zero dark thirty regia di Kathryn Bigelow USA 2012
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zero dark thirty (2012)

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locandina del film ZERO DARK THIRTY

Titolo Originale: ZERO DARK THIRTY

RegiaKathryn Bigelow

InterpretiJoel Edgerton, Jessica Chastain, Edgar Ramirez, Kyle Chandler, Mark Strong, Jennifer Ehle, Chris Pratt, Jason Clarke, Fares Fares, Harold Perrineau, Nina Arianda, Nash Edgerton

Durata: h 2.19
NazionalitàUSA 2012
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2013

•  Altri film di Kathryn Bigelow

Trama del film Zero dark thirty

Dal giorno dell'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001, Osama bin Laden e il suo gruppo di talebani diventano il nemico numero uno del governo degli Stati Uniti. Per dieci lunghissimi anni, contraddistinti da avvistamenti, depistaggi e panico per l'eventualità di altri attentati, Maya e i colleghi agenti speciali della Cia, con l'aiuto delle forze dei Navy Seals,  hanno il compito di rintracciarlo e consegnarlo al Paese, vivo o morto e a rischio delle loro stesse vite.

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Voto Visitatori:   6,80 / 10 (81 voti)6,80Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Miglior montaggio sonoro
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior montaggio sonoro
Miglior attrice in un film drammatico (Jessica Chastain)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice in un film drammatico (Jessica Chastain)
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Voti e commenti su Zero dark thirty, 81 opinioni inserite

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Goldust  @  04/12/2019 15:28:12
   5 / 10
Ha fatto storcere il naso a qualcuno per la durezza di alcuni passaggi, come l'iniziale tortura di un informatore; ha alimentato polemiche sul presunto utilizzo di alcuni documenti scottanti che non potevano essere messi a disposizione per la realizzazione della pellicola; insomma la Bigelow si conferma cavallo di razza e quando passa fa rumore, benchè questa meticolosa ricostruzione della cattura di Saddam faccia più spesso sbadigliare che gridare al miracolo. Lento e lungo, già detto del polverone mediatico in coda alla sua uscita il film non decolla praticamente mai e nè la prova volitiva della Chastian nè l'ultima mezz'ora di tensione alle stelle riescono a sollevarne le sorti. Un peccato, perchè le doti registiche e di racconto per immagini della regista restano sempre di alto livello. Ma vista la materia trattata ed il teatro in cui è ambientata la storia il paragone automatico tra questo "Dark zero thirty"ed il più celebre e giustamente premiato "The hurt locker", sempre della Bigelow, non inizia nemmeno.

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Ultima risposta 26/01/2020 00.21.10
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Niko.g  @  10/01/2015 16:22:03
   8 / 10
Premetto che quando giudico i film, come in questo caso, non esprimo il mio gusto. Preferisco dare una valutazione obiettiva (dei miei gusti personali non vedo cosa possa interessare in questa sede, anche se rispetto chi vuole esprimere i propri).

Nonostante qualche debolezza nei dialoghi, con la notevole classe registica che la contraddistingue e un'ottima fotografia di supporto, Kathryn Bigelow ci racconta la cattura del capo di Al Qaeda per opera della CIA, calibrando la spettacolarità tipica del cinema americano con la verosimiglianza di un reportage. In effetti, gli aspetti positivi che emergono fin da subito sono le belle riprese in stile documentaristico e la contrapposizione tra buoni e cattivi.
E' bene essere chiari quando si parla di TERRORISMO islamico.

Il film potrebbe andare di traverso a qualcuno. Ad esempio a chi crede che le Twin Towers siano crollate con la dinamite, a chi pensa che l'attentato fu fatto con dei missili invece che con degli aerei di linea dirottati… e a chi vede l'imperialismo americano anche nei corn flakes da inzuppare nel latte e dichiara loro guerra al supermercato. Giustamente, chi sta così combinato può arrivare a paragonare la Bigelow a Leni Riefenstahl, la regista ufficiale di Adolf Hitler (vedi il giudizio della scrittrice Naomi Wolf ). Ma il mondo è bello perché è vario, diceva quello. Si dia fiato alle trombe dunque e si sparino pure sciocchezze. Va' che bella la democrazia.

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Ultima risposta 04/02/2015 15.14.50
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  06/01/2015 21:33:32
   4½ / 10
Rivelera' informazioni interessanti sulla caccia a Bin Laden, sara' girato e recitato bene, ma cavolo se non e' palloso.
Troppo confuso, troppo tecnico, troppo lineare, troppo verboso, troppo lungo.
Non e' che perche' parla di Al Qaeda e terrorismo diventa automaticamente un capolavoro. Magari fosse così facile.

Freddo, noioso, interminabile.

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Ultima risposta 09/01/2015 11.56.13
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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  16/01/2014 02:13:14
   9 / 10
Un capolavoro, troppa gente ( stupidamente) sta a disquisire sulla presunta veridicità o meno di quanto viene mostrato , quando poi lo scopo del film non è tanto quello di raccontare i fatti storici ,ma ( come in zodiac)è quello di analizzare come un evento di tale portata abbia influito sulla psiche e soprattuto sulla vita delle persone coinvolte .
Maya ( una stupenda jessica chastain che per bellezza e glacialita' ricorda la huppert dei tempi migliori) sacrifica ogni legame affettivo , ogni secondo del suo tempo per dedicarsi alla cattura di bin laden : è l'emblema del popolo americano assetato di vendetta, il prodotto di un sistema che punta a trovare un capro espiatorio , una sorta di automa disposta a tutto per raggiungere il suo obbiettivo,ma una volta che lo ha raggiunto si accorge che ha buttato 8 anni della sua vita, ha sacrificato i suoi anni migliori e nessuno glieli potra' ridare, cosi come non ci potra' mai essere vittoria che possa cancellare tutto quel sangue.... rimane solo il vuoto e un fiume di lacrime....

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Ultima risposta 17/01/2014 21.22.57
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Larry Filmaiolo  @  30/08/2013 20:50:22
   2 / 10
volgarissima propaganda americana, di un piattume ancora più imperdonabile delle annesse vaccate pseudo documentaristiche. il film per essere guardabile dovrebbe mancare della prima ora e mezza, ma anche così definirlo coinvolgente sarebbe un insulto al vero Cinema. ...che poi la protagonista non è manco gnocca, e pure f**a di legno. cara Bigelow, c'avrai pure due palle quadre e con The Hurt Locker l'avevi dimostrato, ma qui non ci siamo proprio. spazzatura

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Ultima risposta 05/06/2016 15.57.34
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Invia una mail all'autore del commento pizzone92  @  09/07/2013 23:44:35
   3½ / 10
Mi sarei voluto aspettare qualcosa di più, dato che è un film che parla dell'attentato dei talebani alle torre gemelle . Per i miei gusti, è stato un film davvero molto scarso per quanto riguarda il tentativo del regista Kathryn Bigelow nel far rivivere quel terribile episodio che dall'11 settembre 2001 è entrato nella storia mondiale.

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Ultima risposta 09/09/2013 22.59.21
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-Uskebasi-  @  24/03/2013 18:25:11
   7½ / 10
La Bigelow scende di nuovo in guerra. Ancora una volta una guerra diversa, lontana da sparatorie e trincee. E' la guerra dell'Intelligence, attraverso indagini, interrogatori e spionaggi. Una storia durata 10 anni, per arrivare a quell'omino cattivo che, grazie a clava e la fortunata scoperta del fuoco, governava il mondo da un'umida caverna. Non ci sono documenti ad avvalorare quanto visto, quindi? Storia vera?
Poco importa. Sapere quello che non si può sapere non mi logora eccessivamente. Mi interessava vedere un bel film, ed è stato praticamente quello che mi aspettavo. La Bigelow ci sa fare c'è poco da fare... la ricostruzione dell'incursione, praticamente in tempo reale, con quei bellissimi elicotteri neri come la notte, è forse la parte migliore del film. Ottimo anche l'inizio, le telefonate dell'11 settembre sono sempre strazianti...

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Inferiore sia a The Hurt Locker che ad Argo.

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Ultima risposta 26/03/2013 16.28.49
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  19/03/2013 14:38:47
   8 / 10
Dal famigerato 11 Settembre 2001 alla cattura e uccisione di Osama Bin Laden avvenuta quasi dieci anni dopo, il tutto raccontato attraverso l'esperienza sul campo di Maya, agente CIA e metaforica incarnazione dell'ossessione che da quel tragico giorno si è radicata nei cuori e nelle menti del popolo americano.
Jessica Chastain tanto per cambiare è fenomenale, per lei una recitazione ombrosa in sottrazione, perno di un'indagine documentata come un reportage con il solito gran mestiere da Kathryn Bigelow. La regista californiana mostra consueta padronanza di mezzi e solidità immane nel rendere il più realistica possibile ogni sequenza con menzione d'onore per l' epilogo, semplicemente da manuale.
La tensione del dover ottenere risultati si somma alla paura ingigantita dagli attentati di Madrid, Londra e Islamabad, a creazione di un clima snervante figlio di una guerra invisibile combattuta a colpi di intercettazioni, pedinamenti e informazioni estorte con la tortura.
Non vi è alcuna glorificazione di matrice patriottica, ne escono male ovviamente i terroristi, ma ne escono altrettanto malconci gli americani con i loro campi di prigionia giustificati dall'affronto patito e dal bisogno di verità, ferocemente determinati nella messa in atto di un giustizialismo spiccio verso imputati e relativi fiancheggiatori. Senza contare le frecciate alla presidenza Bush con la figura poco edificante che gli States fecero invadendo l'Iraq ricorrendo alla storiella delle armi di distruzione di massa.
Interessante il punto di vista adottato, quello di una donna pronta a pagare il prezzo delle sue scelte e divenuta parte integrante di un sistema prettamente maschile di cui acquisisce i meccanismi senza sposarne fino in fondo la filosofia.
Unica ragione di vita per Maya quella di venire a capo del problema, sola nella sua battaglia e a maggior ragione nel finale quando in teoria onori e gloria dovrebbero spettargli, ed invece c'è solo una aereo vuoto ad attenderla. Maya ha raggiunto il suo obiettivo, l'America pure, entrambe private del gran nemico si sentono spaesate, senza nemmeno sapere da dove (ri)cominciare a vivere.

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Ultima risposta 22/03/2013 11.08.10
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Febrisio  @  14/03/2013 22:26:19
   1 / 10
È sorprendente... quanto per due ore riesca a non dire nulla.

Americanata che si auto infligge scandali già rinomati dalla stampa internazionale. Dietro a questo stratagemma, un finto mettere le due cose sullo stesso piano, si cela il solito inganno d'immagine collettiva che aggiunge un (PESANTE) mattone al muro costruito dagli americani, cioè che gli americani sono i buoni, la loro guerra di invasione è normale, Al Qaeda è ovunque, gli arabi son colpevoli e terroristi. Un pesante mattone che la forma didattica e quasi documentaristica basata su eventi reali fa di questo film un arma di propaganda divulgata mondialmente.
Peccato che vengano spacciati per eventi storici, fatti che probabilmente si possono concentrare in 2; il primo, le torri gemelle, e la presunta morte di Bin Laden. Tutto quel che ci sta nel mezzo è fantasia da 4 soldi con un passo documentaristico fuorviante. C'è gente che potrebbe credere pure che sia vero, dove tutto è invece stereotipato.

Con una buonissima abilità la regista Bigelow tralascia tutto ciò che potrebbe far riflettere lo spettatore. Dai moventi, al gestire le emozioni e scandali, è una macchina affilata e anche talentuosa.
È come tanti altri basato su eventi reali, con la differenza che pone al centro dell'attenzione gli eventi "reali", mentre altri film pongono l'attenzione su un divertimento più cinematografico.
Non capisco perchè prendere un fatto che ha creato un guerra con decine di migliaia di vittime innocenti, e crearci un finto reporting, dicendo "potrebbe essere andata così".
Non offre vere riflessioni, non offre la verità, non è un film d'azione, non è un film ritmato, e mostra tanti clichè.

Diciamocelo tra noi, questo film è stato pensato e prodotto per mostrare al mondo intero la storia come è stata raccontata dalle informazioni della stampa internazionale. Informazioni sempre tutte e solo americane. Escogitando una forma documentaristica, senza che nessuna si prenda la responsabilità di confermare i fatti, ne la CIA, ne l'America.
I casi sono due, O è stata la Bigelow ad uccidere BIN LADENNNNN! Oppure l'han pagata profumatamente per "prostituirsi" costruendo il più fuorviante dei reporting. Gli americani si dimostrano anni luce avanti a giocare con queste manipolazioni.

Niente immagini da perdenti in stile Vietnam. Qui hanno vinto!!!!





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Ultima risposta 05/06/2016 16.00.53
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TheLegend  @  14/03/2013 14:34:19
   2 / 10
Difficile dare di più ad un film che, oltre a raccontare un sacco di frottole,riesce ad essere anche tremendamente noioso.
Possibile che la gente ancora creda a queste *******t.e?

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Ultima risposta 05/06/2016 16.01.55
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  26/02/2013 18:47:09
   9½ / 10
Evidentemente tra me e la media dei film su filmscoop ci sono più divergenze che affinità. Non mi era piaciuto così tanto Hurtlocker, ma non smentiva affatto la reputazione di una cineasta capace di sfornare capolavori come Strange days o Il buio si avvicina. Ma neanche i migliori pronostici su questo film potevano farmi sperare in un risultato simile, a un tale livello di perfezione stilistica e narrativa. "Zero dark thirty" è un film pazzesco, uno dei pochi, veri capolavori degli anni Duemila, lascia letteralmente senza fiato, conquista dal primo all'ultimo fotogramma, ti incolla alla polttrona con una fusione antispettacolare eppure magnetica, è riflessivo ma ambivalente, distaccato e al tempo stesso durissimo perchè non risparmia nessuno. Uno dei quei film dove la giustizia ha un sapore amaro e a qualunque prezzo, come possiamo sentirci "migliori" di altri dopo certe sequenze di tortura, di prevaricazione, di soprusi letali? Il cinema pragmatico della Bigelow esalta ogni sfumatura, mettendo in scena un'indimenticabile eroina (non positiva nè troppo simpatica) e catturando, nella seconda parte, tutta la sua cinica determinazione. Maya è come una macchina da guerra che si lascia guidare da un mondo maschile dove la violenza è l'unica arma profana destinata a sgominare il terrorismo internazionale.
Un'universo di predatori che cacciano prede, di prede che sono stati predatori, filtrato poi dall'ultima parte, dove sembra di rivivere in un film di fantascienza à la Alien, il buio che cattura tante esistenze chiuse nella loro fortezza.
No, non farà la fine di Redacted di De Palma. E poche storie, ZERO DARK THIRTY resterà nella storia del cinema per il suo coraggio di essere "altro", di esplorare i labili confini tra bene e male e denunciarne l'incongruenza. Un capolavoro della storia, SULLA storia

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Ultima risposta 13/04/2013 21.58.03
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atreides  @  24/02/2013 14:49:00
   6 / 10
ben fatto ma "freddo", non mi ha trasmesso particolari emozioni,stile molto documentaristico, la parte finale è ben curata, ma, ripeto, poco coinvolgente, a tratti mi sono anche un annoiato, la bigelow ha fatto di meglio in passato.

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Ultima risposta 26/02/2013 22.26.19
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/02/2013 20:20:00
   5½ / 10
Non entro nelle beghe se il film sia basato sulla realtà o meno, se Bin Laden sia morto prima, dopo o magari è ancora vivo. Ci sono zone d'ombra nella storia ma io mi aspettavo di vedere un film acuto, intelligente e coinvolgente. Diciamo che solo l'ultima aspettativa mi ha parzialmente soddisfatto e non del tutto.
In realtà c'è qualcosa della Bigelow che mi disturba profondamente e non mi permette appieno di godere della china che hanno preso i suoi ultimi lavori. The Hurt locker era molto carino ma nulla di eccezionale. Zero Dark Thirty è lo stesso con l'amplificata delusione a causa delle forti ambiguità (reazionarie?) di una pellicola destinata a restare al centro di polemiche anche in futuro: apologia di tortura? Storia documentata o inventata?
Kathryn Bigelow sorprende unicamente perché ha una bravura tecnica fuori dal comune e di grande coinvolgimento, lo ha dimostrato sempre durante una lunga carriera. Ma non sopporto il suo ostinarsi ad essere una donna "con le palle", e mi spiego: mi infastidisce il tono eccessivamente maschile dei suoi ultimi lavori, come a voler dire "sono donna e so fare film esattamente come gli uomini". Alcune uscite della protagonista, una bravissima ma purtroppo bidimensionale Chastain, danno la conferma: frasi tamarre che starebbero bene in bocca allo Stallone di turno e francamente imbarazzanti. Ho come la sensazione che gli ultimi due film della Bigelow e questo in particolare vogliano essere solo dimostrazioni di forza oltre a possedere un'anima furba (e reazionaria) da non sottovalutare. Per il resto, per carità: cinema di intrattenimento ben fatto ma fin troppo lungo.
La totale assenza di approfondimento psicologico annoia molto e si scontra con la prima mezz'ora umanamente devastante, per poi piombare in una lunga attesa fatta di monotonia (salvo qualche esplosione qui e là) per arrivare alla lunga operazione finale che è il fulcro di questo strano prodotto candidato a molti oscar. L'ennesimo film come tanti, senza estro né genio, ma soprattutto senza alcuna anima, che fa andare in solluchero l'academy ma ha diviso (a differenza del pure mediocre Lincoln) la critica per i temi morali ed etici trattati con molta ambiguità. Ma di fronte alla noia non c'è ambiguità che tenga: io mi sono annoiato. La Bigelow è una regista tecnicamente capace ma mediocre nelle storie che decide di trattare, e come le tratta. Che Ellis con la sua sparata sessista abbia ragione? Se l'avesse fatto un uomo Zero Dark Thirty non ce ne saremmo accorti e sarebbe stata la stessa monotonia.
Bah...
(Ho comunque già detto che Jessica Chastain riesce a tirare fuori una bella interpretazione anche con un personaggio scritto cosi malamente? Si, l'ho detto. Però ci tengo a ribadirlo).

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Ultima risposta 05/06/2016 16.03.29
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pino08  @  19/02/2013 21:47:05
   8 / 10
Non capisco la maggior parte delle critiche mosse contro questo film! Patriottico?? Forse vi sono sfuggite le scene di tortura.. Ambiguo?? Direi piuttosto distaccato. Onestamente non mi frega niente se Bin Laden sia stato catturato sul serio o se sia stata solo una mossa mediatica, ciò che affascina di questo film è tutto il resto..
Ho anche apprezzato tantissimo la fotografia. Per quanto mi riguarda mi è piaciuto più di "The hurt locker", e poi le 2 ore e 20 passano che è una meraviglia!

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Ultima risposta 15/03/2013 20.52.33
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Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  15/02/2013 02:08:51
   4½ / 10
action reazionario per la patriottica Bigelow che sfoggia una grande tecnica registica. grande difficoltà a rimanere svegli durante il primo tempo che descrive l'intricata e incomprensibile rete terroristica, un labirinto di volti e facce.
il film orbita attorno all'agente cia(ottima interpretazione della chastein!) che per ben 12 anni insegue il nemico, il fantasma Bin Laden, l'incarnazione del demonio della mefistofelica era Bush(Senior e Junior). Bin Laden agente cia, partner in affari miliardari con la famiglia presidenziale, poi super terrorista, fuggitivo e cadavere. E qui il film vacilla in un'irreale irruzione e uccisione.
Che l'uccisione di B Laden sia una farsa lo credono in molti. che la cia abbia dovuto giustificare miliardi di dollari spesi alla ricerca di un fantasma creato a tavolino diventa sempre più plausibile. Che la bigelow lo abbia espresso fra le righe nel finale del film è una possibilità. Una cosa è certa. Per gli americani, la verità, dall'11/9 in poi, è diventata un optional.

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Ultima risposta 05/06/2016 16.05.07
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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  11/02/2013 15:59:53
   6 / 10
Kathryn Bigelow ci riprova a modellare a suo piacimento il genere guerriglia,azione veritiera con la sua regia documentaristica,trattando un argomento da vivisezionare nella più precisa delle maniere,la ricerca del nostro noto personaggio chiave che è stato dietro al l'attentato dell'11 Settembre,colui che ha manovrato le fila dell'organizzazione di fondamentalisti islamici denominata Al Qaeda.
Come protagonista Maya interpretata da una Jessica Chastain in ascesa,un'agente speciale che è dedita soltanto a questa operazione,che sembra più una presenza che incita a continuare la ricerca che un elemento importante che veramente da una mano alla CIA .
Le sue battute sono scontate,fondamentalmente ho ritenuto questa figura inutile,ho avuto la sensazione di notare una trasposizione del carattere della regista stessa nel personaggio della Chastain,in una presenza femminile dura,scontrosa,cocciuta e tenace,che,come la Bigelow con la produzione del film,vuole a tutti i costi completare un pezzo di storia da lasciare ai piani alti,ai superiori(che siano essi funzionari della Casa Bianca,o nel caso della regista l'ACADEMY).
A dire il vero non ci sono neanche comprimari degni di merito,un'interpretazione che spicca più di altri,il tutto in fatto di recitazione é molto blando e non convince.
Ciò che invece tiene svegli é una sceneggiatura incredibile,che segue anno dopo anno i fatti salienti dell'impegnativo racconto,uno studio attento di avvenimenti shock,dei membri del gruppo terroristico,e dei luoghi in cui avvengono gli eventi più significativi nel corso dell'operazione che è sicuramente da premiare.Mark Boal ha fatto un lavoro certosino e accurato,a lui il merito di aver reso fruibile alla massa un film difficile da trasporre su schermo.
Musiche inesistenti o che non lasciano il segno,la colonna sonora doveva essere impiegata al massimo della sua utilitá per mantenere una tensione costante,che nel film non si nota.Solo in alcuni(rarissimi) tratti in cui la regia si fa avanti e mostra tutta la sua capacità dietro la cinepresa(parlo ad esempio della sequenza al Mariott Hotel),vi sono sinceramente parlando delle meccaniche che fanno letteralmente saltare dalla sedia lo spettatore,ma il pregio più riconosciuto di Hurt Locker,precedente lungometraggio della regista,qui viene a mancare parecchio.

Arriva alla sufficienza grazie appunto alla sceneggiatura(questa si degna di candidatura agli Oscar) e agli ultimi venti minuti gestiti molto bene,con tattiche militari nella incursione al nascondiglio del pezzo grosso di Al Qaeda ricostruite fedelmente.
Ma Miglior Film....Miglior Regia...Miglior Attrice Protagonista alla Chastain...io dico spero sia stato un'errore decisionale mal partorito o uno scherzo che vuole far divertire...ma quando é troppo è troppo.I membri dell'Academy si sono bevuti il cervello(poi quel 90 e passa per cento in Rotten Tomatoes a questo film non me lo so spiegare).
Non merita la visione al cinema.E non é un film che può fare incetta di Statuette.

Quando si parla di Oscar io sono obiettivo:e quando c'è da essere duri io non faccio sconto a nessuno.

Recensione dal vostro tnx di fiducia.

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Ultima risposta 12/02/2013 15.01.01
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Kitiara31  @  11/02/2013 13:33:02
   3 / 10
Noioso, sceneggiatura debolissima, protagonista odiosa... viene presentata come una donna geniale, un mastino... anzi addirittura viene definita "killer", in realtà non combina nulla per anni anche se sembra che abbia solo vissuto con un pensiero, la cattura di Bin Laden ( non può essere andata così, anzi in un'immagine salvaschermo del PC si vede lei con un bambino). E' un film tirato abbondantemente per le lunghe. La parte dell'assalto alla casa di Bin Laden è un po' più interessante.
Dialoghi stupidi : "sono la figlia di ******* che ha trovato Bin Laden" ma che palle, ora basta dire due parolacce per fare la dura?
La scena di lei che isterica scrive i numeri sulla parete a me faceva ridere.

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Ultima risposta 05/06/2016 16.06.20
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  11/02/2013 13:05:51
   7½ / 10
Colpisce subito al cuore il film della Bigelow, non mostrando nessuna immagine ma facendo ascoltare le voci originali di chi stava morendo durante l' 11 Settembre.
Malgrado questo feroce inizio il film non è di parte ma racconta nel dettaglio la cattura di un ricercato, "IL" ricercato Osama Bin Laden.
Un indagine avvincente e dettagliata proprio come l'attacco al forte...30 minuti (quasi in tempo reale) emozionanti!
Indovinata anche la scelta di non mostrare inutili senzazionalismi o Americanate varie dopo la cattura!
Uno dei migliori film della stagione.

3 risposte al commento
Ultima risposta 12/02/2013 12.29.55
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Lo Specialista  @  10/02/2013 20:57:03
   1 / 10
Film assolutamente di parte...
Poteva osare un po' la regista invece sembra che tutto il film sia girato dal "Pentagono".... Che scemenza inaudita!

14 risposte al commento
Ultima risposta 06/06/2016 20.15.03
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dagon  @  08/02/2013 23:44:40
   6½ / 10
MAh insomma... il film interessa più per il tema che per altro. Al di là della solita ottima realizzazione tecnica, che raggiunge il top nella lunga parte finale dell'operazione in cui l'innegabile bravura della Bigelow viene fuori, non è particolarmente avvincente o altro. Insisto nella mia teoria che vedendo cosa oggigiorno viene osannato come capolavoro, ci si rende conto di quanto il cinema sia sceso di livello; ci si sta addensando intorno ad una media ma i picchi sono sempre meno, purtroppo anche in alto.

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Ultima risposta 10/02/2013 03.33.43
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