yara (2021)

Meglio guardare un documentario.
Recitazione scadente e realizzazione tecnica da fiction Rai.

Da Giordana mi aspettavo di meglio. Il film è molto lineare, pure troppo nello svolgimento. Sembra un film commissionato in fretta ed eseguito con ancora più fretta. Va bene lo stile giornalistico e senza fronzoli, ma qui si esagera un po'. Ad ogni modo la recitazione è buona e il regista dimostra un buon controllo della materia, anche se non c'è il minimo guizzo. L'impianto è molto da fiction, infatti considerato che si tratta di una vicenda durata molti anni, con indagini estremamente complesse e diversi colpi di scena, avrebbe meritato un racconto più ampio e particolareggiato (ad esempio tutta la questione della moglie di Bossetti è trattata con una fretta e superficialità sorprendenti - in negativo). Il formato giusto penso sarebbe stato una fiction di due puntate su Rai1, per un totale di circa 3 ore di girato - solo in questo modo si sarebbe resa giustizia alla complessità del caso e magari ci sarebbe stato spazio e tempo per un minimo di approfondimento dei personaggi in più, che non avrebbe guastato.

Giordana dirige in maniera piuttosto asciutta un caso di cronaca ormai diventato stra-noto.
Forse non se ne sentiva nemmeno la necessità di un film su questo caso.
Ragonese brava, ma è la sceneggiatura che non convince, così come il poco coinvolgimento emotivo.

Giordana è coerente con il suo modo di fare cinema. Impegno civile che hanno portato pellicole non solo di tutto rispetto ma anche di livello di assoluta eccellenza. Yara non si discosta da tutto ciò. L'approccio è quello di cercare di essere più oggettivo possibile, tutto si concentra sull'indagine e di come si è riusciti ad individuare colui che è risultato colpevole nei tre gradi di processo. Però il film non riesce a coinvolgere, non siamo ai livelli di Pasolini tantomeno I cento passi. Gli attori ci sono e la Regonese è lodevole, però sembra un film che Giordana ha diretto col pilota automatico. Non ha anima.