una donna nella luna (1929)

L'ultimo film di Lang prima dell'avvento del sonoro è un polpettone interminabile dalla doppia anima avventurosa e fantascientifica, decisamente audace nel mettere in immagini il progresso esasperato della società di allora con l'obiettivo della conquista lunare eppure, allo stesso tempo, anche abbastanza ingenuo - se rivisto oggi - per la superficialità con cui viene affrontata tutta la parte del viaggio e dell'allunaggio. Si guadagna una stiracchiata sufficienza grazie ad alcuni passaggi di buon fattura che troviamo nella prima parte ( il furto nello studio del professore, ad esempio, può vantare su di una tensione incredibile ) e all'ottimo montaggio della sequenza riguardante la partenza del razzo. E' proprio quest'ultimo l'unico passaggio in cui le atmosfere geniali del precedente " Metropolis" fanno di nuovo e con forza capolino nell'opera langhiana; troppo poco però per lasciare davvero il segno e catalogare questa opera come decisamente riuscita.