water (2005)

Un ottima pellicola di impegno civile che descrive la condizione di segregazionismo a cui erano condannate ( e lo sono tutt'ora nelle frange più conservatrici della popolazione) le vedove induiste.
Un film chiaramente molto femminile,diretto con uno stile mirabile che non sfocia mai nel melodramma lacrimevole e che sfrutta correttamente l'ottimo cast a disposizione.
Bella,anche se forse un po' troppo luminosa,la fotografia.
Fa riflettere.

Argomento importante per un film che però non è stato in grado di coinvolgermi e mi ha annoiato parecchio.

interessante la tematica delle vedove indiane, film drammatico con una storia molto interessante, tuttavia non vedo il senso di inserirvi Ghandi, sembra una forzatura.

Non male questa pellicola che mostra un aspetto poco noto della cultura indiana: la triste sorte delle vedove. Le immagini sono piene di fascino e la storia è toccante. In più di un momento, però, si perde in sentimentalismi (e in canzoni) o, all'opposto, si congela in una descrizione piatta degli eventi. Incostante, insomma, ma interessante.

Personalmente non ho grandi conoscenze, se non quelle che si apprendono dalla tv e dai giornali, riguardo alla specifica condizione femminile in alcuni paesi molto distanti da noi e dalla nostra cultura. Ed è anche con questa voglia di apprendere determinate cose che mi sono cimentato nella visione di questo WATER.
La vita delle vedove indiane negli anni '30, umilmente vestite di bianco, è raccontata in questo film con molto garbo ma anche con determinazione, facendo vivere allo spettatore tante emozioni palpabili e sentite.
La regia mi è sembrata molto capace, le interpretazioni abbastanza sincere e la storia densa di emozionalità. Unica pecca è il ritmo troppo statico di alcune situazioni, anche se credo fosse voluto, che eccentua forse troppo la voglia di commuovere fino alla lacrima.
Non un capolavoro secondo i miei gusti, ma comunque un valido esempio di cinema verità che si merita rispetto e considerazione.

Impressionante viaggio nella cultura Indiana e sulla condizione delle vedove, anche giovanissime, costrette a vivere segregate e a donare il proprio corpo.
La protagonista è una bambina di 7 anni che non ha nemmeno conosciuto il suo defunto "marito".
La storia che ci racconta Deepa Mehta è affascinante e drammatica allo stesso tempo.
Un gioiello arrivato dall'Oriente che aiuta a comprendere quel "poco" di quel "tanto" che noi Occidentali sconosciamo...

Una buona rappresentazione di un mondo poco conosciuto che mette a dura prova le emozioni dello spettatore. Lo definisco "mondo poco conosciuto" perchè mi sorprendo di vivere sullo stesso. Ma...chi e con quale criterio emana queste leggi? ....bah.... chi lo sa...
Buona la fotografia, come tutta la storia, riuscendo a far emergere il disagio come protagonista, in questo caso negativo. Si alternano alcuni momenti morti, con altri struggenti. Ecco dei buoni motivi per cambiare il mondo, versò la libertà, l'emancipazione e i diritti di vivere la propria vita.

Mi stupisco che non abbia vinto premi oscar un così bel film.
Una buona sceneggiatura e dei personaggi ben caratterizzati fanno di Water un grande film, che fa riflettere sulla condizione delle donne indiane e sulle ingiustizie che subiscono.

Struggente! Davvero bellissimo

mat: 7 perchè tratta un aspetto che non conoscevo dell'induismo. Certe tradizioni dovrebbero essere accantonate!!!
nor: mi spiace, ma fosse per me, darei un 5 ma non di più. Non tanto per la trama(che potrebbe essere interessante se analizzata in modo differente)...

SPOILER

veramente bello,crudo ma semplicemente stupendo!

Bel film, veramente degno di nota.
La storia si sviluppa nella città più santa per gli indù, Varanasi.
Bella storia, dura e commovente.
Personaggi perfatti: la bambina vedova a 8 anni, la bella vedova costretta a prostituirsi e il giovane gandhiano.
Non adatto a tutti ma davvero di pregevole fattura.

Di certo non per tutti, ma per molti di palato fino.

Ottimo film, che scava nelle tradizioni religiose indiane, mettendone a nudo le assurdità e i soprusi, che spesso coincidono con le tesi estremestiche di molte religioni. Nel dettaglio si analizza l'obbligo delle vedove indiane, di vivere la loro vita, dopo la morte del marito, in una situazione di totale clausura. Si sollevano questioni morali importanti, e le si analizzano in modo mai banale. Il contesto storico e sociale del film, scosso e contaminato dal messaggio di un Ghandi appena liberato dagli inglesi, è emblematico e rappresenta lo stato di un cambiamento, di una rivoluzione che cambiera e mutuerà per sempre il mondo indiano.
Un film dolce ma molto duro, a tratti commovente, ben girato e recitato, con una fotografia splendida, e che lascia allo spettaore molte riflessioni.

La fotografia di questo film è straordinaria: colori, scene, ambienti rimangono impressi, tanto più perché associati a una storia toccante. Vale davvero la pena di vederlo!

Ottimo film: storia, sceneggiatura, fotografia, musica e attrici.

Commovente e divertente, realistico ma allo stesso tempo quasi una favola, una storia di altri tempi..

Mi ha fatto tra l'altro venir voglia di leggere qualcosa su Ghandi e le sua rivoluzione pacifica...non male per un film no?

Pellicola coraggiosa che pur presentando qualche difetto riesce ad esprimere in maniera forte la drammatica condizione sociale delle donne indiane rimaste vedove.
Pur essendo un pochino didascalico, basato su personaggi decisamente stereotipati , “Water” è un film di denuncia che ha scatenato l’ira di alcune fazioni indu’ durante lo svolgimento delle riprese,sfociate nelle minacce di morte alla regista e nella distruzione del set con buona pace della produzione e della troupe costretta a spostarsi in Sri Lanka per terminare le riprese.
Il fatto è di per se eloquente, visto che la storia è ambientata nel 1938,ma rispecchia tutt’ora un drammatico spaccato della condizione femminile in India.
Il film non denuncia sola la triste realta’ alla quale vanno incontro le vedove ,ma dipinge anche i personaggi negativi che traggono profitto da questa situazione,come la matrona a capo dell’ashram che sfrutta la piu’ affascinante delle donne per trarne profitto,oppure il bramino che riparandosi dietro ai dettami della religione li stravolge a proprio piacimento per soddisfare i propri appetiti sessuali.
“Water” presenta sicuramente qualche difetto,anche il pensiero di Gandhi che fa da molla scatenante per le azioni del protagonista rimane un po’ troppo sullo sfondo,ma ha una grande valenza per farci conoscere un mondo che noi occidentali stentiamo a credere reale.

Un film originale che mostra uno spaccato di vita dell'India anni '30.
Speriamo che la situazione delle vedove sia cambiato nel frattempo come lascia immaginare il film.

Un bel film, ben girato e d'effetto, soprattutto per le fantastiche ambientazioni e scene di vita. Molto azzeccato il connubbio con l'acqua presente per tutta la durata del film.. ( sbaglio o ricorda un po' Kieslowski?forse il paragone è un po' esagerato ma..boh). Bravine le attrici, onore al merito per la bambina. Sì forse un po' lento, ma d'altronde la realtà dell'india durante e prima di gandhi era così. Apprezzabile.

Molto riflessivo e affascinante, con momenti lenti ed altri più coinvolgenti, ritrae abbastanza bene il dramma delle vedove indiane nei tempi andati, bella la fotografia e la sceneggiatura.

molto particolare,non certo da multisala warner village!!!e meno male!!

un film girato in india ai tempi del grande gahndi,dei grandi cambiamenti;
coreografico,fortememente spirituale e suggestivo;il tema dell'acqua ricorre come elemento purificatore e segna lo scorrerre infinito del tempo;tempo che opprime i personaggi del film;donne vedove costrette a rispettare le assurde regole che la storia spesso confeziona ad arte con libera interpretazione dei testi sacri;...a loro viene chiesto di rispettare la tradizione,ma viene anche concesso di infrange le regole della moralità; un film sulla dignità, sulla speranza e sulle donne da non perdere

Un film notevole, impegnatissimo, serio e un po pesante. Ma assolutamente da vedere. Per quello che dice, per quelo che racconta e per cio che trasmette, soprattutto nel finale che è un susseguirsi di emozioni continue.
Un po piu lenta la prima parte, ma cio è giustificato dal fatto che in questo modo lo spettatore riesce ad immedesimarsi in quella che è la vita di una vedova, di 8 anni (!), in India. Bellissima la storia, bravissime le attrici, stupende le ambientazioni e sublimi alcune scene (la festa dei colori su tutte). Da vedere pero con molta attenzione e con la consapevolezzza che si tratta di un film bellissimo ma lento ed impegnato.