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Una comunità isolata dal resto del mondo ed oppressa dal volere dell'Anziano Beacon, il quale attraverso la religione e in un'atmosfera di generale repressione tiene in pugno i membri di Nuova Betlemme. Sulla comunità incombe da sempre un'oscura profezia. La venuta del demonio giungerà nel caso in cui sei bambine nascano tutte quante il sesto giorno del sesto mese di un non meglio specificato anno. La pellicola si apre proprio con le drammatiche sequenze della venuta al mondo delle piccole, e con la prematura dipartita di una di queste; a seguire un balzo temporale ci porta con le protagoniste all'alba del diciottesimo compleanno. E mentre Beacon utilizza per i suoi biechi e depravati scopi le parole della ben poco piacevole predizione, le giovani cominciano a venire assassinate da un misterioso omicida. Tra thriller e horror un film che guarda alla religione come mezzo di potere corrotto, tra fanatismi estremi e prevaricazioni nel nome di dettami al solito manipolati a favore del proprio interesse. La violenza è più che altro psicologica, immortalata nell'ambito di un clima oscurantista e retrogrado di cui è leader assoluto Colm Meany, in gran forma e sempre bravo in ruoli sgradevoli. Anche il resto del cast non delude con la spigolosa Jennifer Carpenter e le ragazze sugli scudi, pure Sewell fa il suo, per una volta in un ruolo non votato la male. La pellicola a tratti zoppica (soprattutto nella definizione dei personaggi) ma si lascia seguire senza patemi, sia per capire quale sia la verità celata dietro la profezia, sia per scoprire identità e movente del killer.
L'incipit iniziale e che si mantiene per quasi tutta la durata del film non sembra essere portatore sano di originalità, anzi per certi versi ricorda un po' l'iter di THE VILLAGE o più recentemente JUG FACE, ma nonostante ciò riesce ad essere discretamente interessante e coinvolgente. Ci sono colpi ad effetto prevedibili e altri che invece appaiono più articolati, il finale ad esempio è ben fatto e lascia il segno, tutto nel più classico mood di thriller metafisico che anche se non sembra poter offrire chissà quali spunti inesplorati, riesce a mio avviso a regalare una visione degna e soddisfacente. Cast al femminile di bella presenza ma anche brave, quello maschile è più rodato e fa la sua parte senza sbavature, diretti da un regista danese che solitamente non propone grandi cose ma che questa volta rimedia una sufficienza senza problemi.