without name (2016)

Un geometra che deve fare un lavoro di rilievi. Misurare un area e misurarla con livelli e strumenti di precisione. Un quotidiano personale alla deriva fra famiglia e la stessa amante. In questa deriva dominata comunque dalla razionalità, il bosco è l'incontro con la propria parte irrazionale. Finnegan non offre dei tratti precisi a questo contesto, sinistro certamente ma non dando mai l'impressione di un qualcosa di malvagio al suo interno. Ci si ritrova abbandonati ad una sfera completamente diversa, in cui la realtà stessa e la nostra percezione di realtà viene messa sotto scacco. Rispetto al recente Vivarium, Finnegan gioca molto sulle aspettative, senza dubbio è un che procede con cadenze lente, pur non perdendo mai una certa dose di fascino. Inadatto alla visione bimbominkiesca.