wonder (2017)

Bel filmetto, molto commovente ma privo di quella piangeria fine a se stessa.
La crescità di un bambino con dei difetti fisici che a quell'età ti rendono inviso ai tuoi pari.
Stephen Chbosky è bravissimo nel farci anche partecipare alle difficoltà che devono affrontare i genitori di Auggie e soprattutto la sorella maggiore. Una ragazzina anche lei che ha bisogno di uscire dall'ombra del fratellino per emergere e farsi notare.
Jacob Tremblay sotto metri di trucco riesce a donare al suo personaggio un'enorme complessità.
E se si riesce nell'impresa di non essere troppo melassosi e intrisi di retorica con questi temi si è fatto bingo.
Ovviamente qualche momento iper atteso c'è, ad esempio con i bulletti. Momenti banali che riportano il film ad una sfera terrena e che lo rendono solo un buon film.

Riflessiva commedia drammatica sulla diversità. Attori tutti bravi da Wilson alla Roberts. Anche il bambino mi è piaciuto. Da far vedere nelle scuole.

E' un film davvero ben fatto. Chapeau! Sarà educativo, mieloso, magari anche furbetto nel trattare il delicato tema, però buca fuori per fuori..., lascia l' impronta. Funziona tutto dalla prima all' ultima sequenza e se devo notare un qualcosa che nella sua perfezione eccelle, direi sicuramente Julia Roberts. Ed alla fine della pellicola non si può non farle fare il suo celeberrimo sorriso, autentico marchio di fabbrica! Non saprei cosa scrivere altro, dico che questo non è il mio genere di film, ma sò guardarli, analizzarli, criticarli e farmeli piacere. L' argomento trattato non ha bisogno di un film per soffermarsi e pensare alle complessità dell' esistenza di ogni singolo individuo, a quante "cose" belle o brutte, giuste o ingiuste, per dirla in maniera spicciola, esistono in questo Mondo... La vita va solo vissuta. Tornando al film dico che è una famigliola di contesto benestante..., veramente fantastica! Massimo dei voti!

Niente di che,abbastanza scontato.

Interessante, fa riflettere, adatto ad un vasto pubblico.. eppure mi è sembrato mancare qualcosa per fa venire un capolavoro. I due genitori non mi hanno convinto nella recitazione. Sicuramente da vedere, ma senza eccessive aspettative.

Davvero un bel film che tratta il tema della diversità senza cadere nella retorica. Ben recitato. Commovente.

Un film abbastanza coinvolgente, affronta il tema della diversita e del bullismo senza cadere troppo nel buonismo e nella retorica, cosa non facile per questo genere di film.
Ammetto che subito non pensavo di dare più di un 6, la parte iniziale non mi ha entusiasmato, a metà film inizia a decollare e la storia ha cominciato a piacermi e coinvolgermi di più, il finale è un pò scontato ma ci sta.
Vieni approfondito abbastanza il tema del bullismo e non lascia sconti, però la storia e la psicologia dei due fratelli protagonisti viene lasciata un pò da parte, peccato.
Gli attori hanno realizzato una buonissima prova, bravo il ragazzino che interpreta il bambino affetto dalla sindrome, stessa cosa per la sorella e per la mamma interpetata da Julia Roberts, Owen Wilson (il padre) ci sta, però ho visto interpretazioni migliori.
Un 7 come voto ci sta, sarebbe da proiettare nelle scuole, potrebbe insegnare molto.

Un bel film che parla di diversità, di scuola e di bullismo, tematiche non sempre affrontate bene su celluloide.
Bravi gli attori, con un sorprendente Wilson.
Sceneggiatura perfetta, con una storia che prende la sua forza proprio nella semplicità.

Visto il soggetto non puo' che avere un forte impatto emotivo sul pubblico, e cosi è sicuramente anche verso il sottoscritto. Purtroppo pero' spesso sfugge la mano e la retorica diventa insopportabile fino alla nausea.
Molto meglio quando il protagonista fantastica dentro la tuta spaziale o con i personaggi di Star Wars.
Il film riesce a parlare di integrazione, di bullismo, del rapporto tra fratelli, di amore e lo fa con una leggerezza quasi infantile. Tutto molto buonista, quasi irreale per certi frangenti. Ma va bene lo stesso, anzi ne proporrei la visione nelle scuole.
Pero' eliminerei gli ultimi 5 minuti di ricerca eccessiva della lacrime in un mondo di zucchero...

Da vedere...

Simpatico, non eccessivamente buonista e tecnicamente impeccabile.

tanto buonismo e ovvia retorica della rivalsa del diverso ,il tutto condito dal sorriso della Roberts e dal simpatico impacciato Owen.
Comunque bello e ben strutturato ,non annoia ed ha anche qualche simpatica intuizione .

Retorica e buonismo a parte e decisamente nel complesso un bel film..soprattutto anche perchè non è incentrato solo sulla figura del ragazzo ma anche sulle singole vite e vicende dei tutte le persone pìu vicine a lui..poi se avete superato una certa età come il sottoscritto e avete un figlio che comincerà le scuole medie a breve vi riporterà a quel duro mondo dove comincia la perdita della vostra innocenza:
"Le scuole Medie" !!!

Molte emozioni, a dire la verità le lacrime scendevano accompagnate da un sorriso.
Mi ha ricordato lontanamente "Dietro la Maschera". Julia è straordinaria e i ragazzi davvero notevoli.
Molto toccante.

Qualcosa di questo film (chissa' mai perche` stroncato proprio negli Usa) funziona alla grande, e molte altre cose, invece, sono sbagliate di grosso. Non ha l'eversivo bisogno di combattere un vero disagio sociale anche interiore del protagonista, come il bellissimo "Mask" di Bogdanovich. Anzi, la famiglia qui e' perbene e protettiva piu' che mai, tanto da scoraggiare i nemici esterni.
Il bambino sogna di andare sulla luna come avrebbero fatto sei generazioni prima della sua, e in tutta coscienza i genitori Roberts-Wilson sono falsi e irritanti nella loro vaquita'
Vorrebbe essere un Forrest Gump del Nuovo Millennio, ancora piu' stucchevole, ma a renderlo umana e autentica e' l'empatia che si prova per Jacob - specialmente il tradimento dell'amico scoperto in una festa di Halloween - ma non sempre lo spettatore riesce a empatizzare con lui. Il finale prevedibile poi rende tutto molto difficile. Nella sua mesta furbizia il film funziona egregiamente, e questo non e' poco. Ma nemmeno molto, alla fine

Bellissimo film; una perla rara da non perdere!

Un po' troppo "fiabesco" per i miei gusti, nel senso che va tutto per il verso giusto, ma rimane un bel film, profondo ma mai stucchevole e soprattutto ben recitato (ottimo cast).

Sfizioso sto film però il bambino protagonista non ha la sindrome veramente è una truffa... a chi volete prendere il c***o? Io ho 50 anni non sono mica nato ieri. Comunque a parte questo la storia non è malaccio, certo è impegnata di un buonismo che non rispecchia la realtà manco per il c***o però è piacevole da guardare.

Film che poteva facilmente scivolare nella ruffianeria e nella manipolazione, cosa che, a parte forse in un paio di situazioni (comunque nemmeno calcate), evita brillantemente, toccando con estremo tatto e sensibilità un tema spinoso. La forza del film è nel non soffermarsi solo sul protagonista, ma nel dare adeguato spazio anche alle figure di contorno.
Un "feel good" movie superiore alla media e con un messaggio che, in un mondo di brutture e in cui l'apparenza sembra esser quasi tutto, fa bene diffondere tra i bambini e, forse ancor di più, tra i genitori.

Le tematiche in questo film di Chbosky non sono nuove: diversità, famiglia, amicizia, scontro e incontro generazionale, accettazione, senso civico sono stati ampiamente trattati in decine di pellicole. Quello che rende unico WONDER è la capacità di emozionare con semplicità, con un sorriso sulle labbra, instillando nello spettatore quel senso empatico di naturale umanità.
Forse, a voler trovare il pelo nell'uovo, si potrebbe dire che l'eccesso di retorica e di buonismo nella premiazione finale scava un po' troppo in profondità, come a voler lasciare a tutti i costi un solco nelle sensazioni politicamente corrette che in storie come queste vengono quasi spontanee. Ma è un dettaglio e non inficia in nessun modo l'ottima riuscita della pellicola.
Il cast è abile: grandi e piccoli lasciano il segno, motivando lo spettatore alla riflessione ed emozionandolo in maniera garbata e semplice.
Un ottimo prodotto per famiglie.

Personaggi con una grande carica empatica. Storia che appassiona e buona regia.

Film che commuove. Vale la pena guardarlo!

Non è necessario spendere troppe parole per questa perla di educazione e dolcezza.
Attori straordinari, temi importanti, un film che insegna come affrontare il mondo, un mondo che non è sempre cordiale e accogliente come vorremmo.
Personalmente mi sono rivisto in molte situazioni del passato, pur non avendo alcuna deformazione facciale, e qualche lacrime l'ho versata durante la visione.
Non c'è stato alcun elemento che mi abbia infastidito e ho trovato che tutto fosse al proprio posto. Colpisce al cuore, inaspettatamente.
Che dire, proprio bello! Fatevi un regalo e guardatelo.

<< Ognuno dovrebbe ricevere una standing ovation almeno una volta nella vita, perché tutti "vinciamo il mondo" >>
Auggie

August può essere ognuno di noi, nostro figlio, nipote, amico; la messa in scena cinematografica della sofferenza e della lotta quotidiana di una famiglia intera contro i pregiudizi, le ingiustizie, le cattiverie del mondo, soprattutto quando provengono da altri ragazzini inchioda alle proprie responsabilità, mostrando che di fronte a certe realtà non si può voltare lo sguardo. a Chbosky il merito di aver reso la storia di August (che poi è la storia di molti bambini) una storia a portata di tutti.

Davvero bello! Semplice, quasi una classica commedia, ma molto toccante e interessante. Grandi interpreti e bravissimo il piccolo Jacob Tremblay, capace con gli occhi di entrarti nel cuore. Da vedere.

Gli attori che interpretano ruoli che trattano diversità, o che quantomeno, caratterizzano personaggi molto particolari, solitamente vincono diversi premi a livello internazionale. Mi viene in mente, per esempio, Colin Firth ne "Il discorso del re", vincitore di Golden Globe e Oscar.
Faccio questo piccolo preambolo per dire che, se per un attore interpretare un personaggio un pò diverso può essere stimolante, divertente e ben visto da parte delle giuria, per un regista c'è sempre il rischio di finire nel ricattatorio e nel film da "lacrimoni".
Questo in Wonder non succede, perchè le emozioni sono ben dosate (ricordo una solo scena veramente toccante, e non riguarda direttamente il protagonista).
Una pellicola che tratta di una diversità assolutamente particolare, ma che racchiude il vero problema, quello che esiste da sempre: l'accettazione del diverso, che in una scuola può essere molto più difficile del previsto. anche perchè i bambini e i ragazzi non hanno filtri e, a volte, sanno essere veramente cattivi e pesanti, soprattutto se in gruppo.
Julia Roberts e Owen Wilson davvero convincenti.
Una pellicola molto interessante di un regista che non conoscevo, se non solamente "di nome", perchè, ahimè, il suo "Noi siamo infinito", non l'ho ancora visto (e letto!)

film molto toccante e commovente.

Sempre rischioso trattare il tema della diversità, è infatti un attimo scadere nella retorica più becera pensando solo a far leva sulle emozioni dello spettatore tralasciando lo spessore dei personaggi, riducendoli a figurine di cartapesta con sentimenti impastati in un agglomerato di banalità assortite. Se poi come protagonista abbiamo un ragazzino affetto da una patologia che ne deforma il viso vincere in maniera ricattatoria diventa appetitoso, ma arrivare davvero al cuore dello spettatore è un'altra faccenda.
Stephen Chbosky sa coma si fa, già splendido cantore della coming of age di un terzetto adolescente nel notevole "Noi siamo infinito" (tra l'altro tratto da un suo ottimo romanzo ), si rivela ancora una volta attento nell'approfondimento di argomenti così delicati, gestendo la storia con la leggerezza e il rispetto dovuto, andando a cogliere le sfumature più intime del libro omonimo firmato da J. R. Palacio senza snaturarne l'essenza mai gratuitamente compassionevole.
Si rivela vincente l'idea di cambiare prospettiva dando voce non solo al protagonista ma anche al microcosmo schierato attorno a lui, sole cui ruotano attorno i pianeti, come dichiarato dalla sorella Via, altro personaggio trattato con grande accortezza, per una visione d'insieme collettiva e solida seppur venata da incertezze e paure come naturale che sia.
Chbosky sceglie un registro mai devastante, allevia con momenti a loro modo leggeri ed esilaranti, scade qualche volta nelle stereotipo (si veda la descrizione dei bulli o la sequenza finale) tuttavia esula dal semplicistico obiettivo di commuovere. Non vi è richiesta di pietà ma solo accettazione dignitosa, le sfumature fanno la differenza, innervando nello sconforto massicce dosi di speranza di un mondo protettivo e perfetto in apparenza, le cui crepe possono essere saldate solo da una grande coesione non sempre facile da raggiungere.
Da non sottovalutare il valore pedagogico, si parla (spesso esagerando) di alcuni film che sarebbe bene proiettare a scuola, ecco, "Wonder" lo meriterebbe senza dubbio.

Mi aspettavo di meglio. Abbastanza noiosa la seconda parte.

Ottimo film. Davvero Istruttivo. Ben fatto in tutto, ironico e commovente. Attori Bravi, Da vedere sicuramente

Film ben fatto. Commovente. Ottima regia. Bravi i protagonisti. Molto significativo e per niente banale. Da vedere sicuramente sia adulti che bambini dagli 8 anni in su.

mi aspettavo di più, pensavo fosse concentrato molto più sul ragazzino, invece va di pari passo con la storia della sorella maggiore, per carità, film godibile, commovente fino ad un certo punto, mi ero preparato per dei bei lacrimoni invece due lacrimuccie e via

consigliato cmq

Bel film toccante e allo stesso tempo non pesante,forse un pò troppo buonismo nel finale,ma va bene così..da vedere sicuramente

film veramente molto toccante e da far vedere alle nuove generazioni

Un film che domani sicuramente farò vedere ai miei figli, un film che insegna ....

Godibile film sul tema, magari un po' "disneyano" nella resa finale (la realtà è un po' più complicata), ma sicuramente istruttivo per i bimbi di oggi (ed adulti di domani), se adeguatamente spiegato. Cast super.

non è il solito film strappalacrime ne la la solita narrazione scontata, quì i personaggi non sono mai quello che sembrano essere dando ulteriore gusto ad una trama educativa e coinvolgente. Pur non amando il genere mi è piaciuto molto.

Buon film. Segue abbastanza il cliché che ci si aspetta da film di questo tipo, ma alcune scelte di regia salvano il film dalla banalità, creando un qualcosa di estremamente commovente, umano, ed educativo.