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Ennesima antologia horror che trova la sua particolarità nel fatto che tutti e quattro gli episodi di cui è composta sono stati realizzati da quattro registi (più o meno esperte e famose) di sesso femminile. Il risultato finale dell'opera è però purtroppo inferiore alle aspettative,anche se ugualmente godibile,ma veniamo ai vari episodi. "The Boxe" diretto da Jovanka Vuckovic. Un intera famiglia si lascia misteriosamente morire di fame sotto gli occhi attoniti della madre. Veramente niente male,ben girato e parecchio triste ed angosciante. VOTO: 6,5. "The Birthday Party" diretto da Annie Clark. Una tizia trova il marito morto proprio il giorno del compleanno della figlia,cercherà in ogni modo di nasconderne il corpo. Un episodio alquanto grottesco ed ironico, che però a parte per il buon utilizzo che la regista fa dei colori non mi ha colpito più di tanto. VOTO: 5,5. "Don't Fall" diretto da Roxanne Benjamin. Quattro ragazzi che stanno facendo una scampagnata cadono vittima di una tremenda maledizione. E l'episodio diciamo più horror,presenta una trama un po banalotta,però si fa seguire con piacere..... Buoni gli effetti speciali e la realizzazione della creatura. VOTO: 6. "Her only living son" diretto da Karyn Kusama. Una madre scopre che il padre di suo figlio è il diavolo in persona. L'episodio migliore è proprio questo,abbastanza inquietante fino ad un finale piuttosto convincente,nulla d'originale intendiamoci,'però funziona piuttosto bene. VOTO: 7. Efficace anche il lavoro in stop motion eseguito da Sofia Carrillo. Un discreto lavoro,una visione gli si può concedere tranquillamente.
Horror a episodi con protagoniste femminili al di quà e al di là della macchina da presa, l'animazione che fa da cornice ai vari episodi e li collega è quanto mi è piaciuto di più, per il resto i quattro episodi sono discreti, nessuno è pessimo come nessuno fa gridare al miracolo, il risultato finale è un gradevole film di intrattenimento, è già qualcosa.
Antologia horror tutta al femminile, con quattro donne in cabina di regia a conseguire un risultato sicuramente positivo. I vari episodi sono anticipati da lugubri cornici, con oggetti inerenti il mondo infantile a creare uno scenario sinistro attraverso il miscelato utilizzo di Cgi e stop-motion.
Il poker di storie maledette si apre con "La scatola", diretto dall'eccentrica Jovanka Vuckovic. Si parte subito alla grande: un bimbo curioso guarda dentro una scatola, da quel momento smette di mangiare. La famiglia, allarmata, non riesce a risolvere il problema con la situazione pronta a degenerare. Lavoro elegante e ben girato, decisamente triste e con la scena più impressionante dell'intero progetto. Voto 7
Si prosegue con la black-comedy "Buon compelanno", dove una madre disperata cerca di far di tutto affinchè il compleanno della figlia non venga rovinato. Situazioni simpatiche e un utilizzo del colore sovraccarico sono i punti a favore di questo segmento diretto da Anne Clark (più nota come la musicista St. Vincent). Strappa qualche sorriso ma in fin dei conti non convince, apparendo tra l'altro fuori contesto. Voto 5
Si vira sul classico con "Non cadere": quattro ragazzi in campeggio nel deserto restano vittime di un' ancestrale maledizione. La banalità dello script non sminuisce la piacevolezza della visione. Buona tensione ed effetti speciali all'altezza per una sufficienza piena. Dirige Roxanne Benjamin esperta di pellicole antologiche avendo partecipato a "Southbound" e ai primi due "V/H/S". Voto 6
Dietro l'ultimo racconto c'è Karyn Kusama (la più nota delle registe chiamate in causa). "Il suo unico figlio" è una digressione sull'avvento dell'anticristo, con relativa madre disperata e impegnata strenuamente nel tenere a bada la propria ribelle prole, mentre il mondo circostante sembra remarle contro, ambendo alla venuta del re delle tenebre. Abbastanza risaputo nelle linee guida si rivela efficace nell'intenso finale. Voto 6.5
"Xx" è in definitiva interessante, uno sguardo in "rosa" sull'orrore senza picchi eccelsi ma in grado di intrattenere.