un medico un uomo (1991)

Film decente, ma decisamente pesante nella seconda parte, troppo tirata per le lunghe, e sbuca la noia.
Un medico pieno di sè che scopre di avere una malattia, allora tutto si capovolge, ed adesso è lui paziente. Una volta superata, senza effetti collaterali, tornerà ad essere un medico maturo. Come al solito troviamo la famiglia di bonaccioni sfigati (non si capisce perchè questa parte la debbano avere sempre messicani, pakistani...ecc...ecc). Il figlio del protagonista è totalmente impedito nel recitare..ma vabè, questo passa in secondo piano. Nel complesso non un buco nell'acqua ma neanche un film imperdibile.

Cosa si prova nel ritrovarsi improvvisamente dall'altra parte della barricata?
Quella del medico è una vocazione: avere il potere di salvare una vita è un dono che non tutti sanno trattare. La mancanza di contatto umano, l'essere freddi e distaccati nel dare una diagnosi, nell'eseguire un intervento chirurgico, a volte possono provocare più dolore di quello che già si prova.
Questo film vuole dare un segnale positivo, mettere l'accento sul fatto che prima ancora di essere medici bisogna essere uomini, sapere cosa prova una persona che affida la propria vita nelle mani di qualcuno che dovrebbe mostrare un minimo di rispetto e comprensione, perchè la vita è una ruota che gira...
Buonissima interpretazione di un William Hurt capace e convincente, abile nel far risaltare le emozioni che il suo personaggio vive, aiutato da un discreto cast di contorno e diretto da una regia attenta e senza grandi sbavature.
Una visione interessante, ritmata e coinvolgente, che intrattiene fino alla fine senza grosse incertezze.

questo "the doctor" è un buon prodotto....
diciamo che il ritmo non è il suo forte..potrebbe essere definito il classico "mattone" da 2 ore di dramma...e in effetti (un pò) lo è.... di certo le tematiche trattate e le riflessioni profonde che ne vuol far conseguire sono lodevoli...
un buon dramma a tratti profondo, poetico e commovente!

Tra da un libro autobiografico il film (che vede il ritorno del grande Hurt come attore per la Haines, 5 anni dopo Figli di un Dio minore) risulta riuscito ed interessante anche e soprattutto per il tipo di tematica trattata (un medico un pò cinico che smetterà di essere tale solo dopo essere passato dalla parte di pziente), ribaltamento che ad ogni modo potrebbe essere con successo applicato a centinaia di professioni potenzialmente corrotte (professore, avvocato, politico e via dicendo).

Ben sceneggiato e diretto, nonchè pieno di ritmo, il film ottiene valore aggiunto grazie ad Hurt, molto bravo in questo, vogliam definirlo così, duplice ruolo; molto suggestivo il finale dall'alto del palazzo.