upgrade (2018)

Un revenge-movie in salsa fantascientifica che abbraccia vari generi e varie tematiche: sembra prendere un po' di cose qui e là da altri film ma nonostante ciò non risulta per niente qualcosa di già visto, anzi più va avanti e più diventa intrigante. C'è tanto mistero ed un ottimo mix di azione e cura dei personaggi che culmina in un finale inaspettato.

In una tragica rapina , una donna muore ed il marito rimane paralizzato , ma uno scienziato gli propone un' operazione sperimentale .... Fantascienza low budget ma efficace è quella che ci propone questa pellicola australiana scritta e diretta da Leigh Whannell . Lo spunto delle infinite frontiere degli sviluppi tecnologici non è certo più una novità , ma questo film lo affronta in una maniera che ho trovato convincente e divertente allo stesso tempo , grazie anche a certi momenti azzeccatamente grotteschi . E' vero che si possono trovare alcune forzature nei comportamenti dei vari personaggi ma è anche vero che in un' opera di fantascienza la verosimiglianza difficilmente è il pregio maggiore . Nel finale comunque non manca un buon colpo di scena e l' inquietante epilogo non è nè consolatorio nè scontato . L' ambientazione in un futuro imminente consente di utilizzare normali locations e mezzi attuali o quasi . Al resto ci pensa una spruzzata di dignitosa computer grafica . Ben girati i combattimenti corpo a corpo teleguidati dall' intelligenza artificiale , anche con qualche dettaglio splatter . Il comparto attoriale è privo di nomi di richiamo : il protagonista ha il ghigno sardonico dell' americano Logan Marshall-Green , sosia di Tom Hardy . Il resto del cast è ancora meno noto ma efficace . Una pellicola molto ben ritmata , con suggestioni cyberpunk e qualche tocco di ironia , veramente intrigante insomma . Secondo me si merita un bel 7,5 .

Divertente revenge movie che abbraccia un il CyberPumk, la fantascienza e l'action alla Matrix in certe scene.
L'idea di base per uscire dai soliti film del genere non è male, i dialoghi sono ben fatti e si lascia seguire volentieri, il problema stà nella parte finale, dove la risoluzione del tutto è legata ad un buco di sceneggiatura fin troppo evidente per non far storcere il naso.

SPOILER

In sostanza comunque resta un bel film, divertente e da vedere.

Prima del validissimo remake di "L'uomo invisibile",Whannell(che scrive e co-produce con la "Bloomhouse")guarda a "Robocop" e al revenge movie con qualche rimando a Cronenberg e una spruzzatina di "Matrix" in salsa high-tech(fattore ripreso anche in "L'uomo invisibile").Un b-movie visivamente intrigante,con bei risvolti inquietanti(i dialoghi tra protagonista e impianto assumono connotazioni psicologiche non scontate)occasionali bei tocchi sanguinolenti e una storia fluida e ben congeniata,come dimostra la sorpresa dell'ultima parte e soprattutto il doppio finale lieto e tragico allo stesso tempo.Il discorso della tecnologia imperante e disumanizzante è scontato,ma resta un prodottino efficace e piacevole,decisamente una spanna sopra la media.

Formatosi come sceneggiatore per saghe horror di successo del calibro di Saw e Insidious, Leigh Whannell realizza nel 2018 una pellicola a basso budget (prodotta dalla Blumhouse di Get Out), secca, diretta e violenta, dolorosa, con un finale crudele e un'inclinazione da non sottovalutare alla riflessione sul ruolo che la violenza occupa nel cuore dell'uomo.
Upgrade si fonda su un'unica, essenziale intenzione: dar vita a una solida pellicola di genere, di quella serie b fatta però con il cuore che costituisce una contaminazione tra il classico topos fantascientifico del sopravvento della tecnologia sulla condizione umana (basata principalmente su istinti animali) e il body horror. Un concept molto semplice, inserito all'interno di una storia di vendetta senza particolari pretese.
Chi è abituato a certo tipo di fantascienza non troverà in Upgrade grandi soprese sul piano contenutistico (alcune intuizioni sono palesemente ripescate dall'universo cyberpunk di Ghost in the Shell, e non mancano pure riferimenti a classici quali L'invasione degli ultracorpi), ma si tratta di una variazione sul tema gustosa, e il sentore di già visto viene annullato da un'ottima scrittura in grado di costruire personaggi efficaci e il giusto impatto emotivo. Il tutto viene sostenuto da un montaggio ben studiato nella gestione dei ritmi, distesi o accelerati con criterio a seconda delle necessità. La soluzione narrativa più riuscita della sceneggiatura di Whannell è senza dubbio l'inserimento di una sorta di contrappasso, dall'umorismo nerissimo, che vede il protagonista costretto a scendere a compromessi con la sua avversione verso la tecnologia per far chiarezza sulla natura del male che gli ha rovinato la vita, salvo scatenare poi qualcosa di ancora più mostruoso e inquietante.
Se dal punto di vista della sceneggiatura Whannell prende le distanze dai sentieri triti e ritriti dello stagnante universo orrorifico contemporaneo per originare qualcosa di più stratificato ed emotivamente ribollente, anche come regista non rimane indietro: la resa delle scene d'azione, crude negli inserti gore e persino divertenti per le loro implicazioni ironiche, è pazzesca, e ugualmente curata risulta l'atmosfera, degradata e nichilista, opaca e glaciale pure nelle tonalità calde della fotografia, piena di colori accesi e sparati alla Nicolas Winding Refn.
Sorretto dalla buona interpretazione di Logan Marshall-Green, già protagonista sfaccettato e di pregevole caratura dell'ottimo The Invitation, Upgrade è un film indubbiamente datato per gli ammonimenti sull'abuso tecnologico, ma che delinea con verosimiglianza ciò che può comportare la fusione tra corpo umano e intelligenza artificiale; un rappresentate genuino e dolente di un cinema che fa intrattenimento senza trascurare una forte componente drammatica, come sempre meno se ne vede.

Senza troppe aspettative, questa pellicola mi ha colpito in positivo. Abbiamo di certo a che fare con un genere ormai stravisto, ma che riesce ad uscirne stra vincente grazie all'amalgamazione non scontata del Cyberpunk al suo interno, quindi, pure piuttosto particolare e diciamo non adatto a tutti i palati. La storia si lascia seguire con estremo interesse per tutta la durata, risultando quindi ben scritta, amalgamata, a tratti sembra davvero che gli autori ci abbiano messo passione, cosa che oggi giorno capita sempre meno con opere di tale genere. Per certi versi, mi ha ricordato quella passione di vecchia scuola, quella che utilizzò Verhoheven per il suo Robocop, nell'ormai lontano 1987, scaturendo una pellicola che ci crede fino all'ultimo. Il finale poi... alto livello, qualcosa che ti farebbe venir voglia di averne sempre di più. Davvero ottimo lavoro, grazie a Netflix per averlo inserito nel suo catalogo, film come questo meritano attenzione.

Il Covid ci sta dando parecchi problemi, è vero. Ma nel frattempo abbiamo sconfitto il virus dell'influenza! Nessuno si ammala più, né tantomeno muore per le complicazioni da influenza, yeah!!
Permane tuttavia il pericolo dell'utilizzo pervasivo della tecnologia, quello sì. Tecnologia utilizzata per controllare ogni aspetto della vita comune. Il protagonista del film, Grey Trace, ne è l'emblema più scioccante. Lui vorrebbe starsene in santa pace a fare il meccanico e ad ammirare la sua Dodge Challenger fiammante, ma deve fare i conti con STEM, un chip molto particolare e permaloso che gli è stato innestato nel corpo per superare alcuni problemi di deambulazione.
Fantascienza genuina in stile anni ottanta, con buona dose di azione e una spruzzata di pulp. A volte superficiale e frivolo nei dialoghi, al punto da creare momenti anti climatici, ma nell'insieme vale la visione.

Il debito tematico/stilistico di "Upgrade" e' pesante; prende spunti a mani basse dalla letteratura fantascientifica precedente, da Matrix a Terminator agli stilemi di certo body horror di Cronenberg (impossibile non notare la citazione all'OrganiGun di Videodromiana memoria), ma ha il pregio di dire quello che deve dire e mostrare cio' che deve mostrare in maniera diretta e puntuale, con grande dose di azione e di ritmo, senza sofismi ma senza rinunciare ad una personale riflessione sui grandi rischi legati alla tecnologia, specie se applicati ad un'intelligenza artificiale di tipo parassitario (anche in questo molto debitore della poetica di Cronenberg).
Leigh Whannell lavora bene sull'ambience, strizzando l'occhio al noir e al cyberpunk; non rinuncia a qualche dettaglio gore condito di humor per ricordare ai suoi spettatori da dove proviene (franchise di Saw, Insidious e via dicendo).
Gli attori si comportano bene; Marshall-Green e' un Tom Hardy de noantri che ricorda per molti aspetti il suo personaggio in Venom (tratti somatici, vocina interna su cui riesce solo a tratti ad avere il controllo, dark humor).
Nulla di particolarmente innovativo, a tratti un po' tamarro, ma molto piacevole, ben diretto, ben scritto, e tecnicamente ben fatto. Raggiunge il suo obiettivo

Veramente bello e accattivante questo prodotto australiano fanta-thriller-hi-tech di azione. Mescola vari generi, con un tocco di ironia, e intrattiene a gran ritmo. Per nulla buonista, vedasi il finale, tratta del solito e arcinoto tema del rapporto macchina-uomo e della macchina che prende il sopravvento, ma lo fa in una maniera diversa e originale. E Eron Keen è palesemente Elon Musk!
Unico appunto:

SPOILER

"- Credevi che fossi un invalido e invece non sapevi che ero un ***** di ninja!"
Sci-fi che omaggia meravigliosamente il filone A.I. attraverso un soggetto derivativo e risvolti ultra noti, senza che questo ne limiti in alcun modo il risultato finale.
La faccio breve: quanto ***** me so diverto, non succedeva da tempo, semplicemente irresistibile.

Action thriller fantascientifico originale e ben riuscito con un ottimo finale.

Proprio un bel film nel suo genere!
Valida regia del buon Leigh Whannell, ritmo sempre alto, piacevoli effetti speciali, atmosfere dark quanto basta e colonna sonora eccezionale...
La sceneggiatura, pur non essendo trascendentale o originalissima, regala una storia piacevole ed intelligente che tiene incollati allo schermo (nonostante avessi intuito buona parte degli sviluppi già ad inizio film) fino ad un finale bello tosto che ci calza a pennello!
Ho trovato la recitazione dell'intero cast di buon livello e non manca una lieve ironia sparsa che non fa altro che rendere ancor più più piacevole la visione di questo film minore che vale decine di blockbuster...

Action fantasy con un buon colpo di scena, qualcosa di innovativo si vede, un film che si lascia vedere

Più del classico revenge movie, più di un film di serie B a basso budget ( cosa che almeno apparentemente non sembra, visto il bel lavoro fatto sulle ambientazioni futuriste ), più di un action dalle venature noir ( gli eventi si svolgono quasi interamente di notte ). "Upgrade" è più di tutto questo perchè riesce a lasciarci sbalorditi grazie alla forza con la quale apre una inquietante finestra sul futuro che verrà, dove tecnologia e transumanesimo saranno le parole chiave del vivere quotidiano. La storia di disperato dolore che ci racconta ha grande forza sia visiva che come detto tematica, sconta qualche leggero debito ai classici del fanta-thriller mondiale ( da "Robocop" a "Matrix" ) ma non cede mai di un centimetro sul piano della tensione e del trasporto emozionale, riuscendo spesso a stemperare il tutto con qualche fiammata di riuscita ironia. Un'opera quindi con stile e contenuto, un gioiellino da recuperare suggellato da un finale

SPOILER

Per me questo negli anni puo' diventare un film cult nel suo genere, trama coinvolgente e ben articolata, regia perfetta e finale stupendo. Uno dei migliori film di azione/ fantascienza degli ultimi anni. Ottimo il cast.

Il finale a sorpresa alza l'asticella a questo film a basso budget dal tono cyberpunk fumettistico.Cast sconosciuto, una trama che prende spunto dai vari Terminator o Matrix qualche leggerezza di trama ma tutto sommato godibile.

Come un Clark Kent costretto a celare la sua identità dietro panni convenzionali, il protagonista di Upgrade si trova a dover fingere di essere ancora un tetraplegico pur avendo acquisito, tramite un rivoluzionario microchip, capacità sovrumane, nel tentativo di scoprire (senza destare sospetti) chi si nasconda dietro il brutale omicidio della moglie. Tra revenge-movie di bronsoniana memoria e quel body-horror tanto caro a certo cinema anni '80, il secondo film di Leigh Whannell si dimostra un'opera consapevole dei propri mezzi e della propria appartenenza al genere, con una violenza marziale e sanguigna che si fa strada in un futuro ben caratterizzato dal punto di vista visivo (con sporadici ma sobri effetti speciali nella gestione ambientale), capace di aggiornare il filone della vendetta alle nuove tecnologie, qui per buona parte dirette evoluzioni di quelle contemporanee.

Davvero un bel film, mi ha preso immediatamente e si segue con grande entusiasmo fino all'inaspettato finale. Belle anche le musiche che si amalgamano alla perfezione con le atmosfere.

Veramente interessante, non il classico film d'azione.

Questo è un signor B movie (che a volte arriva al C, in effetti) che prende tanti spunti da tanti altri film (ma anche videogiochi) e che riesce ad intrattenere bene sia per ritmo che per efficacia. La storia è veramente un pretesto, ma quando "parte" si proietta benissimo in quel magro filone cyberpunk che raramente è arrivato sul grande schermo. Niente di memorabile ma sicuramente una piacevole scoperta.

Bel film d'azione in un contesto fantascientifico ben confezionato. Mi è piaciuto molto il colpo di scena finale.

C'e' un po di tutto in questo fanta-thriller.Un po' di tanti film del passato da "Robocop" a "Terminator",da "2001 Odissea nello spazio" a "Io,Robot" con la macchina che vuole prendere il predominio sull'uomo,con persone che hanno integrate nel loro corpo nuove tecnologie che li rendono un mix tra macchina e uomo.O anche Venom con una persone che acquisisce quasi dei superpoteri per la presenza che ha dentro al suo corpo,e con la quale parla.Poi e' anche un "revenge-mpvie" con la fotografia e la trama che ricordano molto "Il Corvo" o con un marito in cerca di vendetta come Nicolas Cage in "Solo per Vendetta".Ma,nonostante tutti questi richiami ad altre pellicole il film resta davvero un prodotto originale.Un'idea di un futuro distopico con supertecnologie che controllano le case,le auto e addirittura le persone con un finale che ha ben 3 colpi di scena consecutivi che da' una parte finisce bene,ma dall'altra e' solo l'inizio di un futuro buio e incerto.La cosa che fa riflettere e' che quando si era visto "Terminator" si poteva parlare di fantascienza,vedendo "Upgrade" adesso ci si ferma a pensare quanto sia veramente distopico,questo futuro,o quanto sia prossimo alla realta'

Ho iniziato a vederlo senza troppe aspettative, mi aspettavo un tv-movie non troppo convinto.
Invece no, l'idea anche se non è originalissima, è accattivante e neanche tanto inverosimile, richiama tanti clichè di genere (Matrix e Terminator su tutti), ma complessivamente, come film di intrattenimento, regge molto bene.

Una fantascenza non poi cosi lontana dalla realta' in cui viviamo dove le macchine pian piano stanno assumendo il controllo fino a che non ne potremmo piu' fare a meno...forse.
Questa è la "scusa" che utilizza il protagonista del film per vendicarsi di chi ha ucciso sua moglie, proprio lui che disprezza tale evoluzione scentifica.
Ritmo serrato, buoni effetti e un pizzico di humor che non guasta.
Un film riuscito in ogni sua parte, compreso il bellissimo finale che apre scenari inaspettati.

Davvero interessante questo film dove la sceneggiatura magari non brilla particolarmente ed arriva al dunque un pò a forza di inerzia, soprattutto nella prima parte ed anche i dialoghi non sono impeccabili. Tuttavia c'è fantascienza, azione, ironia ed anche una punta di dramma. Insomma c'è tutto. La storia è originale, anche se non mancano rimandi ad altre pellicole (vedi spoiler) e coinvolge; la regia è davvero hi-tech, in linea con la futuristica del film, i combattimenti sono splendidamente coreografati ed il colpo di scena finale, benchè sappia un pò di già visto, è notevole! Insomma un ottimo intrattenimento.

SPOILER

Un film che partendo da un'idea semplice porta sullo schermo una vicenda avvincente, efficacissima e coinvolgente dall'inizio alla fine, il tutto con una fotografia e una colonna sonora ben curate. Spero che il regista si cimenti ancora in film del genere.

Preso bene dalla media mi guardo questo prodottino australiano ma senza troppe aspettative.

Direi molto sopravvalutato: buona realizzazione ma è veramente poco originale ed è la scopiazzatura di un sacco di altri film.
Sa talmente di già visto con una trama così scarna e già raccontata mille volte che sono arrivato a fatica alla fine del film che tenta di sorprendere con un finale... anche quello stravisto davvero fino alla nausea.

Non lo boccio totalmente per la realizzazione e l'attore che comunque se la cava.
Poco sopra la sufficienza per una serata a cervello quasi spento.

Bel film, piacevole la visione. Amanti del genere, assolutamente da vedere.

Non avrei scommesso un centesimo su questa pellicola di Leigh Whannell,che invece fortunatamente mi ha piacevolmente sorpreso.
Un idea piuttosto semplice alla base portata in scena in modo efficace dal regista che riesce a miscelare con sapienza la fantascienza con l'action,donando alla vicenda il giusto ritmo.
Ottimo anche il colpo di scena finale,intenso e drammatico.
Belle le scene action e d'alto livello la fotografia,ben dosati gli effetti speciali (pochi,visto che siamo davanti ad una pellicola a basso budget).
Una pellicola cyberpunk abbastanza intelligente e cattiva al punto giusto,da vedere.

Particolare, e ben fatto

filmone

Piccola perla sci-fi passata praticamente inosservata, ne consiglio la visione agli appassionati di fantascienza e tecnologia. Una storia senza troppe ridicolaggini, semplice semplice ma geniale e spiazzante, soprattutto nel finale. Una messa in scena lodevole a livello (se non oltre) di alcuni blockbuster: fotografia, scenografia, effetti speciali eccellenti, il tutto accompagnato da una colonna sonora eccezionale nonché azzeccatissima. Buonissima la prova di Logan Marshall-Green.
Da rivalutare, anzi, ne facessero di film così.

Cattivissimo e cinico, spiazza fino alla fine. Di stampo commerciale, ma lascia spazio ad ampi margini di riflessione.

Ecco il film di serata, il film di per sè lo trovato molto interessante, idea moderna, l'evoluzione tecnologica prende il suo spazio.
Sto film, anche catalogato b-movie, è un buon thriller fantascientifico!
Azione ed effetti speciali sono curati.
Budget modesto ed alcune cose sono state lasciate al caso.
Finale apprezzabile, nel suo complesso ci sta'.

Logan Marshall-Green: l'Attore dominante, ha carisma e capacità per emergere, interpreta e piace (se ci fosse stato un altro attore primario forse forse non merita così tanto...)
(resto del cast minore e parte di esso che ha lavorato spesso in serie TV...)

Il regista, conosciuto per aver prodotto altri buoni film, sta volta fa il passo successivo, sforna si un buon prodotto, cura effetti speciali, piace la trama, non annoia ma forse a tratti si vede che è un film minore. Piace come cura l'azione e gli effetti speciali. Se avesse avuto + badget poteva far molto di più.
Promosso il suo medus operandi, ha capacità per fare buoni film.

Il prossimo passo dell'evoluzione umana?! a voi la sentenza ! Consigliato !!!

Visto,mi e sembrato più che guardabile,ma poi dagli ultimi 10 minuti con quel twist finale son rimasto basito,fosse stato diverso il finale e con un budget più elevato magari mi sarebbe piaciuto di più.buone le scene di lotta

ci ho visto anche una spruzzata di source code e ovviamente black mirror, il finale mi ha ricordato San junipero. Per me nel genere veramente ottimo film

Prodotto originale e ben fatto anche se con budget limitato e attori non proprio di grido . Tratto da P.d. james non poteva certo essere una storia stupida e banale .
Tuttavia di film sci-fi in questo periodo ce n'e' parecchi e non mi sento di elevarlo di più rispetto ad altri (come ad esempio la serie Black mirror)

Inizialmente "viaggia" davvero bene, molto originale e interessante, poi perde colpi lungo la via ma riesce a non annoiare mai.

Ottimo film passato sotto i radar, scene d'azione molto innovative seppur nel contesto di una "revenge story" abbastanza standard. Il twist finale è però ben eseguito e inaspettato.

L'idea non è male, la storia ha parecchia carne al fuoco e colpi di scena da mostrare, il ritmo è serrato, effetti e regia sono discreti e anche il cast non se la cava male. Unico neo, il finale che lascia un po' d'amaro in bocca.
Prodotto ludico discreto, maggiormente apprezzabile dagli amanti del genere.

Prodotto ben fatto: da un lato è film d'azione perfetto per l'intrattenimento, dall'altro è una non banale riflessione sulle nuove tecnologie, sull'antropotecnica che prenderà piede in maniera via via più massiccia, modificando i corpi umani, con tutti i vantaggi e i possibili rischi.

Da vedere Assolutamente .. Fresco , retro futuristico e con molti omaggi a registi , metodi di regia a scene cult di film di fantascienza famosi .. Giusta dose Pulp in alcune scene ..

Buon film con una dose di ironia notevole.
Si segue bene anche se spesso è volutamente ingenuo.e cita altri film del genere.
Confesso che dopo vari giorni mi continua a serpeggiare l'idea che potrebbe essere
il prequel di Matrix.....che dio mi fulmini!!!

Do mezzo punto in più rispetto al voto che pensavo inizialmente in quanto mantiene una coerenza e un flusso ben strutturati nonostante il budget limitato. Un gran bel film che sorprende nonostante il concept certamente non originalissimo.

E' un buon film che non annoia, ma queste storie su futuri distopici alla black mirror cominciano a stancarmi, sono abbastanza simili nella sostanza, con le macchine che prendono il sopravvento sull'uomo. Ora anche basta.

Filmazzo di serie b solido, ritmato e dallo svolgimento intenso. Si tratta di un calderone thriller-sci-fi dalle smaccate tinte action con una spruzzata di gore. Il dissertare sul tema uomo-macchina, tecnologia al servizio dell'uomo e coscienza del virtuale sono vagamente accennati e tutto è portato sulla dimensione più caciarona e tamarra della vendetta spinta a forza di sangue, innesti tecnologici di dubbia realizzazione e fughe rocambolesche. Il finale è molto meh, appoggiandosi sullo spieghino facile facile e su una chiusura debole. Per il resto fa il suo dovere di intrattenere.

Sembra uno degli episodi fatti come si deve di Black Mirror. Non serve aggiungere altro.

Ci sono due opposti che si attraggono fino a fondersi insieme in questo film. Il guru della tecnologia applicata all'intelligenza artificiale ed un uomo vecchio stile che detesta la tecnologia e adora la manualità come sporcarsi di grasso per riparare una vecchia automobile. la tecnologia aiuta, questo è fuor di dubbio, ma gradualmente può prendere il controllo della tua vita, tanto che la condizione fisica dell'essere tetraplegici non è altro che un simbolo della nostra dipendenza dalle macchine.
La bellezza di questo film è quello di estremizzare in un contesto fantascientifico una condizione già esistente. La struttura narrativa è derivativa di altri film, ma con una sceneggiatura solida in grado di offrire risvolti interessanti ed un ottimo finale, di cui si può dire di tutto tranne che sia banale. Riesce a bilanciare l'azione pura con un buon approfondimento dei personaggi, dove il rapporto tra Grey e Stem rappresenta l'elemento cardine. Curato anche nell'aspetto tecnico malgrado un budget tuttaltro che sostanzioso, Upgrade è un film che mi ha veramente sorpreso in positivo.

Un fanta-revenge che ricorda (e talvolta indirettamente cita) almeno una 50ina di film, comunque conservando una propria personalità, pellicola tranquillamente guardabile, anche se in questa sede mi sembra sia stata un tantino sopravvalutata.

Il vecchio concetto della tecnologia che prende sempre più il sopravvento sulla vita umana, qui innestata in una classica trama di vendetta. E' più o meno questa l'idea iniziale della pellicola di Leigh Wannell, lo scrittore della serie di "Saw" e "Insidious". Pellicola fatta con due soldi, la resa sullo schermo è veramente ottima, soprattutto nelle scene d'azione. Non mancano inserimenti comici. Buona la prova di Logan Marshall-Green, da molti conosciuto solo come sosia di Tom Hardy, in realtà bravo attore, vedi la serie tv "Quarry" ed il thriller "The Invitation".

A chi frequenta il panorama thriller/horror degli ultimi anni suonerà piuttosto famigliare il nome di Leigh Whannell, più sceneggiatore e produttore che regista, qui alla seconda prova dietro la mdp. Con "Upgrade" il novello filmaker abbandona i classici territori del cinema di paura per affrontare argomenti che dal punto di vista futuristico si possono ritenere non proprio privi di fondamenta, in cui un orrore di genere parassitario inorganico si frappone nell' ormai inevitabile interazione tra uomo e macchina. Qui applicata ad un meccanico di automobili avverso al progresso, costretto, come banale pena del contrappasso, a utilizzare lo stesso per fare chiarezza su un episodio che gli ha letteralmente devastato l' esistenza.
Il tema è già stato affrontato milioni di volte, Whannell si limita a frullare influenze provenienti dal recente passato, per un insieme tematicamente obsoleto ma vincente sul piano del ritmo.
Al netto del protagonista poco convincente e di uno "spiegone" assai moscio la pellicola funziona tra momenti di pura comicità e qualche inserto gore, senza perdere di vista la matrice drammatica e quella action. L' ammonimento sullo sviluppo tecnologico è abbastanza prevedibile nella sua evoluzione, tuttavia il rapporto tra l'uomo ed il suo momentaneo salvatore è il fil rouge del film, il perno per nulla debole su cui Whannell poggia con fiducia riuscendo magari non a sorprendere, ma senza dubbio ad intrattenere.

Film fatto con 2 lire, ma ben condotto e sviluppato, con qualche idea niente male.

Film quasi serie B ma molto intrigante e appagante. Tutto racchiuso in 1h e 40min.

Logan Marshall-Green - quando vuoi risparmiare sul budget del film e Tom Hardy costa troppo; somiglianza notevole tra i due.

Divertente action-thriller-scifi. Notevole la scena dell'"intervento" e le varie scene di azione.

Reale, buoni gli attori, finale non scontato. Sicuramente il regista "pesca" da Gost in the Shell, ma il risultato è un film più realistico e più che buono - forse migliore - e comunque lineare nella sua singolarità, senza sbavature, eccessi e con una ponderata dose di effetti speciali (stupendi i fucili nel braccio).
A mio avviso il film riesce meglio a delineare, rispetto a Gost in the Shell, quello che potrebbe essere il risultato di una contaminazione dell'uomo con la tecnologia e con una AI: quanto meno certamente in maniera più vicina alla realtà. Il finale sviluppa in un modo nuovo alcuni aspetti della AI di Matrix.