografia), viene descritta in tutta la sua austerità, attraverso una fotografia splendida, un'ambientazione perfetta, ed un linguaggio letterario (il libro da cui il film è tratto e che segue quasi parola per parola è di Pascal Quignard) la cui sobrietà va di pari passo a quella della creazione musicale per viola da gamba di Saint-Colombe. Il musicista descrive moti interiori dell'anima e dello spirito; non è un intrattenitore, un imbonitore, non fa e non dà spettacolo. La sua attività è quella del celebrante che vuole penetrare l'essenza delle cose, lontano dal mondo, lontano dai riflettori, lontano dal potere. Rifuggire la luce per accompagnarsi alle ombre, è questo lo scopo. La sfumatura, la leggera inflessione, l'approfondimento progressivo degli abissi che ci portiamo dentro. La ricchezza, il successo, il clamore, tutto è contro la sincerità della creazione; tutto concorre a sporcare la purezza dell'idea e dell'ispirazione. Ma è lo scopo della musica ad essere il protagonista di questo film: non intrattenere, non evadere, non divertire. Chi cerca divertimento nella musica non guardi questo film e non legga il racconto da cui è tratto. Lo amerà chi, di fronte alla bellezza, rimane atterrito, spaventato, quasi irritato e ammutolito. Lo amerà chi non cerca divertimento (ove questo significhi scantonare dalla strada principale). La musica non fa deviare, ma riporta nella direzione opposta, all'interno della propria anima...non è un viaggio piacevole.

PaulTemplar  @  26/11/2011 08:19:56
   9 / 10
Delicato, austero, elegante.Un film sulla musica decisamente non per tutti, visto il suo andamento lentissimo ma che apre una finestra sul ondo dlla musica come raramente o mai si era vista.Storia di un maestro, del suo allievo e sopratutto affresco di un mondo, quello aristocratico che conosciamo solo attraverso la storia.
Forse il miglior film sulla musica da camera mai girato, solenne come una sinfonia.

donfabios  @  25/05/2011 16:22:39
   8 / 10
non è certo un film allegro nè dalla trama originale, ma la prestazione maiuscola degli attori e le emozioni legate alla musica lo rendono un film riuscito.

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