una settimana da dio (2003)

Carrey ritorna alle origini della comicità demenziale di inizio carriera,che aveva espresso al massimo nel demenziale"Ace Ventura-l'acchiappanimali"e nel più costruito"Bugiardo bugiardo":e trattandosi dello stesso regista di quei film,il suo personaggio e le inevitabili disavventure da cartone animato ritornano in questa commedia fracassona,che si rifà ampiamente a"The Mask-Da zero a mito",dove uno s****to riusciva ad acquisire dei poteri magici per vendicarsi dei torti subìti,e infine rinunciava a tutto per accontentarsi di ciò che era sempre stato.Qui invece il risultato è nettamente inferiore al film di Charles Russell,dato che tutte le gag(piuttosto volgarotte)si scatenano all'inizio,per poi perdersi in un finale caramelloso e un pò appiccicato all'insegna del"politically correct" ,che corregge la scatenata goliardia iniziale e snatura la spontaneità del film:ma ormai non ci si stupisce più,dato che a Hollywood è ormai diventata un'abitudine ricorrente sfornare delle commedie ibride dalle trovate passabili ma con finali insulsi,che lasciano più che deluso lo spettatore desideroso di divertirsi dall'inizio alla fine.Carrey sa essere comunque divertente,anche se un pò fuori allenamento con un genere che aveva un pò abbandonato,Freeman è un pesce fuor d'acqua,mentre Carell è ben utilizzato come caratterista(in futuro sarà promosso a protagonista,ma i modesti risultati ottenuti con il pseudo-sequel"Un'impresa da Dio",avrebbero dovuto essere un segnale d'allarme per l'utilizzo della sue non eccelse doti di mattatore).