twilight (2008)

Il cinema americano è pieno zeppo di grandi promesse mancate: come quell'Hancock sporco e cattivo che avrebbe potuto davvero cambiare le regole del blockbuster, e per diverse ragioni non è stato così.
Vedendo "twilight" ovvero l'anti-Potter (ma dovremmo essere più vicini a Donnie Darko eh magari) non ci si strappa le vesti e proprio per le potenzialità (molte) ancora una volta svaccate dall'intenzione (modesta) di farne un teenager movie.
La storia d'amore impossibile tra "Bella" e Edward (quest'ultimo almeno mantiene qualche deriva punk-dark, nel suo aspetto fisico) non solo è completamente priva di sensualità, ma diventa più stucchevole che mai, anche perchè Kristen Stewart e Matheson sono insipidi come la minestrina senza sale... qualche speranza arriva nella seconda parte, con un videoclip di raro kitsch come la partita di baseball dei vampiri, ma alla fine ho perso qualsiasi speranza davanti a quell'epilogo, che definire orripilante è poco.
Ma voglio credere sulla buona fede della regista (che ha diretto in passato un paio di film interessanti) e tuttavia le sue intenzioni non trovano una risposta adeguata nella realizzazione del film: il punto è che Edward non comunica disperazione nè vero sentimento, non sente (come avrebbe dovuto) l'intenso dolore di un corpo e di un'età non sue, e si lascia sconfiggere da dialoghi demenziali tipo "è come se fosse la mia qualità di droga preferita" (non dico a cos'è riferito, ma tanto basta). Interessanti comunque la dimora tecnologica di Edward § Family e buona la fotografia
Ma per quale oscura ragione un film che poteva raccontare la deriva tra umanità e bestia finisce nel calderone dei popcorn movies? E' una marchetta necessaria per farsi capire?
Una risicata sufficienza, via