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Grandiosa sorpresa. Finalmente, dopo quasi 10 anni di abominevoli schifezze una peggiore dell'altra (a parte In Hell e JCVD), Van Damme ritorna alla grande in un poliziesco crudo e violento che avrebbe decisamente meritato almeno una decente distribuzione nelle sale. Dopo le ultime porcherie, ormai ero davvero rassegnato e riluttante verso un qualsiasi film con il suo nome sopra. Invece, da superfan accanito di Jean Claude che sono, è con immenso piacere che vi confermo che forse si intravede ancora un pò di luce alla fine del tunnel. Questo film si differenzia dagli altri per parecchie ragioni, ma le più importanti sono queste: 1) per una volta, non ci si ritrova davanti al solito prodotto action trash straight to video con la solita trama trita e ritrita del tipo gli ammazzano la moglie, gli violentano la figlia, ex marine ritirato che riprende le armi ecc... Al contrario, il film si presenta cupo e serio, con una storia molto ben costruita (non particolarmente originale ma tutt'altro che banale), ed impregnata di un'atmosfera corrottissima, dark e squallida praticamente impossibile da trovare in prodotti simili; 2) la realizzazione: finalmente, malgrado il low budget, un film con una bella ed attenta regia (interessanti alcuni movimenti di macchina), una sceneggiatura solida, convincente ed (abbastanza) imprevedibile, fotografia scura e stilisticamente adatta alla situazione, scene d'azione realistiche, sanguinose e ben fatte, e musiche davvero buone; 3) last but absolutely not least: il grande Van Damme. E' vero, non è mai stato particolarmente incisivo o memorabile come attore (ho sempre pensato che non gli fosse mai stata concessa la possibilità di esprimersi in questo senso). Ma bisogna dirlo: qui è proprio bravo, recita benissimo, e sorprenderà (e spiazzerà) un pò tutti nei panni di un'agente della narcotici sgradevole, tossico ed antipatico ma dalla giusta morale (per certi versi, ricorda molto Keitel ne "Il Cattivo Tenente"). Non aspettatevi combattimenti, salti o acrobazie, perchè non ci sono. Per una volta, Jean Claude, con basettoni e volto segnato dagli eccessi in ogni singolo tratto, mette da parte il repertorio che lo ha reso celebre in tutto il mondo, e sorprendentemente, ci delizia con una squallida e sofferta performance che sarà impossibile non apprezzare ed ammirare, soprattutto per chi, come me, è sempre stato abituato a vederlo interpretare tutt'altro tipo di personaggi. Forse la sua miglior prova in fatto di recitazione, superiore anche a JCVD in cui interpretava se stesso. Inchino con tanto di cappello! Insomma, un poliziesco dal ritmo mozzafiato, sporco, cattivo, violento (molto: alcune scene ed uccisioni sono al limite del sopportabile), con ottimi dialoghi e bravi attori. Che si può volere di più? Altro che Steven Seagal, questo sì che è un'artista di talento che ha deciso di migliorarsi sul serio! (anche se gli darei una botta in testa per aver rifiutato il ruolo nei mercenari di Stallone). E come facevo per Mickey Rourke (un'altro eroe di vita che, a parte pochi come me, prima di "The Wrestler" non cacava nessuno e ora pateticamente viene idolatrato da tutti) auguro anche a JCVD una fortunata, meritata e prosperosa rinascita. E se non dovesse succedere, pazienza, ci accontenteremo di Bloodsport, Kickboxer e Lionheart, che bastano e avanzano.