un'ottima annata - a good year regia di Ridley Scott USA 2006
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un'ottima annata - a good year (2006)

 Trailer Trailer UN'OTTIMA ANNATA - A GOOD YEAR

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locandina del film UN'OTTIMA ANNATA - A GOOD YEAR

Titolo Originale: A GOOD YEAR

RegiaRidley Scott

InterpretiRussell Crowe, Mitchell Mullen, Marion Cotillard, Albert Finney, Tom Hollander, Didier Bourdon, Valeria Bruni Tedeschi, Giannina Facio

Durata: -
NazionalitàUSA 2006
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2006

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Trama del film Un'ottima annata - a good year

Un uomo inglese, si reca in Provenza dopo essere venuto a conoscenza dell'aver ereditato una vigna. Mentre si dirige ai suoi nuovi possedimenti, incontra una donna, che, con suo stupore ne rivendica la proprietà.

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Voto Visitatori:   6,63 / 10 (145 voti)6,63Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
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Voti e commenti su Un'ottima annata - a good year, 145 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Filman  @  31/08/2016 15:41:32
   4 / 10
A GOOD YEAR definisce probabilmente il peggio che l'ormai declassato a mestierante senza infamia né lode Ridley Scott può partorire, dirigendo, come potrebbe fare chiunque, una tipica commedia americana sentimentale ornata di star Hollywoodiane al fine di essere insignificante e idiota. Tutto, senza tralasciare nulla, dal protagonista odioso ma in grado di cambiare, fino ai personaggi secondari, semplici spalle comiche di situazioni improbabili che concludono con risoluzioni a base di finto romanticismo, è scontato e banale, come se il film fosse fatto con lo stampino di un prototipo brutto e modaiolo.

the saint  @  19/04/2016 10:20:57
   5 / 10
bravo Russell, il resto è da rivedere!

Bacarospus  @  26/02/2013 09:04:34
   5 / 10
Belle le ambientazioni e le musiche, scontata la trama...se non lo avete visto non vi siete persi niente.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/09/2012 21:14:42
   5½ / 10
Un film ruffiano che più conciliante non si può, sembra fatto proprio per contentare il pubblico. Ha anche l'enorme difetto di essere immediatamente prevedibile nel suo banale svolgersi. Peccato: Ridley Scott è un ottimo regista, il cast convince e l'ambientazione è ottima.

Pico84  @  11/09/2010 12:26:52
   5 / 10
Un film che non è ne carne e ne pesce.Russel Crowe salva il salvabile,Scott sotto tono

BlackNight90  @  27/04/2010 01:31:10
   5 / 10
Il riposo, noioso, del gladiatore. Crowe e Scott evidentemente si annoiavano in vacanza e così decidono di realizzare una loro piccola fiera delle banalità, con solita moraletta annessa. Non basta qualche immagine della champagne francese o qualche stacco sulle cosce della Cotillard (quelle un pochino sì però) a evocare belle sensazioni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/01/2009 13:53:43
   5½ / 10
Classica storia di redenzione che risulta prevedibile da subito!
Da Scott ci si aspetta di piu',mentre non ci si aspetterebbe tutta questa banalità!
Si puo' passare una serata spensierata ma niente di piu'

tesla  @  15/12/2008 12:01:01
   5 / 10
Come è potuto venire in mente a scott di fare un film così noioso....ma neanche come commedia sentimentale è accettabile e poi trama banale....anche se russel crowe era abbastanza in forma.....cmq apertamente sconsigliato....

GinTonic  @  28/10/2008 20:30:40
   5½ / 10
Film abbastanza piatto, trama tranquilla senza tante complicazioni e intrecci, resta comunque noiosetto e poco coinvolgente.

Liberty Valance  @  04/10/2008 10:52:07
   5½ / 10
Commedia mediocre
Scott e Crowe sottotono, hanno fatto cose molto migliori.

Invia una mail all'autore del commento Marla Singer  @  03/10/2008 09:24:22
   4 / 10
Mah...la commedia dello stereotipo, e già basta questo per farne un film mediocre, se poi ci aggiungi il faccione dell'ex gladiatore...

filipporich  @  29/08/2008 01:20:48
   4½ / 10
Deludente... Crowe e Scott di solito non deludono. Qui sì.

AMERICANFREE  @  31/05/2008 22:42:34
   5 / 10
commedia che prometteva bene invece mi ha deluso non poco...tanta noia! si salva la fotografia e alcune scene! troppo poco! non lo consiglio!

veravril  @  05/03/2008 17:13:18
   4 / 10
ditemi quello che volete...russel crowe senza dubbio bravo,ben fatto o che ne so ma io l'ho trovato un film che per quasi tutto il tempo era vuoto..noioso proprio!!no delusa!!

benzo24  @  02/03/2008 13:10:01
   1 / 10
l'accoppiata crowe-scott è veramente micidiale per i miei occhi, le mie orecchie e la mia mente. la banalità che riescono ad esprimere è disarmante, due delle figure del cinema più sopravalutate del cinema di sempre. poi il finale è qualcosa che nemmeno ridge e brooke avrebbero il coraggio di recitare.

antigone  @  02/01/2008 10:48:50
   5 / 10
Filmetto inutile, direi.
Finto e stucchevole... si salva solo la fotografia.
Non che mi aspettassi granchè, ma almeno uno svago un pochino ben fatto!

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  18/11/2007 01:34:26
   5 / 10
Un bel po scontato direi.
Ottima la fotografia e la scenografia, per ilr esto un filmche non sa di niente
storia banale banale, se hai due ore di vita da buttare si può anche vedere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  03/09/2007 10:09:22
   5½ / 10
A parte il solito grande Crowe (forse il migliore attore in circolazione) che qui gigioneggia alla grande in un ruolo quasi comico mi sembra che gli altri attori siano piuttosto scarsini per non parlare dei doppiatori italiani. I paesaggi bucolici della Francia sono notevoli, cosi come quell'atmosfera paesana rilassante che Scott pur nel suo rin********mento ormai in fase terminale riesce a riprodurre sullo schermo. Per il resto belle ragazze, molti clichè, una sceneggiatura alla Heidi e poco altro.

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HATEBREEDER  @  22/08/2007 16:41:12
   3 / 10
Che ridley scott si fosse rincitrullito era oramai cosa nota a tutti, ma che fosse letteralmente sprofondato in un mare nutella, questo non lo sapevo. Con tutta la buona volontà del mondo non riesco proprio a trovare nulla di salvabile in questa favoletta per decerebrati, in pratica una festa in grande stile per il nostro vecchio, caro amico sterotipo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  29/05/2007 00:36:32
   4½ / 10
A furia di vedere i film dei fratelli Scott sto cominciando a innervosirmi......MA CHE COSA DIAMINE VI HA PRESO?
Passi per Tony che di capolavori non ne fa ma spesso cade sul trash, ma Ridley è totalmente incostante, questa Ottima Annata è direttamente uscito dal libro dei luoghi comuni, cioè se il target è la casalinga annoiata allora funziona per tutti gli altri è da evitare!

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  26/02/2007 11:40:48
   5 / 10
Mi pare che Ridley Scott sia un regista in fase nettamente calante. Questo film molto lento e piuttosto noioso tende ad annoiare fin da subito e non riesce a riprendersi. Almeno è costante: il 5 lo mantiene dall'inizio alla fine!

Invia una mail all'autore del commento montecristo  @  23/01/2007 18:52:48
   5 / 10
NON RIESCO A FARMELO PIACERE.
AMO IL REGISTA , CHE HA SAPUTO DONARCI UN CAPOLAVORO DEL CINEMA QUALE BLADE RUNNER . L'ACCOPPIATA COL GLADIATORE CROWE NON FUNZIONA STAVOLTA. PECCATO VERAMENTE

Invia una mail all'autore del commento balzac20  @  17/01/2007 11:31:12
   3½ / 10
Eistono regole precise nei film.
La più importante sarebbe quella di non dare da mangiare a Gizmo dopo mezzanotte.
Poi ci sarebbe quella che auspica di non scrivere una critica se non si è visto il film per intero.

Solo che Gizmo non c'è e questa ottima annata non è un film.
NON E' UN FILM.

E' un esercizio registico di un ragazzo di 17 anni che non ha mai visto uno spettacolo al cinema.
Solo così si potrebbe spiegare l'approssimazione dei personaggi, la vacuità della trama (degna della migliore opera di Sveva Casati Sbadigliamo) e i diaologhi risibili.
L'uomo spietato che si converte all'amore della donna focosa e genuina.

Aggiungiamo innesti geneticamente modificati alla trama ed otteniamo un buon tavernello.
Ma un pessimo vino.

Non ci sono spoiler nella critica del film perchè sono durato meno di 40 minuti prima di lasciare la sala.
Mi era successo per Domino Harvey.
E adesso nuovamente.
(affancu*o----adesso che me lo fate ricordare era ancora colpa di uno dei due Scott)

Insomma.
Se avete un buon libro Harmony o Bluemoon sotto mano, anche vecchio di 10 anni, anche giallino e consunto...
se avete un ragazzo/a accanto che elemosina le vostre attenzioni...
se avete un cane scondinzolante che accena a voler uscire..
se anche avete la televisione accessa e per giunta sintonizzata su buona domenica..


scegliete di vivere.
E non andate a vedere questo film.

E se poi ci andata comunque.

Non pretendete di avere i soldi del biglietto indietro.

3 risposte al commento
Ultima risposta 16/05/2007 20.44.26
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bongha  @  13/01/2007 01:32:19
   5½ / 10
l'ho trovato piatto perchè in realtà non riesce ad interessarti fino in fondo ne con la storia d'amore (a tratti troppo patetica-caramellosa) ne con la storia del vino segreto che poteva essere trattata di più.

Strech75  @  07/01/2007 20:49:49
   4½ / 10
Il quattro e mezzo è un voto di stima, nei confronti di Ridley Scott, ovvero, la stima in colui che ha saputo inscenare film, come il Gladiatore, Blade Runner, Aliens, alcuni delle grandi opere di questo grande Regista. Il mio commento è presto detto:
Credo che Il Sig. Ridley Scott abbia perso una scommessa con un Amico, e la penitenza era la realizzazione di questo...filmuccolo, i cui punti di forza (a volerli proprio cercare) sono i paesaggi della provenza e la Sig.ra francese della bicicletta.

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Ultima risposta 14/01/2007 17.08.34
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Lizarazu  @  06/01/2007 14:57:04
   4 / 10
Non serve arrivare alla fine del film, bastano una ventina di minuti, per sentire progressivamente materializzarsi quella sottile ma concreta paura di vedere la mitica coppia Scott-Crowe toppare clamorosamente, proprio quello che temevi prima di farti convincere a fare il biglietto ed entrare in sala...

Il film è di una retorica impressionante, quasi insopportabile. Nessuno dei caratteri e degli aspetti trattati è approfondito in maniera originale o significativo. Addirittura irriverente un paio di riferimenti al Gladiatore (il moccico al naso quando è dentro la piscina vuota, chinarsi a raccogliere la terra della vigna..), quasi fosse una presa per il xxxx... allo spettatore

Certo c'è a chi piace questo genere di film ma addirittura arrivare a delirare voti come 8 e 9, addirittura "uno dei migliori film dell'anno".... Mapperfavore.

Ridley Scott e Russel Crowe rimangono dei grandi ma bisogna dar veramente fondo a tutta la gratitudine e l'affetto per ciò che hanno prodotto in passato per perdonargli questa sbandata.

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Ultima risposta 21/01/2007 16.26.12
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andreapau  @  02/01/2007 11:48:19
   4½ / 10
le sbronze del capodanno si riflettono sulle scelte dei film del primo gennaio.mea culpa,meno male che non ho pagato,anche se è una magrissima consolazione.una sorta di "alla ricerca del tempo perduto" mal riuscito e irritantemente sdolcinato.sconsigliato ai diabetici.peccato,perchè l'idea non era malvagia e le ambientazioni non americane si prestavano ad un approccio un pochino meno barbaro e qualunquista al romanzo.ma tant'è,la sensibilità non si puo' comprare,o ce l'hai,oppure no!bravo crowe,anche se un po' troppo gigioneggiante,ha tracciato bene il personaggio,se lo è cucito addosso fisicamente in maniera impeccabile:sempre piu' come lo zio,sempre meglio dentro i vestiti.è la morale finale ad essere ridicola.siamo a livelli di leonardo pieraccioni

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Ultima risposta 15/01/2007 09.31.33
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  19/12/2006 09:09:57
   5½ / 10
Un concentrato di banalità dal frastuono assordante per una commedia (?) sentimentale di bassa lega. Scott non lesina cliché e ci regala tutto il campionario del già visto, con personaggi che chiamare macchiettistici è dire troppo, privi del seppur minimo approfondimento psicologico. Taciamo poi della sceneggiatura, infantile e superficiale: le scene iniziali di trading sembrano una parodia di quelle tra Zio Paperone e Rockerduck, e tutte le trovate che dovrebbero - invano - rivitalizzare il film sono di una prevedibilità sconcertante, talvolta fastidiosa.
Crowe si diverte, la francesina è un amore, ma l'insieme sa di trito e ritrito.
Certo però che quest'insana passione per il vino del buon Ridley spiega molte cose.

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Ultima risposta 20/01/2007 14.46.36
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  19/12/2006 01:21:06
   5 / 10
Una piccola delusione questo filmetto.
Non che mi aspettassi granchè ma tutto quanto è scontato, compresa la fotografia da cartolina di una provenza vista con gli occhi di un ex bravo regista inglese, oramai troppo 'americano'.
Dopo la prima parte (inglese) ben ritmata, la seconda parte (francese) alla lunga appare stucchevole.
Si salva l'interpretazione di Crowe, rilassato come chi si è fatto una bella vacanza in Francia.

7 risposte al commento
Ultima risposta 15/01/2007 00.21.30
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  16/12/2006 22:24:00
   5½ / 10
A ciascuno il suo, direbbe Sciascia: agli Usa il "patrimonio" incontrovertiile di far soldi a palate, all''Europa gli spazi aperti delle proprietà e il gusto (etilico in tal caso) per le cose semplici e raffinate, nate dalle viscere della terra.
Di due universi, Scott sa di dover analizzare un clichè corrente, e infatti le realtà possono rovesciarsi a seconda dei parametri: non a caso l''europeo non crede nemmeno - è il caso del vigneron Francis - che la California sia territorio di vini e non solo di macchine scintillanti, stelle del cinema e coca-cola...

E'' facile, facilissimo accogliere tiepidamente questo film di Scott: per ragioni ideologiche in un primo tempo avevo espresso la mia diffidenza verso questo mondo di dipingere l''Europa, terra di suggestioni e fatalismo esistenziale, pero'' alla lunga il sodalizio tra vecchio e nuovo continente si dimostra fondato esclusivamente sulla natura controversa del protagonista ("- "Questo posto non si adatta alla mia vita" - "No, Max, è la tua vita che non si adatta a questo posto").

Fidarsi di Scott non è sempre facile, alla luce delle prove qualitativamente incongruenti degli ultimi anni, eppure forse questo film è il suo migliore dell''ultimo periodo.

Le perplessità riguardano l''apparente stupidità dello script e la realizzazione farsesca, dove Scott sfoggia un''insolito ed ecclettico temperamento da "commediante" ripercorrendo tempi e clichè molto abusati ma in fondo anche molto (troppo?) diversi tra di loro, insomma quel che sfugge a questo film è proprio la sua direzione stilistica.

Per paradosso, citando Minnelli o Stanley Donen con la stessa spontaneità in cui imita Blake Edwards (la rocambolesca e demenziale corsa nella mini-vettura) o Mackendrick, mostrando apparentemente un rifiuto stilistico perfettamente al passo con i tempi Ridley Scott comunica in realtà piu'' stile di tanti altri.

E di stile ne ha da vendere il personaggio di Freddie Highmore alias Max Skinner, professo Squalo della finanza, "*******" per dovere di cronaca, e successivamente dubbioso se "cogliere l''attimo" e ritrovare un minimo di appiglio alla vita che gli manca, che ancora vuol dire "rinuncia", sì, ma a qualcosa che gli consente di arricchirsi senza potersi permettere neanche una vacanza.

E'' una realtà incontrovertibile: negli Usa o in Giappone ne esistono di "bestie" del genere, gente che pagherebbe miliardi per un "vero" Van Gogh ma a patto di non muovere il **** dalla propria poltrona d''ufficio-

Guardacaso, lo zio Henry di Finney (istrionico come sempre, ma non fa altro che recuperare in parte il personaggio "sognatore" già applaudito nel BIG FISH di Burton) vive anch''esso per il suo mondo, ma fino alla morte si trova in una condizione piu'' serena di lui.

Tra una citazione di Furyo e le pagine di Thomas Mann (la metafora dell''ultima pagina mai letta e la storia che viene rievocata è deliziosa) "a good year" è un''amabile pastiche che riesce a rendere credibili le esperienze piu'' impossibili, i legami piu'' improponibili, i mondi piu'' lontani.

Ha dialoghi spesso superlativi, esplosioni di indubbio divertimento, e rappresenta un''antidoto alla stupidità vera, addottando l''idiozia piu'' nobile di una verità tutt''altro che peregrina: "non è mai troppo tardi per riprendersi la felicità".

Una morale forse facile per un film prevedibile e forse un po'' fesso, ma leggero e ineguagliabile nella sua sorprendente vitalità.

Russell Crowe, che nell''esilio Provenzale veste i peggiori maglioni che io abbia mai visto, è a suo agio in ogni posto: perfettamente tangibile nel suo personaggio di "sdoppiato" perenne, e legittimamente convinto dei suoi errori anche quando non li fa

Insomma, praticamente è uno Scott ritrovato, un''autore eclettico che forse proprio nella commedia ha ritrovato la sua "strada di casa"

13 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2007 11.15.19
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